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Development of DC/AC power converters for applications requiring high efficiency.Rizzoli, Gabriele <1987> January 1900 (has links)
Silicon-based power devices have dominated power electronics applications over the last decades. Research and development in microelectronics have pushed the performance of power devices to face some fundamental limitations of silicon material. Wide band-gap semiconductors, such as silicon carbide, offer a solution to the pressing energy efficiency performance requirements of power electronic systems. Silicon carbide power devices can operate at higher temperatures, higher frequencies, and generate less power losses as compared to traditional silicon-based technologies. The use of wide band-gap transistors, however, is not the only way to increase the efficiency of the converters. Special DC to AC topologies, named soft switching converters, can be adopted as well in order to reduce the switching losses of transistors. The development of DC to AC power converters for applications requiring high efficiency is presented in this thesis. Silicon and silicon carbide based inverters, as well as soft switching inverters, have been analyzed and fabricated for performance comparison.
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Antiutopía y control. La distopía en el mundo contemporáneo y actualMinico, Elisabetta di 13 July 2015 (has links)
Antiutopía y Control. La distopía en el mundo contemporáneo y actual è una tesi dottorale che nasce con l'obiettivo di studiare, dal punto di vista politico, sociale e culturale, le più rilevanti tipologie di controllo a cui varie forme di governo, dalle dittature alle democrazie, hanno sottoposto e sottopongono i propri cittadini. Focalizzandosi principalmente sul XX e XXI sec., l'analisi storica, sociologia e psicologica del fenomeno parte, però, da un punto di vista inusuale, quello letterario della distopia. Oscuro e disincantato opposto dell'ottimista utopia, essa è un genere letterario che descrive il peggiore dei mondi possibili e racconta di popoli pesantemente manipolati, disperati e repressi. L'intenzione dichiarata della letteratura e del cinema distopico è di mettere in guardia i loro fruitori dalle possibili conseguenze di situazioni politiche, sociali o ambientali già degenerate nelle realtà di riferimento degli autori. Lo fanno usando mondi immaginari, lontani nel tempo o nello spazio, invece che ambientazioni contemporanee ai lettori, ma, nella maggioranza dei casi, il male esposto non è altro che la trasfigurazione di una paura o di un problema reale, drammaticamente attuale. La distopia non è solo svago e divertimento, essa può aiutarci a capire l'attuale stato delle cose perché la letteratura, il cinema e i fumetti di una data comunità riflettono la società a cui appartengono. Se il contesto è infetto, la cultura riconoscerà, assimilerà e denuncerà l'infezione. Le ipotesi principali da cui la tesi muove sono tre:
La distopia, con la sua brutale estremizzazione e/o la sua dissacrante parodia di problematiche attuali, può aiutare a delineare un'analisi storica, sociologica e psicologica del controllo politico, sociale e culturale.
La distopia non è solo una degenerazione rintracciabile nei noti processi repressivi del potere totalitario o autoritario, ma è uno strumento di persuasione usato anche nei poteri democratici.
La differenza maggiore tra la distopia dei regimi dittatoriali e quella delle società democratiche risiede nel differente dosaggio che essi fanno di controllo positivo e negativo, di piacere e dolore, di benessere e paura.
Per sviluppare e dimostrare queste ipotesi, la tesi è divisa in tre parti principali. Nella prima, si ripercorre la storia dell'utopia e della distopia, rintracciandone le tematiche ricorrenti e maggiormente caratteristiche e focalizzandosi sul sottogenere politico. Quest'ultimo, infatti, è il tema che più di tutti mostra connessioni con la ricerca in corso, dal momento che la distopia specificatamente politica presenta società fortemente controllate e gerarchizzate, con popolazioni spersonalizzate e manipolate dal potere. Si procede, quindi, con l'analisi di quelle opere che, secondo chi scrive, meglio esprimono il senso soffocante e deformante dell'autorità, come ad esempio 1984 di George Orwell, Brave New World di Aldous Huxley e Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. Completata questa analisi, la tesi si dedica allo studio più strettamente storico, sociologico e psicologico del fenomeno distopico. Nelle seconda e nella terza parte, infatti, si mettono in comparazione le caratteristiche principali delle opere riportate con quelle di diverse realtà storiche del secolo passato e di quello presente. Nella seconda parte, nello specifico, ci si occupa dei poteri dominanti, ossia di totalitarismi e autoritarismi, perché essi incarnano tragicamente meglio di qualunque altro sistema politico l'idea di distopia. Il nazismo, il fascismo, il franchismo, il socialismo sovietico e i regimi che gravitano intorno ad esso, le dittature in America Latina o in Asia, infatti, portano letteralmente l'inferno sulla terra e condannano all'incubo milioni di vite. Nella terza parte, invece, sono le società democratiche, con la loro tendenza a controllare le popolazioni attraverso tecniche suadenti e persuasive del genere panem et circenses, le protagoniste dell'analisi. Sia per i poterei dominanti, sia per quelli democratici, si prendono in esame delle tematiche specifiche. Si indaga sugli agenti e sulle ragioni della violenza fisica e psicologica a cui le popolazioni sono sottomesse, oltre che sull'uso della cultura, della religione, dell'educazione e dell'informazione come strumento di repressione e di condizionamento, soffermandosi in particolare sul ruolo della propaganda e dei mass-media. Si studia la rappresentazione del nemico, in tempo di pace e guerra, e la necessità della sua esistenza per mantenere meglio il controllo sui cittadini. Si valuta, inoltre, la risposta psico-fisica della popolazione all'uso della repressione e della persuasione, per osservare come l'autorità possa influenzare, modificare o, peggio, distruggere, i corpi e le menti dei cittadini ad essa soggetti. Si fa tutto questo con la speranza di circoscrive il “cattivo luogo”, che dovrebbe spaventare non solo nella finzione. / Antiutopía y Control. La distopía en el mundo contemporáneo y actual is a doctoral thesis that offers an historical, sociological and psychological analysis of the social, political and cultural control, implemented by various forms of government, from dictatorships to democracies, to submit their citizens. Focusing on the 20th and 21th century, the research moves from an unusual literary and cinematographic point of view, the dystopian one. Dark and disillusioned opposite of optimistic utopia, dystopia is a genre that describes the worst of all possible worlds and tells about heavily manipulated, desperate and repressed people. The present work is divided into three main parts. In the first, it traces the history of utopia and dystopia, discovering the recurring and most distinctive themes and focusing on the political sub-genre (Orwell's 1984, Huxley's Brave New World, Bradbury's Fahrenheit 451, etc.). Completed this analysis, the thesis studies more closely the dystopian dynamics in historical, sociological and psychological processes. In the second part, the thesis investigates totalitarian and authoritarian powers, because they embody the idea of dystopia tragically better than any other political system. In the third part, the focus is on democratic societies, with their tendency to control populations through persuasive techniques as panem et circenses. For both groups, the research examines specific issues. It analyzes the agents and the reasons of physical and psychological violence, as well as the use of culture, religion, education and information as tools of repression and conditioning, with particular emphasis on the role of propaganda and mass media. It studies the representation of the enemy in time of peace and war, and the need for its existence to maintain a more stable control over the citizens. It also evaluates the psycho-physical response of the population to the use of constraint and persuasion. It tries to understand how authority can influence, change, or worse, destroy the bodies and the minds of citizens subjected to it. The aim of Antiutopía y Control is to delineate the "bad place" in history and remember readers that dystopia should scare not only in fiction.
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Poder local, justicia social y reacción paramilitar: Violencia en los Montes de María (1965 - 2010)González Correa, Lina María 14 January 2016 (has links)
Estudio de la violencia paramilitar en la región de los Montes de María (Colombia) como una respuesta usada por el poder local en contra de las demandas de justicia social y profundización de la democracia de la población. Se aborda un enfoque desde la sociología histórica, propuesta por Charles Tilly, para explicar este fenómeno en función de: i) los procesos históricos de poblamiento y asentamiento social y económico; ii) las formas de organización del Estado en lo local y de la participación política de la población y iii) las dinámicas de la confrontación bélica y de la gestión de los conflictos sociales cuando los grupos armados ingresaron en los territorios de los Montes de María. Del análisis se concluye que hubo diferentes estrategias de violencia parainstitucional que frenaron tres procesos democratizadores fundamentales en los Montes de María: la reforma agraria, el empoderamiento ciudadano para combatir la forma clientelista de acceso a los derechos sociales y, finalmente, la apertura del sistema político para hacerlo más democrático. Los argumentos se presentarán en un marco histórico que transcurre entre 1965 y 2010. / Study of the paramilitary violence in the region of Maria's Mounts (Colombia) like a response used by the local power in opposition to the demands of social justice and deepening of the democracy of the population. An approach is approached from the historical sociology proposed by Charles Tilly, to explain this phenomenon depending on: i) the historical processes of poblamiento and social and economic accession; ii) the forms of organization of the State in the local thing and of the political participation of the population and iii) the dynamics of the warlike confrontation and of the management of the social conflicts when the armed groups joined the territories of Maria's Mounts. Of the analysis one concludes that there were different strategies of violence parainstitucional that stopped three processes democratizadores fundamental in Maria's Mounts: the agrarian reform, the civil empoderamiento to attack the form clientelista of access to the social and, rights finally, the opening of the political system to make it more democratic. The arguments will appear in a historical frame that passes between 1965 and 2010.
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El Espacio Europeo de Educación Superior en España: análisis de los debates parlamentariosPalma i Muñoz, Montserrat 11 January 2013 (has links)
The object of this thesis is the analysis of parliamentary debates in the Spanish Parliament (Congress) on the Bologna process and the construction of the European Higher Education Area in Spain, between 1999 and 2010 when the agenda marked by the Bologna Declaration of 1999 begins to unfold, on the basis of the goals and programs agreed in the six ministerial conferences held over the past ten years of development. It is estimated that the content analysis of the debate and its evolution contributes to perceive, understand and interpret the reactions and positions of various political and social agents. Moreover, it helps to explain the strengths and difficulties of the inclusion of Spain into the European Higher Education Area. Moreover, the comparison of content analysis of the statements of the Bologna process with content analysis of parliamentary debate provides essential information for contrasted assessment of the development of the Bologna process in the Spanish university system / El objeto de estudio es el análisis del debate parlamentario en el Congreso sobre el proceso de Bolonia y la construcción del Espacio Europeo de Educación Superior en España, entre 1999 y 2010 cuando se produce el despliegue de la agenda marcada por la Declaración de Bolonia de 1999 y los programas acordados en las seis conferencias ministeriales celebradas a lo largo de estos diez años. Se estima que el análisis de contenido del debate y su evolución permite percibir, comprender e interpretar las reacciones y posicionamientos de diversos agentes políticos y sociales, así como explicar las fortalezas y dificultades para la incorporación de España en el Espacio Europeo de Educación Superior. La comparación del análisis del contenido de las declaraciones y comunicados del proceso de Bolonia con el análisis de contenido del debate parlamentario ofrece una información esencial para la evaluación contrastada del desarrollo del proceso de Bolonia en el sistema universitario español / L’objecte d’estudi és l’anàlisi del debat parlamentari al Congrés dels Diputats sobre el procés de Bolonya i la construcció de l’Espai Europeu d’Educació Superior a Espanya, durant el període 1999-2010 quan es produeix el desplegament de l’agenda marcada per la Declaració de Bolonya de 1999, de les fites i programes acordats en les sis conferències ministerials celebrades al llarg d’aquests deu anys que la despleguen. S’estima que l’anàlisi de contingut del debat i la seva evolució permet percebre, comprendre i interpretar les reaccions i posicionaments de diversos agents polítics i socials, així com explicar les fortaleses i dificultats que comporta la incorporació d’Espanya en l’Espai Europeu d’Educació Superior. Així mateix, la comparació de l’anàlisi del contingut de les declaracions i comunicats del procés de Bolonya amb l’anàlisi de contingut del debat parlamentari ofereix una informació cabdal per a l’avaluació contrastada del desenvolupament del procés de Bolonya en el sistema universitari espanyol
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Modélisations micro-macro du comportement mécanique des matériaux poreux ductiles : application à l'argilite du Callovo-Oxfordien / Micro-macro modeling of mechanical behavior for ductile porous materials : application to the Callovo-Oxfordian argilliteShen, Wanqing 09 December 2011 (has links)
Ce travail porte sur des modélisations, par techniques d’homogénéisation, de la plasticité des matériaux poreux ductiles. Différentes classes de milieux poreux (avec ou sans compressibilité plastique de la matrice) sont considérées. Pour une matrice de von Mises, nous avons obtenu une expression du critère macroscopique de plasticité des milieux contenant des cavités sphéroïdales aléatoirement orientées. Une extension du critère de Gurson est proposée pour des matériaux dont la matrice est plastiquement compressible et obéit à un critère elliptique. Les résultats obtenus sont appliqués et illustrés dans le cas des milieux à double porosité. Un accent particulier a été ensuite mis sur les géomatériaux poreux. L’argilite du Callovo Oxfordien, géomatériau auquel on s’est intéressé, est modélisé comme un milieu hétérogène, constitué à l’échelle mésoscopique d’une matrice élastoplastique poreuse et d’inclusions élastiques. La transition micro-méso aboutissant à la loi de la matrice argileuse est réalisée pour une phase solide de type Drucker-Prager, à écoulement associé ou non, et pour des cavités sphériques. Tandis que le passage méso-macro s’inscrit dans une démarche d'homogénéisation incrémentale de Hill. Les capacités prédictives du modèle basé sur une phase solide à loi d’écoulement non associée ont été démontrées à travers une large validation expérimentale. Enfin, par souci de simplification du modèle micro-macro proposé pour l’argilite, une version simplifiée du modèle est proposée en s’appuyant sur l’hypothèse d'inclusions rigides. L'introduction d'une règle d'écoulement macroscopique non associée a conduit à des prédictions d’excellente qualité pour l’argilite. / This work focused on the plasticity modeling of ductile porous materials. Different classes of porous media (with or without plastic compressibility of the matrix) are considered. Concerning the case of incompressible matrix obeying to the von Mises criterion, by using limit analysis combined with homogenization techniques, we obtained, a closed form expression of the macroscopic yield function for materials containing randomly oriented spheroidal cavities. An extension of the Gurson criterion is proposed for materials whose matrix is plastically compressible and obeys to an elliptic criterion. The obtained results are applied and illustrated in the case of double porous media. Then, an emphasis is put on porous geomaterials. The Callovo Oxfordian argilite, a geomaterial which is of a primary interest in this study, is modeled as a heterogeneous medium made, at the mesoscale, of a porous elastoplastic matrix and elastic inclusions. The micro-meso transition leading to the constitutive law of the clay matrix is performed for an associated or a non-associated Drucker-Prager solid phase and spherical cavities. The meso-macro transition is performed by means of a Hill incremental homogenization method. The predictive capabilities of the micro-macro model based on a non-associated solid phase have been demonstrated via a wide experimental validation. Finally, a simplified version of the micro-macro model is formulated by assuming rigid inclusions. The introduction of a macroscopic non-associated flow rule allows to obtain excellent predictions for the argillite.
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Quelques contributions à la modélisation micromécanique de l’argilite du Callovo-Oxfordien / Some contributions to the micromechanical modeling of Callovo-Oxfordian argilliteHe, Zheng 11 December 2012 (has links)
Ce travail porte sur la mise en place des outils de modélisation micromécanique permettant d’étudier le comportement de l’argilite du Callovo-Oxfordien. Ce géomatériau poreux est modélisé comme un milieu hétérogène à trois échelles d’espace distinctes. L’échelle microscopique révèle l’hétérogénéité de la phase argileuse sur laquelle s’est appuyé le modèle morphologique synthétisé comme un polycristal poreux. Des prédictions numériques du comportement élasto-plastique et isotrope transverse de la phase d’argile tenant compte d’interactions mécaniques entre des cristaux sont effectuées à l’aide d’une approche incrémentale de Hill. Ensuite, un modèle poroélastique pour matériaux granulaires saturés avec effets d’interface imparfaite est proposé. Sur la base de ce modèle poroélastique et s’appuyant sur le cadre de l’homogénéisation non linéaire, on met en évidence l’impact des interfaces imparfaites de type Mohr-Coulomb cohésif sur le critère de résistance de géomatériaux granulaires. Enfin, nous avons proposé un modèle complet pour la prédiction de la résistance de l’argilite du Callovo-Oxfordien sous l’hypothèse que la matrice argileuse est un matériau poreux avec la phase solide décrite par un critère Drucker-Prager parfaitement plastique. Il est important de noter que le mécanisme de rupture exploré inclut la possibilité d’une concentration de déformation à l’interface de noyau (rigide)-matrice. Ce modèle est analysé en détail et ses prédictions apparaissent tout à fait probantes. / This work focuses on the development of micromechanical modeling tools to study the behavior of the Callovo-Oxfordian argillite. This geomaterial is modeled as a porous heterogeneous medium at three distinct spatial scales. The microscopic scale reveals the heterogeneity of the clay phase on which the morphological model synthesized as a porous polycrystal was based. Numerical predictions of the elastoplastic and transversely isotropic clay phase considering mechanical interactions between the crystals are performed by using an incremental approach. Then, a poroelastic model for saturated granular materials with imperfect interface effects is proposed. On the basis of this poroelastic model and the nonlinear homogenization, we showcase the impact of the cohesive Mohr-Coulomb imperfect interfaces on the strength criterion of granular geomaterials. Finally, we propose a complete model for the prediction of the strength of Callovo-Oxfordian argillite under the assumption that the clay matrix is a porous material with the solid phase described by a perfectly plastic Drucker-Prager criterion. It is important to note that the explored failure mechanism includes the possibility of a strain concentration at the (rigid) inclusion-matrix interface. This model is analyzed in detail and its predictions appear quite convincing.
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Modélisation multi-échelle des comportements plastiques et viscoplastiques des géomatériaux polycristallins / Multi-scale modeling of plastic and viscoplastic behavior of polycrystalline geomaterialsZeng, Tao 12 December 2012 (has links)
La plupart des géomatériaux sont hétérogènes à différentes échelles matérielles. Le comportement mécanique macroscopique de ces matériaux dépend directement de la composition minéralogique et de la microstructure ainsi que leurs évolutions. Cette étude fait un simple essai d'étendre le modèle polycristallin le plus largement utilisé en métallographie à un type de matériaux géologiques quasi-fragiles : le granit. La fonction de charge standard et le potentiel plastique sont modifiés pour tenir compte des principales caractéristiques mécaniques des géomatériaux, e.g. la sensibilité à la pression et la dilatance plastique. Ce modèle d'auto-cohérence d'abord proposé par Hill est adoptée pour relier les champs locaux et ceux globaux. La réponse du macropolycristal est déterminée par le procédé d'homogénéisation classique. La mise en œuvre de la procédure numérique de stress microscopique et macroscopique est donnée et les éventuelles difficultés rencontrées sont mis en évidence. L'identification de sept paramètres micromécaniques est brièvement décrite. La validité du modèle développé est vérifiée par la comparaison entre les prédictions du modèle et les données expérimentales sur le test conventionnels et aussi sur le test traditionnel -- compression triaxiale. / Most geomaterials are heterogeneous material at different scales. The macroscopic mechanical behavior of these materials depends directly on the mineralogical composition and microstructure as well as their evolution. The present study makes a simple trial to extend the most widely used polycrystalline model in metallography to a typical quasi-brittle geological material--granite. The standard yield criterion and plastic potential are modified to consider the main mechanical features of geomaterial, e.g. pressure sensitivity and plastic dilatancy. The full self-consistent model firstly proposed by Hill is adopted to relate the local fields and overall ones. And the macro response of polycrystal is determined by the classical homogenization process. The numerical implementation of local and macro stress update procedure are given and the possible difficulties encountered are pointed out. The identification of seven micromechanical parameters is briefly described. The validity of the developed model is checked through the comparisons between model's predictions and experimental data on both conventional and true triaxial compression tests, respectively.
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Etude expérimentale du calcaire et la constitution de modèle micro-macro pour les roches typiquement poreuses / Experimental study of limestone and constitution of micro-macro model for typically porous rocksHan, Bei 13 September 2018 (has links)
Dans ce travail, une série d’études expérimentales ont été réalisées sur le comportement mécanique, l’évolution de la perméabilité et les effets de la pression interstitielle sur la déformation plastique et la rupture du calcaire d’Anstrude. Les résultats permettent d'identifier deux mécanismes de déformation plastique, leurs effets sur l'évolution de la perméabilité et les effets de la pression interstitielle de pore sur la déformation plastique et le rupture du calcaire saturé à eau. Sur les données expérimentales, la validité du concept de contrainte effective pour la surface plastique et la rupture est discutée. Pour la modélisation du comportement mécanique de la roche poreuse, un modèle micromécanique est d'abord développé sur la base d'un modèle récent de type Gurson pour un matériau poreux avec une matrice de Mises-Schleicher. Considérant que la roche à forte porosité présente un compactage volumétrique sous faible Pc, un modèle non associé est alors proposé. Le modèle proposé est d'abord appliqué et étendu pour décrire les comportements poromécaniques de la craie de Lixhe. Des simulations numériques montrent que le modèle proposé décrit correctement les principales caractéristiques de la craie. Le modèle est ensuite étendu pour décrire le comportement mécanique du calcaire étudié en prenant en compte l'effet de l'évolution de la porosité dans l'effet de durcissement de la matrice solide. D'une craie de forte porosité à un calcaire de porosité moyenne, le modèle proposé est finalement vérifié dans différentes conditions de charge par des comparaisons entre les prédictions numériques et les données expérimentales pour les essaies drainés et non drainés. / In this work, a series of experimental investigations have been performed on the basic mechanical behavior, permeability evolution and effects of pore pressure on plastic deformation and failure of Anstrude limestone. The obtained results allow to identifying two plastic deformation mechanisms, their effects on the permeability evolution, and the effects of pore pressure on plastic deformation and failure of water saturated limestone. Based on experimental data, the validity of effective stress concept for plastic yielding and failure strength is discussed. For modelling of mechanical behavior of porous rock, a micromechanics-based model is firstly developed on basis of a recent Gurson-type model for porous material with a Mises–Schleicher matrix. Considering that the high-porosity rock exhibits a volumetric compaction under low confining pressure, a non-associated model is then proposed. The proposed model is firstly applied and extended to describe the mechanical and poromechanical behaviors of Lixhe chalk. Numerical simulations show that the proposed model describes correctly the main features of the chalk. On considering the mechanical behavior of porous limestone, the model is then extended to describe the mechanical behavior of studied limestone by taking the effect of porosity evolution into account in the hardening effect of solid matrix. From a high porosity chalk to a medium porosity limestone, the proposed model is finally verified in different loading conditions through comparisons between the numerical predictions and experimental data for both drained and undrained tests.
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The impact of spatial concentration on enterprise performance and location choice in Russia / L’impact de la concentration spatiale sur la performance des entreprises en Russie et leur choix de localisationDavidson, Natalia 09 December 2013 (has links)
Les données sur les firmes, les villes et les régions russes des années 1999-2008 sont utilisées pour analyser l’impact de l’agglomération et du potentiel de marché (PM) sur la productivité des firmes et leur choix de localisation. Le salaire, l’infrastructure de transport et le climat économique sont pris en compte. La motivation est de trouver les sources de développement des villes, dont les conditions initiales et la situation actuelle sont considérablement différentes. Les économies d’agglomération sont basées sur le partage, l’adéquation et l’apprentissage. Le Chapitre 3 montre que les économies d’urbanisation et de diversité ainsi que l’effet de PM sont positifs. Les économies de localisation ont la forme de U inversé dans la plupart des cas, mais elles sont positives pour les monovilles ; les économies d’urbanisation sont aussi importantes pour celles-ci. Le Chapitre 4 montre que les économies d’urbanisation résultant de la présence des firmes nationales et étrangères sont positives ; en même temps, les économies générées par les firmes étrangères sont plus importantes. Les économies de localisation qui proviennent des firmes nationales ont la forme de U inversé ; celles qui proviennent des firmes étrangères sont contradictoires. Le Chapitre 5 étudie le choix de localisation par les firmes parmi les villes. Les économies d’urbanisation ainsi que le PM ont l’impact positif sur un choix de localisation. Les économies de localisation gardent la forme de U inversé. Le choix de localisation par les firmes étrangères est plus influencé par l’agglomération, le PM et le climat économique que celui fait par les firmes nationales à cause des possibilités de choix plus grandes. / Firm, city and regional level data for Russia, years 1999-2008, is employed to analyze the effects of agglomeration level and home market potential (HMP) on enterprise productivity and location choice. City average wages, transport infrastructure and business environment are considered. Our motivation is search for sources of economic development in the Russian cities, which differ significantly in their initial conditions and present situation. Agglomeration economies are associated with the opportunities for input sharing, matching and knowledge spillovers. In Chapter 3, urbanization and diversity economies as well as HMP are found to be positive. Localization economies have an inverted U shape for the majority of specifications, but are positive for the monotowns, showing the importance of firms’ concentration in the same industry for enterprise performance. Urbanization economies are important for the monotowns too. In Chapter 4, it is found that urbanization economies arising from presence both of national and foreign firms are positive, while those arising from the foreign firms’ presence are relatively larger. Localization economies arising from the national firms’ presence have an inverted U shape; localization effects arising from the foreign firms’ presence are contradictory. In Chapter 5, enterprise location choice for a city is estimated. Both urbanization economies and HMP positively affect location choice; localization economies keep the inverted U shape. Foreign firms’ choice for a city is more affected by agglomeration, HMP and institutional infrastructure, probably as they have greater opportunities than the national firms to choose location.
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Las Políticas Hídricas Catalanas (1980-2000): Los Agricultores de Lérida y el Gobierno del AguaDíaz, Leonardo 11 April 2002 (has links)
Los problemas referidos al agua pueden ser estudiados desde diferentes perspectivas. Esta investigación enfatiza la dimensión sociocultural de la Política de Aguas y combina aportes de diferentes disciplinas y en particular de la Ciencia Política y del Análisis de Políticas Públicas.El conflicto social por la provisión o el uso contínuo de recursos ('guerras del agua'), está originado no sólo por la escacez o distribución irregular sino también por los diseños institucionales que condicionan las acciones de los actores más importantes. La tesis aborda especialmente las instituciones creadas por el hombre para el uso y la explotación del agua. Estas instituciones moldean las preferencias y concepciones de los actores sobre la naturaleza del agua.El presupuesto básico a nivel teórico de la Tesis es que los intereses de los actores, sus concepciones y propuestas científico-tecnológicas están basadas en diferentes culturas de gestión del agua: Estos 'estilos de gestión' están determinados por valores y creencias compartidas y por las estructuras de interacción. Estas culturas son limitadas y tienen un carácter competitivo.La diversidad de actores, la complejidad de interacciones y la fragmentación de las políticas e instituciones son factores que aconsejan profundizar el análisis en áreas específicas o actores que participan en la política de aguas.La investigación prioriza a los agricultores porque estos son actores claves en el proceso de las políticas hídricas. La investigación considera el período 1980-2000 y abarca el área territorial irrigada más importante de Cataluña que coincide con la de las Comunidades Generales de Regantes de la Provincia de Lérida: Pinyana, Urgel y Aragón y Cataluña.Son estudiadas las características institucionales, las formas de interacción y el comportamiento y estrategia de los agricultores, focalizando especialmente en la influencia de estos actores en los procesos de tomas de decisiones de las políticas hídricas y en la competitividad existente con los usos urbanos de Barcelona. Los procesos de decisión de los embalses de Rialb y Santa Liestra muestran la importancia de las tendencias culturales como también la capacidad de los regantes para articular los intereses territoriales y las propias inercias institucionales de las políticas hídrica y agraria.La metodología de investigación utiliza diferentes técnicas de estudio que se han desarrollado en diferentes fases de la investigación. / Problems concerning water can be studied from different perspectives. The current study emphasises the sociocultural dimension of Water Policy and combines approaches of different disciplines and particularly from Political Science and Policy Analysis.The social conflict for profiting of the resources ('water wars') or the continuous use of them, is originated not only for scarcity or irregular distribution but also for the institutional designs that compel the actions of the principal actors. The thesis especially refers to the institutions created by man for the use and exploitation of water. These institutions regulate the human activities and they also mold the preferences and concepts of the actors about the nature of water. Basic theorical assumption of this study is that actors's interests, conceptions and scientific-technological proposals are based on the different water management cultures. These 'ways of management' are determined by shared values and beliefs and by ways of interactions. These cultures are limitated and have a competitive character.Diversity of actors, complexity of interactions and fragmentation of policies and institutions accomplish to deepen the analysis in specific areas or actors participating in water policy.Farmer-oriented research exists because farmers are key actors in water policy process. The research frames the period 1980-2000 and evolves the most important irrigated area of Cataluña ubicates in Lérida: Comunidades Generales de Regantes of Pinyana, Urgel and Aragon and Catalunya. The institutional characteristics, the ways of interaction and the factors that affect the behaviour and the strategy of the farmers, are studied, specially focusing the influence of theses actors in de decision making of catalonian water policy and their competitiviness with urban uses of Barcelona. The decison making process of Rialb and Santa Liestra dams shows the importance of cultural bias but also the capacity of irrigators to articulate territotial interests and the proper institutional inertias of water and agrarian policies.Metodology of investigation use diferent techniques developed in different phases the study.
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