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Práticas e processos de mediação pedagógica em cursos de pedagogia na modalidade EAD

Nicolodi, Suzana Cini Freitas 20 December 2012 (has links)
Submitted by Maicon Juliano Schmidt (maicons) on 2015-03-24T13:26:58Z No. of bitstreams: 1 Suzana Cini Freitas Nicolodi.pdf: 920240 bytes, checksum: ca95ccad3a16aaac8e1470f696c5a1a3 (MD5) / Made available in DSpace on 2015-03-24T13:26:58Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Suzana Cini Freitas Nicolodi.pdf: 920240 bytes, checksum: ca95ccad3a16aaac8e1470f696c5a1a3 (MD5) Previous issue date: 2012-12-20 / Nenhuma / Data la forte crescita e sviluppo dell'istruzione a distanza negli ultimi dieci anni in Brasile ed è stato l'opzione modalità dello Stato di offrire, e interiorizzare democratizzare l'accesso a un'istruzione di qualità, portando ad una carenza di insegnanti in formazione di base, l'inchiesta attuale, Pratiche e processi aventi diritto corsi mediazione pedagogici in modalità a distanza, ha cercato di capire come le pratiche sono sviluppati e dei processi di mediazione pedagogica nei contesti formativi in modalità formazione a distanza, utilizzando le tecnologie digitali. Preso come riferimento Pedagogia Corsi di UAB offerti da istituti di istruzione in Paraná. Incluso il contributo delle quattro istituzioni partner che offrono i corsi di Pedagogia UAB in modalità a distanza. La prima fase dello studio è stata rivolta ai coordinatori dei corsi, utilizzando interviste semistrutturate, sperando di capire come il progetto è stato costruito corsi pedagogici, pratiche di insegnamento che sono le più utilizzate e significate in queste modalità , e il valore che attribuiscono alla didattica e alla formazione degli attori che partecipano alla realizzazione dei corsi. La seconda fase della ricerca, rivolta a studenti di un istituto, ha cercato di condurre focus group, delucidare i concetti di formazione, la mediazione e la qualità che questi ragazzi costruirono lungo i sentieri dell'esperienza vissuta nella formazione a distanza. L'approccio di ricerca assunto qualitativa, utilizzando la descrizione e dialogo con i dati nel processo. Come risultati principali si possono citare: un punto di riferimento forte nei progetti fisici aula di educazione pedagogica dei corsi censiti, le pratiche pedagogiche usano ancora il paradigma centrale dell'insegnamento, con l'insegnante come il centro principale del processo, l'importanza di una formazione specifica per gli insegnanti agire in questa modalità, il riconoscimento della conoscenza relativa al lavoro collettivo necessarie sono indicate nel DL, e anche come questi temi sta influenzando la formazione e la valutazione degli studenti che fanno i loro corsi. / Dado o forte crescimento e desenvolvimento da EaD na última década no Brasil e tendo sido a modalidade a opção do Estado para oferecer, democratizar e interiorizar o acesso à uma educação de qualidade, levando em o déficit de docentes na educação básica, a presente investigação, intitulada Práticas e Processos de Mediação Pedagógica em cursos de Pedagogia na Modalidade EaD, buscou compreender como são desenvolvidas as práticas e os processos de mediação pedagógica em contextos formativos na modalidade EaD, que utilizam as tecnologias digitais. Tomou como referente os Cursos de Licenciatura em Pedagogia da UAB ofertados por Instituições de Ensino paranaenses. Contou com a contribuição de quatro Instituições parceiras da UAB que ofertam os Cursos de Pedagogia na modalidade a distância. A primeira etapa do estudo foi direcionada aos coordenadores dos Cursos, usando entrevistas semiestruturadas, na intenção de compreender como o projeto pedagógico dos cursos foi construído, que práticas pedagógicas são mais utilizadas e significadas na modalidade, e o valor que atribuem à formação docente e dos atores envolvidos na realização dos Cursos. A segunda etapa da pesquisa, direcionada aos estudantes de uma das Instituições, procurou, através da realização do Grupo Focal, desvendar as concepções de formação, qualidade e mediação que estes sujeitos construíram ao longo dos percursos formativos vividos na experiência de EaD. A abordagem da pesquisa assumiu caráter qualitativo, usando a descrição e o diálogo com os dados no decorrer do processo. Como principais achados podem ser mencionados: a forte referência do ensino presencial físico nos projetos pedagógicos dos cursos pesquisados; as práticas pedagógicas ainda utilizam a centralidade do paradigma do ensino, tendo o professor como principal centro do processo; a importância da formação específica dos docentes para atuar na modalidade; o reconhecimento dos saberes relativos ao trabalho coletivo são apontados necessários na EaD e, ainda, como estas questões vem impactando na formação dos estudantes e a avaliação que fazem dos seus Cursos.
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Preferenze pittoriche e personalità. Il ruolo della familiarità artistica come fattore di mediazione / Pictorial Preferences and Personality. The Role of the Artistic Familiarity as Factor of Mediation

GATTI, MONICA 28 February 2007 (has links)
Ciascuno di noi, posto davanti a un'opera d'arte è in grado di esprimere una preferenza, anche se non l'ha mai vista prima. Child (1965) sosteneva come in questo processo di valutazione fosse determinante il ruolo giocato dalla personalità, tuttavia l'autore aggiungeva anche che la conoscenza o l'esperienza in campo artistico potrebbero ridurre se non annullare questo effetto. Furham e Walker (2001) hanno invece sottolineato come la personalità potrebbe essere maggiormente legata allo sviluppo della familiarità artistica invece che determinare direttamente le preferenze pittoriche. Il presente lavoro si pone dunque l'obiettivo di studiare la familiarità artistica in veste di mediatore tra le variabili di personalità e le preferenze pittoriche. I risultati mettono in luce come questa mediazione avviene per la ricerca di brivido e avventura, il bisogno di chiusura cognitiva e la sensibilità estetica (fattori di bellezza classica e rapimento estatico). Sempre attraverso questi modelli di mediazione, le preferenze pittoriche sono state analizzate considerando le principali caratteristiche dello stimolo: lo stile pittorico, il soggetto rappresentato e il livello di complessità. in particolare lo stile e il soggetto hanno messo in luce interessanti differenze. Si auspicano futuri studi che tengano conto degli effetti di interazione sia tra le variabili di personalità, sia tra le caratteristiche delle opere pittoriche. / Everyone could say if he likes or not a work of art, even if he never saw it before. Child (1965) stressed the importance of the personality traits for this process of evaluation, however he also suggested that personality variables become less important as knowledge of art increases. Furham e Walker (2001) proposed that personality variables predict exposure to art (galleries visited, art purchased, art studied) which in part predicts familiarity which is the most direct predictor of art preferences. The aim of this study is testing the role of artistic familiarity as mediator between personality traits (predictors) and pictorial preferences (outcome). Results show mediation for thrill and adventure seeking, need for cognitive closure and aesthetic sensitivity. Pictorial preferences are also studied in mediation models considering the characteristics of the works of art: style, represented subject and simplicity/complexity. In particular, the style and the represented subject show significant differences. Future research is needed, particularly on the study of the interaction between both personality variables and pictorial characteristics.
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Scritture del margine: Ermanno Stradelli in Amazzonia / Escritas da margem: Ermanno Stradelli na Amazônia

Raponi, Livia 25 October 2018 (has links)
Obiettivo principale di questa tesi è quello di ricostruire, a partire dallinsieme dellopera e dei documenti disponibili, la traiettoria biografica, la personalità e la poetica di Ermanno Stradelli, viaggiatore, autore ed emigrante italiano del secolo XIX. Si intende mostrare come la sua relazione con lAmazzonia e lincontro con le società tradizionali amerindie siano generatori di una trasformazione, sia nellambito della produzione, che ne viene marcata da un intenso poligrafismo, sia in quello esistenziale. Il lavoro si avvale di nuovi dati storiografici, emersi da una ricerca condotta sul campo e dallesame approfondito delle fonti esistenti. Verrà evidenziata loriginalità dellinterpretazione delluniverso amazzonico di Ermanno Stradelli, in particolare con riferimento alle espressioni culturali dei popoli indigeni. A questa corrisponde una narrazione altrettanto originale, per contenuti e forme, che attraversa vari ambiti - cartografico, fotografico, geografico, diaristico, letterario, linguistico - tra loro in costante dialogo, acquistandone spessore e completezza. Nel seguire i passi di Ermanno Stradelli in Amazzonia, lelemento del margine ritorna continuamente, come meta individuale, come oggetto di ricerca geografica, linguistica ed etnografica, come preoccupazione ricorrente, come tonica esistenziale. Una tensione verso ciò che è eccentrico e periferico, che nella resistenza allomologazione e nel suo fare da contrappunto alle dinamiche del centro acquista interesse e incanto. Un elogio del margine - testimoniato dal complesso della produzione e dellattività di Ermanno Stradelli che assume i toni, sul finire della sua vita, dellelegia. / O principal objetivo desta tese é reconstruir, a partir do conjunto da obra e dos documentos disponíveis, a trajetória biográfica, a personalidade e a poética de Ermanno Stradelli, viajante, autor e emigrante italiano do século XIX. Pretende-se mostrar como a sua relação com a Amazônia e o encontro com as sociedades tradicionais ameríndias sejam geradoras de transformações, tanto no âmbito de sua produção, marcada por um intenso poligrafismo, quanto no âmbito existencial. O trabalho se vale de novos dados historiográficos, emersos a partir de uma pesquisa de campo, e do exame aprofundado das fontes já existentes. Será evidenciada a originalidade da interpretação do universo amazônico de Ermanno Stradelli, especialmente no que se refere às expressões culturais dos povos indígenas. A isto corresponde uma narração igualmente original, no conteúdo e na forma, que atravessa vários âmbitos cartográfico, fotográfico, geográfico, diarístico, literário, linguístico em constante diálogo entre eles, adquirindo consistência e completude. Seguindo os passos de Ermanno Stradelli na Amazônia, o elemento da margem retorna continuamente, como meta individual, como objeto de pesquisa geográfica, linguística e etnográfica, como preocupação recorrente, como tônica existencial. Uma tensão em direção ao que é excêntrico e periférico, que na resistência à homologação e no seu contrapor-se às dinâmicas do centro, adquire interesse e encanto. Um elogio da margem testemunhado pelo conjunto da produção e da atividade de Ermanno Stradelli que, ao final de sua vida, assume o tom da elegia.
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Verso una comunicazione sistemica nei musei archeologici : Il ruolo degli strumenti digitali : caratteristiche e modelli / Vers une communication systémique dans les musées archéologiques : Le rôle des outils numériques : caractéristiques et modèles

Campetella, Paolo 31 May 2016 (has links)
Cette recherche a pour objectif d’étudier les processus d’intégration topologique et narrative des technologies numériques de communication au sein des expositions proposées par les musées archéologiques de site. Alors que les techniques numériques sont d’utilisation courante dans les pratiques de recherche, leurs réelles implications dans les processus communicationnels des musées archéologiques restent encore peu identifiées. Le musée de site se présente comme un contexte muséal particulier, synthèse entre exposition muséale, où il est possible d’intervenir sur l’écologie de l’espace d’exposition, et vestiges archéologiques qui sont au centre d’un processus de valorisation du patrimoine. La recherche sur le terrain s’est concentrée sur deux musées archéologiques de site : les Musées du Capitole, et tout particulièrement la Section consacrée au Temple de Jupiter Capitolin, et le Musée Archéologique de Grenoble Saint- Laurent. Prenant en considération les formes d’intégration des dispositifs de médiation par rapport à l’exposition, à l’orientation du visiteur entre la réalité archéologique et la reconstitution proposée et à l’organisation des contenus, cette recherche identifie certains éléments jugés fonctionnels c’est-à-dire servant à la création de sens de la part du visiteur au cours de son expérience de visite. Ces éléments sont mis en évidence grâce à une analyse spatiale et pragmatique des différentes sortes de dispositifs présents dans les expositions. Cela permet de comprendre l’importance de l’apport des technologies numériques dans les processus de médiation culturelle, au-delà du sens commun qui leur attribue une valeur positive sans tenir compte de leur effet réel sur le fonctionnement communicationnel du musée. La recherche met en outre en évidence certains aspects pouvant distinguer des types de stratégies de communication indépendamment des caractéristiques spécifiques des dispositifs intégrés. Cette recherche propose une définition des différents degrés d’intégration topologique et narrative des outils numériques par rapport aux autres outils de médiation culturelle utilisés au sein des expositions archéologiques. Ce modèle d’analyse peut donner aux professionnels du secteur muséal la possibilité d’évaluer la communication des musées et d’introduire, d’une façon pondérée, d’éventuelles modifications. / This research focuses on the spatial and narrative integration of information and communication technology (ICT) applications within archaeological site museums. While the use of new technologies in the archaeological research and the adoption of digital tools in museum exhibits are widely spread, their real implications in the communication processes of archaeological museums are less defined. The site museum is as a peculiar museum context where an archaeological site is communicated as the final outcome of a preservation and enhancement cultural heritage process. The research was carried out through the analysis of exhibitions in two site museums: the Capitoline Museums (Section dedicated to the Temple of Capitoline Jupiter) and the Archeological Museum of Grenoble, Saint-Laurent. The ways ICT are integrated in the exhibitions are analyzed focusing on their spatial positions, the visitor orientation both in the real archeological site and the virtual reconstructions displayed, and the organization of the content. The research aims at identifying functional elements that can enhance an active role of the visitor in meaning making. These elements are detected through spatial and pragmatic analysis of different exhibition devices. This approach allows the understanding of ICT role in cultural mediation strategies, overcoming the common sense that assigns a positive value to digital devices, regardless of their actual effects on museum communicative functions. The research also highlights some aspects that can help in identifying the application of specific communication strategies despite of the devices characteristics. This research suggests a definition of different levels of spatial and narrative integration for ICT, in relation to other cultural mediation tools used in archaeological exhibitions. This analysis model can provide museum professionals with an assessment tool for their museum communication actions.
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Etica e comunicazione: un confronto interculturale nell'interazione verbale / Ethics and Communication: a Cross-Cultural Analysis of Verbal Interactions

SCHUSTER, CHIARA 07 April 2008 (has links)
Oggi, l'Italia è un paese multietnico. Dietro i movimenti migratori non vi sono però solo dati statistici, ma persone con culture e storie personali diverse, con cui gli operatori a contatto con gli immigrati devono confrontarsi. Ciò ha condotto alla nascita della mediazione linguistico-culturale, un settore sorto nella fase più acuta del fenomeno dell'immigrazione, gli anni Novanta, per rispondere alle esigenze specifiche di assistenza medica e legale degli immigrati. L'intento del presente lavoro di ricerca è quello di studiare l'interazione verbale e non verbale tra medico o infermiere e paziente straniero nel contesto della mediazione linguistica-culturale in una struttura socio-sanitaria. All'interno dell'interazione verbale si analizzeranno le teorie della cortesia linguistica applicate a un contesto socio-sanitario multietnico. Si andrà a verificare se esiste una lingua di mediazione, se la lingua inglese funge da lingua franca nell'interazione verbale medico o infermiere e paziente straniero e se esistano strategie empatiche comunicative verbali e non verbali comunemente utilizzate in corsia dal personale ospedaliero. Si studierà inoltre come l'analisi della conversazione, in particolare l'analisi delle strategie empatiche comunicative verbali e non verbali, possa essere utilizzata a fini didattici e pedagogici nella formazione linguistica e interculturale di studenti di medicina nel nuovo contesto sociosanitario multiculturale. / Italian society has undergone massive transformation, arising today as a true multiethnic society. Migration movements are not simply a phenomenon of statistical data but involve people from different cultures and personal backgrounds. Immigration is behind the onset of community interpreting in Italy at the beginning of the '90s. Community interpreters catered for all medical and legal needs of immigrants. Today, it is common practice in Italy that doctors and nurses interact with immigrant patients. The aim of the thesis is to study verbal and non-verbal strategies of communication between doctors or nurses and immigrant patients in this new multiethnic medical environment. The study will examine strategies of politeness theory, whether English is a lingua franca in the doctor or nurse and immigrant patient interaction and whether there are empathic verbal and non-verbal strategies of communication commonly used in the hospital ward by doctors and nurses. The study will also examine how conversational analysis, in particular the analysis of empathic verbal and non-verbal strategies of communication can be used for didactic and pedagogical purposes so as to prepare medical students linguistically and culturally to interact with their future patients in this new multiethnic medical environment.
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Risate in scatola: storia, mediazioni e percorsi distributivi della situation comedy americana in Italia

BARRA, LUCA 17 June 2011 (has links)
Nel contesto italiano, molti prodotti mediali sono di origine straniera: diffusi o trasmessi insieme a quelli di produzione nazionale, al tempo stesso cambiano spesso forma, per andare incontro al pubblico italiano, e diventano, almeno in parte, diversi dall’originale. La tesi vuole, pertanto, porre le basi teoriche per uno studio sistematico dei processi di “mediazione” che intercorrono nel passaggio di un testo mediale da un Paese all’altro: l’appropriazione nazionale (“italianizzazione”), l’adattamento, la distribuzione, la circolazione e la messa in pagina di contenuti e prodotti. Tali strumenti trovano poi applicazione (e insieme conferma) nell’analisi delle vicende italiane della sitcom americana, e di alcuni titoli in particolare, sotto tre punti di vista: la ricostruzione della storia del genere, che segue le evoluzioni del sistema televisivo e mediale nazionale e da questo è mediato; la definizione delle oscillazioni e variazioni che il testo affronta, senza limitarsi alla traduzione ma seguendone l’adattamento e la traslazione; infine, il racconto dei percorsi tra mercati, doppiaggi e reti che compongono la filiera della sitcom, mettendo in evidenza il ruolo intermedio svolto dalle routine produttive e dagli addetti ai lavori coinvolti nella distribuzione internazionale (e poi, nel nuovo contesto, nazionale). / In the Italian context, several media products have foreign origins: diffused or broadcast together with the national productions, they often change their nature in order to reach the Italian audience, and consequently become partially different products. Therefore, this dissertation aims to put the theoretical basis of a systematic study of the “mediation” processes that take place in the passage of a media text between two countries: national appropriation (“Italianization”), adaptation, distribution and circulation of different contents and products. Subsequently, these tools are applied on (and confirmed by) the analysis of the Italian vicissitudes of the US-made situation comedy, focusing on five titles, in order to study three aspects: the genre history on Italian TV, connected with the evolution of the national TV and media system; the variations and gaps that every text has to face, thus expanding the concept of translation into adaptation and transposition; in conclusion, the US sitcom chain in Italy, including TV markets, dubbings and broadcasting, highlighting the intermediary role played by production routines and professionals involved in the national and international distribution.
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I folli in cammino : saggio sulle rappresentazioni e i significati della figura del folle nelle letterature dell'Africa nera, francofone e anglofone, dalle indipendenze ai giorni nostri / Les fous en marche : essai sur les représentations et les significations de la figure du fou dans les littératures d'Afrique noire, francophones et anglophones, des indépendances à nos jours / Fools on the way : an essay on the representations and meanings of the madman in Francophone and anglophone Black African Litteratures from Independence to now

Tarquini, Valentina 02 May 2012 (has links)
La récurrence de la figure du fou errant dans le roman d’Afrique noire suscite bien des questionnements sur les raisons de sa mise en oeuvre dans l’époque tumultueuse des prétendues indépendances. Cette étude couvre un laps de temps allant des années 1950 à la première décennie du nouveau siècle ; et elle inclut les textes narratifs francophones et anglophones en vue de fournir une vue d’ensemble permettant de retracer l’évolution de la représentation du fou d’un point de vue diachronique. L’étude typologique de fous errants précède une analyse du discours dans le texte littéraire focalisée sur trois niveaux : le plan de l’énonciation,celui des techniques romanesques et le plan du langage de l’imaginaire. Il en résulte un dynamisme évoquant l’emprise du fou sur les trois instances du discours, d’où l’hypothèse du fou comme étant une figure de médiation dans les différents domaines de la société : médiateur spirituel et religieux ; interlocuteur intermédiaire avec l’autorité institutionnelle ; et enfin dispositif médian en littérature, aussi bien dans la pratique scripturale que dans l’institution littéraire. Le caractère marginal du fou dans la société et l’élan réformateur qu’il assume à l’époque contemporaine, font de lui un outil cognitif capable de créer un nouveau code littéraire et d’articuler le discours africain en quête d’autonomie. Les mêmes caractéristiques marquent en outre le statut des oeuvres africaines et du romancier dans la situation actuelle. / The recurrence of wandering madmen and fools in the black African novel raises many questions about the reasons behind its implementation during the so-called independences. This study covers a time span ranging from the 1950s to the first decade of 2000. It includes Francophone and Anglophone fiction in order to gain an overview that allows one to observe an evolution in the representation of the fool with a diachronic perspective. The typological study of wandering fools precedes the discourse analysis in the literary texts, focusing on three levels: speech, narrative procedures and imagery. It fallows that the fool’s dynamism recalls his impact on the three modes of discourse. This leads to a hypothesis that he is a figure of mediation in many areas of society, being a spiritual and religious mediator, an intermediary to institutions of authority,and even an intermediary in literature, both in writing and in the literary institution. The social marginalization of the fool and the reformist zeal he takes in contemporary times, make him an instrument of knowledge that can create a new literary code and articulate the African discourse in its quest for autonomy. Moreover, these features mark the social status both of African works and of the novelist in the literary scene. / La ricorrenza della figura del folle in cammino nel romanzo dell’Africa nera suscita numerosi interrogativi sulle ragioni della sua messa in opera nell’epoca turbolenta delle cosiddette indipendenze. Lo studio abbraccia un arco temporale che va dagli anni ’50 al primo decennio del 2000 e comprende la narrativa francofona ed anglofona al fine di ricostruire una panoramica che permetta di tracciare l’evoluzione della rappresentazione del folle sul piano della diacronia. A uno studio tipologico di folli erranti segue l’analisi del discorso nel testo letterario che si focalizza su tre piani: quello dell’enunciazione, quello dei procedimenti narrativi e quello del linguaggio dell’immaginario. Ne risulta un dinamismo che evoca il dominio del folle sulle tre istanze del discorso, da cui l'ipotesi del folle come una figura di mediazione nei diversi ambiti della società : mediatore spirituale e religioso ; interlocutore intermediario con l’autorità istituzionale ; infine strumento mediano in letteratura, tanto nella pratica della scrittura quanto nell’istituzione letteraria. Ilcarattere marginale del folle nella società e lo slancio riformista che egli assume nella contemporaneità, fanno di lui uno strumento conoscitivo in grado di creare un nuovo codice letterario e di articolare il discorso africano in cerca di autonomia. Le stesse caratteristiche segnano lo statuto delle opere africane e del romanziere nello scenario attuale.

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