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A responsabilidade penal do psicopata delinquente ante a legislação penal brasileira: qual o tratamento dispensado ao psicopata criminoso, como resposta ao seu ilícito praticado? / La responsabilita penale del psicopatico delinqüente davanti La legge penale brasiliana: quale trattamento applicato al psicopatico criminale come risposta al suo illecito praticato? / The criminal reponsibility of the delinquent psychopathy towards the brazilian criminal legislation: what is the treatment dispensed to the criminal psychopath, as an answer to their practiced illicit?Ferro, Rodrigo Cavalcante 20 October 2016 (has links)
SOMMARIO:
Um tema abbastanza controverso nel Diritto Penale risiede nella possibilita di imponersi uma pena al vertido no Direito Penal risiede nella possibilità di imporre una sanzione penale per il criminale possesso di un disturbo di personalità, lo psicopatico. In Brasile, la dottrina classica insiste sulla tassazione di questi soggetti come persone titolari dei benefici previsti nel comma unico dell'articolo 26 del codice penale, trattandoli come semi-attribuibili. Un'altra linea di pensiero che ha acquistato slancio, gli giudica come elementi pericolosi, ma sani. Quindi, in grado di rispondere penalmente come chiunque altro. Infine, ci sono quelli che li trattano come soggetti in possesso di una malattia, e perciò meritevoli di trattamento piuttosto che punizione. Qui, faremo un bel giro su queste tre linee della dottrina, elegendo alla fine, a una di loro. Gita che è fatta necessariamente, tenendo conto i principi costituzionali. / ABSTRACT:
A very controvertial theme in criminal law is the possibility to impose a sanction to a guilty which has a personality disorder, the psychopath. In Brazil, the classic doctrine insists to put these people as a holder of the benefits fixed in the single paragraph, of the article 26, of the Criminal Code, treating them as semi imputable. Other group that has been attaining expression adjudge them as risky people, but healthy, therefore, able to respond criminally as anyone. Lastly, there are those who treat them as diseased people, and, for this, treatment deserving and does not have any punishment. Here, we will do a tour in these three doctrinal lines, filing, in the final, to one of them. This trip will be done, necessarily, taking in count the limites constitucional principles of the state power to punish. / Um tema bastante controvertido no Direito Penal reside na possibilidade de se impor uma pena ao criminoso portador de um transtorno de personalidade, o psicopata. No Brasil, a doutrina clássica insiste em tachar esses sujeitos como pessoas detentoras dos benefícios previstos no parágrafo único do artigo 26 do Código Penal, tratando os como semi-imputáveis. Outra corrente que vem ganhando expressão os julga como elementos perigosos, mas sãos, portanto, aptos a responder penalmente como qualquer outra pessoa. Por fim, há aqueles que os tratam como sujeitos detentores de uma moléstia, e, por isso, merecedores de tratamento e não de punição. Aqui, farse-á um passeio nestas três linhas doutrinárias, filiando-se, ao final, a uma delas. Passeio que é feito, necessariamente, levando-se em conta os princípios constitucionais limitadores do poder de punir estatal.
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La responsabilità di "chi abbia comunque preso parte al fatto lesivo e, nei limiti del vantaggio conseguito, chi ne abbia consapevolmente tratto beneficio (art. 2497, II co, c.c.)BENEDETTI, LORENZO 03 April 2009 (has links)
Il presente lavoro si propone di approfondire il tema della “responsabilità nel gruppo” , così come disciplinata dalla riforma del diritto societario.
In particolare la riflessione si concentrerà sulle due diverse fattispecie di responsabilità disciplinate al II co., dell’art. 2497 c.c., al fine di
-ricostruirne gli elementi costitutivi e i connotati;
-proporne un inquadramento sistematico nel contesto del microsistema normativo della responsabilità speciale nel gruppo e, più ampiamente, delle categorie generali del dritto civile.
A tal fine si è ritenuto indispensabile procedere preliminarmente a ricostruire la natura della responsabilità di cui al I co. dell’art. 2497 c.c. (cap. I), posto che il II comma, prima parte, di tale disposizione prevede l’imputazione di un’obbligazione risarcitoria solidale a “chiunque abbia preso parte al fatto lesivo”. Poiché con questa espressione si introduce, inequivocabilmente, una responsabilità da concorso, occorre stabilire quale sia il fatto al quale si prende parte.
D’altronde l’intesse a definire la responsabilità per abuso di eterodirezione deriva dal fatto che, come si cercherà di dimostrare compiutamente, la responsabilità sia di “chi abbia preso comunque parte al fatto lesivo”, sia di “chi ne abbia tratto consapevolmente beneficio” risulta essere, già in base all’inequivoco tenore letterale della norma, accessoria e dipendente dalla prima.
La riflessione relativa alla responsabilità principale da direzione e coordinamento contra legem è stata condotta alla luce delle diverse teorie proposte dalla dottrina civilistica per di distinguere l’ambito della responsabilità extracontrattuale da quella da inadempimento. La medesima indagine ha cercato di individuare anche l’oggetto e la fonte dell’obbligo di esercitare l’eterodirezione in conformità ai principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale.
La ricostruzione della responsabilità prevista al I comma dell’art. 2497 c.c. ha costituito, inoltre, un riferimento indispensabile per definire la fattispecie relativa a “chi abbia comunque preso parte al fatto lesivo”. Si è proposto, infatti, un raffronto fra la disciplina di cui al I e al II comma della disposizione in esame, al fine di determinare l’ambito di applicazione della responsabilità dei concorrenti all’abuso di eterodirezione (cap. II). Tale metodo conduce ad attribuire alla fattispecie di cui al II co., prima parte, dell’art. 2497 una funzione sistematica residuale rispetto alle diverse condotte con-cause dell’evento lesivo. La disposizione risulta, cioè, capace di fondare la responsabilità solidale di qualunque soggetto abbia fornito un contributo causalmente efficiente al verificarsi del fatto lesivo, non suscettibile di integrare gli estremi dell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento, entro cui il I co. della disposizione di apertura del Capo IX –tramite l’utilizzo dell’espressione “esercitando attività di direzione e coordinamento di società”- inquadra l’agire nell’interesse imprenditoriale proprio o altrui, in violazione dei principi di corretta gestione societaria e imprenditoriale.
Funzione residuale, anzi di chiusura, del microsistema della responsabilità nel gruppo viene anche attribuita alla fattispecie di cui all’ultima parte, del II co. dell’art. 2497 c.c. (cap III).
Per ricostruire tale fattispecie, essa è stata esaminata in parallelo con l’azione generale di arricchimento, come suggerito dalla limitazione al “vantaggio conseguito” posta all’obbligo del beneficiario consapevole. Il riferimento all’azione generale di arricchimento risulta utile per cogliere differenze e affinità con il rimedio in esame; e per ricostruire i profili indeterminati e la collocazione sistematica di una disposizione appena tratteggiata dal legislatore.
Terminata la ricostruzione dei profili generali della responsabilità dei concorrenti e dei beneficiari consapevoli, si è proceduto ad utilizzarne gli esiti per affrontare due ipotesi paradigmatiche di responsabilità:
-quella della persona fisica holding, dato che l’opinione dottrinaria prevalente ricorre proprio al II comma dell’art. 2497 c.c. per sanzionare tale soggetto, escluso dai legittimati passivi all’azione per abuso di eterodirezione dalla restrittiva formula letterale utilizzata al I comma (cap. IV). Si è cercato, in particolare, di dimostrare l’inadeguatezza di tale tesi, oltre che del ricorso al diritto comune della responsabilità civile a disciplinare il caso omesso della capogruppo individuale.
Si è proposta, inoltre, una soluzione alternativa della questione, fondata sull’estensione analogica del I comma, cui si dovrebbe pervenire grazie all’intervento della Corte costituzionale.
-quella della banca, in modo da verificare -avvalendosi anche delle esperienze maturate in altri ordinamenti- se possono configurarsi condotte della stessa suscettibili di acquisire rilievo per l’applicazione della nuova disciplina della responsabilità nel gruppo. / This work deals with the new italian law of the liability in the groups of companies (art. 2497 c.c., which took effect with the reform of corporate law. In the first chapter we try to establish if the first paragraph of the art. 2497 c.c.provide for a contractual liability, due to a breach of a pre-existent obligation; or a tort liability, due to the commission of a tort. The second chapter analises the first part of the second paragraph of art. 2497 c.c. to establish the nature and the systematic function of the liability of who take part in the abuse of the holding company. The third chapter talks about the liability of the aware beneficiary (second part of the second paragraph of art. 2497 c.c.): in this work we try to establish the nature of the liability , considered as a case of unjustified enrichment (art. 2041 c.c.). In the last two chapter we apply the results of the previous reflection to: the case of the holding-individual person, to establish which discipline we must apply to it, which the first paragraph of the art. 2497 c.c.doesn't provide for; establish if the liability in the group can be applied to the bank, when it is holding, concurrent in its tort or aware beneficiary.
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Diritto penale ed intelligenza artificiale: il caso delle auto a guida autonomaCompostella, Roberto 30 September 2021 (has links)
Il presente lavoro nasce con l’obiettivo di indagare le possibili ripercussioni penali derivanti dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale e più nello specifico dallo sviluppo delle auto a guida autonoma.
In particolare, nel momento in cui si sta scrivendo questo lavoro, le auto a guida autonoma stanno già circolando per le strade di tutto il mondo, pur essendone autorizzata la circolazione, ad oggi, solo per le finalità di test scientifici. In breve tempo, tuttavia, tali veicoli potranno essere venduti ed utilizzati; questa circostanza impone una ricerca scientifica che indaghi quali potranno essere i più rilevanti problemi per il diritto penale; problemi che il legislatore, prima, ed i giudici, poi, si troveranno ad affrontare. Premessa tale finalità, la ricerca, metodologicamente, deve seguire necessariamente più direzioni. A fronte di una prima ricostruzione del fenomeno dell’intelligenza artificiale e delle auto a guida autonoma, ove si farà riferimento ai principali testi “normativi” che si sono finora interessati al tema, sarà necessario soffermarsi su due diverse “macro” aree della responsabilità penale: la responsabilità individuale del conducente dei veicoli a guida autonoma (fintanto che ci sarà la necessità di un conducente) e la responsabilità derivante dalla produzione dei veicoli. Medio tempore, tuttavia, fil rouge del lavoro sarà anche quello di comprendere se, per rispondere ai problemi che questo nuovo settore porrà, sia davvero necessario o consigliato l’utilizzo dello strumento penale o se, invece, non sia preferibile l’implementazione di strumenti giuridici diversi.
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UTILIZZAZIONE INDIRETTA E TUTELA DEI LAVORATORI NEGLI APPALTI / INDIRECT UTILIZATION AND PROTECTION OF WORKERS IN TENDER CONTRACTSCOSTA, GIOVANNI ALFIO 13 March 2015 (has links)
La tesi si prefigge di ricostruire il quadro normativo e concettuale che si è venuto ad enucleare a seguito dell’abrogazione della legge n.1369/1960 in tema di interposizione di manodopera, nonché della contemporanea dilatazione della responsabilità solidale del committente di un appalto di opera o servizi in forza del disposto dell’art. 29, d.lgs. n. 276/2003.
Nella prospettiva di attribuire al regime di solidarietà particolare attenzione l’Autore descrive, nel primo capitolo, tutte le ipotesi di responsabilità solidale presenti nel Codice civile con l’intento di individuare una base comune a tutte le fattispecie prese in esame.
Nel capitolo secondo si analizzano le evoluzioni dell’art. 29, d.lgs. n. 276/2003 e le numerose modifiche che tale norma ha dovuto sopportare, estendendo l’analisi al regime contributivo e fiscale, nonché alla disciplina relativa alla salute e sicurezza dei lavoratori.
Il terzo capitolo, infine, analizza gli aspetti critici della solidarietà negli appalti, dal tema della successione nel contratto di appalto da parte di un nuovo appaltatore a quello della compatibilità delle clausole sociali con il diritto europeo passando per la derogabilità al suddetto regime da parte della contrattazione collettiva, alle ipotesi di simulazione di contratti di appalto, senza tralasciare di analizzare l’ambito di applicazione della responsabilità solidale di cui all’art. 29, d.lgs. n. 276/2003 anche ad altre fattispecie negoziali attigue all’appalto.
L’analisi si conclude, poi, con la confutazione dell’opinione dottrinale secondo la quale le esternalizzazioni d’impresa realizzate attraverso contratti di appalto porterebbero all’insorgenza di ipotesi di codatorialità. / The thesis aims to reconstruct the conceptual framework and that it has come to devise following the repeal of the law n.1369/1960 concerning the interposition of labor, as well as the contemporary expansion of joint liability of the buyer of a tender contract for work or services under the provisions of art. 29, Legislative Decree n. 276/2003.
In the perspective of giving special attention to the system of joint and several liability in tender contracts the author describes, in the first chapter, all cases of joint and several liability in the Italian Civil Code with the intent to establish a common base in all cases examined.
In the second chapter we analyze the evolution of the art. 29, Legislative Decree n. 276/2003 and the many changes that this standard has had to endure, extending the analysis to social insurance contribution and tax, as well as the rules on the health and safety of workers.
The third chapter analyzes the critical aspects of joint and several liability in tender contracts, the issue of succession in the contract by a new contractor to that of the compatibility of social clauses with European law through the derogation to that scheme by the collective bargaining, the simulation assumptions of tender contracts, without neglecting to analyze the scope of joint liability in art. 29 , Legislative Decree n. 276/2003 also to other cases adjacent negotiating. The analysis concludes, then, with the refutation doctrinal opinion according to which the outsourcing business achieved through procurement contracts would lead to the onset of hypotheses of joint employment doctrine.
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INSOLVENZA CIVILE E STATUTO DELL'OBBLIGAZIONE / Civil insolvency and obligation statute.SERBLIN, MARIO 16 September 2019 (has links)
La ricerca analizza il tema dell'impotenza solutoria del debitore c.d. civile, riguardata attraverso il prisma della teorica della responsabilità per inadempimento. La forza d'abbrivo è offerta dalla recente legge istituita per comporre le cc.dd. "crisi da sovraindebitamento", la quale, ipocritamente, e con abuso della tecnica della legislazione speciale, ha veicolato all'interno del sistema civilistico rationes antitetiche rispetto a quelle incarnate dal diritto comune delle obbligazioni. Ne è conseguito un caos delle fonti del diritto privato, di cui si propone di venire a capo restaurando la centralità del codice civile. L'operazione culturale, che vuol essere altro da un'improbabile interpretatio abrogans della legge speciale, transita per la dimostrazione che il diritto comune è compatibile con le ragioni economico-sociali da cui è gemmata la legge sul "sovraindebitamento". Seguendo questa direttiva, lo scritto rilegge la disciplina codicistica dell'insolvenza e della responsabilità contrattuale e, andando oltre il velo dell'apparente "autismo filocreditorio" del diritto comune, tenta di dimostrare come esso ben si presti a interpretazioni maggiormente benevole al debitore insolvibile: ciò che dovrebbe valere a ricuperare al sistema parte della sua perduta unità. / The research analyzes the issue of the civil debtor's inability to pay his debts through the prism of the contractual liability. It starts from the examination of the recent law established to compose the "over-indebtedness crisis", which, hypocritically, and with the abuse of the technique of special legislation, has conveyed antithetical rationes within the civil law system compared to those embodied by the common law of obligations. This resulted in a chaos of the sources of private law, which aims to resolve by restoring the centrality of the civil code. The cultural operation, which wants to be other than an unlikely interpretatio abrogans of the special law, passes through the demonstration that the common law is compatible with the economic and social reasons that led the legislator to pass the law on "over-indebtedness". Following this directive, the script re-reads the codicistic discipline of insolvency and contractual liability and, going beyond the veil of the apparent "pro-creditor autism" of common law, attempts to demonstrate how it is well suited to interpretations more benevolent to the insolvent debtor: this should allow the system to recover part of its lost unity.
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IL DANNO PSICHICO ALLA PERSONA DEL LAVORATOREPROVENZANO, KATIA ELISABETTA 26 March 2009 (has links)
La tesi analizza il tema del danno alla salute psichica e in particolar modo il mobbing. Il filo conduttore della tesi è dato dall’art. 2087 c.c. norma non solo di riferimento, ma anche punto di partenza della ricerca. Da questa infatti si diramano tanto la teoria della responsabilità contrattuale quanto i vari orientamenti offerti delle scienze non giuridiche. Si affronta il tema della salute non intesa solo nella sua dimensione fisica, ma anche psichica. Alcuni capitoli sono dedicati al fenomeno del mobbing ed ai rapporti con altri istituti codificati, di legislazione speciale e con la contrattazione collettiva del settore cooperativo. Infine, un capitolo è dedicato ai danni, alle conseguenze derivanti dalla violazione del bene salute e alle tipologie di risarcimento possibili nell’ambito della bipartizione danno patrimoniale e danno non patrimoniale: per infine ricondurre il fenomeno del mobbing in particolare e del danno alla salute psicofisica in generale nell’ambito del danno non patrimoniale. / The thesis analyzes to the topic of the damage to the psychical health and in particolar way the mobbing. The thread conductor of the thesis is given from art. the 2087 c.c norm not only of reference, but also point of departure of the search. From this in fact the guidelines are circulated as well as the theory of the contractual responsibility how much several offers of not legal sciences. The topic of the single health is faced not understanding in its physical dimension, but also psychical. Some understood them are dedicate you to the phenomenon of the mobbing and to the relationships with other institutes it codifies to you, of special legislation and with the counterfeit of the cooperative field. At last, understanding it is dedicated it to the damages, to the consequences deriving from the violation of the good health and to the possible tipologie of compensation in the within of the bipartition it gives patrimonial and it gives not patrimonial: in order at last to lead back the phenomenon of the mobbing in particular and the damage to the psicofisica health in general terms in the within of the not patrimonial damage.
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Imputazione individuale e attuazione solidale della responsabilità dei membri del consiglio di amministrazione di s.p.a. nei confronti della società / Liability of Corporate Directors: Determination on an Individual Basis and Application of the Joint and Several Liability RuleBAZZANI, MATTEO 04 April 2008 (has links)
La tesi affronta il tema della responsabilità dei membri del consiglio di amministrazione di s.p.a verso la società per gli inadempimenti dei doveri gestori insiti negli atti o nelle omissioni collegiali. L'accertamento dei presupposti della responsabilità degli amministratori deve avvenire su base individuale con conseguente possibilità di imputazione del danno da risarcire ad alcuni consiglieri e non ad altri, che pure abbiano compartecipato al medesimo inadempimento: il singolo amministratore può infatti essere esonerato da responsabilità mediante la prova della personale immunità da colpa (dimostrando di essere stato diligente alla luce della natura del suo incarico e delle sue specifiche competenze) anche a prescindere dalla manifestazione formale del dissenso ex art. 2392 cc., ult. comma. La solidarietà rappresenta la regola di attuazione dell'obbligazione risarcitoria tra gli amministratori ritenuti corresponsabili in relazione al medesimo fatto dannoso. È possibile tuttavia pervenire ad una graduazione della condanna risarcitoria in virtù dell'eventuale connotazione dolosa dell'inadempimento di un singolo consigliere e dell'applicazione del regime risarcitorio differenziato di cui all'art. 1307 c.c.. La società può inoltre rinunziare alla solidarietà anche ex ante con adozione in via statutaria di un regime di responsabilità parziaria per tutti o alcuni degli amministratori, purchè nei soli rapporti tra società e amministratori e nei limiti di cui all'art. 1229 cc. / This thesis provides an analysis of the pertinent aspects of the liability of corporate directors for breach of their fiduciary duties in case of collegial functioning of an Italian s.p.a.'s board of directors. The liability of the directors must be determined on an individual basis and whether they are exculpated from liability for a breach of their duties can vary for each director based on his specialized skills and on the role he plays in the board (independent director, president, member of a committee), regardless of the entering of the dissent from the board's action into the corporate records. The liability is joint and several where two or more directors jointly participate in the same breach of a fiduciary duty with a right of contribution inter se. The corporation ( S.P.A. ) may waive to the protection secured by the joint and several liability rule either (i) by opting for a proportional liability regime with respect to the directors' liability vis-a-vis the corporation and except for the cases of directors' fraud or gross negligence or (ii) by entering into partial settlements with one director (or more directors) for the portion of the damage attributable to his (or their) personal fault.
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A responsabilidade profissional e a reparação de danos / Responsabilità professionale e resarcimento dei danniAraujo, Vaneska Donato de 20 April 2011 (has links)
O trabalho tem por escopo a análise da responsabilidade civil profissional orientada para a extração das características que lhe são peculiares, bem como da reparação do dano dela decorrente, em suas diversas modalidades. Aborda três categorias profissionais: os médicos e demais profissionais da área de saúde; os advogados, tabeliães e profissionais conexos, e engenheiros, arquitetos e empreiteiros. A escolha do tema se justifica em razão do propósito de conferir uma unidade à matéria, quase sempre estudada de maneira desconexa no que tange a cada tipo de profissional. Na presente dissertação, o assunto é tratado de modo a propiciar a reunião de todas as atividades profissionais, já que estas são interligadas por características bastante semelhantes. A abordagem proposta permite não somente a discussão da responsabilidade subjetiva, mas também da imprevisibilidade atinente à atividade do profissional liberal, o que justifica o fato de sua obrigação ser, em regra, de meio. Em síntese, são abordados os seguintes assuntos: elementos essenciais da responsabilidade civil; o dano, em suas diversas modalidades, com ênfase na possibilidade de cumulação dos danos morais com os estéticos, e a perda de uma chance; a responsabilidade civil contratual pertinente à matéria. No tocante à atividade médica, entre outros assuntos, são estudados a responsabilidade do cirurgião plástico, do anestesista e do chefe de equipe, o ônus da prova em especial a teoria da perda de uma chance , e a responsabilidade de hospitais, dentistas, farmacêuticos e enfermeiros. No que concerne à atuação do advogado e profissionais conexos, discutem-se a responsabilidade por atos de desídia, a perda de uma chance, as ofensas irrogadas em juízo e o dever de sigilo, bem como a responsabilidade dos tabeliães, notários e registradores, que exercem função pública mediante delegação. Por fim, no que alude aos engenheiros, arquitetos e empreiteiros, realça-se a responsabilidade oriunda do contrato de construção, nas modalidades empreitada e administração, bem como a responsabilidade por solidez e segurança constante do art. 618 do CC, e a responsabilidade do incorporador imobiliário. A pesquisa utiliza-se de dois métodos: o dialético, que se consubstancia na análise e discussão das posições antagônicas sobre os temas controversos; e a análise jurisprudencial, cujo propósito é abstrair dos diversos acórdãos os argumentos utilizados para sustentar sua orientação. Ampara-se, ainda, em doutrinadores pátrios como Alvino Lima, Wilson Melo da Silva, José de Aguiar Dias e Agostinho Alvim e nos estrangeiros Robert Joseph Pothier, René Demogue, René Savatier e irmãos Mazeaud Henri, Léon e Jean. / La ricerca si propone di analizzare la responsabilità professionale per determinare le caratteristiche che gli sono peculiari, e anche un risarcimento per i danni da essi derivanti, nelle sue diverse forme. Sono affrontati tre categorie professionali: medici e altri professionisti sanitari, avvocati, notai e professionisti collegati, e degli ingegneri, architetti e imprenditori. La scelta del soggetto è giustificato nella necessità di dare una unità al campo, spesso studiate in maniera non collegati con ogni tipo di professionista. In questa tesi, l\'argomento è trattato in modo da facilitare l\'incontro di tutte le attività professionali, in quanto essi sono legati da caratteristiche molto simili. L\'approccio proposto non solo permette la discussione di responsabilità soggettiva, ma riguarda anche l\'imprevedibilità della attività del professionista, che spiega perché gli obblighi sono, di regola, di mezzi. In sintesi, i seguenti aspetti saranno affrontati: gli elementi essenziali della responsabilità; il danno, in modi diversi, evidenziando la possibilità di cumulo dei danni non patrimoniale, e la perdita di chance; la responsabilità contrattuale dei professionisti; per quanto riguarda l\'attività medica, tra l\'altro, si studiano le responsabilità del chirurgo plastico, l\'anestesista e il capo della equipe medica, l\'onere della prova in particolare la teoria della perdita di chance , e la responsabilità degli ospedali, dentisti, farmacisti e infermieri; per quanto riguarda il ruolo di avvocato e professioni affini, si discute la responsabilità per gli atti di pigrizia, la perdita di una possibilità, dei reati in tribunale e il dovere di riservatezza, anche la responsabilità dei notai, che svolgere un servizio pubblico attraverso la delegazione; infine, per quanto riguarda gli ingegneri, architetti e imprenditori, si voglia sottolineare la responsabilità derivanti dal contratto di costruzione, in queste due modalità: empreitada e amministrazione, nonché la responsabilità per la sicurezza e la solidità trattati dall\'art. 618 cc, e la responsabilità dello sviluppatore immobiliare. La tesi si avvale di due metodi: il primo è la dialettica, che è incorporata nel analisi e discussione di opposti punti di vista su questioni controverse, e il secondo riguarda l\'analisi della giurisprudenza, al fine di estrarre dalle sentenze dei vari argomenti utilizzati per mantenere il suo orientamento. Si sostiene, anche, negli studiosi brasiliani come Alvino Lima, Wilson Melo da Silva, José de Aguiar Dias e Agostinho Alvim e negli studiosi stranieri come Robert Joseph Pothier, René Demogue, René Savatier e fratelli Mazeaud Henri, Léon e Jean.
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RESPONSABILITA' PENALE DEGLI OPERATORI DI PROTEZIONE CIVILE PER LE ATTIVITA' DI PREVISIONE, VALUTAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIOAMATO, DAVIDE 30 March 2016 (has links)
La ricerca prende spunto dalla recente accresciuta attenzione, da parte della magistratura, all’attività di protezione civile in relazione alla previsione, valutazione e gestione del rischio. Ciò è agevolato dal fatto che l’ordinamento italiano, a fronte del verificarsi di eventi avversi, reagisce usualmente facendo ricorso al diritto penale. Si tratta però di una scelta non priva di conseguenze e che, come già avvenuto in settori affini, quale quello sanitario, rischia di produrre delle significative conseguenze negative, a discapito della stessa efficacia del Sistema di Protezione civile. La prima parte della tesi è così dedicata alla ricognizione del fenomeno della “criminalizzazione” dell’attività di protezione civile e delle conseguenze che ciò ha comportato. Si passa poi all’individuazione delle cause, sia sociologiche, sia giuridiche, che hanno condotto a questo recente, esasperato controllo giudiziale sulla Protezione civile. Nel terzo capitolo è svolta una disamina dei ruoli e compiti della Protezione civile, nonché di alcune sentenze particolarmente rappresentative dei vari orientamenti giurisprudenziali che si sono sviluppati in questo settore. L’ultima parte contiene una ricognizione delle criticità che ancora affliggono l’operato della Protezione civile e che inducono all’adozione di comportamenti difensivi, cui segue l’analisi del progetto di riforma della materia, nonché la formulazione di alcune ulteriori considerazioni personali. / The research has been inspired by the recent increased judicial focus on Civil protection activities. This phenomenon depends on the fact that the Italian legal system reacts to the failure of Civil protection duties essentially by using criminal law. This kind of reaction, as it has already been demonstrated in other cases, such as medical malpractice, has some contraindications, because it leads to defensive behaviours. The first part of the thesis is thus dedicated to the recognition of the judicial focus on civil protection activities and the relevant consequences. Then are studied the factors, both sociological and juridical, which have led to this recent exaggerated judicial control over Civil protection. The third chapter concerns the roles and duties of Italian Civil protection and then are examined some leading cases in this matter. In the last part it is conducted a recognition of the crucial problems that still affects Civil protection and that lead to defensive behaviours. It follows an analysis of the reform project of Civil protection and at last some personal proposal to solve the problem of “defensive civil protection” are given.
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Limites do direito de greve / Limiti al diritto di sciopero.Pegorer, Juliana Tavares 07 June 2013 (has links)
A presente pesquisa visa a analisar o fenômeno da greve sob seu aspecto de fato social atualmente reconhecido pelos ordenamentos jurídicos como um direito que assegura aos trabalhadores a defesa de seus interesses. Contudo não se trata de um direito absoluto, mas de um direito que deve ser exercido com a observância de limites previstos pelo próprio ordenamento. O tratamento desse tema é divido em quatro partes. Primeiramente analisamos o fenômeno da greve, especialmente quanto às suas repercussões no mundo jurídico, o que abrange a discussão doutrinária acerca de conceitos, natureza jurídica e titularidade do direito de greve, bem como sua distinção com outras figuras próximas. Em seguida, recorremos ao estudo da teoria do abuso do direito, amplamente desenvolvida pelos civilistas, para tratarmos das questões relativas aos limites dos direitos, e assim procedermos à análise dos limites do direito de greve, com enfoque especial na doutrina da Organização Internacional do Trabalho e legislação brasileira. Finalmente, na quarta parte, examinamos as respostas dos ordenamentos jurídicos quando violados os limites do direito de greve. / Questa ricerca si propone di analizzare il fenomeno dello sciopero sotto il suo aspetto di fatto sociale attualmente riconosciuto dagli ordinamenti giuridici come un diritto che garantisce ai lavoratori di difendere i loro interessi. Tuttavia non è un diritto assoluto, ma un diritto che deve essere esercitato con riferimento a limiti imposti dalle próprio ordinamento. Il trattamento di questo tema è diviso in quattro parti. Per prima cosa si analizza il fenomeno dello sciopero, soprattutto per quanto riguarda il loro impatto sul mondo giuridico, che copre la discussione di concetti dottrinali, rispetto alla natura e titolarità del diritto di sciopero, cosi come la sua distinzione tra altre figure vicine. Poi, ci rivolgiamo allo studio della teoria di abuso del diritto, in gran parte sviluppato dai civilisti, ad affrontare le questioni riferenti ai limiti dei diritti, e quindi procedere all\'analisi dei limiti del diritto di sciopero, con particolare attenzione alla dottrina dell \'Organizzazione Internazionale del Lavoro e la legge brasiliana. Infine, nella quarta parte, si esaminano le risposte dagli ordinamenti giuridici quando vengono violati i confini del diritto di sciopero.
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