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Radiowerbung in der Schweiz? /Steinmann, Matthias Friedrich. January 1970 (has links)
Diss. Sc. pol. Bern, 1970. / (Im Buchh.: Berner Beiträge zur Nationalökonomie. 12.) Paul Haupt, Bern. Bibliogr.: S.183-188.
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LA TUTELA INDENNITARIA DELL'INFORMAZIONE NELLE SOCIETA' PER AZIONIDELLA TOMMASINA, LUCA 22 April 2016 (has links)
L’interrogativo di fondo dell’elaborato è il seguente: se e con quali limiti possa prevedersi statutariamente una forma di tutela indennitaria per il vizio di omessa informazione preassembleare, alternativa ai rimedi invalidativo e risarcitorio previsti dall’art. 2377 c.c. e preclusiva di questi ultimi. Viene analizzata in termini funzionali la disciplina dell’informazione preassembleare, particolarmente quella relativa alle deliberazioni di aumento del capitale, riduzione del capitale, approvazione del bilancio, fusione e scissione. Viene poi esaminato il rapporto tra diritto di informazione e diritto di voto, anche sulla base delle conclusioni sviluppate in proposito dalla dottrina tedesca. Ed ancora vengono analizzate le peculiarità della tutela risarcitoria (2377, comma 4, c.c.) contro vizi (del procedimento assembleare) di carattere informativo: evidenziandosi altresì l’irriducibilità di quella tutela ad un indennizzo (nonostante – peraltro – la diversa opinione di una parte della dottrina). Viene infine individuata la giustificazione assiologica della clausola di indennizzo dell'informazione preassembleare: (i) nella disciplina di tutela patrimoniale dell’informazione preassembleare prevista per le fusioni semplificate ex art. 2505-bis c.c.; (ii) e nella disciplina dell’attività di direzione e coordinamento, segnatamente nella parte in cui attribuisce valenza organizzativa all’indennizzo – e a i vantaggi compensativi – quale strumento di tutela delle minoranze esterne al controllo. / The paper deals with the role of information in shareholder decision-making. The attention is paid to companies which do not have an actual market: in these companies the meeting is often an unnecessary encumbrance (Davies-Worthington, Gower and Davies’ Principles of modern company law9, London, 2012, 436) and the members can rely on a set of rules that are flexible.
In my paper the information is regarded from the perspective of: (i) the relationship between directors and members of the company, and (ii) the conflict among majority and minority shareholders. And the paper tries to check if the articles of incorporation can give the majority the power of sacrificing minority’s rights to information in exchange for a compensation.
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A responsabilidade civil do médico e o consentimento informado / La responsabilità civile del medico e il consenso informatoLigiera, Wilson Ricardo 13 May 2009 (has links)
Esta dissertação tem por objeto o estudo da responsabilidade civil dos médicos, tema que tem despertado o interesse da sociedade desde os tempos mais remotos. O ser humano, em decorrência de sua fragilidade e suscetibilidade a doenças e ferimentos, sempre precisou recorrer àqueles que, por vocação, curiosidade ou mesmo charlatanismo, apresentavam-se como detentores da arte de curar. Dependendo, porém, da atuação do médico, o tratamento empregado podia proporcionar ao paciente o restabelecimento de sua saúde ou, por outro lado, se realizado com a falta de cuidados e conhecimentos necessários, até conduzi-lo à morte. Outrossim, desde a antiguidade procuraram-se estabelecer os critérios de responsabilização do profissional de saúde e o fundamento de eventual reparação. Com a evolução dos direitos humanos, o paciente abandonou a posição de mero objeto da intervenção médica para assumir a posição de sujeito de direitos. Entendeu-se que a intervenção no corpo de uma pessoa só poderia ser realizada depois de obtida sua autorização. Os estudos bioéticos destacaram o princípio da autonomia do paciente, fazendo surgir a chamada doutrina do consentimento informado. O presente estudo considera os rumos que a responsabilidade civil dos médicos tem tomado nos últimos tempos, em especial diante do desenvolvimento desses novos conceitos. Analisa a espécie de obrigação assumida pelo profissional de saúde e as conseqüências do seu inadimplemento, levando-se em conta, principalmente, o direito que cada pessoa tem de decidir a respeito do tipo de tratamento ao qual deseja ou não ser submetida, após receber do médico as devidas informações acerca das diversas opções terapêuticas, bem como de seus possíveis riscos e benefícios. Consiste numa ampla pesquisa bibliográfica, com a busca e a análise de livros e artigos doutrinários, nacionais e estrangeiros, bem como numa investigação jurisprudencial em sites de Tribunas e revistas especializadas. Considera a necessidade da justa reparação dos danos médicos causados, visando sempre o maior respeito aos direitos do paciente, na busca pela valorização da vida, da liberdade e da dignidade do ser humano. / Questa dissertazione ha come scopo lo studio della responsabilità civile dei medici, tema che desta linteresse della società sin dai tempi più remoti. Lessere umano, a causa della sua fragilità e suscettibilità a malattie e ferimenti, ebbe sempre bisogno di appellare a coloro che, per vocazione, curiosità o addirittura per ciarlataneria, si presentavano come detentori dellarte di curare. A seconda dellattuazione del medico, però, il trattamento impiegato potrebbe procurare al paziente il ristabilimento della sua salute oppure, se realizzato invece senza le attenzioni e conoscenze occorrenti, condurlo perfino alla morte. Inoltre, sin dallantichità si cercò di stabilire i criteri di responsabilizzazione del professionista della sanità ed il fondamento delleventuale riparazione. Con levoluzione dei diritti umani, il paziente abbandonò la posizione di mero oggetto dellintervento medico per assumere la posizione di soggetto di diritti. Si capì che lintervento nel corpo di una persona potrebbe essere realizzato soltanto dopo ottenuta la sua autorizzazione. Gli studi bioetici misero in rilievo il principio dellautonomia del paziente, facendo emergere la cosiddetta dottrina del consenso informato. La presente ricerca esamina gli indirizzi che la responsabilità civile dei medici sta prendendo negli ultimi tempi, in particolare davanti allo sviluppo di questi nuovi concetti. Analizza la specie di obbligo assunto dal professionista della sanità e le conseguenze del suo inadempimento, tenendo in conto sopratutto il diritto che ogni persona ha di decidere riguardo il tipo di trattamento a cui desidera o meno essere sottomessa, dopo di ricevere dal medico le dovute informazioni sulle diverse opzioni terapeutiche, nonché dei loro possibili rischi e benefici. Consiste di unampia ricerca bibliografica, con la rilevazione e lanalisi di libri e articoli dottrinari, nazionali e stranieri, nonché di una investigazione giurisprudenziale su siti dei Tribunali e su riviste specializzate. Analizza la necessità della giusta riparazione dei danni médici procurati, puntando sempre su maggior rispetto ai diritti del paziente, al fine della valorizzazione della vita, della libertà e della dignità dellessere umano.
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LO SCANDALO POLITICO DALLA COSTRUZIONE DELLA NOTIZIA ALLA COMUNICAZIONE DELL' EVENTO: UNO STUDIO SUL CONTESTO ITALIANO / POLITICAL SCANDAL, FROM NEWS MANAGEMENT TO COMMUNICATION OF EVENT: A RESEARCH ABOUT THE ITALIAN CONTEXTGIOCONDO, CLAUDIA 26 June 2009 (has links)
Oggetto di questo lavoro è lo studio dello scandalo politico come costruzione mediatica, dalla notizia alla comunicazione dell’evento. L’individuazione dei temi sensibili e la ricostruzione delle retoriche dello scandalo politico italiano, avverrà tramite una ricognizione del dato giornalistico delle principali testate del Paese. La trasformazione di un fatto in scandalo è spesso strumento della competizione politica, utile alla messa in crisi della reputazione, della stima e della fiducia, quali caratteristiche indispensabili di ogni leader politico. L’accentuata relatività del confine tra spazio pubblico e privato, unitamente all’invadenza dei media, contribuiscono poi alla vulnerabilità della sua immagine. L’obiettivo è quello di utilizzare lo scandalo come lente di ingrandimento della relazione fra politica e media, rispetto alla contesa del potere per la gestione della notizia, tramite cui si è in grado di influenzare la percezione pubblica dei fatti politici.
Come la politica è la politica dei media, come la politica gestisce i media e come i media gestiscono la politica, è il risultato dell’analisi. I tre casi scelti sono collocati nel periodo successivo al governo Prodi (2006-2007): lo scandalo della “droga in Parlamento”, quello legato al nome di Scaramella e alla Commissione Mitrokhin, ed infine il caso “Sircana” all’interno dell’inchiesta Vallettopoli. / Object of this work is the study of political scandal as a media creation, from news to the communication of event. The rhetoric of political scandal in Italy and the sensitive topic are analyzes through journalistic information of the main national heading. The transformation of fact in scandal is often a tool for political competition, as useful for critically damage the reputation, esteem and trust as fundamental characteristics of a political leader. The increased relativity of the threshold between public and private spaces and the pervasive nature of media, contribute to the vulnerability of his image.
The objective is utilize the scandal as a magnifying glass for the relation between politics and media, with respect to contention of the news management power, for the final influence of public perception of political facts. How politics are media politics, how politics manage the media, and how media manage politics, is the result of my analysis. Case studies include three scandals exploded during the last govern Prodi (2006-2007): “drug in Parliament”, the scandal regarding “Scaramella e la Commissione Mitrokhin” and the case of “Sircana”, inside the investigation of Vallettopoli.
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ESSAYS IN COORDINATION WITH ENDOGENOUS INFORMATIONBOSCO, DAVIDE 06 November 2020 (has links)
Questa tesi si compone di due capitoli indipendenti, ciascuno dei quali analizza il ruolo giocato dall’informazione pubblica endogenamente determinata in situazioni caratterizzate da decision-making decentralizzato e da complementarietà strategica. Il primo capitolo analizza un regime-change game, in cui un governo autoritario può influenzare il consenso popolare attraverso l’implementazione di uno strumento di policy. A policy implementata, i cittadini possono tentare di destituire il governo in carica attraverso una rivolta popolare, la cui probabilità di successo è proporzionale al numero di partecipanti, quest’ultimo proporzionale al livello medio di malcontento. Per migliorare l’efficacia del policy-making, il governo necessita di informazioni affidabili sul consenso popolare, tipicamente difficili da reperire. Tali informazioni sono potenzialmente destabilizzanti, poiché aiutano i cittadini a coordinare meglio la loro azione collettiva. I risultati suggeriscono che maggiore trasparenza è desiderabile ex ante per quei regimi che, in equilibrio, hanno maggiore probabilità di implementare delle politiche di consensus-building. Maggiori livelli di libertà di informazione dovrebbero quindi essere osservati in regimi né troppo deboli, né troppo forti. Il secondo capitolo propone un modello di bank run, in cui la presenza di un mercato secondario efficiente dal punto di vista informativo destabilizza una istituzione a priori solida, tramutando uno shock temporaneo di liquidità in una spirale di fire-sales. Gli investitori di un fondo open-ended posso richiedere la liquidazione anticipata delle proprie quote dopo aver ricevuto informazioni private riguardo alla qualità degli asset in portafogli. Per rimborsare le quote, il fund manager vende una quota di asset sul mercato secondario. I potenziali acquirenti estraggono informazione dall’osservazione dell’offerta aggregata: maggiori volumi d’offerta corrispondono ad un maggior numero di investitori pessimisti, e suggeriscono quindi che gli asset potrebbero essere di scarsa qualità. Temendo una spirale discendente dei prezzi, anche gli investitori meno pessimisti sono indotti, ex ante, a liquidare le proprie quote, ulteriormente sostenendo il feedback negativo. Quando l’informazione privata è sufficientemente imprecisa, complementarietà strategica nelle azioni degli investitori del fondo emerge endogenamente. / This dissertation consists of two essays, aimed at providing a sound theoretical investigation of the signaling role of (observed) collective behavior in environments characterized by incomplete information and strategic complementarity. The effects of both endogenous signaling and (the disclosure of) exogenous public information on the degree of coordination failure that arises from decentralized decision-making are analyzed in-depth. In the first chapter I analyze a regime-change game, where an authoritarian government can influence popular support via the implementation of costly policies. Citizens can challenge the government via a riot, whose chances to succeed increase with the unknown average popular discontent. In order to fine-tune its policy-making, the regime needs reliable information about popular consensus. Such information, however, improves the ability of citizens to coordinate their revolt. I show that public information is ex ante beneficial for those regimes which are more likely to build consensus via policy-making in equilibrium. Higher levels of media freedom should therefore be observed in regimes that are neither too weak, nor too strong. In the second chapter I study a bank run model, where the informational efficiency of a (secondary) financial market pushes into insolvency an a priori solvent institution after a temporary, non-fundamental liquidity shock. The most pessimistic investors of an open-ended fund are allowed to ask for the early liquidation of their share after receiving private information about the economic fundamentals of the fund’s portfolio of assets. Some of the assets in portfolio are sold in the secondary market to meet those investors’ requests. Higher volumes of early redemptions decrease both the current price, via a standard law-of-demand effect, and the future price, by signaling bad news to the market. Anticipating such effect, less pessimistic investors, too, opt for early liquidation, thus further exacerbating the price spiral. Strategic complementarity arises endogenously when investors’ private information is sufficiently poor. In this case, a spiral of fire sales is observed in equilibrium.
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Formazione e informazione di attualità. Modelli, metodologie, esperienze, confronti / Education and News Media. Models, Methods, Experiences, ComparisonsVALMACHINO, CHIARA 02 April 2007 (has links)
Questa tesi analizza le relazioni tra informazione e formazione degli adolescenti. la prima parte descrive il sistema dell'informazione e i suoi meccanismi nell'età tardo. moderna; offre una definizione dell'adolescenza, soprattutto rispetto ai processi di costruzione della cittadinanza . Si presenta, infine, lo stato della ricerca empirica sul tema in oggetto.
La seconda sezione si occupa dei modelli pedagogici e delle metodologie didattiche per l'educazione alla/con l'informazione presentando, infine, recenti esperienze realizzate in Italia e in Germania. / This dissertation analyses the relationship among news, teenagers and education.
The first part describes how the information-system works in the late-modern age; it draws a picture of the today's teenagers-generation and the making of citizens processes. Finally it gives an overview of the empirical research concerning teens and news.
The second part suggests pedagogical models and methods to introduce news in (civic) education, concluding with recent didactical experiences in Italy and Germany.
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Il diritto di controllo del socio di S.r.l. / The Shareholder's Right of Control in the Italian Limited Liability CompanyMAGGIORE, LAURA 04 April 2008 (has links)
La tesi affronta il tema del diritto di controllo del socio di s.r.l., sviluppando, nel primo capitolo, l'analisi dell'evoluzione storico-normativa del diritto di controllo individuale. Dopo aver esposto le elaborazioni dottrinali che hanno esaminato la diversa estensione quali-quantitativa del diritto in questione nelle sue diverse manifestazioni, dall'art. 2261 c.c. fino all'art. 2422 c.c., si rintraccia nella posizione del socio amministrato rispetto alla vocazione ad amministrare l'elemento capace di determinare la misura e il contenuto del controllo nei differenti tipi sociali. Il rapporto tra l'ampiezza del diritto di controllo e la qualità di socio amministrato nelle differenti tipologie societarie può essere letto in termini di proporzionalità diretta: il diritto di controllo, infatti, è tanto più ampio quanto maggiore è lo spazio riservato, seppur in potenza, al socio nel governo della società. L'estensione massima del diritto in esame, in attesa di una riforma della disciplina delle società di persone, è raggiunta nell'art. 2476, secondo comma, c.c. e la ratio di una tale ampiezza del diritto di controllo si rinviene nella volontà del legislatore di livellare la posizione del socio amministrato di s.r.l. su quella del socio amministratore, almeno sotto il profilo dell'accesso all'informazione.
Oggetto del secondo capitolo è l'estensione contenutistica del controllo, l'indagine del rapporto tra controllo e informazione e l'analisi dell'attività di controllo in termini di processo che si articola in più fasi. Ciò chiarito si aprono una serie di problemi che riguardano principalmente quanta e quale informazione dare o permettere di acquisire ed entro quali limiti. A tal proposito l'analisi giunge alla conclusione secondo cui il diritto in questione non incontra nessun limite salvo quello, seppur non espresso, della buona fede.
Nel terzo capitolo si leggono le riflessioni in merito ai soggetti coinvolti nello scambio informativo disciplinato dall'art. 2476, secondo comma, c.c. e i possibili risvolti patologici del rapporto tra il singolo socio non amministratore e gli amministratori, individuati nel loro insieme (salvo il caso di amministratore unico), in qualità di soggetti tenuti a fornire le informazioni richieste e a consentire la consultazione.
L'analisi si conclude, nel quarto capitolo, con una serie di argomentazioni sul tema del rapporto tra l'autonomia statutaria e il diritto di controllo. L'inderogabilità del diritto in questione è affermata sulla base di argomentazioni tratte dall'intera disciplina della s.r.l., dal rinnovato ruolo che l'informazione assume nel tipo sociale in esame come valore fondante che contribuisce a delineare il nuovo ruolo del socio che non partecipa all'amministrazione, nonché dall'individuazione di alcune norme in cui l'informazione è sottintesa o espressamente richiesta. / The object of the study is the shareholder's right of control in the Italian limited liability company ( s.r.l. ).
In the first chapter this right is analysed focusing on the historical development of relevant laws.
The element capable of determining the extent and the content of the control in the different types of company has to be individuated in the position of the managed shareholder compared to the vocation to manage the company.
The relationship between the extent of the right of control and the quality of managed shareholder in the different types of company can be read in term of direct proportionality: the right of control, in fact, is as wider as the space potentially reserved to the shareholder in the management of the company is greater.
Maximum extent of the mentioned right, pending a reform of the partnerships, is reached in art. 2476, second subparagraph, Italian civil code ( c.c. ). The legislator would to level the position of the managed shareholder of s.r.l. to that one of the managing shareholder, at least regarding the right to access information.
The second chapter deals with the extent of the content of control, the survey of the relationship between control and information and the analysis of control activity in term of process articulating in more stages.
This clarification opens a series of issues which concern mainly how much and what information the directors must give or permit to acquire and within what limits. In this respect the analysis concludes that the right in object has not any limits except that one, although not expressed, of good faith.
In third chapter we read the comments with regard to subjects involved in the exchange of information governed by art. 2476, second subparagraph, c.c., and the possible pathological aspects of the relationship between each non managing shareholder and directors, identified as a whole (except in the case of sole director), and in quality of persons liable to provide the information required and to allow consultations.
The analysis concludes, in the last chapter, with a series of arguments about the relationship between the right granted to the shareholder in determining the Bylaw and the right of control. The unavoidability of the right in object is established on the basis of arguments drawn from the whole discipline of s.r.l., from the renewed role that the information takes within s.r.l. as founding value that contributes to outline the new role of the shareholder who is not director, as well as from identification of certain rules where information is implied or expressly requested.
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La comunicazione della salute e del farmaco in ItaliaCICCHIRILLO, MARA 17 June 2011 (has links)
Nella società odierna il termine “salute” assume una valenza sempre più omnicomprensiva e legata al concetto di benessere. L’individuo vive la questione della salute come un problema cogente e quotidiano e si dimostra attivo, ha però bisogno di informazioni e uno degli strumenti più importanti attraverso cui riesce a ottenerle sono proprio i media.
A questa domanda così insistente corrisponde effettivamente una elevata offerta relativa ai temi della salute, ma l’abbondanza di contenuti, anche molto specifici, rende i cittadini disorientati e rischia di divenire un indistinto rumore di fondo in cui risulta difficile trovare ciò che interessa e comprendere cosa sia effettivamente utile, affidabile e corretto.
In questo contesto si inserisce la comunicazione sul farmaco: le aziende farmaceutiche non utilizzano più solo strumenti diretti per comunicare (la pubblicità per i prodotti e verso chi è concesso dalla legge o l’informazione scientifica sul farmaco), ma anche mezzi “indiretti” come i mass media, che contemplano la presenza di intermediari, soprattutto giornalisti.
La ricerca si occupa quindi da un lato di individuare gli strumenti utilizzati dall’industria farmaceutica per comunicare e dall’altro di analizzare le modalità di rappresentazione del tema della salute e del farmaco nei media. / In today's society the term “health” becomes increasingly comprehensive and linked to the concept of wellness. People live the issue of health as a cogent and daily problem and become active, therefore they need information and one of the most important instruments through which they manage to get them is the media system.
This persistent question coincides with abundance of health issues, but the richness of themes, even very specific, makes people confused and could become a blurred background noise in which it is difficult to find what you are looking for and to understand what it is actually useful, reliable and correct.
The communication about drugs stands in this context: pharmaceutical companies are not only using direct instruments to communicate (advertising for products when is permitted by law or scientific information), but also "indirect tools” as mass media, which include the presence of intermediaries, especially journalists.
The research seeks to identify the instruments used by pharmaceutical industry to communicate and secondly to analyze the representation of the theme of health and medicine in media.
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LA RESPONSABILITA' DELLE AGENZIE DI RATING NEI CONFRONTI DEITERZI / The liability of Credit Rating Agencies towards third partiesSAPONARO, MICHELE 13 July 2012 (has links)
L’oggetto del presente lavoro è rappresentato dall'esame del rapporto tra l'attuale regolamentazione delle agenzie di rating e le regole di responsabilità civile cui le stesse agenzie possono essere assoggettate, anche alla luce del trattamento normativo riservato alle agenzie di rating dalla legislazione e dalla giurisprudenza statunitensi e delle teorie sviluppate dalla dottrina sul tema della responsabilità da informazione inesatta al mercato.
L’attuale regolamentazione introdotta dall'Unione Europea svolge un ruolo determinante sia sotto il profilo dell'individuazione del fondamento della responsabilità, sia sotto quello della ricostruzione degli obblighi, della diligenza e della causalità materiale e giuridica. La disciplina comunitaria, anche alla luce della giurisprudenza statunitense, consente di prospettare uno scenario in cui i rater sono soggetti a regole di responsabilità differenziate in ragione del diverso status riconosciuto dalla normativa rilevante.
La nuova regolamentazione comunitaria è chiamata a svolgere il duplice ruolo di fondare una sorta di private action da inadempimento in capo a qualunque investitore nei confronti di un’agenzia registrata e di contribuire a definire il perimetro degli obblighi esigibili da parte dell’agenzia, rafforzando la posizione del terzo investitore danneggiato dal rating inesatto e fornendo un efficace supporto agli strumenti di tutela di tipo pubblicistico. / The present work is focused on the examination of the relationship between the current regulation of credit rating agencies and the rules of civil liability to which agencies may be subject to, in light of the regulatory treatment of the U.S. credit rating agencies, both according legislation and case law, and the legal theories developed on the case of liability for incorrect information to the market.
The regulation introduced by the European Union plays a major role to find out the basis of liability, the duties of diligence and the legal and material causality nexus. EU regulation, in light of U.S. case law, can envisage a scenario in which the raters are subject to different rules of liability on the basis of the different status recognized by the relevant legislation. The new EU regulation is called to play a dual role: to establish, although not explicitly, a sort of private action for negligence on the part of investors against a registered agency, and to help in defining the scope of the obligations of the credit rating agency, strengthening the position of the third investor damaged by inaccurate ratings and providing an useful support to the public enforcement remedies.
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