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Atteggiamenti e comportamenti degli adolescenti in relazione a sessualità, gravidanza e genitorialità

OLIVARI, MARIA GIULIA 07 April 2011 (has links)
Il presente progetto di tesi si articola in due parti: una prima, composta da due capitoli, fornisce la cornice teorica che fa da sfondo alla seconda parte, che vede la presentazione di tre contributi empirici. Nel primo capitolo vengono presentati i concetti chiave della Developmental Psychopathology, soffermandosi sull’analisi delle traiettorie evolutive adolescenziali e sul ruolo che giocano i “comportamenti a rischio. Nel secondo capitolo viene trattata la tematica della sessualità in adolescenza e sono delineate le funzioni a cui essa assolve. Il Primo studio è volto ad esplorare gli atteggiamenti e i comportamenti che gli adolescenti italiani hanno nei confronti della sessualità, della gravidanza e della genitorialità. Nel secondo studio viene presentata una ricerca condotta su un campione di adolescenti inglesi sessualmente attivi volta ad approfondire l’indagine sui fattori di rischio o di protezione rispetto alla messa in atto di comportamenti sicuri vs a rischio. Nel terzo studio ci si è stato preso in esame il ruolo della processazione cognitiva maschile e femminile a fronte dell’evento gravidanza non pianificata. / My dissertation is composed of two different parts. The first one presents the theoretical framework of the second part, which comprises three different empirical studies. In the first chapter I introduce the key concepts of Developmental Psychopathology. The second chapter focuses on adolescent sexuality and its meanings. The first study is aimed at exploring Italian adolescent attitudes and behaviours toward sexuality, pregnancy and parenthood. The purpose of the second study is to deepen the analysis of risk and protective factors concerning English adolescent sexual behaviours. The third study examines female and male adolescent decision making concerning an hypothetical unplanned pregnancy.
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Teoria do risco concorrente na responsabilidade objetiva / Teoria del rischio concorrente nel responsabilitá oggettiva

Silva, Flavio Murilo Tartuce 12 November 2010 (has links)
A responsabilidade civil passou por profundas alterações estruturais e funcionais desde a segunda metade do século passado, seja no Brasil, seja no Direito Comparado. Um dos temas de maior relevo refere-se à concausalidade, que leva em conta a contribuição causal de cada participante para a fixação do valor reparatório. O presente estudo pretende analisar a contribuição causal da vítima, pela assunção do risco, na responsabilidade e objetiva ou sem culpa, o que justifica o título teoria do risco concorrente. Em suma, como enunciado principal da proposta na responsabilidade objetiva, a indenização deve ser fixada de acordo com os riscos assumidos pelas partes, o que está fundamentado na equidade e na razoabilidade. Frise-se que a opção pela equidade foi adotada pelo legislador civil nos arts. 944 e 945 do atual Código Civil Brasileiro, dispositivo inspirado em outros comandos da legislação comparada. A conclusão, a ser demonstrada ao final deste estudo, tem várias aplicações práticas, como na responsabilidade civil do Estado, na responsabilidade civil decorrente das relações de trabalho, na responsabilidade médica, nos esportes e diversões radicais ou perigosos, nas situações que envolvem riscos derivados do contrato de seguro e no problema atual do tabagismo. / La responsabilità civile ha subito profondi cambiamenti strutturali e funzionali dalla seconda metà del secolo scorso, sia in Brasile, sia nellambito del Diritto comparato. Uno dei temi di più grande rilievo riguarda la concausalità, che prende in conto il contributo causale di ogni partecipe per la fissazione dellimporto di riparazione. Il presente studio intende analizzare il contributo causale della vittima, da quando assume il rischio, alLa responsabilità oggettiva o senza colpa, ciò che giustifica il titolo teoria del rischio concorrente. Insomma, come enunciato principale della proposizione, nel caso di responsabilità oggettiva, lindennità deve essere fissata in conformità dei rischi assunti dalle parti, ciò che è fondato sullequità e sulla ragionevolezza. Si deve mettere in risalto che la scelta dellequità è stata fatta dal legislatore civile negli artt. 944 e 945 dellattuale Codice Civile brasiliano, ispirata ad altre disposizioni della legislazione comparata. La conclusione da essere dimostrata alla fine del presente studio ha molteplici applicazioni pratiche, tali come quelle sulla responsabilità civile dello Stato, sulla responsabilità civile derivante dai rapporti di lavoro, sulla responsabilità medica, sugli sport e divertimenti estremi o pericolosi, sulle situazioni che coinvolgono rischi derivanti dal contratto di assicurazione e sul problema attuale del tabagismo.
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PARENTING SKILLS AND MOTHER-CHILD RELATIONSHIP IN THE CONTEXT OF INTIMATE PARTNER VIOLENCE

GRUMI, SERENA 02 April 2019 (has links)
L’obiettivo generale del presente progetto di ricerca era trattare i specifici e problematici casi in cui violenza domestica e violenza assistita coesistono. Tali situazioni infatti richiedono di “vedere doppio” per identificare adeguate e integrate strategie di protezione e sostegno di madri e minori. Considerando che la protezione dei minori è strettamente connessa alla valutazione delle competenze genitoriali, una miglior comprensione dell’impatto esercitato dalla violenza sulle pratiche di parenting è cruciale. Il primo capitolo teorico tratta lo scenario internazionale circa l’Intimate Partner Violence, esplorando dati di prevalenza, l’impatto su donne e bambini e le principali teorie sul processo di uscita dalla violenza. Il secondo capitolo tratta la valutazione da parte degli operatori della Tutela Minori delle competenze genitoriali sia materne che paterne di nuclei famigliari segnalati per violenza assistita, esplorando quali fattori di rischio e protezione sono associati all’intervento di allontanamento del minore. Il terzo capitolo presenta una rassegna sistematica con meta-analisi che esplora l’associazione tra IPV e tre dimensioni di parentig: parenting positivo, punizioni severe, stress genitoriale. Il quarto capitolo presenta i risultati preliminari di uno studio quantitativo diretto a investigare fattori di rischio e protezione circa le competenze genitoriali in contesti di IPV. / The general aim of the present research project was to address problematic situations where domestic and witnessed violence co-occurs. These cases require to “see double” and to identify integrated strategies to foster resilience of both mothers and minors. Considering that child protection is closely linked to the parenting skills assessment, a better comprehension of the IPV impact on parenting is crucial. The first theoretical chapter deepens the knowledge about the domestic violence scenario, exploring the international prevalence, negative impact for women and children and theories about the violence interruption process. The second chapter addresses the CPS workers’ assessment of both mothers and fathers of minors referred for witnessed violence. The study adopted the judgment analysis approach and aimed to explore risk and protective factors that influence the CPS workers’ child removal intervention. The third chapter presents a systematic review and meta-analysis which aimed to get a consistent overview about the relationships between IPV and positive parenting, harsh discipline and parenting stress. The fourth chapter presents the preliminary analyses about a national research directed to investigate the determinants of parenting in context of domestic and witnessed violence from an ecological point of view.
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Gli "ibridi finanziari": critica ad una categoria concettuale / Hybrid Debt-Capital Instruments: Critical Examination of a Conceptual Category

VALZER, AMEDEO 09 March 2007 (has links)
L'autore contesta la classificazione degli strumenti finanziari partecipativi e non partecipativi nella categoria concettuale degli ibridi finanziari (o strumenti finanziari ibridi ). Rimarca le differenze tra l' investimento nella società e il finanziamento della società. dimostra che gli strumenti finanziari partecipativi (art. 2346 ult. comma c.c.) possano esser emessi solo a fronte di apporti di patrimonio non imputati a capitale sociale e che gli strumenti finanziari non partecipativi (quasi obbligazioni ex art. 2411 ult. comma c.c.) non possano esser dotati di diritti amministrativi.
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L'Analisi e la Previsione delle Insolvenze: Lo Studio del Caso Italiano / Corporate Distress Analysis and Bankruptcy Prediction: the Italian Experience

GRASSELLI, FRANCESCA 20 February 2007 (has links)
A causa delle conseguenze che il fenomeno comporta, sia sul piano finanziario sia sul fronte dell'economia reale, l'analisi e la previsione delle insolvenze societarie continua a rappresentare un argomento attuale nell'ambito della ricerca economica. I recenti sforzi condotti dal Comitato di Basilea verso la diffusione di criteri di valutazione del rischio di credito più precisi ed oggettivi, hanno ulteriormente accresciuto l'importanza della materia. L'obiettivo del presente studio è l'analisi del fenomeno del fallimento sul territorio italiano, al fine di valutare quali variabili sono più efficaci nell'individuazione di una situazione di dissesto dell'impresa. Per l'analisi si sono sviluppati dei modelli di previsione delle insolvenze in grado di individuare i segnali early warning di dissesto finanziario. L'analisi econometrica è basata su un campione ampio ed originale di fallimenti rilevati negli anni 2003 e 2004: a tal fine sono stati costituiti dei campioni comparabili di imprese fallite e non fallite ed è stato verificato, mediante l'applicazione di una metodologia logit, il potere previsivo di diversi indici di bilancio e di variabili di tipo non finanziario. I risultati ottenuti sono stati validati su un campione hold-out. L'analisi si evidenzia l'importanza delle caratteristiche del settore di attività nel determinare la forma del processo di fallimento: i modelli sector specific ottengono risultati migliori rispetto ai modelli generali stimati. Inoltre, alcuni fattori comuni ai diversi settori di attività si dimostrano particolarmente efficaci nella previsione dei dissesti aziendali: l'età, il livello di leverage e la composizione del debito d'impresa, così come la sua redditività. / Due to the consequences that the phenomenon entails both on the financial and real sides of the economy, the analysis and prediction of corporate failures continue to be a current topic in economic research. The recent efforts laid by the Basel Committee towards the diffusion of more precise and objective ways of assessing credit risk have further increased the importance of this matter. The purpose of the study is to analyse the bankruptcy phenomenon among Italian firms, in order to assess what firm-specific and industry variables are more important in determining corporate failure events. We develop a bankruptcy prediction model that aims at detecting early signals of financial distress. The econometric analysis is based on a wide and unique sample of recent failure events: comparable sets of bankrupt and non-bankrupt firms are identified and several prior balance-sheet and economic indicators are tested for their power in predicting failure probabilities in a logit modelling framework; model performances are cross-validated on hold-out samples. The analyses provide evidence of the importance of industry membership in determining and shaping corporate failure processes: sector-specific models produce a better assessment of financial distress than general ones. Also, some common factors emerge as important predictors of corporate collapse across different industries: age, gearing and the composition of a firm's debt, as well as its capability of generating profits.
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La gestione dei rischi d'impresa nelle operazioni di finanza straordinaria / Risk Management in Corporate Finance Operations

LIBRACE, GIOVANNI 03 April 2008 (has links)
La presente tesi di dottorato affronta il tema della gestione dei rischi che ha assunto sempre maggiore importanza nella vita dell'impresa. E'importante per tutti gli stakeholder, dai dipendenti agli azionisti, comprendere quale sia il trade - off tra rischio e rendimento potenziale poiché la mancata identificazione dei rischi e la loro non corretta gestione può compromettere la capacità dell'impresa di raggiungere i propri obiettivi. Dopo aver introdotto il concetto di rischio, la tesi si sofferma sul modello dell'Enterprise Risk Management (ERM) e sui benefici associati al suo utilizzo. In particolare l'attenzione viene posta sull'importanza, all'atto di un'operazione di natura straordinaria, quale un'acquisizione o la quotazione su mercati regolamentati, della valutazione dei rischi e delle risposte che l'organizzazione pone in essere. Viene illustrato il processo di due diligence e, in particolare, la due diligence assicurativa e di risk management viene indicata quale valido strumento per comprendere quali siano i rischi a cui un'impresa è esposta e come essa li gestisca. In conclusione, vengono descritte alcune soluzioni (i.e. assicurazione delle representation & warranty, assicurazione della responsabilità da prospetto informativo, assicurazioni ambientali) utilizzabili dall'impresa, durante una transazione, per mitigare il proprio profilo di rischio trasferendo particolari rischi a mercati assicurativi specializzati. / This thesis outlines the importance that risk management is getting in the life of organizations. Stakeholders, ranging from employees to investors, must understand how to quantify the tradeoffs of risk against the potential return, because the failure to identify and manage the essential nature of risk can have consequences on the possibility for an organization to achieve its objectives. After introducing the concept of risk, it is analyzed the Enterprise Risk Management (ERM) approach and the benefits for companies that decide to adopt it. In particular there is a focus on its importance in some circumstances in the life of an organization and it is shown how evaluation of risk profile and responses can be critical in mergers and acquisitions, public offer of securities and other corporate finance decisions. Due diligence process and, in particular, risk management and insurance due diligence is described as an effective instrument to understand to what risks a company is exposed to and how it manages them. In conclusion, some transaction solutions (i.e. representations & warranties insurance, public offering of securities insurance, environmental solutions) - that can be used to mitigate the company risk profile, transferring some risks to specialized insurance markets - are illustrated.
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Problemi emotivo-comportamentali nei bambini tra 3 e 5 anni:assessment, fattori di rischio e fattori protettivi / The emotional-behavioral problems in children between 3 and 5 years: Assessment, risk factors and protective factors

MAINO, ELEONORA 21 February 2013 (has links)
La presente ricerca nasce da una domanda di un territorio specifico che si è interrogato relativamente ai problemi emotivo-comportamentali dei bambini in età prescolare Tale richiesta ci ha sollecitato da un punto di vista teorico a porre l’attenzione da un lato, sul significato “clinico” dei problemi emotivo-comportamentali dei bambini, dall’altro sul processo di assessment e in particolar modo sulla prospettiva multi-informant . Tale prospettiva è stata nello specifico oggetto di riflessione e indagine empirica soprattutto nel primo studio dove si sono considerate con particolare attenzione le discrepanze tra gli informant e il loro possibile significato. La domanda di ricerca iniziale si è quindi ampliata fino ad affrontare l’individuazione dei fattori protettivi e di rischio nello sviluppo psicologico dei bambini in età prescolare. A questo proposito il secondo studio propone un modello multifattoriale per la comprensione delle problematiche emotivo-comportamentali dei bambini che tiene conto di aspetti individuali e di aspetti relazionali, familiari in primo luogo. Infine, il terzo studio vede l’utilizzo del modello teorico proposto nei i primi due studi su di un campione di genitori che si sono rivolti a un servizio territoriale arrivando a identificare gli elementi del modello che discriminano famiglie considerate normali da quelle definibili come cliniche. / This research developed from a need to answer specific questions about emotional-behavioral problems in preschool children. From a theoretical point of view, this need forced one to focus on the “clinical” meaning of emotional-behavioral problems in pre-school children and their assessment processes, especially from a multi-informant perspective. Particularly, this perspective was a topic of interest in an empirical investigation in the first study, where discrepancies between informants and their possible perceptions were considered with particular attention. The initial research question was expanded to deal with the identification of risk and protective factors in the psychological development of preschool children. On this regard, the second study proposed a multi-factorial model to understand the emotional and behavioral problems of children which took into account individual and relational aspects, including especially the family. Finally, the third study considered the use of a theoretical model proposed in the first two studies with a sample of parents who turned for help to social services to identify from the model critical elements that discriminated families which could be considered functional from those defined as clinical.
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Educação especial e ação docente : da medicina à educação

Tezzari, Mauren Lúcia January 2009 (has links)
Cette thèse présente, analyse et examine les trajectoires de vie et propositions de travail de quatre spécialistes pionniers : Jean Itard, Édouard Séguin, Maria Montessori et Janusz Korczak, qui sont passés de la médicine à l'éducation et se sont occupés de personnes déficientes et en situation de risque. Elle révise la constitution de l'éducation spéciale en mettant l'accent, dans l'histoire des personnages déjà cités, sur le glissement de la médicine à la pédagogie pour ainsi permettre de mieux comprendre les récentes modifications mettant en jeu l'enseignement des professeurs spécialisés en éducation spéciale et de ceux de l'enseignement commun. Diriger notre regard sur ce passé, pas si lointain et dont les effets se font encore sentir, aide à comprendre la construction de l'éducation spéciale et permet d'établir des points de connexion avec un ensemble qui caractérise l'enseignement auprès de personnes déficientes, lequel, petit à petit, s'éloigne du modèle d'intervention clinique et donne la priorité à l'approche pédagogique. Il s'agit d'une étude à caractère théorique dont les sources proviennent de matériels abordant les thématiques mentionnées, ainsi que d'ouvrages écrits par ces médecins-éducateurs eux-mêmes. Elle est orientée par des questions comme : pourquoi les débuts de l'éducation spéciale ont-ils été associés au champ de la médicine au travers d‟expériences novatrices de jeunes médecins-éducateurs ? Pourquoi ces pionniers de l'éducation spéciale vont-ils s'éloigner graduellement de la médicine et diriger leurs pratiques vers le champ de l'éducation ? Comment les caractéristiques de l'action professionnelle du professeur d'éducation spéciale se sont-elles dessinées à partir du XIXe siècle ? Comment les ouvrages de ces quatre personnages peuvent-ils contribuer à l'éducation spéciale, si l'on considère les nouveaux contextes et les nouvelles demandes qui s'imposent à partir de l'inclusion scolaire ? Quels points de rupture et de continuité peuvent être identifiés dans les propositions construites par les quatre personnages présentés dans cette thèse et leurs possibles contributions pour l'action du professeur d‟éducation spéciale ? Pour conclure, une analyse cherche à rehausser certains points convergents entre ces ouvrages et les singularités de la trajectoire de chaque personnage. En outre, des aspects pédagogiques innovateurs et actuels concernant l'action des éducateurs auprès de personnes déficientes sont identifiés et analysés dans leurs écrits. / La presente tesi ha come obiettivo la presentazione, l'analisi e la riflessione sulle traiettorie di vita e delle enunciazioni del lavoro di quattro studiosi d'avanguardia, Jean Itard, Edouard Séguin, Maria Montessori e Janusz Korczak, che sono passati dalla medicina all'educazione, occupandosi di persone disabili e in situazione di rischio. Questo studio presenta una ripresa della costituzione dell‟educazione speciale, dove nella storia dei personaggi già citati, il fulcro è situato nello spostamento dalla medicina verso la pedagogia, cercando in questo modo di permettere la comprensione dei recenti cambiamenti che interessano la docenza del professore specializzato nell'educazione speciale, ma anche di quello dell'istruzione comune. Dirigere lo sguardo verso il passato, non tanto distante, ma i cui effetti sono ancora presenti, aiuta nel processo di comprensione della costruzione dell'educazione speciale e permette di stabilire dei punti di connessione con un insieme di caratteristiche della docenza presso le persone disabili che, poco a poco, si allontana dal modello di intervento clinico e dà la priorità all'approccio pedagogico. Si tratta di uno studio di carattere teorico, le cui fonti sono composte da materiali di approccio delle tematiche citate, ma anche delle opere scritte dagli medici educatori stessi. La ricerca è stata orientata verso argomenti come: perché l'educazione speciale ha avuto il suo inizio associato al campo della medicina, attraverso le esperienze innovative di giovani medici educatori? Perché questi precursori dell'educazione speciale si stanno, pian piano, allontanando dalla medicina e dirigono le loro pratiche verso il campo dell'educazione? Come si sono delineate le caratteristiche dell'azione professionale del professore dell'educazione speciale dal XIX secolo? In che modo le opere di questi quattro personaggi possono contribuire con l'educazione speciale, considerando le nuove situazioni e le nuove necessità che si impongono partendo dall'inclusione scolastica? Quali punti di rottura e di continuità si possono identificare nelle proposte costruite dai quattro personaggi, presentate nella tesi e i loro possibili contributi per l'attuazione del professore di educazione speciale? Alla fine viene realizzata un'analisi che cerca di mettere in evidenza i punti di sintonia tra le opere e la singolarità della traiettoria di ogni personaggio. Oltre a ciò, vengono identificati e analizzati aspetti pedagogici innovativi e attuali delle loro opere, per quanto riguarda l'azione degli educatori sulle persone disabili. / A presente tese tem como objetivo a apresentação, análise e reflexão acerca das trajetórias de vida e das proposições de trabalho de quatro estudiosos pioneiros, Jean Itard, Edouard Séguin, Maria Montessori e Janusz Korczak, que transitaram da medicina para a educação, ocupando-se de pessoas com deficiência e em situação de risco. Este estudo apresenta uma retomada da constituição da educação especial, sendo que, na história dos referidos personagens, o foco situa-se no deslocamento da medicina em direção à pedagogia, buscando, dessa forma, possibilitar a compreensão das recentes alterações que envolvem a docência do professor especializado em educação especial, assim como daquele do ensino comum. Voltar o olhar para esse passado, não tão distante, mas cujos efeitos são ainda sentidos, auxilia no processo de compreensão da construção da educação especial e permite o estabelecimento de pontos de conexão com um conjunto caracterizador da docência junto a pessoas com deficiência que, paulatinamente, afasta-se do modelo de intervenção clínica, e prioriza a abordagem pedagógica. Trata-se de um estudo de caráter teórico, cujas fontes constituíram-se de materiais que abordam as temáticas mencionadas, assim como das obras escritas pelos próprios médicos-educadores. A pesquisa foi orientada por questões como: Por que a educação especial teve seu início associado ao campo da medicina, através de experiências inovadoras de jovens médicos-educadores? Por que esses pioneiros da educação especial vão, paulatinamente, afastando-se da medicina e direcionando suas práticas para o campo da educação? Como se delinearam as características da ação profissional do professor de educação especial a partir do século XIX? De que maneira as obras desses quatro personagens podem contribuir com a educação especial, tendo em vista os novos contextos e as novas demandas que se impõem a partir da inclusão escolar? Que pontos de ruptura e de continuidade podem ser identificados nas propostas construídas pelos quatro personagens apresentados na tese e suas possíveis contribuições para a atuação do professor de educação especial? Ao final, é realizada uma análise que busca evidenciar pontos de sintonia entre as obras, bem como singularidades da trajetória de cada personagem. Além disso, são identificados e analisados aspectos pedagógicos inovadores e atuais de suas obras, a respeito da ação dos educadores junto a pessoas com deficiência e em situação de risco.
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IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE FRA "DIRITTO EMOTIVO" E "RIGORE SCIENTIFICO" / THE PRECAUTIONARY PRINCIPLE BETWEEN "EMOTIONAL" LAW AND SCIENTIFIC RIGOR

BIGNAZZI, SARAH 01 March 2010 (has links)
Nell’odierna società postmoderna la percezione di insicurezza ha condotto l’opinione pubblica a manifestare pressanti esigenze di maggior tutela rispetto a potenziali fonti di rischio, la cui effettiva pericolosità non è ancora stata oggetto di accertamento. A tal fine è stato elaborato a partire dagli anni Sessanta il principio di precauzione che è stato progressivamente recepito sia a livello internazionale, sia (successivamente) a livello nazionale, con particolare riferimento alla tutela dei beni giuridici ambiente e salute. Oggetto di valutazione nella presente tesi è innanzitutto l’eventuale base scientifica dello stesso principio di precauzione e la necessaria valutazione del rischio, prodromica alla sua applicazione. Dopo di che è stata esaminata la compatibilità del principio di precauzione con l’attuale sistema penale italiano, ed in particolare con i criteri di accertamento richiesti per la sussistenza del nesso di causalità, con gli elementi che compongono la struttura dei reati di pericolo (astratto e concreto) ed infine con l’elemento soggettivo colposo. Si è inoltre esaminato un caso paradigmatico di applicazione del principio di precauzione nel diritto penale, con riguardo alla fattispecie codicistica del getto pericoloso di cose ex art. 674 c.p. Un caso «esemplare» di applicazione del principio di precauzione è poi rintracciabile nella disciplina in materia di sicurezza alimentare ed in particolare in quella (sia comunitaria che italiana) relativa all’impiego di organismi geneticamente modificati. / In today's postmodern society's perception of insecurity has led the public to demonstrate the pressing need for better protection against potential sources of risk, the actual risk which has not yet been investigated. To this goal, from the Sixties the precautionary principle has been progressively implemented both internationally, and (later) at the national level, with particular reference to the protection of environment and health. Evaluated in this thesis is first of all the possible scientific basis of the same principle of precaution and the necessary assessment of risk, prodromal to its application. After that has been considered the compatibility of the precautionary principle with the current Italian criminal law, particularly with the assessment criteria required for the existence of a causal link, with the elements that make up the structure of the offenses of danger (abstract and concrete) and finally with the element of subjective fault. It was also considered a paradigmatic case of application of the precautionary principle in criminal law, with regard to jet dangerous things according to the art. 674 Italian criminal code. An “exemplary” case of the application of the precautionary principle is also detectable in the discipline in terms of food safety and in particular in that (both Community and Italian) on the use of genetically modified organisms.
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RISCHIO, VULNERABILITA' E RESILIENZA TERRITORIALE: IL CASO DELLE PROVINCE ITALIANE

GRAZIANO, PAOLA 13 May 2013 (has links)
L’obiettivo della tesi è ideare uno schema teorico del concetto multidimensionale di rischio territoriale, applicandolo successivamente ad un caso di studio sulle province italiane. Nel primo capitolo si delinea uno schema teorico del concetto di rischio territoriale, utilizzando una lettura del fenomeno di stampo sistemico, secondo cui il rischio è correlato positivamente a fattori di vulnerabilità territoriale e negativamente a fattori di resilienza. Il territorio viene rappresentato nelle tre dimensioni della sostenibilità, quella economica, sociale e ambientale, seguendo un approccio olistico. Nel secondo si applica lo schema teorico ad uno studio sulle province italiane. Si adotta una metodologia di sintesi a passaggi successivi, che prevede l’applicazione di tecniche multivariate. Si giunge ad un sistema di indicatori ed indici sintetici di vulnerabilità e resilienza economica, sociale e ambientale. Nel terzo si giunge agli indici sintetici di vulnerabilità e resilienza territoriale, confrontando metodi di aggregazione differenti. Si individuano così i sistemi locali più a rischio, perchè più vulnerabili e meno dotati di fattori di risposta al cambiamento. Si evidenziano elementi di originalità a livello di disegno teorico, per la trattazione del tema nelle dimensioni distinte Economia, Società e Ambiente, e a livello empirico, per l’utilizzo di metodologie di sintesi ibride. / The aim of the work is to provide a theoretical framework regarding the multidimensional concept of vulnerability of local systems, then applying it to a case study on Italian provinces. The first chapter outlines a theoretical framework of this concept, using a reading of the phenomenon according to a systemic mold, whereby the risk is positively correlated with spatial vulnerability factors and negatively with resilience factors. Region is represented in the three dimensions of sustainability, that is the economic, social and environmental ones, following a holistic approach. The second one applies the theoretical framework for a study on the Italian provinces. We have adopted a method of synthesis by successive steps, which provides the application of multivariate techniques. We arrive at an indicators system and composite indices of economic, social and environmental vulnerability and resilience. In the third one we reach the composite indices of vulnerability and resilience of local systems, comparing different methods of aggregation among themselves. Systems are identified as most at risk, because more vulnerable and less gifted with factors of response to change. Elements of originality are highlighted in terms of theoretical project for the treatment of the theme in the distinct dimensions Economy, Society and Environment, as well as, at empirical level, the usage of hybrid synthesis methods.

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