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LICENZIAMENTI COLLETTIVI E TECNICHE DI CONTROLLO DEL POTERE DATORIALE / Collective redundancies and metodologies of control of the employer's power

GHITTI, CARLA 13 March 2015 (has links)
La tesi affronta il tema delle tecniche di controllo del potere datoriale nelle procedure di riduzione del personale, con l’intento di verificare se la legge n. 92/2012 (c.d. Riforma Fornero) abbia inciso sul controllo individuale-giudiziale e su quello collettivo-sindacale. Nel primo capitolo si illustrano le ragioni per cui la verifica giudiziale sulla giustificazione dei licenziamenti collettivi, già doverosa alla luce della legge n. 223 del 1991, rimanga essenziale nel quadro della riforma Fornero, pur in considerazione dell'impatto provocato dal nuovo regime sanzionatorio sulle concrete modalità di attuazione di questo accertamento. Nel secondo capitolo si dimostra perché, sebbene la legge sembri diretta a valorizzare il ruolo del sindacato nella procedura (attribuendo grande rilievo all'accordo sindacale raggiunto nel corso dell'esame congiunto) in realtà riduca fortemente gli spazi di negoziazione collettiva determinando un complessivo indebolimento del ruolo delle oo.ss. a danno dell’effettività del controllo sindacale. Nel terzo capitolo si analizzano gli aspetti più rilevanti della verifica sindacale e giudiziale sui criteri di scelta, che rappresentano uno degli aspetti più delicati della disciplina dei licenziamenti collettivi per la loro diretta ricaduta sulla posizione dei singoli. In conclusione si afferma che solo la piena realizzazione dei due modelli di tutela (individuale e collettiva), in una visione che considera il controllo giudiziale e quello sindacale complementari e non alternativi, sia in grado di assicurare il livello di protezione dei lavoratori voluto dal legislatore del 1991. / The thesis concerns collective redundancies and focuses on the limits that the law and the collective bargaining put to the employer's powers, with specific regard to employer's discretionary during the redundancy procedure, in order to verify whether the law 92/2012 (known as Fornero Reform), affected the judge's control and the trade union. In the first chapter we can find the reasons investigating if the judgemental control over the substantive fairness of collective dismissals, which was already due following the law n. 223/1991, still remains essential in the Fornero reform. In the second chapter it is clarified why, although the reform seems to enhance the role of the trade union in the procedure, in fact it reduces the possibilities of collective bargaining and, as a consequence it weakens the trade union control. The third and last chapter analyzes the most relevant aspects of the criteria to select employees for redundancy from both sides either either judicial and from the trade union side. In the end it is considered that only though a double vision, judicial and union, it is possible to grant a fair protection to the workers as planned from the legislator of 1991.
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Die Abgangsentschädigung : (Art. 339b-d OR) /

Balsiger, Christoph K. January 1995 (has links) (PDF)
Univ., Diss.--Zürich, 1995.
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Die Heimarbeit aus rechtlicher und historischer Sicht /

Franz Waldner, Caroline. January 1994 (has links) (PDF)
Univ., Diss.--Basel, 1993.
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Das arbeitsvertragliche Konkurrenzverbot /

Neeracher, Christoph. January 2001 (has links) (PDF)
Univ., Diss.--Zürich, 2000.
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O educativo na construção da emancipação da classe trabalhadora na marcha mundial das mulheres : o processo de luta das mulheres no Rio Grande do Sul – Brasil / L'educazione nella costruzione di emancipazione della classe operaia in la marcia mondiale delle donne : il processo della lotta delle donne nel Rio Grande do Sul - Brasile

Wink, Ingrid January 2016 (has links)
La natura educativa delle lotte sociale viene, oggi giorno, sempre più discussa, in ricerca sociologica, in materia di istruzione. Il movimento femminista è un esempio di lotta e di resistenza nella storia antica dell’umanità , in cui la conoscenza scientifica era estraneo al contributo formale e ufficiale delle donne. La teoria e la pratica femminista, specialmente nel movimento sociale studiato, La Marcia Mondiale delle Donne del Brasile, nello stato del Rio Grande do Sul, contribuiscono alla realizzazione degli ideali di emancipazione delle donne della classe operaia, viso che l'ambiente educativo formale e istituzioni tradizionali non fanno. La ricerca partecipativa di natura qualitativa, basato sul materialismo storico-dialettico, é stato incluso interviste semi-strutturate, ricerca ai libri, appunti, campo di interessi e analisi di produzione teorica del movimento stesso. Siamo stati in grado di comprendere la diversità delle questione teoriche che sono alla base della lotta femminista, in pratica, e anche scientificamente, tuttavia, ci concentriamo la nostra analisi su quelli che assomigliano l'obiettivo della propria Marcia Mondiale delle Donne (MMD), che dirige la sua lotta a combattere il patriarcato e al capitalismo. Inoltre, ci concentriamo sulla divisione sessuale del lavoro, come fonte primaria di dominio dentro e fuori di appartenenza ad una classe sociale. Essendo il patriarcato una forma gerarchica di oppressione dell'uomo sulla donna, che è prima del capitalismo, può anche essere dopo alla medesima, in modo che il MMD come movimento sociale, ritiene che la lotta della classe operaia abbia sesso oltre classe e , nel sesso, ha razza , se si considera che l'oppressione delle donne bianche e le donne di colore, anche se essi sono collegati, sono presentati in modi diversi. La solidarietà nella formazione e nella pratica di soggetti attiviste femministe e la possibilità di denunciare la realtà, attraverso l'oppressione quotidiana è la principale fonte di scambi educativi che può contribuire a quello che Paulo Freire considera come una forma di "denuncia / annuncio" nella ricerca delll'emancipazione della donna e della classe operaia per un mondo migliore. E sul questo che è basata la dimensione educativa delle lotte e apprendimenti di donne organizzate in MMD. / O caráter educativo das lutas sociais vem sendo cada vez mais abordado na pesquisa sociológica na área da educação. O movimento feminista é um exemplo de luta e resistência na história milenar da humanidade, onde o conhecimento científico esteve alheio à contribuição formal e oficial das mulheres. A teoria e a prática feministas, especialmente no movimento social estudado, a Marcha Mundial das Mulheres do Brasil, no estado do Rio Grande do Sul, contribuem para a construção dos ideais emancipatórios das mulheres da classe trabalhadora, que o ambiente educativo formal e as instituições tradicionais não o fazem. A pesquisa participante de natureza qualitativa, calcada no materialismo histórico-dialético, contou com entrevistas semi-estruturadas, consultas bibliográficas, anotações, participações de campo e análises de produção teórica do próprio Movimento. Pudemos apreender a diversidade de vertentes teóricas que fundamentam a luta feminista, na prática e também cientificamente, porém, centramos nossas análises naquelas que se assemelham ao objetivo da própria Marcha Mundial das Mulheres (MMM), que direciona sua luta para o combate ao patriarcado e ao capitalismo. Além disso, focamos a divisão sexual do trabalho, como fonte primária de dominação dentro e fora do pertencimento a uma classe social. Sendo o patriarcado uma forma hierárquica de opressão do homem sobre a mulher, que é anterior ao capitalismo, pode ser também posterior a ele, por isso a MMM, enquanto movimento social, acredita que a luta da classe trabalhadora tem sexo, além de classe e, no sexo, tem raça, considerando que a opressão sobre as mulheres brancas e as mulheres negras, embora estejam ligadas, se apresentam de formas diferentes. A solidariedade na formação e na prática dos sujeitos militantes feministas e a possibilidade de denunciar a realidade, através da opressão cotidiana, é a principal fonte de trocas educativas que podem contribuir para o que Paulo Freire considera como forma de “denúncia/anúncio” na busca da emancipação da mulher e da classe trabalhadora para um mundo melhor. E nisso consiste a dimensão educativa das lutas e dos aprendizados das mulheres organizadas na MMM.
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Il finanziamento della previdenza: strumento o presupposto della protezione sociale? / IL FINANZIAMENTO DELLA PREVIDENZA: STRUMENTO O PRESUPPOSTO DELLA PROTEZIONE SOCIALE?

ROCCO, FRANCESCA 16 April 2018 (has links)
Il presente lavoro si pone come obiettivo quello di dimostrare in quali termini la scelta delle modalità di finanziamento del sistema di previdenza pubblica ha una diretta incidenza sull'adeguatezza delle prestazioni sociali. La questione ha uno stretto collegamento con la conformazione giuridica dei diritti sociali nelle Costituzioni contemporanee. Tale natura comporta che i diritti sociali, configurati nella loro variegata e costante espansione, siano esigibili e giustiziabili. Il loro riconoscimento non dovrebbe essere condizionato dal costo della prestazione. Tuttavia, la grave crisi economica che ha attraversato l’Italia ed altri paesi europei negli ultimi anni, ha indotto anche nella giurisprudenza costituzionale domestica, nonché nelle politiche di austerity a carattere recessivo, particolari cautele nell’adottare decisioni che producessero costi incontrollabili e non sostenibili. L’esigenza di una simile riflessione nasce dai recenti accadimenti che hanno visto protagonista il sistema pensionistico italiano, tra cui si annovera l’ennesima manovra di innalzamento dell’età pensionabile operata dalla Riforma Monti/Fornero, cui sono seguite misure di salvaguardia per singole categorie di lavoratori al fine di trovare un temporaneo rimedio all’impasse creata dai c.d. “esodati”. Tutto questo ha imposto un interrogativo sull’efficacia di simili provvedimenti normativi che apportano modifiche all’assetto precedente per far fronte a esigenze di liquidità delle amministrazioni pubbliche previdenziali. / This work aims to demonstrate how the choice of methods of financing the public pension system has a direct impact on the adequacy of social benefits. The topic has a close connection with the legal conformation of social rights in contemporary Constitutions. Such a nature implies that social rights, considered within their variegated and constant expansion, are payable and can be executed. Their recognition should not be conditioned by the cost of the benefit. However, economic crisis that Italy and other European countries have faced during the last years has led domestic constitutional jurisprudence, as well as austerity policies, to adopt with particular caution decisions that would have produced uncontrollable and unsustainable costs. The need to reflect about the topic at hand arises from the recent events affecting the Italian pension system, among which there is the umpteenth decision to raise the retirement age operated by the Monti/Fornero Government. Subsequently, the same Government had to adopt safeguard measures for individual categories of workers to find a temporary remedy for the impasse created by the so-called "Esodati" category. All this has forced a question about the effectiveness of similar regulatory measures that make changes to the structure with the only purpose to meet the need of liquidity of public welfare administrations.
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O educativo na construção da emancipação da classe trabalhadora na marcha mundial das mulheres : o processo de luta das mulheres no Rio Grande do Sul – Brasil / L'educazione nella costruzione di emancipazione della classe operaia in la marcia mondiale delle donne : il processo della lotta delle donne nel Rio Grande do Sul - Brasile

Wink, Ingrid January 2016 (has links)
La natura educativa delle lotte sociale viene, oggi giorno, sempre più discussa, in ricerca sociologica, in materia di istruzione. Il movimento femminista è un esempio di lotta e di resistenza nella storia antica dell’umanità , in cui la conoscenza scientifica era estraneo al contributo formale e ufficiale delle donne. La teoria e la pratica femminista, specialmente nel movimento sociale studiato, La Marcia Mondiale delle Donne del Brasile, nello stato del Rio Grande do Sul, contribuiscono alla realizzazione degli ideali di emancipazione delle donne della classe operaia, viso che l'ambiente educativo formale e istituzioni tradizionali non fanno. La ricerca partecipativa di natura qualitativa, basato sul materialismo storico-dialettico, é stato incluso interviste semi-strutturate, ricerca ai libri, appunti, campo di interessi e analisi di produzione teorica del movimento stesso. Siamo stati in grado di comprendere la diversità delle questione teoriche che sono alla base della lotta femminista, in pratica, e anche scientificamente, tuttavia, ci concentriamo la nostra analisi su quelli che assomigliano l'obiettivo della propria Marcia Mondiale delle Donne (MMD), che dirige la sua lotta a combattere il patriarcato e al capitalismo. Inoltre, ci concentriamo sulla divisione sessuale del lavoro, come fonte primaria di dominio dentro e fuori di appartenenza ad una classe sociale. Essendo il patriarcato una forma gerarchica di oppressione dell'uomo sulla donna, che è prima del capitalismo, può anche essere dopo alla medesima, in modo che il MMD come movimento sociale, ritiene che la lotta della classe operaia abbia sesso oltre classe e , nel sesso, ha razza , se si considera che l'oppressione delle donne bianche e le donne di colore, anche se essi sono collegati, sono presentati in modi diversi. La solidarietà nella formazione e nella pratica di soggetti attiviste femministe e la possibilità di denunciare la realtà, attraverso l'oppressione quotidiana è la principale fonte di scambi educativi che può contribuire a quello che Paulo Freire considera come una forma di "denuncia / annuncio" nella ricerca delll'emancipazione della donna e della classe operaia per un mondo migliore. E sul questo che è basata la dimensione educativa delle lotte e apprendimenti di donne organizzate in MMD. / O caráter educativo das lutas sociais vem sendo cada vez mais abordado na pesquisa sociológica na área da educação. O movimento feminista é um exemplo de luta e resistência na história milenar da humanidade, onde o conhecimento científico esteve alheio à contribuição formal e oficial das mulheres. A teoria e a prática feministas, especialmente no movimento social estudado, a Marcha Mundial das Mulheres do Brasil, no estado do Rio Grande do Sul, contribuem para a construção dos ideais emancipatórios das mulheres da classe trabalhadora, que o ambiente educativo formal e as instituições tradicionais não o fazem. A pesquisa participante de natureza qualitativa, calcada no materialismo histórico-dialético, contou com entrevistas semi-estruturadas, consultas bibliográficas, anotações, participações de campo e análises de produção teórica do próprio Movimento. Pudemos apreender a diversidade de vertentes teóricas que fundamentam a luta feminista, na prática e também cientificamente, porém, centramos nossas análises naquelas que se assemelham ao objetivo da própria Marcha Mundial das Mulheres (MMM), que direciona sua luta para o combate ao patriarcado e ao capitalismo. Além disso, focamos a divisão sexual do trabalho, como fonte primária de dominação dentro e fora do pertencimento a uma classe social. Sendo o patriarcado uma forma hierárquica de opressão do homem sobre a mulher, que é anterior ao capitalismo, pode ser também posterior a ele, por isso a MMM, enquanto movimento social, acredita que a luta da classe trabalhadora tem sexo, além de classe e, no sexo, tem raça, considerando que a opressão sobre as mulheres brancas e as mulheres negras, embora estejam ligadas, se apresentam de formas diferentes. A solidariedade na formação e na prática dos sujeitos militantes feministas e a possibilidade de denunciar a realidade, através da opressão cotidiana, é a principal fonte de trocas educativas que podem contribuir para o que Paulo Freire considera como forma de “denúncia/anúncio” na busca da emancipação da mulher e da classe trabalhadora para um mundo melhor. E nisso consiste a dimensão educativa das lutas e dos aprendizados das mulheres organizadas na MMM.
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Prestação de serviço por meio de pessoa jurídica: dignidade e fraude nas relações de trabalho / Prestazione di servizio per persona giuridica: dignità e frode nelle relazione di lavoro

Fabíola Miotto Maeda 08 May 2014 (has links)
As alterações nas formas de produção e e nas formas de organização do trabalho ensejaram uma diversificação das modalidades contratuais, fomentando o trabalho autônomo. Em alguns países europeus, reconheceu-se a figura do trabalhador situado em uma zona intermediária entre o trabalho subordinado e o autônomo, denominado trabalhador parassubordinado (Itália), trabalhador economicamente dependente (Espanha). No Brasil, a omissão da legislação associada às exigências de um sistema produtivo cada vez mais dinâmico e competitivo incentivam uma releitura do Direito do Trabalho para que este amplie seu âmbito de incidência e garanta a um maior número de trabalhadores um trabalho decente e o respeito à sua dignidade. O mercado de trabalho exige que o trabalhador se qualifique, o que lhe confere maior autonomia no desenvolvimento de suas atividades. Trabalhadores intelectuais altamente especializados acabam prestando serviços de maneira autônoma ou parassubordinada, excluídos, atualmente, de qualquer proteção trabalhista. Muitas vezes, pressionados pelos encargos tributários, constituem pessoa jurídica para a prestação de serviços, o que veio a ser regulado pelo art. 129, da Lei 11.196/2005. O presente trabalho estuda esta prática que afeta diretamente o Direito do Trabalho e, não raramente, é utilizada para burlar a aplicação desta legislação. Nestas situações, a fraude trabalhista se revela como um perverso instrumento a desconsiderar o trabalhador como ser humano. Através da análise das disposições legais e da jurisprudência, procurar-se-á demonstrar as situações em que a constituição de pessoa jurídica para a prestação de serviços intelectuais é lícita e em quais momentos assume objetivos escusos. / Recent changes in the way of production and in the labor organization led to diverse forms of contractual arrangements, encouraging self-employment. In some European countries, was recognized the worker located in a gray area between subordinate employment and self-employment, named para-subordinate work (Italy) or economically dependent work (Spain). In Brazil, the absence of legal texts connected with the needs of a dynamic and competitive production process encourage a new interpretation of Labor Law for an expansion of its ambit of application ensuring a decent work and respect to dignity for more workers The needs of labor market demands skilled worker, that have more autonomy to do their tasks. Intellectual workers act in a self-employment or in a parasubordinate way, nowadays, without legal protection. Often, because of the tax responsibilities, create legal entity regulated by Law 11.196/2005 (article 129). This work studies this reality that affects the Labor Law and, nor rarely, is used how an intentional dissimulation of employment relationship. In these cases, the fraud is perverse because do not regard the worker as a human being. This work will try to show when the creation of legal entity is lawful or not, through the study of the legislation and the decisions of Courts.
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La ricerca partecipativa nel Social Work. Una sperimentazione in un quartiere povero di Reggio Emilia / LA RICERCA PARTECIPATIVA NEL SOCIAL WORK. UNA SPERIMENTAZIONE IN UN QUARTIERE POVERO DI REGGIO EMILIA. / The Participatory Research in Social Work. An experimentation in a poor neighborhood in Reggio Emilia

PANCIROLI, CHIARA 14 September 2017 (has links)
Il presente lavoro di ricerca si pone la finalità di approfondire l’approccio della participatory research dal punto di vista teorico e della sua applicazione pratica. La participatory research è un approccio di ricerca non convenzionale che consiste nel coinvolgere nel processo persone vicine al tema oggetto d’indagine in qualità di ricercatori, anche se non sono tali dal punto di vista professionale. La prima parte dell’elaborato è dedicata alla presentazione teorica della participatory research in cui vengono delineate le caratteristiche, le origini ed i principi. Sono poi analizzate le fasi di cui l’approccio di ricerca si compone e vengono esplorati gli aspetti ed i dilemmi etici cui il tema della partecipazione dà origine. La descrizione si basa sulla letteratura internazionale nel campo del Social Work, ambito in cui la participatory research si è particolarmente diffusa. Parallelamente è presentato il metodo Relazionale di Rete, un nuovo quadro epistemologico per il Social Work sviluppatisi in Italia in anni recenti. I suoi principi fondanti e le prassi operative da esso indicate risultano particolarmente affini e in sintonia con le caratteristiche della participatory research e possono dare suggerimenti e spunti di riflessione utili al ricercatore che voglia implementare tale approccio partecipativo. Nella seconda parte del lavoro è illustrata un’applicazione pratica dell’approccio della participatory research nell’ambito del fenomeno della povertà. Sono quindi descritte le fasi del percorso di ricerca implementato nella città di Reggio Emilia tra il 2015 e il 2017. Dato l’obiettivo dell’elaborato l’accento è posto sugli aspetti metodologici di tale sperimentazione al fine di descrivere il percorso di ricerca seguito mettendone in luce vantaggi e limiti. In conclusione è quindi data una descrizione delle potenzialità e del valore aggiunto che la participatory research può fornire al campo del Social Work e al futuro della ricerca in tale settore. / The purpose of this doctoral thesis is to present the participatory research approach from the theoretical point of view and to show a practical application. The participatory research is an unconventional research approach that involves as co-researchers in the conduction of the research and in the decision-making process those who are usually the object of the research itself. The first part of the thesis is devoted to the theoretical presentation of the participatory research, whose the characteristics, the origins and the principles are outlined. The phases of the research approach are then analyzed and the ethical aspects and dilemmas of the theme of participation are explored. The description starts from international literature in the field of social work, where participatory research is particularly widespread. At the same time, the Relational Social Work Method, a new epistemological framework for Social Work developed in Italy in recent years, is presented. Its founding principles and its operating practices have particular similarities with the characteristics of participatory research and may provide ideas and prompt reflections useful for the researchers who want to implement this approach. In the second part of the dissertation, there is a practical application of the participatory research approach in the field of poverty. The phases of this practical research path, implemented between 2015 and 2017 in the city of Reggio Emilia, are described. Given the purpose of the thesis, the emphasis is placed on the methodological aspects of such experimentation, by describing the research path followed and by highlighting the potentialities and limitations. In conclusion, a description of the usefulness and the added value that participatory research can provide to the field of Social Work and the future of research in this field is given.
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L'économie des monastères: recomposition d'une utopie dans la modernité religieuse en comparaison européenne = Economy of Monasteries, Reorganization of a Utopia in the Religious Modernity: European Comparison.

Jonveaux, Isabelle January 2010 (has links)
Monastic utopia integrates of necessity economic activities which it tries to deny because off it religious character. Monks spread then an arsenal of strategies of reorganization to reconcile economy and religious life. These tensions between work and prayer are essential of the monastic life, but modernity and secularization of society bring with them new data who require monks a more successful economy. The social background which defines the status of the monk depends on each country, and the European comparison between France, Italy, Germany and Belgium allows to determine the intrinsic characteristics of the monastic economy and those which are contingent, according to place and period in whom it takes place. The more the monks seem extraworldly, the more their products win in symbolic value, so building a charismatic economy. Although in theory outside the world, the monastery is not nevertheless hermetic to its outside environment. Even, we can observe offers and demands between society and monasteries, this last one answers to demands of tradition and natural which society is expecting. Role of monks in the religious modernity thus recomposes around a new charisma which is not only religious. Unlike to the institutional Church, monks keep more credibility thanks to the other canals of communications which they can develop with the world, in particular by economy.

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