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VALUTARE L'EFFICACIA DELLA FORMAZIONE: STUDIO DI CASO DI UN PERCORSO CON ALLENATORI DI SETTORE GIOVANILE / Evaluating training effectiveness: a case study of an educational program with youth sector coaches

FRASCAROLI, DANIELA 08 March 2010 (has links)
Il presente lavoro nasce dall’interesse ad approfondire il tema della formazione e in particolare della sua valutazione e della sua efficacia. La prima parte consiste nell’esplorazione della letteratura: il primo capitolo si focalizza sulla valutazione considerando sia la valutazione nelle scienze sociali, sia la valutazione della formazione (es. evoluzione, questioni centrali); il secondo è dedicato all’approfondimento della training effectiveness (strettamente connessa, ma distinta della training evaluation) e nel terzo capitolo vengono presentati diversi aspetti del corso di formazione (es. approccio, caratteristiche, dispositivi di formazione e valutazione, evoluzione) oggetto dello studio di caso: un percorso formativo complesso che coinvolge la trasformazione di aspetti dell’identità professionale, rivolto ad allenatori di calcio di settore giovanile. Nella seconda parte vengono presentati i tre studi empirici. Il primo è finalizzato ad esplorare, da diversi punti di vista, gli esiti della formazione (focalizzandosi in particolare sull’evoluzione delle rappresentazioni) e quali elementi della proposta formativa sono stati di sostegno alla generazione di tali esiti. Nel secondo studio viene presentata l’esplorazione qualitativa finalizzata ad approfondire, da diverse prospettive, se e come il gruppo di formazione (proposto come principale strumento di formazione) possa essere un elemento a sostegno dell’efficacia formativa. Infine il terzo studio ha l’obiettivo di rileggere la training effectiveness attraverso la fase valutativa di follow-up, indagando in particolare tre oggetti: le traiettorie di cambiamento dei soggetti, il contributo del dispositivo valutativo e la spendibilità dello strumento semi-proiettivo DSSVP. Il capitolo conclusivo è dedicato alla lettura trasversale degli studi, alle riflessioni conclusive sul contributo del lavoro al costrutto di training effectiveness e ai rilanci per l’azione. / This work was born from the interest to deepen the training issue and particularly its evaluation and its effectiveness. The first part consists of the literature analysis: the first chapter is focused on the evaluation considering both the evaluation in the social sciences and the training evaluation (e.g. evolution, crucial issues); the second is aimed to deepen the training effectiveness (strictly connected, but different from the training evaluation) and the third chapter is dedicated to different aspects of the course (e.g. approach, characteristics, training and evaluation methods) that is object of the case-study: a complex educational program involving the change in professional identity aspects, aimed to youth sector’s soccer coaches. The second part consists of three qualitative studies. The first is aimed to explore, from different points of view, the training outcomes (the focus is particularly on the representations’ change) and which aspects of the educational proposal have been a support to reach these outcomes. The second study presents the qualitative research aimed to investigate, from different perspectives, if and how the training-group (proposed as privileged tool) can contribute to the training effectiveness. The last study is aimed to explore the training effectiveness through the follow-up evaluation phase investigating specifically three objects: the change trajectories of subjects who have attended the formative path and the contribute both of the evaluation method and system and of the semi-projective tool DSSVP. The last chapter is dedicated to the conclusive remarks (both about the three studied considered together and about the contribute of the research to the training effectiveness construct) and to further development.
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Práticas e processos de mediação pedagógica em cursos de pedagogia na modalidade EAD

Nicolodi, Suzana Cini Freitas 20 December 2012 (has links)
Submitted by Maicon Juliano Schmidt (maicons) on 2015-03-24T13:26:58Z No. of bitstreams: 1 Suzana Cini Freitas Nicolodi.pdf: 920240 bytes, checksum: ca95ccad3a16aaac8e1470f696c5a1a3 (MD5) / Made available in DSpace on 2015-03-24T13:26:58Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Suzana Cini Freitas Nicolodi.pdf: 920240 bytes, checksum: ca95ccad3a16aaac8e1470f696c5a1a3 (MD5) Previous issue date: 2012-12-20 / Nenhuma / Data la forte crescita e sviluppo dell'istruzione a distanza negli ultimi dieci anni in Brasile ed è stato l'opzione modalità dello Stato di offrire, e interiorizzare democratizzare l'accesso a un'istruzione di qualità, portando ad una carenza di insegnanti in formazione di base, l'inchiesta attuale, Pratiche e processi aventi diritto corsi mediazione pedagogici in modalità a distanza, ha cercato di capire come le pratiche sono sviluppati e dei processi di mediazione pedagogica nei contesti formativi in modalità formazione a distanza, utilizzando le tecnologie digitali. Preso come riferimento Pedagogia Corsi di UAB offerti da istituti di istruzione in Paraná. Incluso il contributo delle quattro istituzioni partner che offrono i corsi di Pedagogia UAB in modalità a distanza. La prima fase dello studio è stata rivolta ai coordinatori dei corsi, utilizzando interviste semistrutturate, sperando di capire come il progetto è stato costruito corsi pedagogici, pratiche di insegnamento che sono le più utilizzate e significate in queste modalità , e il valore che attribuiscono alla didattica e alla formazione degli attori che partecipano alla realizzazione dei corsi. La seconda fase della ricerca, rivolta a studenti di un istituto, ha cercato di condurre focus group, delucidare i concetti di formazione, la mediazione e la qualità che questi ragazzi costruirono lungo i sentieri dell'esperienza vissuta nella formazione a distanza. L'approccio di ricerca assunto qualitativa, utilizzando la descrizione e dialogo con i dati nel processo. Come risultati principali si possono citare: un punto di riferimento forte nei progetti fisici aula di educazione pedagogica dei corsi censiti, le pratiche pedagogiche usano ancora il paradigma centrale dell'insegnamento, con l'insegnante come il centro principale del processo, l'importanza di una formazione specifica per gli insegnanti agire in questa modalità, il riconoscimento della conoscenza relativa al lavoro collettivo necessarie sono indicate nel DL, e anche come questi temi sta influenzando la formazione e la valutazione degli studenti che fanno i loro corsi. / Dado o forte crescimento e desenvolvimento da EaD na última década no Brasil e tendo sido a modalidade a opção do Estado para oferecer, democratizar e interiorizar o acesso à uma educação de qualidade, levando em o déficit de docentes na educação básica, a presente investigação, intitulada Práticas e Processos de Mediação Pedagógica em cursos de Pedagogia na Modalidade EaD, buscou compreender como são desenvolvidas as práticas e os processos de mediação pedagógica em contextos formativos na modalidade EaD, que utilizam as tecnologias digitais. Tomou como referente os Cursos de Licenciatura em Pedagogia da UAB ofertados por Instituições de Ensino paranaenses. Contou com a contribuição de quatro Instituições parceiras da UAB que ofertam os Cursos de Pedagogia na modalidade a distância. A primeira etapa do estudo foi direcionada aos coordenadores dos Cursos, usando entrevistas semiestruturadas, na intenção de compreender como o projeto pedagógico dos cursos foi construído, que práticas pedagógicas são mais utilizadas e significadas na modalidade, e o valor que atribuem à formação docente e dos atores envolvidos na realização dos Cursos. A segunda etapa da pesquisa, direcionada aos estudantes de uma das Instituições, procurou, através da realização do Grupo Focal, desvendar as concepções de formação, qualidade e mediação que estes sujeitos construíram ao longo dos percursos formativos vividos na experiência de EaD. A abordagem da pesquisa assumiu caráter qualitativo, usando a descrição e o diálogo com os dados no decorrer do processo. Como principais achados podem ser mencionados: a forte referência do ensino presencial físico nos projetos pedagógicos dos cursos pesquisados; as práticas pedagógicas ainda utilizam a centralidade do paradigma do ensino, tendo o professor como principal centro do processo; a importância da formação específica dos docentes para atuar na modalidade; o reconhecimento dos saberes relativos ao trabalho coletivo são apontados necessários na EaD e, ainda, como estas questões vem impactando na formação dos estudantes e a avaliação que fazem dos seus Cursos.
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Tutela della professionalità e danno alla persona

CARACCIOLO, MARIA TERESA 26 March 2009 (has links)
La tesi affronta l'analisi del termine professionalità nell'eterogeneità di significati che assume negli statuti disciplinari dell'economia e della psicologia e quella più strettamente giuridica del rapporto tra professionalità, lavoro e formazione professionale. Essa affronta altresì l'indagine sul trattamento giuridico della professionalità nel contratto di lavoro e sui rimedi contro l'uso illegittimo dello ius variandi del datore di lavoro disciplinato dall'art. 2103 c.c. / The Ph. D. thesis deepens the analysis of the notion known as "professionalism", in the various context where it can be found out, from the economic matter to the psychological science, with a particular focus on the meaning of the afore-mentioned notion from a law standpoint and the relevant relationship between "Professionalism"", work and training. It also handles the law perspective to "Professionalism" within the context of the employment contract and on the remedies against an unlawful use of the so called "ius variandi" set forth by article 2103 of the Italian Civil Code
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EDUCATORI DI PROFESSIONE E RESILIENZA: STORIE DI MOTIVAZIONE IN PROSPETTIVA FENOMENOLOGICA

GIANOTTI, FABIO 07 April 2014 (has links)
La ricerca si occupa dei processi formativi degli educatori che lavorano con adolescenti. Nello specifico, l’oggetto delle ricerca intende mettere a fuoco come matura l’orientamento esistenziale degli operatori che si occupano di adolescenti e quale declinazione metodologica corrisponda, nella pratica lavorativa, a tale orientamento. Muovendo da un’istanza teoretica di tipo fenomenologico, la prima parte dell’elaborato affronta le questioni relative all’impostazione metodologica. Nella seconda parte la ricerca avvicina il lavoro di alcuni educatori e psichiatri di rilievo per ricostruirne, attraverso le loro opere, gli orizzonti di senso. Nella seconda parte la ricerca si avvarrà di un’indagine sul campo per sondare i passaggi significativi circa la crescita esistenziale di un campione di educatori. / The research deals with educators’ formative processes. In specific, how youth workers’ existential orientation takes shape and which consistent methodological declination these actors find in educational practice. Moving from a phenomenological approach, in the first part, the study focuses on methodological problems. In the second part, the research investigates some authors (important educationalists and psychiatrists) to reconstruct, through their writings, their meaning horizons. At least the study detects professional and personal experiences of an educators’ sample to identify revealing passages about their existential processes.
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LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO COME COMUNITA' DI PRATICA PER LA FORMAZIONE DEI VOLONTARI

TROVO', ELISA PAOLA 07 April 2014 (has links)
L’obiettivo della ricerca è promuovere una nuova concezione del volontariato che veda le associazioni non solo in chiave solidaristica, ma anche come organizzazioni che, con il loro fare, elaborano cultura ed attivano al proprio interno significativi processi di apprendimento per i propri associati. A tal fine si è inteso approfondire teoricamente il costrutto di Comunità di Pratica, per rintracciare le categorie che permettono di interpretare le associazioni di volontariato alla luce di questo concetto. In seguito, movendo dall’idea di associazione di volontariato come Comunità di Pratica, ci si è soffermati sulle sollecitazioni che offre e sui cambiamenti che può suscitare nei processi formativi avviati al proprio interno. / The research’s aim is to promote a new conception of volunteering that consider the associations not only as solidarity one, but also as organizations that develop culture by doing and that activate learning processes for their associated. To this aim I mean to study in the deep (theoretically) the concept of “Communities of Practice” to search the categories that allow to read the voluntary associations as Communities of Practice. Then I would like to dwell on the changes that the concept of “Communities of Practice” could promote in the training processes of the voluntary organizations.
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AUTISMO E SCUOLA: DIMENSIONI EDUCATIVE DEL LAVORO DI RETE TRA ESPERIENZE LOCALI E PROSPETTIVE INTERNAZIONALI / Autism at school: building educational networks form local experiences towards international perspectives.

MOLTENI, PAOLA 23 March 2015 (has links)
La ricerca svolta ha messo chiaramente in evidenza alcune criticità e potenzialità del lavoro a scuola con alunni con autismo in un’ottica di rete unitaria e multidisciplinare. L’esperienza con alunni autistici vissuta dagli insegnanti ed educatori è stata percepita positivamente dalla maggioranza dei partecipanti alla ricerca qui descritta e gli aspetti negativi evidenziati sono emersi soprattutto in relazione alle difficoltà di lavorare in equipe e di poter contare su un organico scolastico adeguato. Ciò che rende più faticoso il lavoro in classe è strettamente legato alle caratteristiche fondamentali del disturbo, ovvero alle modalità di relazione, comunicazione e comportamento manifestate dell’alunno. La relazione con i compagni è stata sottolineata come complessità principale e tale fattore può essere relativo alla capacità dell’insegnante di realizzare attività condivise in piccolo e grande gruppo, alla strutturazione di un percorso esplicativo del disturbo che sia di facile comprensione per i compagni e, soprattutto, alla formazione pratica e strumentale a supporto della realizzazione di un contesto inclusivo. La comunicazione è emersa come seconda difficoltà percepita dal campione e questo può essere dovuto al fatto che un ampio numero di professionisti utilizza strategie comunicative giudicate non pienamente efficaci per l’alunno, in particolare la modalità verbale; inoltre il discreto uso di tecniche alternative, come ad esempio la Comunicazione Aumentativa Alternativa e i supporti tecnologici, può condizionare significativamente le capacità espressive e comprensive dell’alunno. Infine, il comportamento problematico e stereotipato è un ulteriore elemento evidenziato come problematico, tuttavia la capacità di gestione dell’alunno in classe e delle manifestazioni del suo disagio sono, come già detto, tra degli aspetti più difficoltosi nell’autismo. È rilevante sottolineare come solo una piccola parte del campione ha rilevato peculiarità sensoriali, le quali influiscono direttamente sul comportamento e sulla capacità del ragazzo di essere presente in aula al meglio delle proprie capacità. Le riflessioni emerse dai risultati ottenuti hanno offerto nuove chiavi di lettura alla problematica dell’autismo all’interno del contesto di riferimento, permettendo di delineare successivi percorsi progettuali e di ricerca: attraverso la ricerca svolta dalla dottoressa Molteni, è stata affermata la necessità di riflettere su come la scuola italiana riesca a rispondere alla presenza di alunni con autismo all’interno delle proprie classi. L’analisi dei dati raccolti attraverso la ricerca sviluppata dalla dottoranda ha messo in luce gli aspetti peculiari dell’esperienza scolastica dei professionisti che lavorano con alunni con autismo ed ha permesso la definizione di ipotesi progettuali a supporto del lavoro di rete già in atto nel territorio scolastico di Monza e Brianza, attraverso proposte operative che prevedono attività su scala locale ed internazionale.
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A formação humana omnilateral e a proposição da Escola Unitária de Antonio Gramsci: uma análise à luz da ontologia marxiana

SOUSA, Joeline Rodrigues de January 2012 (has links)
SOUSA, Joeline Rodrigues de. A formação humana omnilateral e a proposição da Escola Unitária de Antonio Gramsci: uma análise à luz da ontologia marxiana. 2012. 159f. – Dissertação (Mestrado) – Universidade Federal do Ceará, Programa de Pós-graduação em Educação Brasileira, Fortaleza (CE), 2012. / Submitted by Márcia Araújo (marcia_m_bezerra@yahoo.com.br) on 2014-02-26T12:06:19Z No. of bitstreams: 1 2012-DIS-JRSOUSA.pdf: 1435063 bytes, checksum: 6b53ca129b5114d39ae82b986f333618 (MD5) / Approved for entry into archive by Márcia Araújo(marcia_m_bezerra@yahoo.com.br) on 2014-02-26T14:38:41Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2012-DIS-JRSOUSA.pdf: 1435063 bytes, checksum: 6b53ca129b5114d39ae82b986f333618 (MD5) / Made available in DSpace on 2014-02-26T14:38:41Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2012-DIS-JRSOUSA.pdf: 1435063 bytes, checksum: 6b53ca129b5114d39ae82b986f333618 (MD5) Previous issue date: 2012 / O presente trabalho de Dissertação consiste num estudo sobre a proposição de Escola Unitária delineada por Antonio Gramsci, na qual buscava efetivar, sobretudo, a formação do homem omnilateral no contexto de transição socialista, na tentativa de compreender as raízes histórico-filosóficas desta proposição. Deste modo, esforçamo-nos para evidenciar, no bojo teórico gramsciano, a aproximação da concepção gramsciana de homem das referências assentadas por Marx em sua obra, que levam a uma concepção ontológica da omnilateralidade humana, tendo o trabalho como complexo fundante da atividade humana e, portanto, de todas as esferas sociais, dentre elas, a educação, que se firma como o cerne deste estudo. Sob esse prisma, buscamos compreender o contexto histórico e a práxis revolucionária vivida pelo autor sardo e as mediações que o influenciaram no desenvolvimento de categorias originais – dentre elas, filosofia da práxis e hegemonia – no campo revolucionário, mediações essas que redirecionariam a luta proletária, a qual demandava a formação de novos intelectuais. Ademais, resgatamos os fundamentos históricos da escola e as transformações sofridas por esta, influenciadas pelo processo de industrialização, que desembocaram no surgimento de novas tendências pedagógicas ditas modernas, focalizando, mormente na Reforma Gentile, a Escola Nova e a Escola Soviética, as quais embasaram as considerações que orientaram o filósofo sardo para o desenvolvimento de uma alternativa histórica para a crise pela qual passava a escola no início do século XX, tendo como pressuposto o fato de que suas intenções se voltavam para a fundação de uma nova sociedade, a “sociedade regulada”. Deste modo, tendo como referencial o quadro teórico marxista, em sua dimensão ontológica, por entendermos que sua orientação permite-nos uma melhor apreensão do objeto a ser investigado, a partir de um trabalho teórico-bibliográfico, seguimos o lastro filosófico encontrado em suas obras escritas antes e durante o cárcere, com o apoio de alguns intérpretes gramscianos, tais como Fiori (1979), Manacorda (2010a,b), Del Roio (2005), Schlesener (2009), Coutinho (1999), dentre outros, que nos auxiliaram no trabalho de configuração de sua proposição de formação humana e escola, como um projeto político revolucionário que tem no trabalho o princípio educativo que deve se expressar numa escola única, integral em que não haja divisão ou hierarquia entre trabalho manual e intelectual, que forme de modo omnilateral. Munidas desses pressupostos, podemos demarcar, outrossim, a oposição radical entre a proposta gramsciana de formação humana e as pedagogias liberais.
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La formazione professionale continua tra responsabilizzazione dell'impresa e individualizzazione dei percorsi professionali. Lezioni dal modello francese.

Merlo, Giulia 01 October 2019 (has links)
This research aims to explore the most relevant legal tools developed to support the access of people, already active in the labour market, to vocational training measures; focusing on the protective role they may play both in the individual employment relationship and in the labour market. Regarding the first thematic core, the research will point out that current flexible productive structures require continuous realignment process of workers’ professional capital vis-a-vis the organizational needs. As far as the labour market dimension is concerned, according to the most recent theoretical perspectives, it is highlighted how training tools can assume an essential function in the dimension of professional security when projected towards the preventive protection of employment transitions. Starting from these premises, this research investigates possible regulatory answers to empower employers in order to maintain their workers professionalism, as well as to guarantee the employment security dimension. 2 In order to identify the most pertinent regulatory solutions, different approaches and instruments are analysed. In particular, the French and Italian legal systems are compared. These systems have adopted extremely different approaches to vocational training: in France the development of a complete and organic continuing training framework has been one of the absolute priorities in the field of social legislation, while in Italy, at the moment, there is no structured and unitary discipline on the matter. In particular, the comparative analysis reveals that in the French legal system, both the needs of adapting professional skills to organizational changes, and the "preventive" protection of employment transitions have found suitable regulatory responses. They have been provided through the provision of a complex system of employers’ duties, as well as by forecasting specific tools allowing direct and individual access to training measures. To the contrary, the Italian legal framework lacks clear requirements designed to empower companies with regard to the adaptation or development of the human capital of their workforce Furthermore, the Italian legal system does not provide for an individual right to training, which would allow workers to independently access training, on the basis of a personal and conscious prospect of professional development.
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Sanitaristas em cena : cartografia sobre a experiência de inserção dos bacharéis em saúde coletiva

Silva, Vivian Costa da January 2016 (has links)
I primi laureati in Sanità Pubblica (BSC) sono pionieri sia nella formazione nel Corso di Laurea in Sanità Pubblica che nell'inserimento nel mercato del lavoro. Nell'ambito delle loro attività professionali e accademiche, questi professionisti stanno esplorando le possibilità di carriera e scoprendo le potenzialità della loro attuazione. In questo modo, questo studio ha l'obbiettivo di cogliere, mappare, analizzare e dare visibilità alle esperienze di inserimento nel mercato del lavoro dei BSC laureati presso l'Università Federale del Rio Grande do Sul (UFRGS). Siccome ogni BSC costruisce l'esperienza della sua attuazione in modo singolare e molteplice d'accordo con l'ambiente in cui si inserisce e con le capacità professionali che ha sviluppato durante la sua formazione, per mettere in scena le loro esperienze e cogliere le varie possibilità di questa attuazione, si è creato un gruppo di ricerca dei BSC del Corso di Laurea in Sanità Pubblica Colettiva (CGSC) dell'UFRGS. Questo gruppo di ricerca ha avuto come compito la costruzione collettiva di un intervento teatrale "Sanitaristas em Cena" che ha servito come dispositivo per creare una sensibilizzazione sull'esperienza di inserimento di questi BSC. La cartografia socio poietica è stata utilizzata come cammino metodologico, la quale ha permesso la costruzione e produzione dei dati collettivamente, assimilando le esperienze, affettazioni e tracce nel campo della ricerca. L'analisi di questi dati è stata realizzata attraverso delle mappe analitiche e di momenti (classificatori, trasversali, filosofici e processuali). Questa ricerca-cartografia-spettacolo mette in scena questioni come la discussione sugli scopi delle pratiche dei BSC, i movimenti per la regolamentazione e regolazione professionale, il mercato del lavoro, le possibilità di carriera, il dibattito sulla potenza del BSC e la sua attuazione futura. / Os primeiros Bacharéis em Saúde Coletiva (BSC) são pioneiros na formação de Graduação em Saúde Coletiva e também na inserção no mercado de trabalho. Nos cenários de suas inserções profissionais e acadêmicas, estes profissionais têm desbravado as possibilidades de carreira e descoberto as potências de sua atuação. Deste modo, este estudo tem o objetivo de apreender, mapear, analisar e dar visibilidade para as experiências de inserção dos BSC formados pela Universidade Federal do Rio Grande do Sul (UFRGS). Como cada BSC constitui a experiência de sua atuação de modo singular e múltiplo, de acordo com o cenário que está inserido e com as capacidades profissionais que desenvolveu na formação, para colocar em cena as experiências destes profissionais e apreender as múltiplas possibilidades desta atuação, foi formado um grupo-pesquisador de BSC egressos do Curso de Graduação em Saúde Coletiva (CGSC) da UFRGS. Este grupo-pesquisador teve como tarefa a construção coletiva de uma intervenção teatral – Sanitaristas em Cena – que serviu como dispositivo para mobilizar acontecimentos e situações que falam sobre a experiência de inserção destes BSC. A cartografia sociopoiética foi utilizada como caminho metodológico, que permitiu construir e produzir os dados coletivamente, apreendendo as experiências, afetações e pistas no campo da pesquisa. A análise destes dados foi realizada através de mapas analíticos e de momentos (classificatórios, transversais, filosóficos e processuais). Esta pesquisa-cartografia-espetáculo coloca em cena questões como a discussão sobre os escopos de práticas dos BSC, os movimentos de regulamentação e regulação profissional, o mercado de trabalho, as possibilidades de carreira, o debate sobre a potência do BSC e a sua atuação em devir.
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SAPERE D'AZIONE E COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA. LO SVILUPPO PROFESSIONALE DEGLI INSEGNANTI DI RICERCA, PRATICA RIFLESSIVA E INNOVAZIONE

CATTANEO, AGNESE 03 April 2008 (has links)
In relazione all'insegnamento, pare opportuno concentrare l'attenzione su di una peculiare forma di conoscenza prodotta nella e per la pratica professionale, il sapere d'azione, oggetto di studio soprattutto nel contesto francofono. L'ipotesi generale di ricerca che fonda il presente studio risulta incentrata sull'analisi, in prospettiva pedagogica, di tre dimensioni-chiave (la ricerca, la pratica riflessiva e la diffusione delle innovazioni e del cambiamento in ambito scolastico) che concorrono alla costruzione di tale sapere, considerato componente essenziale nello sviluppo professionale degli insegnanti. la riflessione su questi temi orienta la messa a punto di un sistema di analisi e descrizione delle iniziative di formazione continua attuate in sinergia fra il mondo della scuola e quello della ricerca scientifica.

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