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Modos de ser e de aprender na escola : medicalização (in)visível?

Christofari, Ana Carolina January 2014 (has links)
Lo scopo della tesi di laurea è quello di analizzare i discorsi che compongono i registri scolastici di studenti che frequentano i Servizi Educativi Specializzati, discutendo come si producono i modi di essere e di apprendere di questi studenti a scuola. Questo studio discute la medicalizzazione come un dispositivo di produzione di modi di essere e di apprendere a scuola. Processi che trasformano fenomeni umani in patologici sono analizzati, come la medicalizzazione della vita che, nell'ambiente scolastico, ha favorito una lettura semplificatrice e ha trasformato i modi per imparare in eventuali patologie, deviazioni, errori, deficienza. Il quadro teorico si basa sugli studi di Michel Foucault, che consentono di capire lo studente come una categoria che emerge da una costruzione sociale discorsiva. La ricerca è stata qualitativa e ha come strategia metodologica prioritaria l'analisi dei discorsi relativi ai registri scolastici - cartelle e pareri - attinenti agli studenti che frequentano un servizio di supporto pedagogico specializzato legato all'educazione speciale per l'insegnamento comune che si presenta nelle Camere di Integrazione e Risorse. In conformità con questo processo, si è svolta una ricerca bibliografica sulle tesi di laurea, dissertazioni e articoli pubblicati che riguardano problematiche legate a questo studio. Il processo di ricerca è successo nell'ambito della Rete Municipale di Porto Alegre, tra gli anni 2010-2013. Sulla base delle analisi, si può affermare che c'è una produzione discorsiva che assegna le priorità alle condotte degli studenti come la contestazione principale, le quale sono considerati potenziali ostacoli all'apprendimento. Le supposte difficoltà di apprendimento sono giustificate sulla base di cause come l’ereditarietà e la dinamica familiare. Tuttavia, anche i discorsi che hanno rotto con la logica della standardizzazione, della classificazione, sono stati identificati. Si trata di discorsi che riguardano sia professionisti della salute sia profissionisti della educazione che hanno dimostrato che ci sono lacune nella scuola per l'insolito, rafforzando la concezione di questo spazio come un contesto dinamico. Tali discorsi evocano la potenza della scuola al fine di produrre altri modi di essere uno studente, evidenziando dimensioni che indicano la possibilità di riconoscere i processi di trasformazione. / O objetivo da tese é analisar os discursos que compõem os registros escolares de alunos que frequentam um serviço de Atendimento Educacional Especializado, problematizando como são produzidos os modos de ser e aprender desses alunos no espaço escolar. O presente estudo discute a medicalização como dispositivo de produção de modos de ser e aprender na escola. São analisados processos que transformam em patológicos fenômenos humanos, como ocorre com a medicalização da vida que, no ambiente escolar, tem favorecido uma leitura simplificadora e transformado os modos de aprender em possíveis patologias, desvios, falhas, deficiências. A fundamentação teórica tem como base os estudos de Michel Foucault, os quais possibilitam compreender o aluno como uma categoria que emerge de uma construção social discursiva. A pesquisa, de natureza qualitativa, tem como estratégia metodológica prioritária a análise dos discursos relativos aos registros escolares – pastas e pareceres – atinentes aos alunos que frequentavam um serviço de apoio pedagógico especializado vinculado à educação especial no ensino comum que ocorre nas Salas de Integração e Recursos. Em consonância com esse processo, realizou-se uma pesquisa bibliográfica sobre teses, dissertações e trabalhos publicados que abordam temáticas relacionadas a este estudo. O processo de investigação ocorreu no contexto da Rede Municipal de Ensino de Porto Alegre, entre os anos de 2010 a 2013. Com base nas análises realizadas é possível afirmar que há uma produção discursiva que prioriza as condutas dos alunos como principal desafio, sendo estas consideradas como possíveis barreiras à aprendizagem. As supostas dificuldades de aprendizagem são justificadas com base em causas como hereditariedade e dinâmica familiar. No entanto, também foram identificados discursos que romperam com a lógica da padronização, da classificação. Trata-se de discursos relativos tanto aos profissionais da saúde, quanto da educação, os quais mostraram que, na escola, há brechas para o inusitado, fortalecendo a concepção desse espaço como um contexto dinâmico. Tais discursos evocam a potência da escola no sentido de produzir outros modos de ser aluno, colocando em evidência dimensões que indicam possibilidades de reconhecimento de processos de transformação. / El objetivo de esa tesis es analizar los discursos que componen los registros escolares de los estudiantes que frecuentan Servicios Educativos Especializados, discutiendo cómo se producen las formas de ser y de aprender de estos alumnos en el ambiente escolar. Luego, ese estudio analiza la medicalización como precepto de modos de ser y aprender en la escuela. Son analizados los medios que transforman en patológicos los fenómenos humanos, como ocurre con la medicalización de la vida que, en ambiente escolar, ha favorecido una lectura más simple y ha transformado los modos de aprender en posibles patologías, desvíos, fracasos, deficiencias. La fundamentación teórica se basó en los estudios de Michel Foucault, que permiten comprender el estudiante como una categoría que emerge de una construcción social discursiva. La investigación, de carácter cualitativo, tiene como estrategia metodológica prioritaria el análisis de los discursos relativos a los registros escolares - carpetas y pareceres - perteneciente a alumnos que frecuentan un servicio de apoyo educativo especializado vinculado a la educación especial en la enseñanza común que ocurre en las Salas de Integración y Recursos. En línea con ese proceso, se realizó una investigación de la literatura sobre tesis, disertaciones y trabajos publicados que abordaban cuestiones relacionadas con ese estudio. El proceso de investigación se realizó en la Red Municipal de Enseñanza de Porto Alegre entre los años 2010-2013. Basándose en los análisis, se puede afirmar que existe una producción discursiva que prioriza las conductas de los estudiantes como el principal desafío, siendo ellas consideradas como potenciales barreras para el aprendizaje. Tales dificultades de aprendizaje se justifican en base a causas como herencia y dinámica familiar. Sin embargo, también fueron identificados discursos que rompieron con la lógica de la estandarización, de la clasificación, discursos concernientes tanto a profesionales de salud como de educación y que muestran que en la escuela hay lagunas para el inusitado, fortaleciendo la concepción de ese espacio como un contexto dinámico. Tales discursos evocan el poder de la escuela con el fin de producir otros modos de ser alumno, poniendo de relieve las dimensiones que indican la posibilidad de reconocer los procesos de transformación.
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Modos de ser e de aprender na escola : medicalização (in)visível?

Christofari, Ana Carolina January 2014 (has links)
Lo scopo della tesi di laurea è quello di analizzare i discorsi che compongono i registri scolastici di studenti che frequentano i Servizi Educativi Specializzati, discutendo come si producono i modi di essere e di apprendere di questi studenti a scuola. Questo studio discute la medicalizzazione come un dispositivo di produzione di modi di essere e di apprendere a scuola. Processi che trasformano fenomeni umani in patologici sono analizzati, come la medicalizzazione della vita che, nell'ambiente scolastico, ha favorito una lettura semplificatrice e ha trasformato i modi per imparare in eventuali patologie, deviazioni, errori, deficienza. Il quadro teorico si basa sugli studi di Michel Foucault, che consentono di capire lo studente come una categoria che emerge da una costruzione sociale discorsiva. La ricerca è stata qualitativa e ha come strategia metodologica prioritaria l'analisi dei discorsi relativi ai registri scolastici - cartelle e pareri - attinenti agli studenti che frequentano un servizio di supporto pedagogico specializzato legato all'educazione speciale per l'insegnamento comune che si presenta nelle Camere di Integrazione e Risorse. In conformità con questo processo, si è svolta una ricerca bibliografica sulle tesi di laurea, dissertazioni e articoli pubblicati che riguardano problematiche legate a questo studio. Il processo di ricerca è successo nell'ambito della Rete Municipale di Porto Alegre, tra gli anni 2010-2013. Sulla base delle analisi, si può affermare che c'è una produzione discorsiva che assegna le priorità alle condotte degli studenti come la contestazione principale, le quale sono considerati potenziali ostacoli all'apprendimento. Le supposte difficoltà di apprendimento sono giustificate sulla base di cause come l’ereditarietà e la dinamica familiare. Tuttavia, anche i discorsi che hanno rotto con la logica della standardizzazione, della classificazione, sono stati identificati. Si trata di discorsi che riguardano sia professionisti della salute sia profissionisti della educazione che hanno dimostrato che ci sono lacune nella scuola per l'insolito, rafforzando la concezione di questo spazio come un contesto dinamico. Tali discorsi evocano la potenza della scuola al fine di produrre altri modi di essere uno studente, evidenziando dimensioni che indicano la possibilità di riconoscere i processi di trasformazione. / O objetivo da tese é analisar os discursos que compõem os registros escolares de alunos que frequentam um serviço de Atendimento Educacional Especializado, problematizando como são produzidos os modos de ser e aprender desses alunos no espaço escolar. O presente estudo discute a medicalização como dispositivo de produção de modos de ser e aprender na escola. São analisados processos que transformam em patológicos fenômenos humanos, como ocorre com a medicalização da vida que, no ambiente escolar, tem favorecido uma leitura simplificadora e transformado os modos de aprender em possíveis patologias, desvios, falhas, deficiências. A fundamentação teórica tem como base os estudos de Michel Foucault, os quais possibilitam compreender o aluno como uma categoria que emerge de uma construção social discursiva. A pesquisa, de natureza qualitativa, tem como estratégia metodológica prioritária a análise dos discursos relativos aos registros escolares – pastas e pareceres – atinentes aos alunos que frequentavam um serviço de apoio pedagógico especializado vinculado à educação especial no ensino comum que ocorre nas Salas de Integração e Recursos. Em consonância com esse processo, realizou-se uma pesquisa bibliográfica sobre teses, dissertações e trabalhos publicados que abordam temáticas relacionadas a este estudo. O processo de investigação ocorreu no contexto da Rede Municipal de Ensino de Porto Alegre, entre os anos de 2010 a 2013. Com base nas análises realizadas é possível afirmar que há uma produção discursiva que prioriza as condutas dos alunos como principal desafio, sendo estas consideradas como possíveis barreiras à aprendizagem. As supostas dificuldades de aprendizagem são justificadas com base em causas como hereditariedade e dinâmica familiar. No entanto, também foram identificados discursos que romperam com a lógica da padronização, da classificação. Trata-se de discursos relativos tanto aos profissionais da saúde, quanto da educação, os quais mostraram que, na escola, há brechas para o inusitado, fortalecendo a concepção desse espaço como um contexto dinâmico. Tais discursos evocam a potência da escola no sentido de produzir outros modos de ser aluno, colocando em evidência dimensões que indicam possibilidades de reconhecimento de processos de transformação. / El objetivo de esa tesis es analizar los discursos que componen los registros escolares de los estudiantes que frecuentan Servicios Educativos Especializados, discutiendo cómo se producen las formas de ser y de aprender de estos alumnos en el ambiente escolar. Luego, ese estudio analiza la medicalización como precepto de modos de ser y aprender en la escuela. Son analizados los medios que transforman en patológicos los fenómenos humanos, como ocurre con la medicalización de la vida que, en ambiente escolar, ha favorecido una lectura más simple y ha transformado los modos de aprender en posibles patologías, desvíos, fracasos, deficiencias. La fundamentación teórica se basó en los estudios de Michel Foucault, que permiten comprender el estudiante como una categoría que emerge de una construcción social discursiva. La investigación, de carácter cualitativo, tiene como estrategia metodológica prioritaria el análisis de los discursos relativos a los registros escolares - carpetas y pareceres - perteneciente a alumnos que frecuentan un servicio de apoyo educativo especializado vinculado a la educación especial en la enseñanza común que ocurre en las Salas de Integración y Recursos. En línea con ese proceso, se realizó una investigación de la literatura sobre tesis, disertaciones y trabajos publicados que abordaban cuestiones relacionadas con ese estudio. El proceso de investigación se realizó en la Red Municipal de Enseñanza de Porto Alegre entre los años 2010-2013. Basándose en los análisis, se puede afirmar que existe una producción discursiva que prioriza las conductas de los estudiantes como el principal desafío, siendo ellas consideradas como potenciales barreras para el aprendizaje. Tales dificultades de aprendizaje se justifican en base a causas como herencia y dinámica familiar. Sin embargo, también fueron identificados discursos que rompieron con la lógica de la estandarización, de la clasificación, discursos concernientes tanto a profesionales de salud como de educación y que muestran que en la escuela hay lagunas para el inusitado, fortaleciendo la concepción de ese espacio como un contexto dinámico. Tales discursos evocan el poder de la escuela con el fin de producir otros modos de ser alumno, poniendo de relieve las dimensiones que indican la posibilidad de reconocer los procesos de transformación.
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Modos de ser e de aprender na escola : medicalização (in)visível?

Christofari, Ana Carolina January 2014 (has links)
Lo scopo della tesi di laurea è quello di analizzare i discorsi che compongono i registri scolastici di studenti che frequentano i Servizi Educativi Specializzati, discutendo come si producono i modi di essere e di apprendere di questi studenti a scuola. Questo studio discute la medicalizzazione come un dispositivo di produzione di modi di essere e di apprendere a scuola. Processi che trasformano fenomeni umani in patologici sono analizzati, come la medicalizzazione della vita che, nell'ambiente scolastico, ha favorito una lettura semplificatrice e ha trasformato i modi per imparare in eventuali patologie, deviazioni, errori, deficienza. Il quadro teorico si basa sugli studi di Michel Foucault, che consentono di capire lo studente come una categoria che emerge da una costruzione sociale discorsiva. La ricerca è stata qualitativa e ha come strategia metodologica prioritaria l'analisi dei discorsi relativi ai registri scolastici - cartelle e pareri - attinenti agli studenti che frequentano un servizio di supporto pedagogico specializzato legato all'educazione speciale per l'insegnamento comune che si presenta nelle Camere di Integrazione e Risorse. In conformità con questo processo, si è svolta una ricerca bibliografica sulle tesi di laurea, dissertazioni e articoli pubblicati che riguardano problematiche legate a questo studio. Il processo di ricerca è successo nell'ambito della Rete Municipale di Porto Alegre, tra gli anni 2010-2013. Sulla base delle analisi, si può affermare che c'è una produzione discorsiva che assegna le priorità alle condotte degli studenti come la contestazione principale, le quale sono considerati potenziali ostacoli all'apprendimento. Le supposte difficoltà di apprendimento sono giustificate sulla base di cause come l’ereditarietà e la dinamica familiare. Tuttavia, anche i discorsi che hanno rotto con la logica della standardizzazione, della classificazione, sono stati identificati. Si trata di discorsi che riguardano sia professionisti della salute sia profissionisti della educazione che hanno dimostrato che ci sono lacune nella scuola per l'insolito, rafforzando la concezione di questo spazio come un contesto dinamico. Tali discorsi evocano la potenza della scuola al fine di produrre altri modi di essere uno studente, evidenziando dimensioni che indicano la possibilità di riconoscere i processi di trasformazione. / O objetivo da tese é analisar os discursos que compõem os registros escolares de alunos que frequentam um serviço de Atendimento Educacional Especializado, problematizando como são produzidos os modos de ser e aprender desses alunos no espaço escolar. O presente estudo discute a medicalização como dispositivo de produção de modos de ser e aprender na escola. São analisados processos que transformam em patológicos fenômenos humanos, como ocorre com a medicalização da vida que, no ambiente escolar, tem favorecido uma leitura simplificadora e transformado os modos de aprender em possíveis patologias, desvios, falhas, deficiências. A fundamentação teórica tem como base os estudos de Michel Foucault, os quais possibilitam compreender o aluno como uma categoria que emerge de uma construção social discursiva. A pesquisa, de natureza qualitativa, tem como estratégia metodológica prioritária a análise dos discursos relativos aos registros escolares – pastas e pareceres – atinentes aos alunos que frequentavam um serviço de apoio pedagógico especializado vinculado à educação especial no ensino comum que ocorre nas Salas de Integração e Recursos. Em consonância com esse processo, realizou-se uma pesquisa bibliográfica sobre teses, dissertações e trabalhos publicados que abordam temáticas relacionadas a este estudo. O processo de investigação ocorreu no contexto da Rede Municipal de Ensino de Porto Alegre, entre os anos de 2010 a 2013. Com base nas análises realizadas é possível afirmar que há uma produção discursiva que prioriza as condutas dos alunos como principal desafio, sendo estas consideradas como possíveis barreiras à aprendizagem. As supostas dificuldades de aprendizagem são justificadas com base em causas como hereditariedade e dinâmica familiar. No entanto, também foram identificados discursos que romperam com a lógica da padronização, da classificação. Trata-se de discursos relativos tanto aos profissionais da saúde, quanto da educação, os quais mostraram que, na escola, há brechas para o inusitado, fortalecendo a concepção desse espaço como um contexto dinâmico. Tais discursos evocam a potência da escola no sentido de produzir outros modos de ser aluno, colocando em evidência dimensões que indicam possibilidades de reconhecimento de processos de transformação. / El objetivo de esa tesis es analizar los discursos que componen los registros escolares de los estudiantes que frecuentan Servicios Educativos Especializados, discutiendo cómo se producen las formas de ser y de aprender de estos alumnos en el ambiente escolar. Luego, ese estudio analiza la medicalización como precepto de modos de ser y aprender en la escuela. Son analizados los medios que transforman en patológicos los fenómenos humanos, como ocurre con la medicalización de la vida que, en ambiente escolar, ha favorecido una lectura más simple y ha transformado los modos de aprender en posibles patologías, desvíos, fracasos, deficiencias. La fundamentación teórica se basó en los estudios de Michel Foucault, que permiten comprender el estudiante como una categoría que emerge de una construcción social discursiva. La investigación, de carácter cualitativo, tiene como estrategia metodológica prioritaria el análisis de los discursos relativos a los registros escolares - carpetas y pareceres - perteneciente a alumnos que frecuentan un servicio de apoyo educativo especializado vinculado a la educación especial en la enseñanza común que ocurre en las Salas de Integración y Recursos. En línea con ese proceso, se realizó una investigación de la literatura sobre tesis, disertaciones y trabajos publicados que abordaban cuestiones relacionadas con ese estudio. El proceso de investigación se realizó en la Red Municipal de Enseñanza de Porto Alegre entre los años 2010-2013. Basándose en los análisis, se puede afirmar que existe una producción discursiva que prioriza las conductas de los estudiantes como el principal desafío, siendo ellas consideradas como potenciales barreras para el aprendizaje. Tales dificultades de aprendizaje se justifican en base a causas como herencia y dinámica familiar. Sin embargo, también fueron identificados discursos que rompieron con la lógica de la estandarización, de la clasificación, discursos concernientes tanto a profesionales de salud como de educación y que muestran que en la escuela hay lagunas para el inusitado, fortaleciendo la concepción de ese espacio como un contexto dinámico. Tales discursos evocan el poder de la escuela con el fin de producir otros modos de ser alumno, poniendo de relieve las dimensiones que indican la posibilidad de reconocer los procesos de transformación.
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Atendimento educacional especializado para a educação infantil em redes municipais de ensino do estado do Rio Grande do Sul : Caxias do Sul, Porto Alegre, Santa Maira e Uruguaiana

Santos, Joseane Frassoni dos January 2017 (has links)
Questo studio si pone l’obiettivo di analizzare le pratiche dell’Assistenza Educazionale Specializzata per l’educazione della Prima Infanzia dalla Rede Municipal de Ensino (RME) in quattro comuni della regione del Rio Grande do Sul: Caxias do Sul, Porto Alegre, Santa Maria e Uruguaiana, sottolineando aspetti specifici all’offerta di questi servizi di sostegno alla prima fase dell’istruzione prescolastica. Le questioni guida furono: Come è organizzato l’educazione specializzata nella fase della prima infanzia nei quattro comuni studiati? Quale è la formazione degli insegnanti per soddisfare al pubblico specifico dell’Educazione Speciale nella fase dell’istruzione per la prima infanzia? Come e dove si svolgono i servizi educativi specializzati per neonati e bambini, considerando l’istruzione obbligatoria a partire dai quattro anni? Si tratta di una ricerca qualitativa i cui strumenti di produzione di datti furono interviste semi-strutturate, collegate ad una lista di domande aperte fatte al gestore della educazione speciale e a due insegnanti di sostegno della educazione per la prima infanzia di ciascun comuni. I dialoghi teoriche si compose dagli autori dell’istoria della educazione, fra cui: Àries e Cambi; della sociologia e dell’antropologia dell’infanzia, come: Sarmento, Gottlieb, Cohn; e educazione della prima infanzia, Malaguzzi e Barbosa; e i referimenti dall’Educazione Speciale come Plaisance, Mazzotta, Baptista, Jesus, Kassar, Rebelo, Bueno, Tezzari, Benincasa-Meirelles; proprio come le leggi in materia di entrambi educazione della prima infanzia, come l'educazione speciale, come ad esempio: Costituzione della Repubblica federativa del Brasile nel 1988; legge n 9,394, del 20 dicembre del 1996; la legge n 8069 del 13 Luglio 1990; l'emendamento costituzionale No. 59, del 11 novembre 2009; la legge n 12.796, del 4 aprile 2013; la politica nazionale per l'istruzione speciale in prospettiva di Integrazione Scolastica (2008); la Risoluzione CNE/CEB n ° 4 del 2 ottobre 2009, nota congiunta tecnica N. 02/2015 / MEC / SECADI / DPEE - SEB / DICEI. I dati sono organizzati da tre asse: sapendo i contesti della ricerca, la formazione dell’insegnante di sostegno specializzato all’istruzione per la prima infanzia e l’assistenza educazionale specializzata nell’educazione prescolare. I risultati sugerirono: l’esistenza di parecchie forme di organizzare il sostegno per l’educazione per bambini; la presenza del insegnamento collaborativo fra insegnanti di sostegno e docenti; l’importanza della collaborazione fra le RMEs e le università locali; apertura di aule per l’educazione prescolare in scuole di grado per poter fornire le matricole obbligatorie ai bambini a partire da quattro anni. / O presente estudo teve por objetivo analisar as práticas do Atendimento Educacional Especializado para a educação infantil nas Redes Municipais de Ensino (RME) de quatro municípios do estado do Rio Grande do Sul: Caxias do Sul, Porto Alegre, Santa Maria e Uruguaiana, apontando aspectos específicos da oferta desse serviço de apoio na primeira etapa da educação básica. As questões orientadoras foram: Como vem sendo organizado o atendimento educacional especializado na educação infantil nos quatro municípios investigados? Qual a formação dos profissionais para atender ao público-alvo da Educação Especial na etapa da Educação Infantil? Como e onde está ocorrendo o atendimento educacional especializado aos bebês e crianças pequenas, considerando a obrigatoriedade da educação aos quatro anos de idade? Trata-se de uma pesquisa qualitativa que teve como instrumentos de produção de dados entrevistas semiestruturadas com um roteiro de perguntas abertas com o gestor da educação especial e dois professores do atendimento educacional especializado da educação infantil de cada município. Como referencial teórico, destaco diálogos com autores da história da educação, como Àries e Cambi; da sociologia e da antropologia da infância, Sarmento, Gottlieb, Cohn; e da educação da primeira infância, Malaguzzi e Barbosa; e referenciais da Educação Especial tais como Plaisance, Mazzotta, Baptista, Jesus, Kassar, Rebelo, Bueno, Tezzari, Benincasa-Meirelles. Assim como as legislações referentes tanto à educação infantil quanto à educação especial, dentre elas: Constituição da República Federativa do Brasil de 1988; Lei nº 9.394, de 20 de dezembro de 1996; Lei nº 8.069, de 13 de julho de 1990; Emenda Constitucional nº 59, de 11 de novembro de 2009; Lei nº 12.796, de 4 de abril de 2013; Política Nacional de Educação Especial na Perspectiva da Educação Inclusiva (2008); Resolução CNE/CEB nº 4, de 2 de outubro de 2009; Nota Técnica Conjunta nº 02/2015/MEC/SECADI/DPEE - SEB/DICEI. Os dados foram organizados considerando três eixos: Conhecer os contextos de investigação, formação do professor do atendimento educacional especializado para atuar na educação infantil e atendimento educacional especializado na educação infantil. Os resultados sugeriram: existência de formas plurais na organização do serviço de apoio para a educação infantil; aposta na docência colaborativa entre professor do atendimento educacional especializado e do professor da sala de aula regular; importância da parceria das RMEs com as universidades locais; abertura de turmas de educação infantil em escolas de ensino fundamental para dar conta da obrigatoriedade da matrícula aos quatro anos. / The aim of this study was to analyze the practices of Specialized Educational Service for early childhood education by the Municipal Department of Education (RME) from four municipalities of the State of Rio Grande do Sul: Caxias do Sul, Porto Alegre, Santa Maria and Uruguaiana, by highlighting specific aspects of the provision of these support services in the first stages of basic education. The guiding questions were the following: How is educational service being organized in the specific case of early childhood education in the four municipalities studied? What is the educational background needed for professionals to meet the needs of the target audience of Specialized Education during the stage of Early Childhood Education? and How and where is specialized educational service being provided to babies and toddlers, considering that education is mandatory for children up to the age of four? This is a qualitative research whose data collection was based on semi-structured interviews with a set of open questions and the presence of the specialized education manager and two teachers from the specialized educational service department of each municipality. As a theoretical reference, I highlight dialogues with authors of the history of education, such as Àries and Cambi; authors from the fields of sociology and anthropology, such as Sarmento, Gottlieb, Cohn; and early childhood education, Malaguzzi and Barbosa; and Special Education references, such as Plaisance, Mazzotta, Baptista, Jesus, Kassar, Rebelo, Bueno, Tezzari, Benincasa-Meirelles. As well as the legislation concerning both early childhood education and special education, among them: Constitution of the Federative Republic of Brazil of 1988; Law No. 9,394 of December 20, 1996; Law No. 8,069 of July 13, 1990; Constitutional Amendment No. 59, of November 11, 2009; Law No. 12,796, of April 4, 2013; National Policy on Special Education in the Perspective of Inclusive Education (2008); Resolution CNE/CEB No. 4 of October 2, 2009; Joint Technical Note No. 02/2015 / MEC / SECADI / DPEE - SEB / DICEI. For organizing the data, we have used three thematic axes: getting to know the contexts of research; the educational background of specialized educational service teachers for working with early childhood education, and specialized early childhood educational service. The findings suggest that: there are plural forms of organization of support service for early childhood education; commitment to cooperative teaching between specialized educational service teachers and regular classroom teachers; the importance of a partnership between the RMEs and local universities; opening of early childhood classes in elementary schools in order to meet the requirement of enrolment of children at the age of four. / La presente investigación tuvo como objetivo analizar las prácticas del Atención Educativa Especializada para la educación infantil en las Redes Municipales de Enseñanza (RME) de cuatro municipios de la provincia del Rio Grande do Sul: Caxias do Sul, Porto Alegre, Santa Maria y Uruguaiana, apuntando aspectos específicos de la oferta de ese servicio de apoyo en la primera etapa de la educación primaria. Las cuestiones orientadoras fueron: ¿Cómo se organiza la atención educativa especializada en la educación infantil en los cuatro municipios investigados? ¿Cuál es la formación de los profesionales que brindan atención al público-objetivo de la Educación Especial en la etapa de la Educación Infantil? ¿En dónde y cómo se brinda la atención educativa especializada a bebes y niños pequeños, considerando la obligatoriedad del ingreso a la educación a los cuatro años de edad? Se trata de una investigación cualitativa que tuvo como instrumentos de producción de datos entrevistas semi-estructuradas con un guion de preguntas abiertas con el gestor de la educación especial y dos profesores de la atención educativa especializada de la educación infantil de cada municipio. Como referencial teórico, destaco diálogos con autores de la historia de la educación, entre ellos: Àries y Cambi; de la sociología y de la antropología de la infancia, Sarmento, Gottlieb, Cohn; y la educación de la primera infancia, Malaguzzi y Barbora; y referencias de la Educación Especial tales como Plaisance, Mazzotta, Baptista, Jesus, Kassar, Rebelo, Bueno, Tezzari, Benincasa-Meirelles; así como las legislaciones referentes tanto a la educación infantil como a la educación especial, entre ellas: Constitución de la República Federativa del Brasil de 1988; Ley nº 9.394, de 20 de diciembre de 1996; Ley nº 8.069 de 13 de julio de 1990; Enmienda Constitucional De la Ley Nº 12.796, de 4 de abril de 2013; Política Nacional de Educación Especial en la Perspectiva de la Educación Inclusiva (2008); Resolución CNE/CEB nº 4, de 2 de octubre de 2009; Nota Técnica Conjunta nº 02/2015 / MEC / SECADI / DPEE - SEB / DICEI. Los datos fueron organizados considerando tres ejes: Conocer los contextos de investigación, formación del profesor de la atención educativa especializada para actuar en la educación infantil, y, atención educativa especializada en la educación infantil. Los resultados sugirieron: existencia de formas plurales en la organización del servicio de apoyo para la educación infantil; apuesta en la docencia colaborativa entre profesores de la atención educativa especializada y del profesor de aula regular; importancia de la asociación de las RMEs con las universidades locales; aperturas de aulas de educación infantil en escuelas de enseñanza primaria garantizando el ingreso de niños a partir de los cuatro años de edad.
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Educação especial e ação docente : da medicina à educação

Tezzari, Mauren Lúcia January 2009 (has links)
Cette thèse présente, analyse et examine les trajectoires de vie et propositions de travail de quatre spécialistes pionniers : Jean Itard, Édouard Séguin, Maria Montessori et Janusz Korczak, qui sont passés de la médicine à l'éducation et se sont occupés de personnes déficientes et en situation de risque. Elle révise la constitution de l'éducation spéciale en mettant l'accent, dans l'histoire des personnages déjà cités, sur le glissement de la médicine à la pédagogie pour ainsi permettre de mieux comprendre les récentes modifications mettant en jeu l'enseignement des professeurs spécialisés en éducation spéciale et de ceux de l'enseignement commun. Diriger notre regard sur ce passé, pas si lointain et dont les effets se font encore sentir, aide à comprendre la construction de l'éducation spéciale et permet d'établir des points de connexion avec un ensemble qui caractérise l'enseignement auprès de personnes déficientes, lequel, petit à petit, s'éloigne du modèle d'intervention clinique et donne la priorité à l'approche pédagogique. Il s'agit d'une étude à caractère théorique dont les sources proviennent de matériels abordant les thématiques mentionnées, ainsi que d'ouvrages écrits par ces médecins-éducateurs eux-mêmes. Elle est orientée par des questions comme : pourquoi les débuts de l'éducation spéciale ont-ils été associés au champ de la médicine au travers d‟expériences novatrices de jeunes médecins-éducateurs ? Pourquoi ces pionniers de l'éducation spéciale vont-ils s'éloigner graduellement de la médicine et diriger leurs pratiques vers le champ de l'éducation ? Comment les caractéristiques de l'action professionnelle du professeur d'éducation spéciale se sont-elles dessinées à partir du XIXe siècle ? Comment les ouvrages de ces quatre personnages peuvent-ils contribuer à l'éducation spéciale, si l'on considère les nouveaux contextes et les nouvelles demandes qui s'imposent à partir de l'inclusion scolaire ? Quels points de rupture et de continuité peuvent être identifiés dans les propositions construites par les quatre personnages présentés dans cette thèse et leurs possibles contributions pour l'action du professeur d‟éducation spéciale ? Pour conclure, une analyse cherche à rehausser certains points convergents entre ces ouvrages et les singularités de la trajectoire de chaque personnage. En outre, des aspects pédagogiques innovateurs et actuels concernant l'action des éducateurs auprès de personnes déficientes sont identifiés et analysés dans leurs écrits. / La presente tesi ha come obiettivo la presentazione, l'analisi e la riflessione sulle traiettorie di vita e delle enunciazioni del lavoro di quattro studiosi d'avanguardia, Jean Itard, Edouard Séguin, Maria Montessori e Janusz Korczak, che sono passati dalla medicina all'educazione, occupandosi di persone disabili e in situazione di rischio. Questo studio presenta una ripresa della costituzione dell‟educazione speciale, dove nella storia dei personaggi già citati, il fulcro è situato nello spostamento dalla medicina verso la pedagogia, cercando in questo modo di permettere la comprensione dei recenti cambiamenti che interessano la docenza del professore specializzato nell'educazione speciale, ma anche di quello dell'istruzione comune. Dirigere lo sguardo verso il passato, non tanto distante, ma i cui effetti sono ancora presenti, aiuta nel processo di comprensione della costruzione dell'educazione speciale e permette di stabilire dei punti di connessione con un insieme di caratteristiche della docenza presso le persone disabili che, poco a poco, si allontana dal modello di intervento clinico e dà la priorità all'approccio pedagogico. Si tratta di uno studio di carattere teorico, le cui fonti sono composte da materiali di approccio delle tematiche citate, ma anche delle opere scritte dagli medici educatori stessi. La ricerca è stata orientata verso argomenti come: perché l'educazione speciale ha avuto il suo inizio associato al campo della medicina, attraverso le esperienze innovative di giovani medici educatori? Perché questi precursori dell'educazione speciale si stanno, pian piano, allontanando dalla medicina e dirigono le loro pratiche verso il campo dell'educazione? Come si sono delineate le caratteristiche dell'azione professionale del professore dell'educazione speciale dal XIX secolo? In che modo le opere di questi quattro personaggi possono contribuire con l'educazione speciale, considerando le nuove situazioni e le nuove necessità che si impongono partendo dall'inclusione scolastica? Quali punti di rottura e di continuità si possono identificare nelle proposte costruite dai quattro personaggi, presentate nella tesi e i loro possibili contributi per l'attuazione del professore di educazione speciale? Alla fine viene realizzata un'analisi che cerca di mettere in evidenza i punti di sintonia tra le opere e la singolarità della traiettoria di ogni personaggio. Oltre a ciò, vengono identificati e analizzati aspetti pedagogici innovativi e attuali delle loro opere, per quanto riguarda l'azione degli educatori sulle persone disabili. / A presente tese tem como objetivo a apresentação, análise e reflexão acerca das trajetórias de vida e das proposições de trabalho de quatro estudiosos pioneiros, Jean Itard, Edouard Séguin, Maria Montessori e Janusz Korczak, que transitaram da medicina para a educação, ocupando-se de pessoas com deficiência e em situação de risco. Este estudo apresenta uma retomada da constituição da educação especial, sendo que, na história dos referidos personagens, o foco situa-se no deslocamento da medicina em direção à pedagogia, buscando, dessa forma, possibilitar a compreensão das recentes alterações que envolvem a docência do professor especializado em educação especial, assim como daquele do ensino comum. Voltar o olhar para esse passado, não tão distante, mas cujos efeitos são ainda sentidos, auxilia no processo de compreensão da construção da educação especial e permite o estabelecimento de pontos de conexão com um conjunto caracterizador da docência junto a pessoas com deficiência que, paulatinamente, afasta-se do modelo de intervenção clínica, e prioriza a abordagem pedagógica. Trata-se de um estudo de caráter teórico, cujas fontes constituíram-se de materiais que abordam as temáticas mencionadas, assim como das obras escritas pelos próprios médicos-educadores. A pesquisa foi orientada por questões como: Por que a educação especial teve seu início associado ao campo da medicina, através de experiências inovadoras de jovens médicos-educadores? Por que esses pioneiros da educação especial vão, paulatinamente, afastando-se da medicina e direcionando suas práticas para o campo da educação? Como se delinearam as características da ação profissional do professor de educação especial a partir do século XIX? De que maneira as obras desses quatro personagens podem contribuir com a educação especial, tendo em vista os novos contextos e as novas demandas que se impõem a partir da inclusão escolar? Que pontos de ruptura e de continuidade podem ser identificados nas propostas construídas pelos quatro personagens apresentados na tese e suas possíveis contribuições para a atuação do professor de educação especial? Ao final, é realizada uma análise que busca evidenciar pontos de sintonia entre as obras, bem como singularidades da trajetória de cada personagem. Além disso, são identificados e analisados aspectos pedagógicos inovadores e atuais de suas obras, a respeito da ação dos educadores junto a pessoas com deficiência e em situação de risco.
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Corpos que não param : criança, "TDAH" e escola

Freitas, Claudia Rodrigues de January 2011 (has links)
Questa ricerca analizza gli studi che identificano un numero rilevante di bambini iperattivi nell‘Istruzione infantile della Rete Comunale delle Scuole di Porto Alegre. L‘enunciato scolastico produce una diagnosi e indirizza ai medici, ma con quale intento? Che cosa cambia nell‘organizzazione pedagogica a partire dalla diagnosi o dalla perizia medica? Che cosa segnala il corpo? Che cosa preannuncia il corpo? Le domande sono state tradotte in modo da organizzare il punto centrale dello studio: Che cosa accade con il sapere e il non sapere dell'istruzione rispetto ai Corpi Che Non Si Fermano? Per dare supporto alle ricerche, sono stati sviluppati alcuni concetti fondamentali. Il concetto di normalità, sulla base del pensiero di Canguilhem e Foucault, si associa al pensiero sistemico di Gregory Bateson. Considerando la continua articolazione tra normale e anormale, si cerca la costruzione del concetto di Disturbo da Deficit di Attenzione da Iperattività – DDAI, basandosi su riferimenti storici di costruzione di questi concetti e le evidenze per cui la diagnosi relativa a tali soggetti si presenta sottoforma di epidemia nel contesto analizzato. Un‘analisi cartografica dell‘attenzione, concetto anch‘esso centrale nella tesi, mette in evidenza l‘Attenzione intesa non come condizione preesistente, ma nel suo movimento circolare di invenzione, come effetto dell‘/nell‘apprendimento. Il lavoro di ricerca è stato sviluppato in particolare su bebè e bambini piccoli che integrano la Rete Scolastica Comunale di Porto Alegre, attraverso l‘attenzione ai discorsi degli Educatori Speciali che si prendono cura di questi bambini e prestano assistenza alle scuole. A seguito dei colloqui si è formata la composizione di gruppi di argomentazione che, sottoforma di piccoli titoli, vengono chiamati Nomi-Domande: Quando i bambini si fermano? Come ci si riferisce a questi bambini? Quali parole, che gruppi di argomentazione sono utilizzati? In che modo lo stato di abbandono si manifesta nei bambini, nelle famiglie e nei professori? Tra le evidenze, una delle più importanti è quella che identifica l‘iperattività associata a una dimensione di abbandono diretta non solo al soggetto bambino, ma a tutti i personaggi implicati nella rete. L‘abbandono, inteso come una forma acuta di sofferenza di diverso ordine finisce per produrre un‘esistenza di sofferenza. Tuttavia, a partire dal punto di vista diretto al contesto, si è osservato che i bambini in stato di abbandono, quando hanno ricevuto cure e attenzione personalizzate, hanno presentato un cambiamento che si traduce in possibilità di vita in comune e apprendimento nella scuola. / Esta pesquisa analisa os discursos que identificam um número expressivo de crianças como hiperativas na Educação Infantil da Rede Municipal de Ensino de Porto Alegre. O discurso escolar produz diagnóstico e encaminha aos consultórios médicos, mas com que intenção? O que muda na organização pedagógica a partir do diagnóstico ou do laudo médico? O que denuncia o corpo? O que anuncia o corpo? As perguntas foram traduzidas de forma a organizar a questão central da pesquisa: O que acontece com o saber e o não saber da educação face aos Corpos Que Não Param? Para dar sustentação às buscas, foram desenvolvidos alguns conceitos fundamentais. O conceito de normalidade, tendo como base o pensamento de Canguilhem e Foucault, associa-se ao pensamento sistêmico de Gregory Bateson. Considerando a contínua articulação entre normal e anormal busca-se a construção do conceito de Transtorno de Déficit de Atenção com Hiperatividade – TDAH, tomando as referências históricas de construção desse conceito e as evidências de que o diagnóstico referente a tais sujeitos se apresenta na forma de epidemia no contexto investigado. Uma análise cartográfica da atenção, conceito também central na tese, dá evidência à Atenção entendida não como condição prévia, mas em seu movimento circular de invenção, como efeito da/na aprendizagem. O trabalho de investigação foi desenvolvido conferindo destaque a bebês e crianças pequenas que integram a Rede Municipal de Ensino de Porto Alegre, por meio da atenção aos discursos das Educadoras Especiais que prestam atendimento a essas crianças e assessoria às escolas. A partir das entrevistas, houve a composição de grupos de argumentação que, em forma de pequenos títulos, são chamados de Nomes-Perguntas: Quando as crianças param? Como essas crianças são referidas? Que palavras, que grupos de argumentações são usados? Como o desamparo se mostra nas crianças, famílias e professoras? Dentre as evidências, uma das mais importantes é a que identifica hiperatividade associada a uma dimensão de desamparo, dirigida não só ao sujeito criança, mas a todos os implicados nessa rede. O desamparo, entendido como uma forma aguda de sofrimento de diversas ordens acaba por produzir uma existência de sofrimento. No entanto, a partir do olhar dirigido ao contexto, foi observado que crianças em estado de desamparo, quando encontraram o cuidado e a atenção personalizada, apresentaram uma mudança que se traduz em possibilidade de convivência e aprendizagem na escola. / This research analyzes the several discourses that identify a significant number of children as hyperactive in Child Education in the Schools of the City of Porto Alegre. The school discourse results in diagnosis and refers to doctor's offices, but with what purpose? What changes in educational organization with the diagnosis or medical report? What does the body denounce? What does the body announce? These questions were translated into a way to organize the focal point of the research: What happens with knowing and not knowing in education vis-à-vis Bodies That Will Not Stop? In order to substantiate the searches, some essential concepts were developed. The concept of normalcy, based on the thinking of Canguilhem and Foucault, is associated to the systemic thinking of Gregory Bateson. Considering the continuous articulation between normal and abnormal, the construction of the concept of Attention Deficit Hyperactivity Disorder - ADHD is pursued, using the historical references to build this concept and the evidence that the diagnosis for such subjects takes the form of epidemics within the investigated context. A cartographic analysis of attention, also an essential concept in this paper, evidences understood Attention not as a condition precedent, but within its circular invention movement, as an effect of and in learning. The investigation work was conducted with focus on babies and small children of the Schools in the City of Porto Alegre, by means of attention to the discourses of Special Educators tending to these children and assisting these schools. Based on the interviews, groups of arguments were formed under small titles, called Question-Names: When do the children stop? How are these children referred? Which words, which groups of arguments are used? How does abandonment show in children, families and teachers? Among the evidences, one of the most important is the one that identifies hyperactivity associated to a dimension of abandonment, focused not only on the subject child but also on all of those affected in this network. Abandonment, understood as an acute form of suffering of several orders, ultimately produces a painful existence. However, by focusing on the context, it was observed that children in an abandonment state, when experiencing personal care and attention, showed a change that translates into the possibility of interacting and learning at school. / Esta investigación analiza los discursos que identifican un número expresivo de niños como hiperactivos en la Educación Infantil de la Red Municipal de Enseñanza de Porto Alegre. El discurso escolar produce diagnóstico y encamina a los consultorios médicos, pero, ¿con qué intención? ¿Qué cambia en la organización pedagógica a partir del diagnóstico o del laudo médico? ¿Qué denuncia el cuerpo? ¿Qué denuncia el cuerpo? Las preguntas se tradujeron para organizar la cuestión central de la investigación: ¿Qué ocurre con el saber y el no saber de la educación de cara a los Cuerpos Que No Paran? Para dar sustentación a las búsquedas, se desarrollaron algunos conceptos fundamentales. El concepto de normalidad, teniendo como base el pensamiento de Canguilhem y Foucault, se asocia al pensamiento sistémico de Gregory Bateson. Considerando la continua articulación entre normal y anormal se busca la construcción del concepto de Trastorno de Déficit de Atención con Hiperactividad – TDAH, tomando las referencias históricas de construcción de ese concepto y las evidencias de que el diagnóstico referente a tales sujetos se presenta en la forma de epidemia en el contexto investigado. Un análisis cartográfico de la atención, concepto también central en la tesis, da evidencia a la Atención entendida no como condición previa, sino en su movimiento circular de invención, como efecto del/en el aprendizaje. El trabajo de investigación fue desarrollado dándole destaque a bebés y a niños pequeños que integran la Red Municipal de Enseñanza de Porto Alegre, por medio de la atención a los discursos de las Educadoras Especiales que prestan atención a esos niños y asesoría a las escuelas. A partir de las entrevistas, hubo la composición de grupos de argumentación que, en forma de pequeños títulos, son llamados de Nombres-Preguntas: ¿Cuándo paran los niños? ¿Cómo se refieren a esos niños? ¿Qué palabras, qué grupos de argumentaciones se usan? ¿Cómo se muestra el desamparo en los niños, familias y profesoras? Entre las evidencias, una de las más importantes es la que identifica hiperactividad asociada a una dimensión de desamparo, dirigida no sólo al sujeto niño, sino a todos los implicados en esa red. El desamparo, entendido como una forma aguda de sufrimiento de diversos órdenes acaba por producir una existencia de sufrimiento. Sin embargo, a partir de la mirada dirigida al contexto, se observó que niños en estado de desamparo, cuando encontraron el cuidado y la atención personalizada, presentaron un cambio que se traduce en posibilidad de convivencia y aprendizaje en la escuela.
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Atendimento educacional especializado para a educação infantil em redes municipais de ensino do estado do Rio Grande do Sul : Caxias do Sul, Porto Alegre, Santa Maira e Uruguaiana

Santos, Joseane Frassoni dos January 2017 (has links)
Questo studio si pone l’obiettivo di analizzare le pratiche dell’Assistenza Educazionale Specializzata per l’educazione della Prima Infanzia dalla Rede Municipal de Ensino (RME) in quattro comuni della regione del Rio Grande do Sul: Caxias do Sul, Porto Alegre, Santa Maria e Uruguaiana, sottolineando aspetti specifici all’offerta di questi servizi di sostegno alla prima fase dell’istruzione prescolastica. Le questioni guida furono: Come è organizzato l’educazione specializzata nella fase della prima infanzia nei quattro comuni studiati? Quale è la formazione degli insegnanti per soddisfare al pubblico specifico dell’Educazione Speciale nella fase dell’istruzione per la prima infanzia? Come e dove si svolgono i servizi educativi specializzati per neonati e bambini, considerando l’istruzione obbligatoria a partire dai quattro anni? Si tratta di una ricerca qualitativa i cui strumenti di produzione di datti furono interviste semi-strutturate, collegate ad una lista di domande aperte fatte al gestore della educazione speciale e a due insegnanti di sostegno della educazione per la prima infanzia di ciascun comuni. I dialoghi teoriche si compose dagli autori dell’istoria della educazione, fra cui: Àries e Cambi; della sociologia e dell’antropologia dell’infanzia, come: Sarmento, Gottlieb, Cohn; e educazione della prima infanzia, Malaguzzi e Barbosa; e i referimenti dall’Educazione Speciale come Plaisance, Mazzotta, Baptista, Jesus, Kassar, Rebelo, Bueno, Tezzari, Benincasa-Meirelles; proprio come le leggi in materia di entrambi educazione della prima infanzia, come l'educazione speciale, come ad esempio: Costituzione della Repubblica federativa del Brasile nel 1988; legge n 9,394, del 20 dicembre del 1996; la legge n 8069 del 13 Luglio 1990; l'emendamento costituzionale No. 59, del 11 novembre 2009; la legge n 12.796, del 4 aprile 2013; la politica nazionale per l'istruzione speciale in prospettiva di Integrazione Scolastica (2008); la Risoluzione CNE/CEB n ° 4 del 2 ottobre 2009, nota congiunta tecnica N. 02/2015 / MEC / SECADI / DPEE - SEB / DICEI. I dati sono organizzati da tre asse: sapendo i contesti della ricerca, la formazione dell’insegnante di sostegno specializzato all’istruzione per la prima infanzia e l’assistenza educazionale specializzata nell’educazione prescolare. I risultati sugerirono: l’esistenza di parecchie forme di organizzare il sostegno per l’educazione per bambini; la presenza del insegnamento collaborativo fra insegnanti di sostegno e docenti; l’importanza della collaborazione fra le RMEs e le università locali; apertura di aule per l’educazione prescolare in scuole di grado per poter fornire le matricole obbligatorie ai bambini a partire da quattro anni. / O presente estudo teve por objetivo analisar as práticas do Atendimento Educacional Especializado para a educação infantil nas Redes Municipais de Ensino (RME) de quatro municípios do estado do Rio Grande do Sul: Caxias do Sul, Porto Alegre, Santa Maria e Uruguaiana, apontando aspectos específicos da oferta desse serviço de apoio na primeira etapa da educação básica. As questões orientadoras foram: Como vem sendo organizado o atendimento educacional especializado na educação infantil nos quatro municípios investigados? Qual a formação dos profissionais para atender ao público-alvo da Educação Especial na etapa da Educação Infantil? Como e onde está ocorrendo o atendimento educacional especializado aos bebês e crianças pequenas, considerando a obrigatoriedade da educação aos quatro anos de idade? Trata-se de uma pesquisa qualitativa que teve como instrumentos de produção de dados entrevistas semiestruturadas com um roteiro de perguntas abertas com o gestor da educação especial e dois professores do atendimento educacional especializado da educação infantil de cada município. Como referencial teórico, destaco diálogos com autores da história da educação, como Àries e Cambi; da sociologia e da antropologia da infância, Sarmento, Gottlieb, Cohn; e da educação da primeira infância, Malaguzzi e Barbosa; e referenciais da Educação Especial tais como Plaisance, Mazzotta, Baptista, Jesus, Kassar, Rebelo, Bueno, Tezzari, Benincasa-Meirelles. Assim como as legislações referentes tanto à educação infantil quanto à educação especial, dentre elas: Constituição da República Federativa do Brasil de 1988; Lei nº 9.394, de 20 de dezembro de 1996; Lei nº 8.069, de 13 de julho de 1990; Emenda Constitucional nº 59, de 11 de novembro de 2009; Lei nº 12.796, de 4 de abril de 2013; Política Nacional de Educação Especial na Perspectiva da Educação Inclusiva (2008); Resolução CNE/CEB nº 4, de 2 de outubro de 2009; Nota Técnica Conjunta nº 02/2015/MEC/SECADI/DPEE - SEB/DICEI. Os dados foram organizados considerando três eixos: Conhecer os contextos de investigação, formação do professor do atendimento educacional especializado para atuar na educação infantil e atendimento educacional especializado na educação infantil. Os resultados sugeriram: existência de formas plurais na organização do serviço de apoio para a educação infantil; aposta na docência colaborativa entre professor do atendimento educacional especializado e do professor da sala de aula regular; importância da parceria das RMEs com as universidades locais; abertura de turmas de educação infantil em escolas de ensino fundamental para dar conta da obrigatoriedade da matrícula aos quatro anos. / The aim of this study was to analyze the practices of Specialized Educational Service for early childhood education by the Municipal Department of Education (RME) from four municipalities of the State of Rio Grande do Sul: Caxias do Sul, Porto Alegre, Santa Maria and Uruguaiana, by highlighting specific aspects of the provision of these support services in the first stages of basic education. The guiding questions were the following: How is educational service being organized in the specific case of early childhood education in the four municipalities studied? What is the educational background needed for professionals to meet the needs of the target audience of Specialized Education during the stage of Early Childhood Education? and How and where is specialized educational service being provided to babies and toddlers, considering that education is mandatory for children up to the age of four? This is a qualitative research whose data collection was based on semi-structured interviews with a set of open questions and the presence of the specialized education manager and two teachers from the specialized educational service department of each municipality. As a theoretical reference, I highlight dialogues with authors of the history of education, such as Àries and Cambi; authors from the fields of sociology and anthropology, such as Sarmento, Gottlieb, Cohn; and early childhood education, Malaguzzi and Barbosa; and Special Education references, such as Plaisance, Mazzotta, Baptista, Jesus, Kassar, Rebelo, Bueno, Tezzari, Benincasa-Meirelles. As well as the legislation concerning both early childhood education and special education, among them: Constitution of the Federative Republic of Brazil of 1988; Law No. 9,394 of December 20, 1996; Law No. 8,069 of July 13, 1990; Constitutional Amendment No. 59, of November 11, 2009; Law No. 12,796, of April 4, 2013; National Policy on Special Education in the Perspective of Inclusive Education (2008); Resolution CNE/CEB No. 4 of October 2, 2009; Joint Technical Note No. 02/2015 / MEC / SECADI / DPEE - SEB / DICEI. For organizing the data, we have used three thematic axes: getting to know the contexts of research; the educational background of specialized educational service teachers for working with early childhood education, and specialized early childhood educational service. The findings suggest that: there are plural forms of organization of support service for early childhood education; commitment to cooperative teaching between specialized educational service teachers and regular classroom teachers; the importance of a partnership between the RMEs and local universities; opening of early childhood classes in elementary schools in order to meet the requirement of enrolment of children at the age of four. / La presente investigación tuvo como objetivo analizar las prácticas del Atención Educativa Especializada para la educación infantil en las Redes Municipales de Enseñanza (RME) de cuatro municipios de la provincia del Rio Grande do Sul: Caxias do Sul, Porto Alegre, Santa Maria y Uruguaiana, apuntando aspectos específicos de la oferta de ese servicio de apoyo en la primera etapa de la educación primaria. Las cuestiones orientadoras fueron: ¿Cómo se organiza la atención educativa especializada en la educación infantil en los cuatro municipios investigados? ¿Cuál es la formación de los profesionales que brindan atención al público-objetivo de la Educación Especial en la etapa de la Educación Infantil? ¿En dónde y cómo se brinda la atención educativa especializada a bebes y niños pequeños, considerando la obligatoriedad del ingreso a la educación a los cuatro años de edad? Se trata de una investigación cualitativa que tuvo como instrumentos de producción de datos entrevistas semi-estructuradas con un guion de preguntas abiertas con el gestor de la educación especial y dos profesores de la atención educativa especializada de la educación infantil de cada municipio. Como referencial teórico, destaco diálogos con autores de la historia de la educación, entre ellos: Àries y Cambi; de la sociología y de la antropología de la infancia, Sarmento, Gottlieb, Cohn; y la educación de la primera infancia, Malaguzzi y Barbora; y referencias de la Educación Especial tales como Plaisance, Mazzotta, Baptista, Jesus, Kassar, Rebelo, Bueno, Tezzari, Benincasa-Meirelles; así como las legislaciones referentes tanto a la educación infantil como a la educación especial, entre ellas: Constitución de la República Federativa del Brasil de 1988; Ley nº 9.394, de 20 de diciembre de 1996; Ley nº 8.069 de 13 de julio de 1990; Enmienda Constitucional De la Ley Nº 12.796, de 4 de abril de 2013; Política Nacional de Educación Especial en la Perspectiva de la Educación Inclusiva (2008); Resolución CNE/CEB nº 4, de 2 de octubre de 2009; Nota Técnica Conjunta nº 02/2015 / MEC / SECADI / DPEE - SEB / DICEI. Los datos fueron organizados considerando tres ejes: Conocer los contextos de investigación, formación del profesor de la atención educativa especializada para actuar en la educación infantil, y, atención educativa especializada en la educación infantil. Los resultados sugirieron: existencia de formas plurales en la organización del servicio de apoyo para la educación infantil; apuesta en la docencia colaborativa entre profesores de la atención educativa especializada y del profesor de aula regular; importancia de la asociación de las RMEs con las universidades locales; aperturas de aulas de educación infantil en escuelas de enseñanza primaria garantizando el ingreso de niños a partir de los cuatro años de edad.
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Corpos que não param : criança, "TDAH" e escola

Freitas, Claudia Rodrigues de January 2011 (has links)
Questa ricerca analizza gli studi che identificano un numero rilevante di bambini iperattivi nell‘Istruzione infantile della Rete Comunale delle Scuole di Porto Alegre. L‘enunciato scolastico produce una diagnosi e indirizza ai medici, ma con quale intento? Che cosa cambia nell‘organizzazione pedagogica a partire dalla diagnosi o dalla perizia medica? Che cosa segnala il corpo? Che cosa preannuncia il corpo? Le domande sono state tradotte in modo da organizzare il punto centrale dello studio: Che cosa accade con il sapere e il non sapere dell'istruzione rispetto ai Corpi Che Non Si Fermano? Per dare supporto alle ricerche, sono stati sviluppati alcuni concetti fondamentali. Il concetto di normalità, sulla base del pensiero di Canguilhem e Foucault, si associa al pensiero sistemico di Gregory Bateson. Considerando la continua articolazione tra normale e anormale, si cerca la costruzione del concetto di Disturbo da Deficit di Attenzione da Iperattività – DDAI, basandosi su riferimenti storici di costruzione di questi concetti e le evidenze per cui la diagnosi relativa a tali soggetti si presenta sottoforma di epidemia nel contesto analizzato. Un‘analisi cartografica dell‘attenzione, concetto anch‘esso centrale nella tesi, mette in evidenza l‘Attenzione intesa non come condizione preesistente, ma nel suo movimento circolare di invenzione, come effetto dell‘/nell‘apprendimento. Il lavoro di ricerca è stato sviluppato in particolare su bebè e bambini piccoli che integrano la Rete Scolastica Comunale di Porto Alegre, attraverso l‘attenzione ai discorsi degli Educatori Speciali che si prendono cura di questi bambini e prestano assistenza alle scuole. A seguito dei colloqui si è formata la composizione di gruppi di argomentazione che, sottoforma di piccoli titoli, vengono chiamati Nomi-Domande: Quando i bambini si fermano? Come ci si riferisce a questi bambini? Quali parole, che gruppi di argomentazione sono utilizzati? In che modo lo stato di abbandono si manifesta nei bambini, nelle famiglie e nei professori? Tra le evidenze, una delle più importanti è quella che identifica l‘iperattività associata a una dimensione di abbandono diretta non solo al soggetto bambino, ma a tutti i personaggi implicati nella rete. L‘abbandono, inteso come una forma acuta di sofferenza di diverso ordine finisce per produrre un‘esistenza di sofferenza. Tuttavia, a partire dal punto di vista diretto al contesto, si è osservato che i bambini in stato di abbandono, quando hanno ricevuto cure e attenzione personalizzate, hanno presentato un cambiamento che si traduce in possibilità di vita in comune e apprendimento nella scuola. / Esta pesquisa analisa os discursos que identificam um número expressivo de crianças como hiperativas na Educação Infantil da Rede Municipal de Ensino de Porto Alegre. O discurso escolar produz diagnóstico e encaminha aos consultórios médicos, mas com que intenção? O que muda na organização pedagógica a partir do diagnóstico ou do laudo médico? O que denuncia o corpo? O que anuncia o corpo? As perguntas foram traduzidas de forma a organizar a questão central da pesquisa: O que acontece com o saber e o não saber da educação face aos Corpos Que Não Param? Para dar sustentação às buscas, foram desenvolvidos alguns conceitos fundamentais. O conceito de normalidade, tendo como base o pensamento de Canguilhem e Foucault, associa-se ao pensamento sistêmico de Gregory Bateson. Considerando a contínua articulação entre normal e anormal busca-se a construção do conceito de Transtorno de Déficit de Atenção com Hiperatividade – TDAH, tomando as referências históricas de construção desse conceito e as evidências de que o diagnóstico referente a tais sujeitos se apresenta na forma de epidemia no contexto investigado. Uma análise cartográfica da atenção, conceito também central na tese, dá evidência à Atenção entendida não como condição prévia, mas em seu movimento circular de invenção, como efeito da/na aprendizagem. O trabalho de investigação foi desenvolvido conferindo destaque a bebês e crianças pequenas que integram a Rede Municipal de Ensino de Porto Alegre, por meio da atenção aos discursos das Educadoras Especiais que prestam atendimento a essas crianças e assessoria às escolas. A partir das entrevistas, houve a composição de grupos de argumentação que, em forma de pequenos títulos, são chamados de Nomes-Perguntas: Quando as crianças param? Como essas crianças são referidas? Que palavras, que grupos de argumentações são usados? Como o desamparo se mostra nas crianças, famílias e professoras? Dentre as evidências, uma das mais importantes é a que identifica hiperatividade associada a uma dimensão de desamparo, dirigida não só ao sujeito criança, mas a todos os implicados nessa rede. O desamparo, entendido como uma forma aguda de sofrimento de diversas ordens acaba por produzir uma existência de sofrimento. No entanto, a partir do olhar dirigido ao contexto, foi observado que crianças em estado de desamparo, quando encontraram o cuidado e a atenção personalizada, apresentaram uma mudança que se traduz em possibilidade de convivência e aprendizagem na escola. / This research analyzes the several discourses that identify a significant number of children as hyperactive in Child Education in the Schools of the City of Porto Alegre. The school discourse results in diagnosis and refers to doctor's offices, but with what purpose? What changes in educational organization with the diagnosis or medical report? What does the body denounce? What does the body announce? These questions were translated into a way to organize the focal point of the research: What happens with knowing and not knowing in education vis-à-vis Bodies That Will Not Stop? In order to substantiate the searches, some essential concepts were developed. The concept of normalcy, based on the thinking of Canguilhem and Foucault, is associated to the systemic thinking of Gregory Bateson. Considering the continuous articulation between normal and abnormal, the construction of the concept of Attention Deficit Hyperactivity Disorder - ADHD is pursued, using the historical references to build this concept and the evidence that the diagnosis for such subjects takes the form of epidemics within the investigated context. A cartographic analysis of attention, also an essential concept in this paper, evidences understood Attention not as a condition precedent, but within its circular invention movement, as an effect of and in learning. The investigation work was conducted with focus on babies and small children of the Schools in the City of Porto Alegre, by means of attention to the discourses of Special Educators tending to these children and assisting these schools. Based on the interviews, groups of arguments were formed under small titles, called Question-Names: When do the children stop? How are these children referred? Which words, which groups of arguments are used? How does abandonment show in children, families and teachers? Among the evidences, one of the most important is the one that identifies hyperactivity associated to a dimension of abandonment, focused not only on the subject child but also on all of those affected in this network. Abandonment, understood as an acute form of suffering of several orders, ultimately produces a painful existence. However, by focusing on the context, it was observed that children in an abandonment state, when experiencing personal care and attention, showed a change that translates into the possibility of interacting and learning at school. / Esta investigación analiza los discursos que identifican un número expresivo de niños como hiperactivos en la Educación Infantil de la Red Municipal de Enseñanza de Porto Alegre. El discurso escolar produce diagnóstico y encamina a los consultorios médicos, pero, ¿con qué intención? ¿Qué cambia en la organización pedagógica a partir del diagnóstico o del laudo médico? ¿Qué denuncia el cuerpo? ¿Qué denuncia el cuerpo? Las preguntas se tradujeron para organizar la cuestión central de la investigación: ¿Qué ocurre con el saber y el no saber de la educación de cara a los Cuerpos Que No Paran? Para dar sustentación a las búsquedas, se desarrollaron algunos conceptos fundamentales. El concepto de normalidad, teniendo como base el pensamiento de Canguilhem y Foucault, se asocia al pensamiento sistémico de Gregory Bateson. Considerando la continua articulación entre normal y anormal se busca la construcción del concepto de Trastorno de Déficit de Atención con Hiperactividad – TDAH, tomando las referencias históricas de construcción de ese concepto y las evidencias de que el diagnóstico referente a tales sujetos se presenta en la forma de epidemia en el contexto investigado. Un análisis cartográfico de la atención, concepto también central en la tesis, da evidencia a la Atención entendida no como condición previa, sino en su movimiento circular de invención, como efecto del/en el aprendizaje. El trabajo de investigación fue desarrollado dándole destaque a bebés y a niños pequeños que integran la Red Municipal de Enseñanza de Porto Alegre, por medio de la atención a los discursos de las Educadoras Especiales que prestan atención a esos niños y asesoría a las escuelas. A partir de las entrevistas, hubo la composición de grupos de argumentación que, en forma de pequeños títulos, son llamados de Nombres-Preguntas: ¿Cuándo paran los niños? ¿Cómo se refieren a esos niños? ¿Qué palabras, qué grupos de argumentaciones se usan? ¿Cómo se muestra el desamparo en los niños, familias y profesoras? Entre las evidencias, una de las más importantes es la que identifica hiperactividad asociada a una dimensión de desamparo, dirigida no sólo al sujeto niño, sino a todos los implicados en esa red. El desamparo, entendido como una forma aguda de sufrimiento de diversos órdenes acaba por producir una existencia de sufrimiento. Sin embargo, a partir de la mirada dirigida al contexto, se observó que niños en estado de desamparo, cuando encontraron el cuidado y la atención personalizada, presentaron un cambio que se traduce en posibilidad de convivencia y aprendizaje en la escuela.
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Educação especial e ação docente : da medicina à educação

Tezzari, Mauren Lúcia January 2009 (has links)
Cette thèse présente, analyse et examine les trajectoires de vie et propositions de travail de quatre spécialistes pionniers : Jean Itard, Édouard Séguin, Maria Montessori et Janusz Korczak, qui sont passés de la médicine à l'éducation et se sont occupés de personnes déficientes et en situation de risque. Elle révise la constitution de l'éducation spéciale en mettant l'accent, dans l'histoire des personnages déjà cités, sur le glissement de la médicine à la pédagogie pour ainsi permettre de mieux comprendre les récentes modifications mettant en jeu l'enseignement des professeurs spécialisés en éducation spéciale et de ceux de l'enseignement commun. Diriger notre regard sur ce passé, pas si lointain et dont les effets se font encore sentir, aide à comprendre la construction de l'éducation spéciale et permet d'établir des points de connexion avec un ensemble qui caractérise l'enseignement auprès de personnes déficientes, lequel, petit à petit, s'éloigne du modèle d'intervention clinique et donne la priorité à l'approche pédagogique. Il s'agit d'une étude à caractère théorique dont les sources proviennent de matériels abordant les thématiques mentionnées, ainsi que d'ouvrages écrits par ces médecins-éducateurs eux-mêmes. Elle est orientée par des questions comme : pourquoi les débuts de l'éducation spéciale ont-ils été associés au champ de la médicine au travers d‟expériences novatrices de jeunes médecins-éducateurs ? Pourquoi ces pionniers de l'éducation spéciale vont-ils s'éloigner graduellement de la médicine et diriger leurs pratiques vers le champ de l'éducation ? Comment les caractéristiques de l'action professionnelle du professeur d'éducation spéciale se sont-elles dessinées à partir du XIXe siècle ? Comment les ouvrages de ces quatre personnages peuvent-ils contribuer à l'éducation spéciale, si l'on considère les nouveaux contextes et les nouvelles demandes qui s'imposent à partir de l'inclusion scolaire ? Quels points de rupture et de continuité peuvent être identifiés dans les propositions construites par les quatre personnages présentés dans cette thèse et leurs possibles contributions pour l'action du professeur d‟éducation spéciale ? Pour conclure, une analyse cherche à rehausser certains points convergents entre ces ouvrages et les singularités de la trajectoire de chaque personnage. En outre, des aspects pédagogiques innovateurs et actuels concernant l'action des éducateurs auprès de personnes déficientes sont identifiés et analysés dans leurs écrits. / La presente tesi ha come obiettivo la presentazione, l'analisi e la riflessione sulle traiettorie di vita e delle enunciazioni del lavoro di quattro studiosi d'avanguardia, Jean Itard, Edouard Séguin, Maria Montessori e Janusz Korczak, che sono passati dalla medicina all'educazione, occupandosi di persone disabili e in situazione di rischio. Questo studio presenta una ripresa della costituzione dell‟educazione speciale, dove nella storia dei personaggi già citati, il fulcro è situato nello spostamento dalla medicina verso la pedagogia, cercando in questo modo di permettere la comprensione dei recenti cambiamenti che interessano la docenza del professore specializzato nell'educazione speciale, ma anche di quello dell'istruzione comune. Dirigere lo sguardo verso il passato, non tanto distante, ma i cui effetti sono ancora presenti, aiuta nel processo di comprensione della costruzione dell'educazione speciale e permette di stabilire dei punti di connessione con un insieme di caratteristiche della docenza presso le persone disabili che, poco a poco, si allontana dal modello di intervento clinico e dà la priorità all'approccio pedagogico. Si tratta di uno studio di carattere teorico, le cui fonti sono composte da materiali di approccio delle tematiche citate, ma anche delle opere scritte dagli medici educatori stessi. La ricerca è stata orientata verso argomenti come: perché l'educazione speciale ha avuto il suo inizio associato al campo della medicina, attraverso le esperienze innovative di giovani medici educatori? Perché questi precursori dell'educazione speciale si stanno, pian piano, allontanando dalla medicina e dirigono le loro pratiche verso il campo dell'educazione? Come si sono delineate le caratteristiche dell'azione professionale del professore dell'educazione speciale dal XIX secolo? In che modo le opere di questi quattro personaggi possono contribuire con l'educazione speciale, considerando le nuove situazioni e le nuove necessità che si impongono partendo dall'inclusione scolastica? Quali punti di rottura e di continuità si possono identificare nelle proposte costruite dai quattro personaggi, presentate nella tesi e i loro possibili contributi per l'attuazione del professore di educazione speciale? Alla fine viene realizzata un'analisi che cerca di mettere in evidenza i punti di sintonia tra le opere e la singolarità della traiettoria di ogni personaggio. Oltre a ciò, vengono identificati e analizzati aspetti pedagogici innovativi e attuali delle loro opere, per quanto riguarda l'azione degli educatori sulle persone disabili. / A presente tese tem como objetivo a apresentação, análise e reflexão acerca das trajetórias de vida e das proposições de trabalho de quatro estudiosos pioneiros, Jean Itard, Edouard Séguin, Maria Montessori e Janusz Korczak, que transitaram da medicina para a educação, ocupando-se de pessoas com deficiência e em situação de risco. Este estudo apresenta uma retomada da constituição da educação especial, sendo que, na história dos referidos personagens, o foco situa-se no deslocamento da medicina em direção à pedagogia, buscando, dessa forma, possibilitar a compreensão das recentes alterações que envolvem a docência do professor especializado em educação especial, assim como daquele do ensino comum. Voltar o olhar para esse passado, não tão distante, mas cujos efeitos são ainda sentidos, auxilia no processo de compreensão da construção da educação especial e permite o estabelecimento de pontos de conexão com um conjunto caracterizador da docência junto a pessoas com deficiência que, paulatinamente, afasta-se do modelo de intervenção clínica, e prioriza a abordagem pedagógica. Trata-se de um estudo de caráter teórico, cujas fontes constituíram-se de materiais que abordam as temáticas mencionadas, assim como das obras escritas pelos próprios médicos-educadores. A pesquisa foi orientada por questões como: Por que a educação especial teve seu início associado ao campo da medicina, através de experiências inovadoras de jovens médicos-educadores? Por que esses pioneiros da educação especial vão, paulatinamente, afastando-se da medicina e direcionando suas práticas para o campo da educação? Como se delinearam as características da ação profissional do professor de educação especial a partir do século XIX? De que maneira as obras desses quatro personagens podem contribuir com a educação especial, tendo em vista os novos contextos e as novas demandas que se impõem a partir da inclusão escolar? Que pontos de ruptura e de continuidade podem ser identificados nas propostas construídas pelos quatro personagens apresentados na tese e suas possíveis contribuições para a atuação do professor de educação especial? Ao final, é realizada uma análise que busca evidenciar pontos de sintonia entre as obras, bem como singularidades da trajetória de cada personagem. Além disso, são identificados e analisados aspectos pedagógicos inovadores e atuais de suas obras, a respeito da ação dos educadores junto a pessoas com deficiência e em situação de risco.
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Processos de identificação e diagnóstico : os alunos com deficiência mental no contexto do atendimento educacional especializado

Bridi, Fabiane Romano de Souza January 2011 (has links)
L’Obiettivo centrale di questa ricerca è stato quello di conoscere come i processi di identificazione e diagnosi degli allievi con deficienza mentale, nel contesto del Servizio Educativo Specializzato, vengono prodotti. Nell’analisi, si ha cercato di stabilire un dialogo comprensivo con i manuali di diagnosi e classificatori, con lo scopo di conoscere la logica che sostiene la produzione della diagnosi della deficienza mentale, sue dimensioni – clinica e pedagogica – sue relazioni e suoi effetti nell’ambito scolastico. Con base nelle contribuzioni teoriche del pensiero sistemico, specialmente le proposizioni di Humberto Maturana e Gregory Bateson, si è partito dalla premessa di che la decisione sulla frequenza degli allievi ai distinti spazi scolastici ha un effetto costitutivo per il soggetto. Così, La presa di decisione sulla condizione di deficienza e l’offerta di sopporto specializzato dovrebbero essere realizzati con base negli aspetti pedagogici, dell’apprendimento nei differenti contesti e di valorizzazione del processo di inserimento scolastico. La rete Municipale Scolastica di Santa Maria si costituisce come lócus di sviluppo dell’investigazione. L’avvicinamento analitico diretto a questo contesto ha mostrato che l’identificazione degli allievi che hanno frequentato il Servizio Specializzato era realizzata, nella maggioranza, attraverso l’azione del professore specializzato in Educazione Speciale. Come il professore specializzato realizza i processi di identificazione di questi allievi? Quali presupposti teorico-epistemologici sostengono sua azione di identificare, valutare e prendere la decisione sulla frequenza dell’allievo al Servizio Scolastico Specializzato? La prospettiva metodologica del bricolage ha offerto sostenibilità ai movimenti investigativi. Sono stati utilizzati differenti istrumenti metodologici, fra i quali l’analisi di documenti ufficiali, l’analisi di pareri descritivi elaborati dai professori, sondaggi e interviste. Fra le evidenze, si distacca che l’identificazione degli allievi con la deficienza mentale tende a priorizzare gli aspetti pedagogici e di apprendimento. L’identificazione della deficienza mentale si presenta come un criterio per l’ingresso dell’allievo al servizio specializzato. Il processo di definizione di questa deficienza, anche quando realizzato da un professionista dell’educazione, in molti casi investigati, tende ad essere pautato in premesse che possono essere identificate come oriunde dal campo clinico. Nonostante questo, è stato possibile distaccare l’emergenza di posizioni differenziate e la coesistenza di distinte tendenze di comprensione del processo di diagnosi espresse nei pareri pedagogici. Gli aspetti riconosciuti come promettenti sono quelli che mostrano la percezione di elementi potenziali, il distacco dei vincoli che integrano le situazioni di apprendimento e la valorizzazione delle risorse che vengono mobilizzate. / O objetivo central desta pesquisa foi o de conhecer como os processos de identificação e diagnóstico dos alunos com deficiência mental, no contexto do Atendimento Educacional Especializado, têm sido produzidos. Na análise, procurouse estabelecer um diálogo compreensivo com os manuais diagnósticos e classificatórios visando a conhecer a lógica que sustenta a produção do diagnóstico da deficiência mental, suas dimensões – clínica e pedagógica –, suas relações e seus efeitos no campo escolar. Com base nas contribuições teóricas do pensamento sistêmico, em especial as proposições de Humberto Maturana e Gregory Bateson, parte-se da premissa de que a decisão sobre a frequência dos alunos aos distintos espaços escolares tem um efeito constitutivo para o sujeito. Assim, a tomada de decisão sobre a condição de deficiência e o oferecimento de apoio especializado deveriam ser realizados com base nos aspectos pedagógicos, de aprendizagem nos diferentes contextos e de valorização do processo de escolarização. A Rede Municipal de Ensino de Santa Maria se constituiu como lócus de desenvolvimento da investigação. A aproximação analítica dirigida a esse contexto mostrou que a identificação dos alunos que frequentavam o Atendimento Educacional Especializado era realizada, em sua maioria, por meio da ação do professor especializado em educação especial. Como o professor especializado realiza os processos de identificação desses alunos? Quais pressupostos teóricoepistemológicos sustentam sua ação de identificar, avaliar e decidir sobre a frequência do aluno ao Atendimento Educacional Especializado? A perspectiva metodológica da bricolagem ofereceu sustentabilidade aos movimentos investigativos. Foram utilizados diferentes instrumentos metodológicos, tais como análise de documentos oficiais, análise de pareceres descritivos elaborados pelas professoras, questionários e entrevistas. Dentre as evidências, destaca-se que a identificação dos alunos com deficiência mental tende a priorizar os aspectos pedagógicos e de aprendizagem. A identificação da deficiência mental apresenta-se como um critério para o ingresso do aluno do serviço especializado. O processo de definição dessa deficiência, mesmo quando realizado por profissional da educação, em muitos casos investigados, tende a estar pautado em premissas que podem ser identificadas como oriundas do campo clínico. Apesar disso, foi possível destacar a emergência de posições diferenciadas e a coexistência de distintas tendências de compreensão do processo diagnóstico expressas nos pareceres pedagógicos. Os aspectos reconhecidos como promissores são aqueles que mostram a percepção dos elementos potenciais, o destaque dos vínculos que integram as situações de aprendizagem e a valorização dos recursos a serem mobilizados. / The main objective of this research was to understand how the processes of identification and diagnosis of students with mental disabilities, in the context of Specialized Educational Services, have been produced. The analysis sought to establish a comprehensive dialogue with the diagnostics and classification manuals in order to know the logic that supports the production of the diagnosis of mental disability, its dimensions – clinical and pedagogical -, its relations and, its effects in the scholar area. Based on the theoretical contributions of the systemic thinking, especially in Humberto Maturana and Gregory Bateson’s propositions, we start from the premise that the decision on the frequency of students to the different school spaces has a constitutive effect for the subject. Thereby, the decision on the condition of disability and the offering of specialized support should be made based on the pedagogical aspects of learning in different contexts and the valorization of the educating process. The Municipal Schools of Santa Maria were constituted as the locus of research development. The analytical approach directed to this context showed that the identification of the students attending the Specialized Educational Services was accomplished, mostly, through the action of teachers specialized in special education. How does the specialized teacher do the processes of identification of these students? Which theoretical and epistemological assumptions underlie his actions of identifying, evaluating and making decisions about the frequency of the student to the Specialized Educational Service? The methodological approach of do it yourself offered sustainability to the investigative movements. Different methodological tools were used, such as the analysis of official documents, the analysis of descriptive opinion elaborated by the teachers, questionnaires and interviews. Among the evidences, it is emphasized that the identification of students with mental disabilities tends to focus on teaching and learning aspects. The identification of the mental disability is presented as a criterion for the admission of the student of the specialized service. The process of defining this disability, even when it is performed by an educational professional, in many investigated cases, tends to be founded on assumptions that can be identified as coming from the clinical area. Nevertheless, it was possible to highlight the emergence of different positions and the coexistence of distinct trends of understanding of the diagnostic process expressed in the teaching feedback. The aspects recognized as promising are the ones that show the perception of the potential elements, the highlight of the relations that integrate the learning situations and the appraisal of the resources to be mobilized. / El objetivo central de esta pesquisa fue el de conocer cómo los procesos de identificación y diagnóstico de los alumnos con discapacidad mental, en el contexto del Atendimiento Educacional Especializado, han sido producido. En el análisis, se buscó establecer un diálogo comprensible con los manuales diagnósticos y clasificatorios visando conocer la lógica que sostiene la producción del diagnóstico de la discapacidad mental, sus dimensiones - clínica y pedagógica -, sus relaciones y sus efectos en el campo escolar. Basado en las contribuciones teóricas del pensamiento sistémico, en especial las proposiciones de Humberto Maturana y Gregory Bateson, Se parte de la premisa de que la decisión sobre la frecuencia de los alumnos a los distintos espacios escolares tienen un efecto constitutivo para el sujeto. Así, la tomada de decisión sobre la condición de discapacidad y el ofrecimiento de apoyo especializado deberían ser realizados con base en los aspectos pedagógicos, de aprendizaje en los diferentes contextos y de valoración del proceso de escolarización. La Red Municipal de Enseñanza de Santa Maria se constituyó como lócus de desarrollo de la investigación. La aproximación analítica dirigida a ese contexto mostró que la identificación de los alumnos que frecuentaban el Atendimiento Educacional Especializado era realizada, en su mayoría, por medio de la acción del profesor especializado en educación especial. ¿Cómo el profesor especializado realiza los procesos de identificación de eses alumnos? ¿Cuáles presupuestos teórico-epistemológicos sostienen su acción de identificar, evaluar y tomar la decisión sobre la frecuencia del alumno al Atendimiento Educacional Especializado? La perspectiva metodológica del bricolaje ofreció sostenibilidad a los movimientos investigativos. Fueron utilizados diferentes instrumentos metodológicos, tales como análisis de documentos oficiales, análisis de pareceres descriptivo elaborados por las profesoras, cuestionarios y entrevistas. Entre las evidencias, se destaca que la identificación de los alumnos con discapacidad mental tiende a priorizar los aspectos pedagógicos y de aprendizaje. La identificación de la discapacidad mental se presenta como un criterio para el ingreso del alumno del servicio especializado. El proceso de definición de esa discapacidad, pese a ser realizado por profesional de la educación, en muchos casos investigados, tiende a estar pautado en premisas que pueden ser identificadas como oriundas del campo clínico. Pese a eso, fue posible destacar la emergencia de posiciones diferenciadas y la coexistencia de distintas tendencias de comprensión del proceso diagnóstico expresas en los pareceres pedagógicos. Los aspectos reconocidos como promisores son aquellos que muestran la percepción de los elementos potenciales, el destaque de los vínculos que integran las situaciones de aprendizaje y la valoración de los recursos que van a ser movilizados.

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