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Ri-formare il maschile: la strutturazione culturale contemporanea dell'identità maschile e la rappresentazione delle sue forme eccentriche in The Beast in the Jungle di Henry James, The Secret Sharer di Joseph Conrad e L'Immoraliste di André Gide

Festa, Giuseppe January 2011 (has links)
Il presente lavoro è suddiviso in due macro-aree, ognuna delle quali sviluppa un'ulteriore segmentazione in capitoli. La prima macro-area tematizza la maschilità da un punto di vista eminentemente teorico e si coagula intorno a diverse unità concettuali problematiche quali la costruzione e la rappresentazione dell'identità maschile, del genere (gender) e della performance, cercando, così, di circoscrivere l'oggetto di studio della vasta disciplina nota al mondo accademico anglosassone col nome di Men's Studies, la quale sta godendo di una crescente visibilità. Gli strumenti epistemologici interdisciplinari utilizzati per avvicinarsi al complesso mondo della maschilità provengono in larga parte dal pensiero femminista, le cui intuizioni teoriche hanno consentito di gettare le basi concettuali adatte a un'indagine sul maschile che permettesse di abbattere il tradizionale silenzio degli uomini sugli uomini. Il potere maschile, infatti, si sempre sottratto alle negoziazioni identitarie e si è appropriato indebitamente del discorso storiografico pubblico, imponendo il suo punto di vista come l'unica pratica epistemologica accettabile. Grazie agli spunti di riflessione offerti dei principali esponenti della disciplina (Raewyn Connell, Harry Brod, Michael Kimmel solo per citarne alcuni) si cercherà di evidenziare le complessità legate alla discussione dell'identità maschile, alla costituzione e alle modalità performative della stessa. Nonostante la situazione di indubbio vantaggio socio-politico nella quale si trovano gli uomini - ma sarebbe più corretto specificare gli esponenti della cosiddetta "maschilità egemonica": bianca, occidentale, benestante, eterosessuale - diventare uomini sembra un processo faticoso che prevede un sempre maggiore scorporamento dall'elemento femminile con il quale ogni uomo si trova in una naturale simbiosi nel momento della nascita. Essere maschi si rivela in molti casi un percorso oppositivo, traumatico e doloroso, di allontanamento dalla femminilità: ciò che è proprio dell'identità maschile, in opposizione all'identità femminile, ha sede esattamente nella differenziazione e nella separazione dal materno. L'identità maschile sembra, più di quella femminile, un obiettivo da raggiungere, un traguardo che l'uomo ottiene dimostrando a se stesso e alla società di non essere un bebé, una donna, un omosessuale. La forte componente normativa della maschilità egemonica produce l'esclusione degli uomini che non esibiscono dei tratti tradizionalmente "virili": su questa base, la seconda macro-area è legata all'analisi testuale di tre racconti, scritti a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo, i cui protagonisti esplorano dei percorsi eccentrici di maschilità e di desiderio maschile. La rappresentazione di un'identità che sembra allontanarsi dalle rigide e monolitiche pratiche di genere egemoniche dell'epoca presenta delle evidenti criticità. The Beast in the Jungle (1903) di Henry James evidenzia la precarietà dei costrutti convenzionali della maschilità tradizionale, rappresentando l'angoscia esistenziale ed emotiva di un uomo incapace di amare la donna con la quale decide di condividere la propria vita e il peso oppressivo delle rigide e prescrittive strutturazioni identitarie di genere operate tacitamente dalle istituzioni sociali in cui il protagonista si trova a vivere e che gli impongono una continua dissimulazione. Marcher è un anti-eroe terrorizzato dall'esplorazione della propria sfera intima: attraverso il suo protagonista, James sperimenta una nuova forma di desiderio maschile che suggerisce interessanti orizzonti interpretativi della novella in un'ottica di genere. L'identità maschile di Marcher non percorre i consueti binari della maschilità egemonica eterosessuale: il posizionamento della sua soggettività maschile, così faticosamente ricercata nel corso della narrazione, si traduce nel racconto di una strutturazione identitaria complessa e sofferta, poiché disancorata da un orizzonte di desiderio condiviso dalla società dell'epoca. Oltre a infrangere un imperativo morale (non riuscire a provare passione per qualcuno che lo ama), Marcher si scontra anche con le aspettative sociali che lo vorrebbero impegnato con una donna in un legame eterosessuale stabile e codificato socio-culturalmente. Attraverso i modelli espressivi della preterizione e della perifrasi, che postulano il desiderio eccentrico come indicibile e innominabile, James riesce a strutturare e a rappresentare i dubbi, le sofferenze e le lacerazioni di un'identità maschile non ortodossa. The Secret Sharer (1909), celebre racconto di Joseph Conrad, raffigura un microcosmo maschile nel quale il desiderio del capitano nei confronti del giovane fuggitivo che nasconde nella propria cabina porterà a un progressivo allontanamento dalla rigida giurisprudenza marittima, simbolo di un regime identitario patriarcale apparentemente inscalfibile. Ancora una volta, la poetica dell'indicibile permette di alludere a un'eccentricità di genere la cui piena espressione si sarebbe rivelata irrappresentabile. Attraverso la rappresentazione di uomini fragili, irrequieti, a volte codardi e capaci di azioni riprovevoli, Conrad mette in discussione le convenzioni narrative e contenutistiche che costituiscono tradizionalmente l'impianto strutturale della letteratura d'avventura per ragazzi, e, indirettamente, sembra voler rappresentare il conflitto tra la ripetizione di una maschilità vittoriana antiquata e oppressiva e l'articolazione sperimentale di nuove forme eccentriche del desiderio maschile. Conrad attacca un'ideologia di genere fortemente prescrittiva, ponendo sotto scrutinio la normatività di certi tratti ideali maschili. Vari elementi testuali contribuiscono a corroborare una lettura di The Secret Sharer come (anche) la storia di un'esplorazione momentanea di una forma d'identità maschile non conforme all'ortodossia vittoriana e la rappresentazione di piaceri fissati in un istante narrativo al di fuori delle coordinate sociali della spazialità e della temporalità. L'irruzione improvvisa del corpo nudo di Leggatt produrrà una tortuosa deviazione dai canonici percorsi formativi ed esperienziali di un ragazzo che si appresta a diventare uomo a bordo della propria nave, problematizzando quel "compito assegnato" dalla società alla sua esistenza, simboleggiato dal corpo (femminile) della nave che egli dovrà dimostrare di saper controllare e guidare. Sebbene non vi sia uno spazio pubblico e visibile per la maschilità eccentrica, Conrad sembra, tuttavia, permetterle una forma di sopravvivenza, pur anticipando, con una sensibilità che è stata definita proto-modernista, la crisi irreversibile in cui verserà la maschilità occidentale dalla prima guerra mondiale in poi e che trae le sue radici storico-culturali dalla rigida normatività vittoriana di genere, invocata dalle politiche imperialiste e rappresentata emblematicamente dai canoni, dalle convenzioni letterarie e dalle relazioni di genere della narrativa d'avventura per ragazzi, specchio di un mondo ormai in declino. L'Immoraliste (1902), opera giovanile di Andrè Gide, descrive la riscoperta e la reinvenzione dell'antieroe in seguito a una lunga malattia. Michel, il protagonista, arriva a una definizione del proprio sé maschile attraverso il rifiuto della categoria egemonica di maschilità diffusa nella Francia fin de siècle. Gide illustra la possibilità di rappresentare delle forme non convenzionali di maschilità plurali: in seguito all'accettazione della propria identità più autentica, Michel è colpito da una malattia che lo porta quasi alla morte. Metaforicamente, a morire sarà la vecchia identità maschile di Michel, intossicato dai condizionamenti sociali che lo avevano intrappolato in una maschilità normativa e che erano fonte di enorme disagio esistenziale. Gide riesce a descrivere magistralmente le complesse traiettorie della psicologia del suo protagonista, immerso in un percorso faticoso di ricerca della propria identità maschile più autentica attraverso processi di auto-affermazione, di regressione, di sgretolamenti, di disagio esistenziale e di malattia. Attraverso la ricerca dei margini di possibilità e impossibilità di esplorare i confini simbolici tra la moralità, l'abiezione e il privilegio coloniale, Gide sembra voler delineare un profilo di identità maschile alternativo a quello egemonico e tradizionale, rappresentando una soggettività maschile diversa da quella ritenuta accettabile dalla classe borghese privilegiata nella Francia a cavallo tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo. L'obiettivo di questo lavoro consiste nel dimostrare come le categorie di genere così come ci sono state trasmesse soffrano di un'evidente precarietà; in particolare, l'identità maschile sembra essere un'entità ideale, monolitica, a volte opprimente, con una forte componente normativa, sempre più lontana dalla vita e dai corpi di molti uomini. I testi analizzati mostrano come già un secolo fa la costruzione egemonica del genere si rivelasse inadeguata e come gli autori si muovessero nella direzione di un ripensamento delle categorie della maschilità convenzionale e di una sperimentazione di nuove forme del sentire, verso ciò che si potrebbe definire, non senza una dovuta prudenza, una nuova scrittura maschile.
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Early historic ceramics from Tra Kieu, central Vietnam : typological and petrographic characterisation

Prior, Ruth January 2000 (has links)
No description available.
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Greffage d’un film mince de nano-TiO2 sur les fibres naturelles cellulosiques pour le renforcement de biocomposites polymériques

Foruzanmehr, Mohammadreza January 2016 (has links)
Abstract : Natural materials have received a full attention in many applications because they are degradable and derived directly from earth. In addition to these benefits, natural materials can be obtained from renewable resources such as plants (i.e. cellulosic fibers like flax, hemp, jute, and etc). Being cheap and light in weight, the cellulosic natural fiber is a good candidate for reinforcing bio-based polymer composites. However, the hydrophilic nature -resulted from the presence of hydroxyl groups in the structure of these fibers- restricts the application of these fibers in the polymeric matrices. This is because of weak interfacial adhesion, and difficulties in mixing due to poor wettability of the fibers within the matrices. Many attempts have been done to modify surface properties of natural fibers including physical, chemical, and physico-chemical treatments but on the one hand, these treatments are unable to cure the intrinsic defects of the surface of the fibers and on the other hand they cannot improve moisture, and alkali resistance of the fibers. However, the creation of a thin film on the fibers would achieve the mentioned objectives. This study aims firstly to functionalize the flax fibers by using selective oxidation of hydroxyl groups existed in cellulose structure to pave the way for better adhesion of subsequent amphiphilic TiO[subscript 2] thin films created by Sol-Gel technique. This method is capable of creating a very thin layer of metallic oxide on a substrate. In the next step, the effect of oxidation on the interfacial adhesion between the TiO[subscript 2] film and the fiber and thus on the physical and mechanical properties of the fiber was characterized. Eventually, the TiO[subscript 2] grafted fibers with and without oxidation were used to reinforce poly lactic acid (PLA). Tensile, impact, and short beam shear tests were performed to characterize the mechanical properties while Thermogravimetric analysis (TGA), Differential Scanning Calorimetry (DSC), Dynamic mechanical analysis (DMA), and moisture absorption were used to show the physical properties of the composites. Results showed a significant increase in physical and mechanical properties of flax fibers when the fibers were oxidized prior to TiO[subscript 2] grafting. Moreover, the TiO[subscript 2] grafted oxidized fiber caused significant changes when they were used as reinforcements in PLA. A higher interfacial strength and less amount of water absorption were obtained in comparison with the reference samples. / Résumé : Les matériaux naturels retiennent actuellement toute l’attention dans de nombreuses applications et ceci, car ils sont biodégradables et proviennent de ressources renouvelables telles que les plantes (le lin, le chanvre, le jute, etc.). De plus, du fait de leur faible coût et de leur faible densité, les fibres naturelles cellulosiques sont d’excellents candidats pour le renforcement des composites polymères bio-sourcés. Cependant, malgré leurs nombreux avantages, leur caractère hydrophile - résultant de la présence de fonctions hydroxyle dans leur structure - limite leur application dans les matrices polymères. Ceci est dû à la faible mouillabilité existant entre les fibres cellulosiques et les matrices polymériques (généralement hydrophobes) causant une faible adhésion et une mauvaise dispersion des fibres dans la matrice. De nombreuses tentatives de modification des propriétés de surface des fibres naturelles par des traitements physiques, chimiques, ainsi que physico-chimiques ont été effectuées. Cependant, ces traitements se sont révélés incapables de guérir les défauts intrinsèques présents à la surface des fibres et d’améliorer leur résistance à l'humidité et aux alcalis. Une solution permettant d’atteindre les objectifs mentionnés serait la création d’un film mince à la surface des fibres. Cette étude vise tout d'abord à fonctionnaliser les fibres de lin par une oxydation sélective des fonctions hydroxyle présentes sur la cellulose. Cette oxydation permet la création d’une meilleure adhésion entre la surface des fibres et les couches minces amphiphiles de TiO[indice inférieur 2] créées par la technique sol-gel. En effet, le procédé sol-gel est une méthode dite douce capable de créer une fine couche d'oxydes métalliques à la surface d’un substrat. Dans l'étape suivante, l'effet de l'oxydation sur l'adhésion interfaciale entre la couche de TiO[indice inférieur 2] et la fibre, et donc sur les propriétés physiques et mécaniques de la fibre, a été caractérisé. Enfin, les fibres recouvertes de TiO[indice inférieur 2] avec et sans oxydation préalable ont été utilisées pour renforcer l’acide polylactique (PLA). Des tests de traction, d’impact et de cisaillement ont été réalisés afin de caractériser les propriétés mécaniques des composites. De plus, de la calorimétrie différentielle à balayage (DSC), des mesures d'absorption d'humidité ainsi que des analyses thermogravimétrique (ATG) et mécanique dynamique (DMA) ont été effectuées dans le but de déterminer les propriétés physiques des composites. Les résultats ont montré une augmentation significative des propriétés physiques et mécaniques des fibres de lin recouvertes de TiO[indice inférieur 2], en particulier lorsque les fibres ont été préalablement oxydées. De plus, ces fibres à la fois oxydées et greffées de TiO[indice inférieur 2] ont causé de grands changements lorsque utilisées dans le renforcement du PLA. En effet, une meilleure résistance au cisaillement interlaminaire et une diminution de la quantité d’eau absorbée est obtenue en comparaison avec les échantillons de référence.
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《京華煙雲》研究. / 京華煙雲研究 / "Jing hua yan yun" yan jiu. / Jing hua yan yun yan jiu

January 2002 (has links)
蔡玄暉. / "2002年12月". / 論文(哲學碩士)--香港中文大學, 2002. / 參考文獻(leaves 206-212). / 附中英文摘要. / "2002 nian 12 yue". / Cai Xuanhui. / Lun wen (zhe xue shuo shi)--Xianggang Zhong wen da xue, 2002. / Can kao wen xian (leaves 206-212). / Fu Zhong Ying wen zhai yao. / Chapter 第一章 --- 緒論 --- p.1 / Chapter 第一節 --- 硏究林語堂《京華煙雲》的因由 --- p.1 / Chapter 第二節 --- 本文的理論依據 --- p.6 / Chapter 第二章 --- 《京華煙雲》槪述 --- p.11 / Chapter 第一節 --- 《京華煙雲》成書背景 --- p.11 / Chapter 第二節 --- 《京華煙雲》內容簡介 --- p.18 / Chapter 第三節 --- 《京華煙雲》研究現狀綜述 --- p.20 / Chapter 第三章 --- 《京華煙雲》翻譯問題分析 --- p.34 / Chapter 第一節 --- 小引 --- p.35 / Chapter 第二節 --- 郁達夫翻譯《京華煙雲》事件始末 --- p.36 / Chapter 第一、 --- 林語堂邀請郁達夫翻譯《京華煙雲》的原因 --- p.36 / Chapter 第二、 --- 郁達夫文債翻案 --- p.39 / Chapter 第三、 --- 同時期《京華煙雲》爛譯情況 --- p.41 / Chapter 第三節 --- 林語堂翻譯觀簡析 --- p.42 / Chapter 第一、 --- 林語堂翻譯藝術三標準的內容 --- p.43 / Chapter 第二、 --- 林語堂翻譯藝術第一標準:對作者負責 --- p.44 / Chapter 第三、 --- 林語堂翻譯藝術第二標準:對讀者負責 --- p.45 / Chapter 第四、 --- 林語堂翻譯藝術第三標準:對作品負責 --- p.47 / Chapter 第四節 --- 《京華煙雲》三個主要中譯本比較 --- p.51 / Chapter 第一、 --- 《京華煙雲》三個中譯本(全)介紹 --- p.51 / Chapter 第二、 --- 鄭、應譯本、張譯本和郁譯本比較舉例 --- p.57 / Chapter 第五節 --- 小結 --- p.68 / 附文一 --- p.70 / 附文二 --- p.77 / Chapter 第四章 --- 《京華煙雲》女性形象分析 一一以姚木蘭、孫曼娘、牛素雲爲例 --- p.83 / Chapter 第一節 --- 小引 --- p.83 / Chapter 第二節 --- 婦女解放問題 --- p.84 / Chapter 第三節 --- 林語堂的女性觀 --- p.90 / Chapter 第四節 --- 典型人物分析 --- p.99 / Chapter 第一、 --- 分析對象簡介 --- p.99 / Chapter 第二、 --- 家庭的重審:「家」還是「枷」? --- p.103 / Chapter 第三、 --- 身份的迷亂:爲妻還是爲妾? --- p.115 / Chapter 第四、 --- 命運的困惑:順從還是抗爭? --- p.123 / Chapter 第五節 --- 小結 --- p.132 / Chapter 第五章 --- 《京華煙雲》敘事結構深層內蘊探討 一一以《紅樓夢》爲參照物 --- p.134 / Chapter 第一節 --- 小引 --- p.134 / Chapter 第二節 --- 《京華煙雲》敘事結構所蘊含的生命意識 --- p.139 / Chapter 第一、 --- 《京華煙雲》的逃難結構:對生命家園存在的否定 --- p.139 / Chapter 第二、 --- 《京華煙雲》的個體生命結構:浮生若夢的生命意識 --- p.143 / Chapter 第三、 --- 《京華煙雲》的家族人物結構:反觀生命的無常與脆弱 --- p.148 / Chapter 第三節 --- 《京華煙雲》生命意識探源 --- p.154 / Chapter 第一、 --- 林語堂的成長環境 --- p.154 / Chapter 第二、 --- 林語堂特殊的基督教教育經歷 --- p.157 / Chapter 第四節 --- 小結 --- p.161 / 後記 --- p.163 / 附錄一林語堂生平著作年表 --- p.166 / 附錄二 《京華煙雲》研究資料 --- p.184 / 附錄三 林語堂及其作品硏究資料 --- p.186 / 參考文獻 --- p.206
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Il ritratto di un dongiovanni "feo, católico y sentimental": le Sonatas di Ramón del Valle-Inclán

CRIPPA, FRANCESCA 18 February 2009 (has links)
La tesi ha per oggetto l’analisi del personaggio protagonista delle Sonatas di Ramón del Valle-Inclán. Fra i migliori esempi di prosa modernista spagnola, le Sonatas sono le “memorias amables” di un dongiovanni “feo, católico y sentimental”: Xavier de Bradomín. Scopo dello studio è dimostrare quali caratteristiche avvicinano il personaggio allo stereotipo tradizionale del dongiovanni e quali lo rendono singolare, moderno e vicino alla personalità eccentrica dell’autore. Il primo capitolo contiene alcuni cenni biografici, un approfondimento sul contesto culturale che fa da sfondo all’attività letteraria di Valle-Inclán, riflessioni sull’atteggiamento assunto dalla critica nei suoi confronti e una prima introduzione ai temi delle Sonatas. Il secondo capitolo è incentrato sull’approfondimento dei contenuti, della lingua e dello stile della tetralogia. Gli ultimi due capitoli sono dedicati all’analisi dei romanzi, con particolare attenzione al confronto testuale che permette di sviluppare il discorso legato all’evoluzione del personaggio e alla relazione che questi stabilisce con l’autore. / The dissertation focuses on the analysis of the main character of the Sonatas by Ramón del Valle-Inclán. The four novels can be considered one of the main examples of Spanish Modernist prose and are presented by the author as the “memorias amables” of Xavier de Bradomín, a Don Juan “feo, católico y sentimental”. The dissertation describes the features of this character underlining the differences among the way he is presented in the tetralogy, the traditional features of the Don Juan stereotype and the expression of the originality and modernity of Valle-Inclán’s temperament. The first chapter includes a biographical note on the author, describes his cultural background, the critical panorama of Valle-Inclán’s literary production and the main themes of the Sonatas. The second chapter analyses the contents, language and style of the four novels. The third and fourth chapters provide a comparative analysis of the novels, with a specific interest for the evolution of the character and the main features he shares with his author.
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"L' AUTRE ECOLE" IL ROMANZO CRITICO NELLA FRANCIA DI FIN - DE - SIECLE

ZOCCHI, CHIARA 01 April 2009 (has links)
La tesi è un'analisi di tre testi ("Sixtine" di Remy de Gourmont, "Là-Bas" di Joris-Karl Huysmans e "Paludes" di André Gide), che si inseriscono nel genere oltre i generi da me definito "Romanzo Critico", comparsi nella Francia di fine Ottocento. / My Thesis is an analysis of three books ( "Sixtine" by Remy de Gourmont, "Là-Bas by Joris-Karl Huysmans and "Paludes" by André Gide).Three exemples of "Critic Novel" in the period of fin-de-siècle in France.
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Finding Her Own Voice: Language, Identity and Gender in Shirley Geok-lin Lim's Poetry

Liu, Chin-chu 12 February 2012 (has links)
Abstract This thesis aims to examine the language, identity and gender issues in Shirley Geok-lin Lim¡¦s poetry. Lim, a Chinese Malaysian and an Asian American, suffers from exclusion and marginalization because of her language choice, multiple identities and gender role. In many of her writings, Lim often, by investigating the language, identity and gender issues, interrogates and subverts hegemony forces attempting to marginalize and exclude others. Lim uses her concept of fluid language, identity and gender to expose the inherent contradictions and fallacies in hegemony forces on the one hand and demonstrates her release from them on the other. I propose that poetry is Lim¡¦s best instrument to reflect her candid feelings about her marginalization and exclusion since it is more spontaneous and less didactic. In Chapter One, I investigate Lim¡¦s linguistic alienation and marginalization and her utilization of language to cross boundaries, physical and metaphoric. Chapter Two explores how Lim, as a result of her diasporic identity, suffers from double exclusion in Malaysia and America and how she employs her diasporic identity, an ¡§in-between¡¨ identity to negotiate and translate between different cultures and thereby redefine the meanings of home. The emphasis of Chapter Three is placed on Lim¡¦s portrayals of suffering and oppressed women, and her dismantling of gender hierarchy. At last, I conclude that poetry serves as a best for a reader to understand Lim¡¦s basic ideas and appreciate her outstanding poetic achievement.
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L'Insegnamento della Lingua Portoghese nelle Università Italiane / Teaching Portuguese Language in Italian Univerties

Assuncao Cecilio, Livia <1981> 16 September 2013 (has links)
Il presente lavoro si prefigge di descrivere e analizzare la realtà dell’insegnamento della lingua portoghese nelle università italiane, con particolare attenzione alla presentazione della varietà brasiliana, nel quadro dell’educazione linguistico-culturale in senso lato. Per poter cogliere l’insieme interrelato di fattori che compongono il processo di insegnamento/apprendimento in questa specifica situazione, la ricerca si sviluppa in tre ambiti: i) riflessione sulle varietà della lingua portoghese, basata sugli studi attuali in ambito linguistico e sociolinguistico relativi all’area lusofona, mettendo a fuoco il portoghese brasiliano; ii) ricognizione dell’attuale stato dell’insegnamento del portoghese all’interno degli atenei italiani, attuata tramite una ricerca quantitativa basata su un questionario online; iii) indagine qualitativa sulle pratiche didattiche, in presenza e online, basate rispettivamente sull’analisi dei materiali didattici in uso negli atenei e sull’analisi culturale e linguistica delle interazioni fra studenti in teletandem. L’analisi dei dati ha permesso di tracciare un quadro rappresentativo dell’insegnamento del portoghese nel contesto accademico nonché di delineare percorsi formativi integrativi alle lezioni tradizionali, che mettano in evidenza lo stretto legame fra lingua e cultura, e quindi per meglio contestualizzare l’apprendimento della lingua e della cultura brasiliana in Italia. / This thesis describes and analyses the teaching of Portuguese in Italian universities, paying particular attention to the Brazilian variety. In order to capture the inter-related set of factors composing the teaching/learning process in these particular settings, our research takes three main angles: i) a reflection on the geographical varieties of Portuguese, in particular Brazilian, on the basis of contemporary linguistic and sociolinguistic studies in this area; ii) a survey of the current state of teaching of Portuguese in Italian universities, with quantitative analysis of the results of an online questionnaire; iii) a qualitative account of teaching practices, both face-to-face and online, based respectively on the linguistic and cultural analysis of teaching materials used in universities, and on that of interactions between students working in teletandem. Our work has allowed us to trace a representative picture of the teaching of Portuguese in academia, and to show how online activities can complement traditional teaching, emphasising the links between language and culture and thereby contextualising the learning of the language and culture of Brazil.
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Libro, diaspora e ri-costruzioni identitarie. Per una storia della tipografia sefardita portoghese nell'Italia del Cinquecento

Faiolo, Chiara <1976> 16 June 2010 (has links)
Il lavoro ripercorre le tracce che gli ebrei portoghesi, esuli dopo il biennio 1496-97, lasciarono nel loro cammino attraverso l'Europa. In particolare, l'interesse si concentra sulla breve parentesi italiana, che grazie all'apertura e alla disponibilità  di alcuni Signori, come i Gonzaga di Mantova, i Medici, i Dogi della Serenissima e gli Este, risulta ricchissima di avvenimenti e personaggi, decisivi anche per la storia culturale del Portogallo. L'analisi parte evidenziando l'importanza che ebbe la tipografia ebraica in Portogallo all'epoca della sua introduzione nel Paese; in secondo luogo ripercorre la strada che, dal biennio del primo decreto di espulsione e del conseguente battesimo di massa, porta alla nascita dell'€™Inquisizione in Portogallo. Il secondo capitolo tenta di fare una ricostruzione, il più possibile completa e coerente, dei movimenti degli esuli, bollati come marrani e legati alle due maggiori famiglie, i Mendes e i Bemveniste, delineando poi il primo nucleo di quella che diventerà  nel Seicento la comunità  sefardita portoghese di Amsterdam, dove nasceranno le personalità  dissidenti di Uriel da Costa e del suo allievo Spinoza. Il terzo capitolo introduce il tema delle opere letterarie, effettuando una rassegna dei maggiori volumi editi dalle officine tipografiche ebraiche stanziatesi in Italia fra il 1551 e il 1558, in modo particolare concentrando l'attenzione sull'€™attività  della tipografia Usque, da cui usciranno numerosi testi di precettistica in lingua ebraica, ma soprattutto opere cruciali come la famosa «Bibbia Ferrarese» in castigliano, la «Consolação às Tribulações de Israel», di Samuel Usque e la raccolta composta dal romanzo cavalleresco «Menina e Moça» di Bernardim Ribeiro e dall'ecloga «Crisfal», di un autore ancora non accertato. L'ultimo capitolo, infine, si propone di operare una disamina di queste ultime tre opere, ritenute fondamentali per ricostruire il contesto letterario e culturale in cui la comunità  giudaica in esilio agiva e proiettava le proprie speranze di futuro. Per quanto le opere appartengano a generi diversi e mostrino diverso carattere, l'€™ipotesi è che siano parte di un unicum filosofico e spirituale, che intendeva sostanzialmente indicare ai confratelli sparsi per l'Europa la direzione da prendere, fornendo un sostegno teoretico, psicologico ed emotivo nelle difficili condizioni di sopravvivenza, soprattutto dell'integrità religiosa, di ciascun membro della comunità. / The work traces the route that the Portuguese Jews, exiles after the 1496-97 biennium, followed on their journey through Europe. In particular, interest focuses on the brief Italian period, which is rich in events and characters decisive also for the cultural history of Portugal, thank to the openness of some Princes and Lords, as the Gonzaga of Mantua, the Medicis, the Doges of Venice and the Este family. The analysis starts by highlighting the importance that the Hebrew typography had in Portugal at the time of its introduction in the country, than traces the path that leads to the birth of Inquisition in Portugal, starting from the first expulsion act and the subsequent forced mass baptism. The second chapter tries a reconstruction as complete and consistent as possible of the wanderings of exiles, branded as Marranos and linked to two major families, Mendes and Bemveniste, outlining the nucleus of what will become in the seventeenth century the Sephardic Portuguese community in Amsterdam, which gave the dissident personalities of Uriel da Costa and his student Spinoza. The third chapter introduces the theme of literary works, performing a survey of the main volumes published by the Jewish presses who settled in Italy between 1551 and 1558, especially focusing on the activity of the Usque typography, which produced many Hebrew prayer books, and works as crucial as the famous Spanish Ferrara Bible, Samuel Usque’s Consolação às Tribulações de Israel, and the collection composed by Bernardim Ribeiro’s knight novel Menina e Moça and the eclogue Crisfal, written by an author not yet identified. The last chapter, finally, tries to analyze these three works, which are fundamental to reconstruct the literary and cultural context in which the exile Jewish community acted and projected its hopes for the future. Even if the three works belong to different genres and show different character, the hypothesis is that they are part of a philosophical and spiritual unicum, which basically aimed to show the brethren scattered across Europe the way to go, providing a theoretical, psychological and emotional support in the difficult survival conditions, especially of the religious integrity of each member of the community.
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Fonctionnalisation et photopolymérisation de l'huile de lin en vue de l'élaboration de nouveaux matériaux sans émissions de composés organiques volatiles (COV)

Zovi, Ornella 27 November 2009 (has links) (PDF)
De nos jours, il est nécessaire de trouver des substituts aux produits dérivés du pétrole car ces derniers ne sont pas renouvelables. C'est donc dans ce but que nous avons envisagé d'élaborer des matériaux constitués principalement d'huile de lin. Ces matériaux ont été élaborés en trois étapes au moyen d'un procédé propre et simple. La première étape est une polymérisation thermique (standolisation), suivie ou précédée d'une étape de modification chimique, tout d'abord par l'anhydride maléique puis par le 2-hydroxyéthyl-méthacrylate (HEMA) qui permet d'introduire des groupements photoréticulables au sein des chaînes de triglycérides. La dernière étape consiste à photopolymériser les huiles modifiées. Nous avons fait varier les taux de standolisation et de modification, puis nous avons déterminé les propriétés physico-chimiques des différents matériaux. La température de transition mécanique de ces matériaux est toujours inférieure à -5 °C et leur flexibilité est d'autant plus importante que le taux de modification est faible. La stabilité thermique ainsi que la biodégradabilité des matériaux ont aussi été étudiées.

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