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  • The Global ETD Search service is a free service for researchers to find electronic theses and dissertations. This service is provided by the Networked Digital Library of Theses and Dissertations.
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LO STAGE SPERIMENTALE NELLA SOCIAL WORK EDUCATION. UNA RICERCA ESPLORATIVA SUL MODELLO DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE

SALA, MARTINA 24 March 2017 (has links)
Questo lavoro di ricerca si colloca nell’ambito della Social Work Education e indaga gli Stage sperimentali in Servizio sociale, una nuova forma di tirocinio proposta al terzo anno del corso di laurea in Scienze del Servizio Sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia. La tesi osserva l’evoluzione della professione di assistente sociale e della sua formazione, dedica attenzione alla Social Work Education di stampo relazionale ed in particolare a delle esperienze di campo innovative a livello internazionale. La parte empirica si concentra sugli Stage sperimentali: attraverso uno strumento originale sono stati raccolti 315 questionari on-line da laureati tra l’anno accademico 2008-2009 e 2014-2015 che hanno sostenuto questa attività. L’indagine ha osservato le caratteristiche fondamentali dei progetti realizzati sul campo e ha riscontrato continuità con il modello teorico degli Stage basato sull’approccio relazionale; si è infatti rilevata la presenza negli Stage sperimentali di: costruzione partecipata delle progettualità, ingaggio di collaboratori riflessivi non necessariamente professionali, innovazione relativa rispetto al contesto. Si è anche rilevato il proseguire di un numero rilevante progetti al termine degli Stage curricolari grazie al contributo dei partner coinvolti e lo scaturire dalle esperienze di Stage di nuove occasioni di lavoro per i neo assistenti sociali. / This study takes palce in the field of Social Work Education and investigates the Social Work Unconventional Placements, a new frame of placement proposed at the third year of Catholic University Social Work degree (Milan-Brescia). The thesis argues the evolution of Social Work profession and its education, giving attention to the Relational-way of Social Work Education and to international innovative practice learning experiences. The research project focused on Unconventional Placement inspired by Relational Social Work method. To collect data and opinions of UC Social Work bachelors an original survey was created. The on-line survey was administered to 315 former-social work students that practiced this activity in 2008-2015. The research explored the main characteristics of the Unconventional Placements realized by the students during their Social work education path. Findings from the study confirmed the presence of distinctive traits related to the theoretic model of Unconventional Placement developed in Relational SWE framework: participatory approach to projects, reflexive involvement of professional/non-professional partners, innovation in the specific context. The survey observes the carry on of a considerable number of projects after the end of curricular placements, through the community project partners activation; from Unconventional Placements emerge new job opportunities for new social workers involved.
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Professionalità dell'insegnante e organizzazione del servizio nella scuola. Studio di caso in tre istituti della Lombardia

GALVANI, SILVIA 15 March 2010 (has links)
La ricerca propone un’analisi, in prospettiva pedagogica, del cambiamento organizzativo nella scuola e della professionalità dell’insegnante. L’interesse per la problematica origina da considerazioni attinenti al rapporto tra riforma e innovazione e al ruolo svolto dagli insegnanti nei processi di cambiamento. L’indagine sviluppata si articola secondo due livelli, distinti ma interrelati. Il primo attiene al piano teorico-concettuale e inquadra le problematiche trattate con riferimento ai recenti contributi della letteratura scientifica; il secondo offre in modo complementare i risultati dello studio di caso, condotto in tre istituti scolastici di secondo grado della Lombardia. In ragione dei livelli considerati, i capitoli dedicati all’analisi teorica si alternano a quelli sull’indagine empirica. La ricerca coglie e problematizza la relazione fra cambiamento dell’assetto istituzionale e organizzativo della scuola e rinnovamento della professionalità dell’insegnante, sottolineando l’importanza di sperimentare nella pratica scolastica modelli di organizzazione che avvalorano ruolo e competenze dei docenti. / This research inquires into changes in school organisation and teacher professionalism from a pedagogical point of view. The main purpose is to reflect upon the relationship between school reform and teacher role in this field. The research work consists of two different but strictly intertwind levels. The first one concerns the theoretical standpoint and outlines issues according to the most recent scientific contributions. The other offers data collected during a study of case carried out in three secondary school institutes in Lombardy. The outcomes stress the importance of actual experience of organising models improving teacher specific role and skills.
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VERSO IL COSMOPOLITISMO. UN'INDAGINE SUI GIOVANI DEL SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO / Towards the cosmopolitanism: an empirical research on young participants in the European Voluntary Service

RIZZO, CATERINA 15 February 2013 (has links)
In tempi recenti il concetto di cosmopolitismo riscuote una certa popolarità nel campo della ricerca sociologica. Dopo diversi anni di riflessione teoretica, gli studi sul cosmopolitismo si focalizzano oggi sulla ricerca empirica. In linea con questa tendenza, il presente lavoro intende osservare un cosmopolitismo “dal basso”, che si manifesta nelle vite delle persone come una forma di apertura globale, nonché come un processo di trasformazione del sé. In particolare, questa tesi si focalizza sul cosmopolitismo come una categoria interpretativa utile a leggere i giovani nell’ambito di un’esperienza interculturale di vita all’estero, quale il Servizio Volontario Europeo. Più nel dettaglio, la ricerca si concentra sul volontariato europeo come ambito d’indagine in cui è possibile osservare nuove forme di appartenenza e di identificazione, oltre all’emergere di nuove pratiche. Attraverso una serie di interviste biografiche realizzate con giovani volontari, infatti, si è potuto constatare come le diverse appartenenze si affianchino a diversi atteggiamenti e rappresentazioni della dimensione locale, nazionale ed europea, in vista di una più ampia apertura al mondo. La ricerca descrive queste appartenenze che formano la base di una cultura ambivalente e cosmopolita così come viene sperimentata dai giovani volontari durante l’esperienza di mobilità internazionale da essi vissuta. Il lavoro mira dunque a chiarire il concetto di cosmopolitismo e propone un percorso di ricerca attraverso cui studiare il fenomeno mettendo in luce la nascita di nuove relazioni sociali, pratiche solidali e processi di trasformazione e di comprensione del sé. / Recently the concept of cosmopolitanism raises a great popularity within the sociological research. After several years of theoretical reflections, nowadays, the cosmopolitanism studies focus on the empirical research. According to this trend, this work observes a cosmopolitanism “from below”, among ordinary people as a form of global openness as well as a process of self-transformation. In particular, this thesis focuses on cosmopolitanism as an interpretative category, useful to read young people within an intercultural experience to spend a certain period of time practicing and living abroad, such as the European Voluntary Service. More in detail, this research studies the European Voluntary Service like a field where it is possible to observe new forms of belonging and identification and new practices. By a number of biographical interviews to young volunteers it has been possible to discover that different belongings go together with different attitudes and representations of the local, the national and the European dimension, towards a global openness. The research describes these attachments, which forms the basis of an ambivalent cosmopolitanism culture as it is experienced by young volunteers during their international experiences. Finally, the work aims to clarify the concept of cosmopolitanism and suggest a way to study this fenomenous by documenting the raise of new social relations, practices, solidarities and process of self-transformation and self-understanding.
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“Ethos da mobilidade” do serviço social brasileiro e o pensamento Gramsciano: quais aproximações? / "La mobilità Ethos" del pensiero del brasiliano servizio sociale e Gramsci: che cosa si avvicina? / "Ethos of mobility" of the brazilian social service and Gramscian thought: what approximations? / La movilidad Ethos" del servicio social de Brasil y el pensamiento de Gramsc: lo que se acerca?

Machado, Leonildo Aparecido Reis [UNESP] 30 August 2016 (has links)
Submitted by LEONILDO APARECIDO REIS MACHADO null (leonildo_machado@yahoo.com.br) on 2017-02-09T13:11:14Z No. of bitstreams: 1 LEONILDO APARECIDO REIS MACHADO.pdf: 1980145 bytes, checksum: 2f781ffafaacb791e062a382238edbfd (MD5) / Approved for entry into archive by LUIZA DE MENEZES ROMANETTO (luizamenezes@reitoria.unesp.br) on 2017-02-14T13:47:48Z (GMT) No. of bitstreams: 1 machado_lar_dr_fran.pdf: 1980145 bytes, checksum: 2f781ffafaacb791e062a382238edbfd (MD5) / Made available in DSpace on 2017-02-14T13:47:48Z (GMT). No. of bitstreams: 1 machado_lar_dr_fran.pdf: 1980145 bytes, checksum: 2f781ffafaacb791e062a382238edbfd (MD5) Previous issue date: 2016-08-30 / L’oggetto dello studio della presente Tesi perpassa l’analisi dell' “Ethos della Mobilità” del Servizio Sociale brasiliano” (“EMSS”) e la sua vicinanza con il pensiero di Antonio Gramsci. La tipologia della ricerca utilizzata si è spiegata nell'ambito bibliografico e documentale. Il metodo dialettico imbasato nel pensiero di Marx ha proporzionato investigare le determinazioni contenute nell'oggetto e conseguentemente l’esposizione delle sue appreenssioni. La metodologia, è partita, pertanto, dalla realtà concreta ancora sconosciuta e ha raggiunto, dopo alcune approssimazione investigative, il reale concreto prodotto. Gli oggettivi sono stati presentati sui propri capitoli del lavoro, suddivisi fra l’aspetto sociale e storico del EMSS, la materialità del riferito ethos e le sue relazioni con il pensiero Gramsciano e, per fine, lo stesso “modo d’essere" professionale e le sue vicinanze con la categoria democrazia, in Gramsci. In un primo momento, si è esposta sui concetti della morale, dell’etica, del valore e della libertà del EMSS. Di seguito, si è presentato il sorgimento di questo ethos per la categoria professionale attraverso il metodo BH e del suo sviluppo etico-politico presente nel III Congresso Brasiliano degli Assistenti Sociali, raggiungendosi così l’inizio della costituzione socio-storica dell presente “ethos” di questa professione. L’investigazione si è riversata sulla materialità del proggetto etico-politico e profissionale, per mezzo del EMSS, sviluppandosi una nuova prospettiva professionale appoggiata nella vertente intenzionanle di rottura, secondo Paulo Netto nel sul libro (Ditadura e Serviço social: uma análise do serviço social pós-64). Poi, si sono presentate le valutazioni delle categorie costitutive già riferite nel proggetto, ovverossia: dimensione teorica metodologica, etico-politica e tecnico-operativo confrontandole con le categorie gramsciane della Filosofia della praxis, delle scienze politiche e gli intelletuali. Lo studio raggiunge, ancora, la presentazione della categoria dell'egemonia, in Gramsci e le sue relazioni con le entità rappresentative del mestiere: Consiglio Federale del Servizio Sociale, Consiglio Regionale del servizio Sociale, Associazione Brasiliana d'Insegno e Ricerca in Servizio Sociale e Ente Nazionale del Servizio Sociale. Per fine, l’investigazione ha esposto il concetto di democrazia in Gramsci e le sue vicinanze con il EMSS, conducendoci alla percezione di che il processo democratico esige una coscienza di classe e la resistenza necessaria alla sua materialità, sia nell'ambito macro che nel micro degli spazi politici. / O objeto de estudo da presente Tese perpassou a análise do “Ethos da Mobilidade” do Serviço Social brasileiro (“EMSS”) e suas aproximações com o pensamento de Antonio Gramsci. A tipologia da pesquisa utilizada se moveu pelo âmbito bibliográfico e documental. O método dialético alicerçado no pensamento marxiano proporcionou investigar as determinações contidas no objeto e, consequentemente, a exposição de suas apreensões. A metodologia partiu, portanto, da realidade concreta ainda desconhecida e chegou, após aproximações investigativas, ao real concreto produzido. Os objetivos foram apresentados nos próprios capítulos do trabalho perfazendo o aspecto social e histórico do “EMSS”, a materialidade do referido “ethos” e suas relações com o pensamento gramsciano e, por fim, o mesmo “modo de ser” profissional e as aproximações com a categoria democracia, em Gramsci. No primeiro momento, expôs-se acerca das concepções de moral, de ética, de valor e de liberdade do “EMSS”. Posteriormente, apresentou-se o surgimento deste “ethos” na categoria profissional, por meio do Método BH e de seu desenvolvimento ético-político presente no III Congresso Brasileiro de Assistentes Sociais (Congresso da Virada), perfazendo o início da constituição sócio histórica do presente “ethos” na profissão. A investigação adentrou na materialidade do Projeto Ético-Político Profissional, por meio do “EMSS”, uma nova perspectiva profissional, respaldada na vertente de intenção de ruptura, segundo Paulo Netto em “Ditadura e Serviço Social: Uma análise do Serviço Social no Brasil pós-64”. A seguir, apresentaram-se as aproximações entre as categorias constitutivas do referido projeto, a saber: dimensão teórico-metodológica, ético-política e técnico-operativo e suas aproximações com as categorias gramscianas de filosofia da práxis, ciência política e intelectuais. A exposição perfez, ainda, a apresentação da categoria de hegemonia, em Gramsci, e sua relação com as entidades representativas da profissão: Conselho Federal de Serviço Social, Conselho Regional de Serviço Social, Associação Brasileira de Ensino e Pesquisa em Serviço Social e Executiva Nacional de Serviço Social. Por fim, a investigação expôs a concepção de democracia em Gramsci e suas aproximações com o “EMSS”, onde se percebeu que o processo democrático exige uma consciência de classe e a resistência necessária para sua materialidade, seja no âmbito macro ou micro dos espaços políticos. / The object of the study from the current thesis accomplished the analysis of “Ethos in the Mobility” in the Brazilian Social Work (“EMSS”) and its approaches to Antonio Gramsci thoughts. The typology research resulted from a bibliography and a documentary. The dialectic method in the Marxist thoughts afforded to investigate the determinations in the object and, consequently, the exposition of its seizures. The methodology began from the concrete reality still unknown and resulted after investigative approaches, taking everything into consideration accomplished. The aims were presented on their chapters and they go through the social and historical aspect from the “EMSS”, the existence of the “ethos”, and its relation to Gramsci’s thoughts and, finally, the same “way of being” professional and the approaches to democracy category, in Gramsci. First of all it was shown the conception of moral, ethic, value, and liberty in “EMSS”. Secondly, it was placed the “ethos” in the professional category, through the BH Method and its ethical political development presented in the III Brazilian Convention of Social Workers (Congresso da Virada), making the beginning of the social historic constitution in the current “ethos” in the profession. The investigation accomplished in the Ethical and Political Professional Project through the “EMSS” a new professional perspective, supported in the rupture intention, according Paulo Netto in “ Social Work and Dictatorship: An analysis of a Social work in Brazil after 1964”. Additionally it was presented the approaches among the constitutive category of the project: theoretical and methodological dimension, ethical and political, technical and operational and its approaches to Gramscians categories of the philosophy of praxis, political and intellectual sciences. The outcome made the presentation of the hegemony category in Gramsci and its relation to representatives entities of the profession: Federal council of Social Work, Regional Council of Social Work, the Teaching Brazilian Association of Research in Social Work and National Executive of Social Work. Finally, the investigation developed the conception of democracy in Gramsci and its approaches to the “EMSS”, where was noticed that the democratic process requires class-consciousness and the necessary resistance for its existence, being macro or micro in the political places.
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Processos de identificação e diagnóstico : os alunos com deficiência mental no contexto do atendimento educacional especializado

Bridi, Fabiane Romano de Souza January 2011 (has links)
L’Obiettivo centrale di questa ricerca è stato quello di conoscere come i processi di identificazione e diagnosi degli allievi con deficienza mentale, nel contesto del Servizio Educativo Specializzato, vengono prodotti. Nell’analisi, si ha cercato di stabilire un dialogo comprensivo con i manuali di diagnosi e classificatori, con lo scopo di conoscere la logica che sostiene la produzione della diagnosi della deficienza mentale, sue dimensioni – clinica e pedagogica – sue relazioni e suoi effetti nell’ambito scolastico. Con base nelle contribuzioni teoriche del pensiero sistemico, specialmente le proposizioni di Humberto Maturana e Gregory Bateson, si è partito dalla premessa di che la decisione sulla frequenza degli allievi ai distinti spazi scolastici ha un effetto costitutivo per il soggetto. Così, La presa di decisione sulla condizione di deficienza e l’offerta di sopporto specializzato dovrebbero essere realizzati con base negli aspetti pedagogici, dell’apprendimento nei differenti contesti e di valorizzazione del processo di inserimento scolastico. La rete Municipale Scolastica di Santa Maria si costituisce come lócus di sviluppo dell’investigazione. L’avvicinamento analitico diretto a questo contesto ha mostrato che l’identificazione degli allievi che hanno frequentato il Servizio Specializzato era realizzata, nella maggioranza, attraverso l’azione del professore specializzato in Educazione Speciale. Come il professore specializzato realizza i processi di identificazione di questi allievi? Quali presupposti teorico-epistemologici sostengono sua azione di identificare, valutare e prendere la decisione sulla frequenza dell’allievo al Servizio Scolastico Specializzato? La prospettiva metodologica del bricolage ha offerto sostenibilità ai movimenti investigativi. Sono stati utilizzati differenti istrumenti metodologici, fra i quali l’analisi di documenti ufficiali, l’analisi di pareri descritivi elaborati dai professori, sondaggi e interviste. Fra le evidenze, si distacca che l’identificazione degli allievi con la deficienza mentale tende a priorizzare gli aspetti pedagogici e di apprendimento. L’identificazione della deficienza mentale si presenta come un criterio per l’ingresso dell’allievo al servizio specializzato. Il processo di definizione di questa deficienza, anche quando realizzato da un professionista dell’educazione, in molti casi investigati, tende ad essere pautato in premesse che possono essere identificate come oriunde dal campo clinico. Nonostante questo, è stato possibile distaccare l’emergenza di posizioni differenziate e la coesistenza di distinte tendenze di comprensione del processo di diagnosi espresse nei pareri pedagogici. Gli aspetti riconosciuti come promettenti sono quelli che mostrano la percezione di elementi potenziali, il distacco dei vincoli che integrano le situazioni di apprendimento e la valorizzazione delle risorse che vengono mobilizzate. / O objetivo central desta pesquisa foi o de conhecer como os processos de identificação e diagnóstico dos alunos com deficiência mental, no contexto do Atendimento Educacional Especializado, têm sido produzidos. Na análise, procurouse estabelecer um diálogo compreensivo com os manuais diagnósticos e classificatórios visando a conhecer a lógica que sustenta a produção do diagnóstico da deficiência mental, suas dimensões – clínica e pedagógica –, suas relações e seus efeitos no campo escolar. Com base nas contribuições teóricas do pensamento sistêmico, em especial as proposições de Humberto Maturana e Gregory Bateson, parte-se da premissa de que a decisão sobre a frequência dos alunos aos distintos espaços escolares tem um efeito constitutivo para o sujeito. Assim, a tomada de decisão sobre a condição de deficiência e o oferecimento de apoio especializado deveriam ser realizados com base nos aspectos pedagógicos, de aprendizagem nos diferentes contextos e de valorização do processo de escolarização. A Rede Municipal de Ensino de Santa Maria se constituiu como lócus de desenvolvimento da investigação. A aproximação analítica dirigida a esse contexto mostrou que a identificação dos alunos que frequentavam o Atendimento Educacional Especializado era realizada, em sua maioria, por meio da ação do professor especializado em educação especial. Como o professor especializado realiza os processos de identificação desses alunos? Quais pressupostos teóricoepistemológicos sustentam sua ação de identificar, avaliar e decidir sobre a frequência do aluno ao Atendimento Educacional Especializado? A perspectiva metodológica da bricolagem ofereceu sustentabilidade aos movimentos investigativos. Foram utilizados diferentes instrumentos metodológicos, tais como análise de documentos oficiais, análise de pareceres descritivos elaborados pelas professoras, questionários e entrevistas. Dentre as evidências, destaca-se que a identificação dos alunos com deficiência mental tende a priorizar os aspectos pedagógicos e de aprendizagem. A identificação da deficiência mental apresenta-se como um critério para o ingresso do aluno do serviço especializado. O processo de definição dessa deficiência, mesmo quando realizado por profissional da educação, em muitos casos investigados, tende a estar pautado em premissas que podem ser identificadas como oriundas do campo clínico. Apesar disso, foi possível destacar a emergência de posições diferenciadas e a coexistência de distintas tendências de compreensão do processo diagnóstico expressas nos pareceres pedagógicos. Os aspectos reconhecidos como promissores são aqueles que mostram a percepção dos elementos potenciais, o destaque dos vínculos que integram as situações de aprendizagem e a valorização dos recursos a serem mobilizados. / The main objective of this research was to understand how the processes of identification and diagnosis of students with mental disabilities, in the context of Specialized Educational Services, have been produced. The analysis sought to establish a comprehensive dialogue with the diagnostics and classification manuals in order to know the logic that supports the production of the diagnosis of mental disability, its dimensions – clinical and pedagogical -, its relations and, its effects in the scholar area. Based on the theoretical contributions of the systemic thinking, especially in Humberto Maturana and Gregory Bateson’s propositions, we start from the premise that the decision on the frequency of students to the different school spaces has a constitutive effect for the subject. Thereby, the decision on the condition of disability and the offering of specialized support should be made based on the pedagogical aspects of learning in different contexts and the valorization of the educating process. The Municipal Schools of Santa Maria were constituted as the locus of research development. The analytical approach directed to this context showed that the identification of the students attending the Specialized Educational Services was accomplished, mostly, through the action of teachers specialized in special education. How does the specialized teacher do the processes of identification of these students? Which theoretical and epistemological assumptions underlie his actions of identifying, evaluating and making decisions about the frequency of the student to the Specialized Educational Service? The methodological approach of do it yourself offered sustainability to the investigative movements. Different methodological tools were used, such as the analysis of official documents, the analysis of descriptive opinion elaborated by the teachers, questionnaires and interviews. Among the evidences, it is emphasized that the identification of students with mental disabilities tends to focus on teaching and learning aspects. The identification of the mental disability is presented as a criterion for the admission of the student of the specialized service. The process of defining this disability, even when it is performed by an educational professional, in many investigated cases, tends to be founded on assumptions that can be identified as coming from the clinical area. Nevertheless, it was possible to highlight the emergence of different positions and the coexistence of distinct trends of understanding of the diagnostic process expressed in the teaching feedback. The aspects recognized as promising are the ones that show the perception of the potential elements, the highlight of the relations that integrate the learning situations and the appraisal of the resources to be mobilized. / El objetivo central de esta pesquisa fue el de conocer cómo los procesos de identificación y diagnóstico de los alumnos con discapacidad mental, en el contexto del Atendimiento Educacional Especializado, han sido producido. En el análisis, se buscó establecer un diálogo comprensible con los manuales diagnósticos y clasificatorios visando conocer la lógica que sostiene la producción del diagnóstico de la discapacidad mental, sus dimensiones - clínica y pedagógica -, sus relaciones y sus efectos en el campo escolar. Basado en las contribuciones teóricas del pensamiento sistémico, en especial las proposiciones de Humberto Maturana y Gregory Bateson, Se parte de la premisa de que la decisión sobre la frecuencia de los alumnos a los distintos espacios escolares tienen un efecto constitutivo para el sujeto. Así, la tomada de decisión sobre la condición de discapacidad y el ofrecimiento de apoyo especializado deberían ser realizados con base en los aspectos pedagógicos, de aprendizaje en los diferentes contextos y de valoración del proceso de escolarización. La Red Municipal de Enseñanza de Santa Maria se constituyó como lócus de desarrollo de la investigación. La aproximación analítica dirigida a ese contexto mostró que la identificación de los alumnos que frecuentaban el Atendimiento Educacional Especializado era realizada, en su mayoría, por medio de la acción del profesor especializado en educación especial. ¿Cómo el profesor especializado realiza los procesos de identificación de eses alumnos? ¿Cuáles presupuestos teórico-epistemológicos sostienen su acción de identificar, evaluar y tomar la decisión sobre la frecuencia del alumno al Atendimiento Educacional Especializado? La perspectiva metodológica del bricolaje ofreció sostenibilidad a los movimientos investigativos. Fueron utilizados diferentes instrumentos metodológicos, tales como análisis de documentos oficiales, análisis de pareceres descriptivo elaborados por las profesoras, cuestionarios y entrevistas. Entre las evidencias, se destaca que la identificación de los alumnos con discapacidad mental tiende a priorizar los aspectos pedagógicos y de aprendizaje. La identificación de la discapacidad mental se presenta como un criterio para el ingreso del alumno del servicio especializado. El proceso de definición de esa discapacidad, pese a ser realizado por profesional de la educación, en muchos casos investigados, tiende a estar pautado en premisas que pueden ser identificadas como oriundas del campo clínico. Pese a eso, fue posible destacar la emergencia de posiciones diferenciadas y la coexistencia de distintas tendencias de comprensión del proceso diagnóstico expresas en los pareceres pedagógicos. Los aspectos reconocidos como promisores son aquellos que muestran la percepción de los elementos potenciales, el destaque de los vínculos que integran las situaciones de aprendizaje y la valoración de los recursos que van a ser movilizados.
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Processos de identificação e diagnóstico : os alunos com deficiência mental no contexto do atendimento educacional especializado

Bridi, Fabiane Romano de Souza January 2011 (has links)
L’Obiettivo centrale di questa ricerca è stato quello di conoscere come i processi di identificazione e diagnosi degli allievi con deficienza mentale, nel contesto del Servizio Educativo Specializzato, vengono prodotti. Nell’analisi, si ha cercato di stabilire un dialogo comprensivo con i manuali di diagnosi e classificatori, con lo scopo di conoscere la logica che sostiene la produzione della diagnosi della deficienza mentale, sue dimensioni – clinica e pedagogica – sue relazioni e suoi effetti nell’ambito scolastico. Con base nelle contribuzioni teoriche del pensiero sistemico, specialmente le proposizioni di Humberto Maturana e Gregory Bateson, si è partito dalla premessa di che la decisione sulla frequenza degli allievi ai distinti spazi scolastici ha un effetto costitutivo per il soggetto. Così, La presa di decisione sulla condizione di deficienza e l’offerta di sopporto specializzato dovrebbero essere realizzati con base negli aspetti pedagogici, dell’apprendimento nei differenti contesti e di valorizzazione del processo di inserimento scolastico. La rete Municipale Scolastica di Santa Maria si costituisce come lócus di sviluppo dell’investigazione. L’avvicinamento analitico diretto a questo contesto ha mostrato che l’identificazione degli allievi che hanno frequentato il Servizio Specializzato era realizzata, nella maggioranza, attraverso l’azione del professore specializzato in Educazione Speciale. Come il professore specializzato realizza i processi di identificazione di questi allievi? Quali presupposti teorico-epistemologici sostengono sua azione di identificare, valutare e prendere la decisione sulla frequenza dell’allievo al Servizio Scolastico Specializzato? La prospettiva metodologica del bricolage ha offerto sostenibilità ai movimenti investigativi. Sono stati utilizzati differenti istrumenti metodologici, fra i quali l’analisi di documenti ufficiali, l’analisi di pareri descritivi elaborati dai professori, sondaggi e interviste. Fra le evidenze, si distacca che l’identificazione degli allievi con la deficienza mentale tende a priorizzare gli aspetti pedagogici e di apprendimento. L’identificazione della deficienza mentale si presenta come un criterio per l’ingresso dell’allievo al servizio specializzato. Il processo di definizione di questa deficienza, anche quando realizzato da un professionista dell’educazione, in molti casi investigati, tende ad essere pautato in premesse che possono essere identificate come oriunde dal campo clinico. Nonostante questo, è stato possibile distaccare l’emergenza di posizioni differenziate e la coesistenza di distinte tendenze di comprensione del processo di diagnosi espresse nei pareri pedagogici. Gli aspetti riconosciuti come promettenti sono quelli che mostrano la percezione di elementi potenziali, il distacco dei vincoli che integrano le situazioni di apprendimento e la valorizzazione delle risorse che vengono mobilizzate. / O objetivo central desta pesquisa foi o de conhecer como os processos de identificação e diagnóstico dos alunos com deficiência mental, no contexto do Atendimento Educacional Especializado, têm sido produzidos. Na análise, procurouse estabelecer um diálogo compreensivo com os manuais diagnósticos e classificatórios visando a conhecer a lógica que sustenta a produção do diagnóstico da deficiência mental, suas dimensões – clínica e pedagógica –, suas relações e seus efeitos no campo escolar. Com base nas contribuições teóricas do pensamento sistêmico, em especial as proposições de Humberto Maturana e Gregory Bateson, parte-se da premissa de que a decisão sobre a frequência dos alunos aos distintos espaços escolares tem um efeito constitutivo para o sujeito. Assim, a tomada de decisão sobre a condição de deficiência e o oferecimento de apoio especializado deveriam ser realizados com base nos aspectos pedagógicos, de aprendizagem nos diferentes contextos e de valorização do processo de escolarização. A Rede Municipal de Ensino de Santa Maria se constituiu como lócus de desenvolvimento da investigação. A aproximação analítica dirigida a esse contexto mostrou que a identificação dos alunos que frequentavam o Atendimento Educacional Especializado era realizada, em sua maioria, por meio da ação do professor especializado em educação especial. Como o professor especializado realiza os processos de identificação desses alunos? Quais pressupostos teóricoepistemológicos sustentam sua ação de identificar, avaliar e decidir sobre a frequência do aluno ao Atendimento Educacional Especializado? A perspectiva metodológica da bricolagem ofereceu sustentabilidade aos movimentos investigativos. Foram utilizados diferentes instrumentos metodológicos, tais como análise de documentos oficiais, análise de pareceres descritivos elaborados pelas professoras, questionários e entrevistas. Dentre as evidências, destaca-se que a identificação dos alunos com deficiência mental tende a priorizar os aspectos pedagógicos e de aprendizagem. A identificação da deficiência mental apresenta-se como um critério para o ingresso do aluno do serviço especializado. O processo de definição dessa deficiência, mesmo quando realizado por profissional da educação, em muitos casos investigados, tende a estar pautado em premissas que podem ser identificadas como oriundas do campo clínico. Apesar disso, foi possível destacar a emergência de posições diferenciadas e a coexistência de distintas tendências de compreensão do processo diagnóstico expressas nos pareceres pedagógicos. Os aspectos reconhecidos como promissores são aqueles que mostram a percepção dos elementos potenciais, o destaque dos vínculos que integram as situações de aprendizagem e a valorização dos recursos a serem mobilizados. / The main objective of this research was to understand how the processes of identification and diagnosis of students with mental disabilities, in the context of Specialized Educational Services, have been produced. The analysis sought to establish a comprehensive dialogue with the diagnostics and classification manuals in order to know the logic that supports the production of the diagnosis of mental disability, its dimensions – clinical and pedagogical -, its relations and, its effects in the scholar area. Based on the theoretical contributions of the systemic thinking, especially in Humberto Maturana and Gregory Bateson’s propositions, we start from the premise that the decision on the frequency of students to the different school spaces has a constitutive effect for the subject. Thereby, the decision on the condition of disability and the offering of specialized support should be made based on the pedagogical aspects of learning in different contexts and the valorization of the educating process. The Municipal Schools of Santa Maria were constituted as the locus of research development. The analytical approach directed to this context showed that the identification of the students attending the Specialized Educational Services was accomplished, mostly, through the action of teachers specialized in special education. How does the specialized teacher do the processes of identification of these students? Which theoretical and epistemological assumptions underlie his actions of identifying, evaluating and making decisions about the frequency of the student to the Specialized Educational Service? The methodological approach of do it yourself offered sustainability to the investigative movements. Different methodological tools were used, such as the analysis of official documents, the analysis of descriptive opinion elaborated by the teachers, questionnaires and interviews. Among the evidences, it is emphasized that the identification of students with mental disabilities tends to focus on teaching and learning aspects. The identification of the mental disability is presented as a criterion for the admission of the student of the specialized service. The process of defining this disability, even when it is performed by an educational professional, in many investigated cases, tends to be founded on assumptions that can be identified as coming from the clinical area. Nevertheless, it was possible to highlight the emergence of different positions and the coexistence of distinct trends of understanding of the diagnostic process expressed in the teaching feedback. The aspects recognized as promising are the ones that show the perception of the potential elements, the highlight of the relations that integrate the learning situations and the appraisal of the resources to be mobilized. / El objetivo central de esta pesquisa fue el de conocer cómo los procesos de identificación y diagnóstico de los alumnos con discapacidad mental, en el contexto del Atendimiento Educacional Especializado, han sido producido. En el análisis, se buscó establecer un diálogo comprensible con los manuales diagnósticos y clasificatorios visando conocer la lógica que sostiene la producción del diagnóstico de la discapacidad mental, sus dimensiones - clínica y pedagógica -, sus relaciones y sus efectos en el campo escolar. Basado en las contribuciones teóricas del pensamiento sistémico, en especial las proposiciones de Humberto Maturana y Gregory Bateson, Se parte de la premisa de que la decisión sobre la frecuencia de los alumnos a los distintos espacios escolares tienen un efecto constitutivo para el sujeto. Así, la tomada de decisión sobre la condición de discapacidad y el ofrecimiento de apoyo especializado deberían ser realizados con base en los aspectos pedagógicos, de aprendizaje en los diferentes contextos y de valoración del proceso de escolarización. La Red Municipal de Enseñanza de Santa Maria se constituyó como lócus de desarrollo de la investigación. La aproximación analítica dirigida a ese contexto mostró que la identificación de los alumnos que frecuentaban el Atendimiento Educacional Especializado era realizada, en su mayoría, por medio de la acción del profesor especializado en educación especial. ¿Cómo el profesor especializado realiza los procesos de identificación de eses alumnos? ¿Cuáles presupuestos teórico-epistemológicos sostienen su acción de identificar, evaluar y tomar la decisión sobre la frecuencia del alumno al Atendimiento Educacional Especializado? La perspectiva metodológica del bricolaje ofreció sostenibilidad a los movimientos investigativos. Fueron utilizados diferentes instrumentos metodológicos, tales como análisis de documentos oficiales, análisis de pareceres descriptivo elaborados por las profesoras, cuestionarios y entrevistas. Entre las evidencias, se destaca que la identificación de los alumnos con discapacidad mental tiende a priorizar los aspectos pedagógicos y de aprendizaje. La identificación de la discapacidad mental se presenta como un criterio para el ingreso del alumno del servicio especializado. El proceso de definición de esa discapacidad, pese a ser realizado por profesional de la educación, en muchos casos investigados, tiende a estar pautado en premisas que pueden ser identificadas como oriundas del campo clínico. Pese a eso, fue posible destacar la emergencia de posiciones diferenciadas y la coexistencia de distintas tendencias de comprensión del proceso diagnóstico expresas en los pareceres pedagógicos. Los aspectos reconocidos como promisores son aquellos que muestran la percepción de los elementos potenciales, el destaque de los vínculos que integran las situaciones de aprendizaje y la valoración de los recursos que van a ser movilizados.
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Processos de identificação e diagnóstico : os alunos com deficiência mental no contexto do atendimento educacional especializado

Bridi, Fabiane Romano de Souza January 2011 (has links)
L’Obiettivo centrale di questa ricerca è stato quello di conoscere come i processi di identificazione e diagnosi degli allievi con deficienza mentale, nel contesto del Servizio Educativo Specializzato, vengono prodotti. Nell’analisi, si ha cercato di stabilire un dialogo comprensivo con i manuali di diagnosi e classificatori, con lo scopo di conoscere la logica che sostiene la produzione della diagnosi della deficienza mentale, sue dimensioni – clinica e pedagogica – sue relazioni e suoi effetti nell’ambito scolastico. Con base nelle contribuzioni teoriche del pensiero sistemico, specialmente le proposizioni di Humberto Maturana e Gregory Bateson, si è partito dalla premessa di che la decisione sulla frequenza degli allievi ai distinti spazi scolastici ha un effetto costitutivo per il soggetto. Così, La presa di decisione sulla condizione di deficienza e l’offerta di sopporto specializzato dovrebbero essere realizzati con base negli aspetti pedagogici, dell’apprendimento nei differenti contesti e di valorizzazione del processo di inserimento scolastico. La rete Municipale Scolastica di Santa Maria si costituisce come lócus di sviluppo dell’investigazione. L’avvicinamento analitico diretto a questo contesto ha mostrato che l’identificazione degli allievi che hanno frequentato il Servizio Specializzato era realizzata, nella maggioranza, attraverso l’azione del professore specializzato in Educazione Speciale. Come il professore specializzato realizza i processi di identificazione di questi allievi? Quali presupposti teorico-epistemologici sostengono sua azione di identificare, valutare e prendere la decisione sulla frequenza dell’allievo al Servizio Scolastico Specializzato? La prospettiva metodologica del bricolage ha offerto sostenibilità ai movimenti investigativi. Sono stati utilizzati differenti istrumenti metodologici, fra i quali l’analisi di documenti ufficiali, l’analisi di pareri descritivi elaborati dai professori, sondaggi e interviste. Fra le evidenze, si distacca che l’identificazione degli allievi con la deficienza mentale tende a priorizzare gli aspetti pedagogici e di apprendimento. L’identificazione della deficienza mentale si presenta come un criterio per l’ingresso dell’allievo al servizio specializzato. Il processo di definizione di questa deficienza, anche quando realizzato da un professionista dell’educazione, in molti casi investigati, tende ad essere pautato in premesse che possono essere identificate come oriunde dal campo clinico. Nonostante questo, è stato possibile distaccare l’emergenza di posizioni differenziate e la coesistenza di distinte tendenze di comprensione del processo di diagnosi espresse nei pareri pedagogici. Gli aspetti riconosciuti come promettenti sono quelli che mostrano la percezione di elementi potenziali, il distacco dei vincoli che integrano le situazioni di apprendimento e la valorizzazione delle risorse che vengono mobilizzate. / O objetivo central desta pesquisa foi o de conhecer como os processos de identificação e diagnóstico dos alunos com deficiência mental, no contexto do Atendimento Educacional Especializado, têm sido produzidos. Na análise, procurouse estabelecer um diálogo compreensivo com os manuais diagnósticos e classificatórios visando a conhecer a lógica que sustenta a produção do diagnóstico da deficiência mental, suas dimensões – clínica e pedagógica –, suas relações e seus efeitos no campo escolar. Com base nas contribuições teóricas do pensamento sistêmico, em especial as proposições de Humberto Maturana e Gregory Bateson, parte-se da premissa de que a decisão sobre a frequência dos alunos aos distintos espaços escolares tem um efeito constitutivo para o sujeito. Assim, a tomada de decisão sobre a condição de deficiência e o oferecimento de apoio especializado deveriam ser realizados com base nos aspectos pedagógicos, de aprendizagem nos diferentes contextos e de valorização do processo de escolarização. A Rede Municipal de Ensino de Santa Maria se constituiu como lócus de desenvolvimento da investigação. A aproximação analítica dirigida a esse contexto mostrou que a identificação dos alunos que frequentavam o Atendimento Educacional Especializado era realizada, em sua maioria, por meio da ação do professor especializado em educação especial. Como o professor especializado realiza os processos de identificação desses alunos? Quais pressupostos teóricoepistemológicos sustentam sua ação de identificar, avaliar e decidir sobre a frequência do aluno ao Atendimento Educacional Especializado? A perspectiva metodológica da bricolagem ofereceu sustentabilidade aos movimentos investigativos. Foram utilizados diferentes instrumentos metodológicos, tais como análise de documentos oficiais, análise de pareceres descritivos elaborados pelas professoras, questionários e entrevistas. Dentre as evidências, destaca-se que a identificação dos alunos com deficiência mental tende a priorizar os aspectos pedagógicos e de aprendizagem. A identificação da deficiência mental apresenta-se como um critério para o ingresso do aluno do serviço especializado. O processo de definição dessa deficiência, mesmo quando realizado por profissional da educação, em muitos casos investigados, tende a estar pautado em premissas que podem ser identificadas como oriundas do campo clínico. Apesar disso, foi possível destacar a emergência de posições diferenciadas e a coexistência de distintas tendências de compreensão do processo diagnóstico expressas nos pareceres pedagógicos. Os aspectos reconhecidos como promissores são aqueles que mostram a percepção dos elementos potenciais, o destaque dos vínculos que integram as situações de aprendizagem e a valorização dos recursos a serem mobilizados. / The main objective of this research was to understand how the processes of identification and diagnosis of students with mental disabilities, in the context of Specialized Educational Services, have been produced. The analysis sought to establish a comprehensive dialogue with the diagnostics and classification manuals in order to know the logic that supports the production of the diagnosis of mental disability, its dimensions – clinical and pedagogical -, its relations and, its effects in the scholar area. Based on the theoretical contributions of the systemic thinking, especially in Humberto Maturana and Gregory Bateson’s propositions, we start from the premise that the decision on the frequency of students to the different school spaces has a constitutive effect for the subject. Thereby, the decision on the condition of disability and the offering of specialized support should be made based on the pedagogical aspects of learning in different contexts and the valorization of the educating process. The Municipal Schools of Santa Maria were constituted as the locus of research development. The analytical approach directed to this context showed that the identification of the students attending the Specialized Educational Services was accomplished, mostly, through the action of teachers specialized in special education. How does the specialized teacher do the processes of identification of these students? Which theoretical and epistemological assumptions underlie his actions of identifying, evaluating and making decisions about the frequency of the student to the Specialized Educational Service? The methodological approach of do it yourself offered sustainability to the investigative movements. Different methodological tools were used, such as the analysis of official documents, the analysis of descriptive opinion elaborated by the teachers, questionnaires and interviews. Among the evidences, it is emphasized that the identification of students with mental disabilities tends to focus on teaching and learning aspects. The identification of the mental disability is presented as a criterion for the admission of the student of the specialized service. The process of defining this disability, even when it is performed by an educational professional, in many investigated cases, tends to be founded on assumptions that can be identified as coming from the clinical area. Nevertheless, it was possible to highlight the emergence of different positions and the coexistence of distinct trends of understanding of the diagnostic process expressed in the teaching feedback. The aspects recognized as promising are the ones that show the perception of the potential elements, the highlight of the relations that integrate the learning situations and the appraisal of the resources to be mobilized. / El objetivo central de esta pesquisa fue el de conocer cómo los procesos de identificación y diagnóstico de los alumnos con discapacidad mental, en el contexto del Atendimiento Educacional Especializado, han sido producido. En el análisis, se buscó establecer un diálogo comprensible con los manuales diagnósticos y clasificatorios visando conocer la lógica que sostiene la producción del diagnóstico de la discapacidad mental, sus dimensiones - clínica y pedagógica -, sus relaciones y sus efectos en el campo escolar. Basado en las contribuciones teóricas del pensamiento sistémico, en especial las proposiciones de Humberto Maturana y Gregory Bateson, Se parte de la premisa de que la decisión sobre la frecuencia de los alumnos a los distintos espacios escolares tienen un efecto constitutivo para el sujeto. Así, la tomada de decisión sobre la condición de discapacidad y el ofrecimiento de apoyo especializado deberían ser realizados con base en los aspectos pedagógicos, de aprendizaje en los diferentes contextos y de valoración del proceso de escolarización. La Red Municipal de Enseñanza de Santa Maria se constituyó como lócus de desarrollo de la investigación. La aproximación analítica dirigida a ese contexto mostró que la identificación de los alumnos que frecuentaban el Atendimiento Educacional Especializado era realizada, en su mayoría, por medio de la acción del profesor especializado en educación especial. ¿Cómo el profesor especializado realiza los procesos de identificación de eses alumnos? ¿Cuáles presupuestos teórico-epistemológicos sostienen su acción de identificar, evaluar y tomar la decisión sobre la frecuencia del alumno al Atendimiento Educacional Especializado? La perspectiva metodológica del bricolaje ofreció sostenibilidad a los movimientos investigativos. Fueron utilizados diferentes instrumentos metodológicos, tales como análisis de documentos oficiales, análisis de pareceres descriptivo elaborados por las profesoras, cuestionarios y entrevistas. Entre las evidencias, se destaca que la identificación de los alumnos con discapacidad mental tiende a priorizar los aspectos pedagógicos y de aprendizaje. La identificación de la discapacidad mental se presenta como un criterio para el ingreso del alumno del servicio especializado. El proceso de definición de esa discapacidad, pese a ser realizado por profesional de la educación, en muchos casos investigados, tiende a estar pautado en premisas que pueden ser identificadas como oriundas del campo clínico. Pese a eso, fue posible destacar la emergencia de posiciones diferenciadas y la coexistencia de distintas tendencias de comprensión del proceso diagnóstico expresas en los pareceres pedagógicos. Los aspectos reconocidos como promisores son aquellos que muestran la percepción de los elementos potenciales, el destaque de los vínculos que integran las situaciones de aprendizaje y la valoración de los recursos que van a ser movilizados.
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Entre travail et engagement, les acteurs expatriés et nationaux de solidarité internationale au Maroc : volontaires, salariés, bénévoles et stagiaires. Le cosmopolitisme à l'épreuve ? / Between work and commitment, the international solidarity NGOs staff in Morocco : testing cosmopolitism / Entre trabajo y compromiso, los actores expatriados y locales de la solidaridad internacional que intervienen en Marruecos : los voluntarios, asalariados, voluntarios no retribuidos y pasantes. ¿El cosmopolitismo puesto a prueba? / Tra lavoro e impegno, gli agenti espatriati e nazionali operanti nella solidarietà internazionale in Marocco : volontari, lavoratori, stagisti. Il cosmopolitismo alla prova? / بين العمل الميداني والالتزام، الفاعلون المغتربون والوطنيون في مجال التضامن الدولي بالمغرب. الكونية في المحك.

Boudarssa, Chadia 10 October 2017 (has links)
Dans cette enquête ethno-sociologique sur la solidarité internationale au Maroc auprès de 24 ONG (de nationalités française, espagnole, italienne, canadienne et marocaine), nous avons pris le parti de focaliser notre recherche sur les expatriés et le personnel national (de 9 nationalités différentes) en tenant compte du sens que donnent les acteurs à cet engagement et ces pratiques de solidarité internationale tout en restituant les parcours et les conditions sociales de l’entrée dans la solidarité internationale.La première partie sera consacrée à la description du cadre d’intervention des ONG internationales au Maroc et les catégories objectives du personnel humanitaire : volontaire, stagiaire, bénévole et salarié. Puis, nous présenterons les processus de recrutement et les activités menées dans les ONG internationales tels qu’ils sont décrits par les acteurs. En définitive, nous questionnerons la tension entre travail et engagement, l’enchantement et le désenchantement.Dans un deuxième temps, nous nous attacherons à décrire les caractéristiques sociologiques des 68 acteurs humanitaires rencontrés en mettant en exergue les déterminants objectifs et subjectifs de l’engagement et du travail dans ce domaine d’activité. Nous finirons par établir une typologie des pratiques de la solidarité internationale donnant à voir un éthos commun d’une communauté partageant des affinités et des expériences culturelles d’autre part nous envisagerons les acteurs de la solidarité internationale comme un groupe professionnel.Enfin, la troisième section sera consacrée à questionner d’une part la pratique migratoire que constitue la mission de solidarité internationale et d’autre part les capitaux et pré-dispositions nécessaires pour la concrétiser. Nous montrerons que l’analyse du travail et de l’engagement via le cosmopolitisme permet de comprendre le sens à la fois objectif et subjectif que revêt ce type d’activité expatriée. Finalement, le travail en ONG est un moyen pour se réaliser et s’émanciper entre filiation et désaffiliation. Alors que cette action transnationale, orientée en valeurs et vers les autres, suppose une rencontre cosmopolite réussie, nous examinerons, à l’aune de la vie quotidienne, les décalages entre la rencontre attendue et la rencontre réalisée. / This dissertation contributes to the work of international solidarity NGOs in Morocco through examining the motivations and commitments of their personals. The research focuses on expatriates and national staff, by analysing their career paths and social background, as well as taking into account the sense given to their personal commitments and professional practices while involving in the international solidarity work. The first part devoted to describe the intervention framework of international NGOs in Morocco and the objective of different categories of their humanitarian personals: trainee, volunteer and employee. It examines the processes of recruitment and activities / projects implemented by these international NGOs. Hence, it sought to understand the tensions between job requirements and personal commitments that produced both enchantment and disenchantment among the international solidarity staff. The second part intended to study the sociological characteristics of 68 humanitarian personals that are interviewed from French, Canadian, Spanish, Italian and Moroccan organizations. It highlights the objective and subjective factors that determine their personal commitments and professional performance in this field of work. Therefore, a typology of practices for international solidarity work was set to identify the common ethos within a shared community of different affinities and cultural backgrounds. In addition, it considered the international solidarity actors as professional group. The third part was questioning the migratory practice of the international solidarity mission on the one hand and the financial and pre-arrangements necessary to realize it on the other hand. Furthermore, cosmopolitanism analysis of job requirements and personal commitments was conducted in order to understand the meaning of both objective and subjective in this type of work for the expatriates. Finally, working with international solidarity NGOs becomes a way of achieving and emancipating between affiliation and disaffiliation. While this transnational action is based on values toward others and supposed to develop a successful cosmopolitan encounter, findings from this study reveal the gaps between the expectations and the achievements. / En esta investigación etno-sociológica sobre la solidaridad en Marruecos (24 ONG de nacionalidad francesa, española, italiana, marroquí, canadiense), hemos centrado el estudio sobre los empleados expatriados y locales (de 9 nacionalidades diferentes) considerando a la vez el significado que los actores dan a este compromiso y a las prácticas de solidaridad restituyendo las carreras y las condiciones sociales de la entrada en la ONG. La primera parte está dedicada a la descripción del marco de intervención de las ONG internacionales en Marruecos y las categorías objetivas de los empleados humanitarios: voluntarios, asalariados, voluntarios no retribuidos y pasantes. Después, expondremos los procedimientos de selección y las actividades cumplidas. Finalmente, preguntaremos la tensión entre el trabajo y el compromiso, el encanto y el desencanto que produce el trabajo humanitario. Luego en la segunda parte, realizaremos la descripción de las características sociales de los 68 empleados destacando los determinantes objetivos y subjetivos del compromiso y del trabajo en este sector profesional. Acabaremos estableciendo una tipología de las prácticas de la solidaridad internacional dando a ver un ethos común de una comunidad compartiendo experiencias culturales considerándola como un grupo profesional. Por fin, la tercera parte será centrada por una vez preguntando la práctica migratoria que constituye la misión de solidaridad internacional y por otra vez las predisposiciones necesarias para su realización. Vamos a demostrar que el análisis del compromiso y del trabajo humanitario vía el cosmopolitismo permite entender el sentido objetivo y subjetivo que lleva este tipo de actividad. Finalmente, el trabajo humanitario es un medio para realizarse y emanciparse entre filiación y desafiliación. Mientras esta actividad internacional de valor y dirigida hacia los otros, supone un encuentro cosmopolita exitoso, examinaremos la vida cotidiana de los actores para destacar las disparidades entre un encuentro tan esperado y el encuentro cumplido. / In questa inchiesta etnico-sociologica sulla solidarietà internazionale in Marocco – che prende in esame 24 ONG (di nazionalità francese, spagnola, italiana, canadese e marocchina) – abbiamo scelto di focalizzare la nostra ricerca sugli espatriati e sul personale nazionale (di 9 nazionalità diverse) tenendo conto del senso che gli agenti hanno dato a questo impegno e a queste pratiche di solidarietà internazionale e ricostruendo i percorsi e le condizioni sociali dalla loro entrata nella solidarietà internazionale. La prima parte sarà dedicata alla descrizione dell’intervento delle ONG internazionali in Marocco e alle categorie oggettive del personale umanitario: volontari, stagisti, impiegati. Successivamente, presenteremo in cosa consiste il processo di selezione e assunzione del personale e parleremo delle attività svolte nelle ONG internazionali, esattamente come vengono descritte dagli agenti stessi. In ultima analisi, ci interrogheremo sulla tensione tra lavoro e impegno, ciò a cui aspiriamo e ciò che effettivamente realizziamo. In un secondo momento, descriveremo le caratteristiche sociologiche dei 68 agenti umanitari che abbiamo incontrato, valorizzando le caratteristiche oggettive e soggettive dell’impegno e del lavoro in questo campo di attività. Finiremo per stabilire l’esistenza di un modello di pratica di solidarietà internazionale, mostrando che esiste un ethos comune in una comunità che condivide delle affinità e delle esperienze culturali simili, e dall’altra parte prenderemo in considerazione gli agenti della solidarietà internazionale come gruppo professionale. Infine, la terza sezione sarà dedicata ad approfondire da una parte la pratica migratoria che la missione di solidarietà internazionale costituisce e dall’altra parte i capitali e le predisposizioni necessari per concretizzarla. Mostreremo, poi, che l’analisi del lavoro e dell’impegno permette di comprendere, attraverso il cosmopolitismo, il senso alla volta oggettivo e soggettivo che questo tipo di attività riveste. In ultimo possiamo dire che il lavoro in un’ONG è un mezzo per realizzarsi ed emanciparsi al di là dell’affiliazione e della disaffiliazione alle società. Poiché questa azione trans-nazionale, orientata ne dare valore agli altri, presuppone un incontro cosmopolita funzionante, esamineremo nella vita quotidiana, la differenza tra l’incontro atteso e quello che effettivamente abbiamo realizzato. / تعالج هذه الأطروحة القضايا المتصلة بالتضامن الدولي في المغ رب، وقد تم التركيز فيه على المغتربين والموظفينالوطنيين أخذا بعين الاعتبار المعنى الذي يعطوه هؤلاء الفاعلون لهذا الالتزام ولممارسات التضامن الدولي، مع استحضارالمسارات والشروط الاجتماعية التي أدت إلى دخولهم هذا العالم.وقد خصص الجزء الأول من هذه الأطروحة ل وصف إطار عمل المنظمات غير الحكومية الدولية في المغرب وأنواع أهدافهذه الفئة من الموظفين المشتغلين في المجال الإنساني: المتطوع وذا العالمن والمتدربون والموظفون. وكذا وصف مسلسلات انتقاءالمتعاقد معهم في كل واحدة من هذه الفئات والأنشطة التي تنظمها المنظمات غير الحكومية الدولية كما جاء وصفها علىلسان الفاعلين أنفسهم. حيث درسنا التوترات القائمة بين العمل المهني والالتزام الجمعوي، بين الرغبة الجامحة والإحباط.وقمنا في مرحلة ثانية بوصف الخاصيات والسمات الاجتماعية للفاعلين 68 الذين تم اللقاء بهم بمناسبة إعداد الأطر وحة،وكذا إماطة اللثام عن المحددات الموضوعية والذاتية للالتزام والعمل في هذا المجال. حيث انتهى بنا المطاف بتحديد نوعيةممارسات التضامن الدولي، القائمة على فكر مشترك تتقاسمه مجموعة لها قواسم وتجارب ثقافية مشتركة، على اعتبار العاملينفي هذا المجال مجموعة مهنية قائمة الذات.وعالج الجزء الثالث من الأطروحة ممارسة الهجرة المرتبطة بمهام التضامن الدولي وكذا الرساميل والمؤهلات المستبقة الضروريةلتجسيدها. وسنظهر أن تحليل هذه الجهود وهذا الالتزام عبر منظور الكونية كفيل بتوضيح الصورة وفهم المعاني الموضوعيةوالذاتية المتصلة بهذا النشاط. هذا ويعتبر العمل داخل المنظمات غير الحكومية أخيرا وسيلة لتحقيق الذات والتحرر ما بينالارتباط وفك الارتباط. حيث يقتضي هذا العمل العابر للحدود الوطنية، الموجه من حيث القيم والمستهدف للآخرين،نجاح اللقاء الكوني، وهو ما قمنا بفحصه انطلاقا من الحياة اليومية والتفاوت بين اللقاء المنتظر واللقاء الحقيقي.
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Progettazione e sperimentazione di un intervento di Accoglienza Anticipata e Integrata in Università Cattolica / Planning and Experimentation of a Participation of Acceptance Anticipated and Integrated in Università Cattolica

BONELLI, EMANUELA 09 March 2007 (has links)
La ricerca presentata si inserisce nell'ambito dell'orientamento universitario quale studio di nuove metodologie in tema di orientamento richieste dalla riforma universitaria (a partire dalla Legge delega 127 del 1997). Con il nuovo sistema universitario, l'orientamento acquista un rilievo di primo piano, infatti, il D.M. 509/99, in attuazione alla delega (Legge 127/97), include l'orientamento tra le attività formative che devono essere obbligatoriamente previste nei regolamenti didattici d'ateneo. Il suddetto scenario ha motivato la presente ricerca tale da prevedere all'interno dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano un intervento di accoglienza orientativa anticipata ed integrata che si inserisce nelle attività insite nei Progetti ponte con l'obiettivo di sostenere le nuove matricole alla presa di decisione orientativa, per accogliere adeguatamente gli studenti in università e favorirne l'inserimento nel nuovo contesto di studi. Si tratta, pertanto, di una ricerca applicata con la finalità di valutare il servizio di accoglienza erogato. Questa riflessione su nuove metodologie di azione orientativa ha delineato nuove collaborazioni del CROSS (Centro di Ricerche sull'Orientamento Scolastico-professionale e sullo Sviluppo delle organizzazioni dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) sia con i servizi alla persona interni all'università sia con enti esterni al fine di garantire servizi orientativi adeguati ai bisogni della persona. / The introduced search becomes part in the University Guideline which study of new methodologies in topic of guideline demanded from the University Reform (the Law delegation 127 of 1997). With the new university system, the guideline acquires an important relief, as a matter of fact, the D.M. 509/99, in performance to the law 127/97, includes the guideline between the formative activities that must obligatorily be previewed in the didactic regulations of athenaeum. The aforesaid scene has motivated the present such search to inside preview of the Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano as an participation of orientativa acceptance anticipated and integrated that becomes part in the activities inborn in the Progetti ponte to support the new matriculations to the taken one of orientativa decision, in order to receive adequately the students in university and to favor of the insertion in the new context of studies. This is, therefore, a search applied with the purpose to estimate the distributed service of acceptance. This reflection on new methodologies of orientativa action has delineated new collaborations of the CROSS (Centro di Ricerche sull'Orientamento Scolastico-professionale e sullo Sviluppo delle organizzazioni dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) with the inner services to the person to this university and with external agencies to the aim to guarantee services oriented adapts to the needs of the person.
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LA CREAZIONE DI VALORE NELLE AZIENDE SANITARIE / VALUE CREATION IN HEALTH COMPANIES

STOBBIONE, TIZIANA 15 June 2015 (has links)
La constatazione che in ambito sanitario il prodotto finale dei processi terapeutico-assistenziali, ovvero il miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini, non possa essere definito soltanto in termini puramente economici e in un contesto in cui gli aspetti monetari costituiscono il perno intorno al quale si muovono tutte le strategie politiche, sociali ed economiche nazionali ed europee, costituisce il primum movens di questo progetto di ricerca. L’Azienda Sanitaria rappresenta, infatti, un locus in cui si embricano e sovrappongono le esigenze di numerose categorie di stakeholders (politici, fornitori, utenti e lavoratori) che, pur calati in un ambiente che possiede caratteristiche aziendali indissociabili da valutazioni finanziarie, non possono considerarsi esaurite nelle sole dimensioni economico-monetarie. Il valore finale dei processi di output di un’Azienda Sanitaria, sinteticamente riassumibile nel concetto di “soddisfacimento dei bisogni di salute della popolazione” riconosce, fra le componenti intrinseche del processo produttivo, cogenti sollecitazioni di carattere etico che presuppongono il rispetto di garanzie di equità, legittimità e imparzialità, irrinunciabili nella costruzione del prodotto finale. Questo lavoro di ricerca concentra, quindi, la propria attenzione sul processo di creazione di valore nell’Azienda Sanitaria, a partire dalle suggestioni bibliografiche inerenti le principali variabili economiche e organizzative, per giungere a indagare le corrispondenze derivanti dalle componenti intangibili. / The finding that the final product in the health-care therapeutic process, namely the improvement of citizens' health, can not only be defined in purely economic terms and in a context where the monetary aspects are the pivot around which move all the political strategies, social and economic national and European, it is the primary cause of this research project. The Health Service is, in fact, a locus where they overlap the needs of various categories of stakeholders (politicians, suppliers, users and workers) who, although dropped in an environment that has business features inseparable from financial ratings, were not exhausted only in the economic and monetary dimensions. The final value of the output processes of a company Health, succinctly summed up in the concept of "meeting the health needs of the population" recognizes, among the intrinsic components of the production process, mandatory stress ethical which require compliance with guarantees of fairness , legitimacy and impartiality, essential in the construction of the final product. This research focuses, therefore, its attention on the process of value creation in the Company Health, from bibliographical suggestions regarding the main economic and organizational variables, to come to investigate the matches resulting from intangible assets.

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