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Gli immigrati come vittime di reati ordinari a Caserta e Napoli: uno studio esplorativo / IMMIGRANTS AS VICTIMS OF ORDINARY CRIME IN CASERTA AND NAPLES: AN EXPLORATORY STUDY

CAPUANO, ROMOLO GIOVANNI 21 February 2011 (has links)
La tesi affronta il tema della vittimizzazione degli immigrati nelle province di Caserta e Napoli in Campania attraverso uno studio esplorativo realizzato attraverso la somministrazione di 73 interviste semi-strutturate a immigrati e 20 interviste semi-strutturate a informatori privilegiati. I risultati rivelano che gli immigrati subiscono un numero cospicuo di reati che spesso non sono denunciati alle forze dell’ordine per paura, ignoranza del sistema penale italiano e della lingua e per altri motivi. Il principale di questi, comunque, riguarda la condizione di irregolarità in cui versano molti immigrati che li rende cittadini di secondo ordine e che spesso li espone a sfruttamento sia da parte di italiani sia da parte di altri stranieri. In conclusione, viene suggerito un profilo di vulnerabilità che traccia le caratteristiche socio-demografiche che rendono più vulnerabili gli immigrati e sono avanzati dei suggerimenti tecnici e metodologici per ulteriori, più ambiziose ricerche sull’argomento, che rimane tuttora sostanzialmente inesplorato soprattutto in Italia. Sono anche avanzati suggerimenti di policy per ridurre la vulnerabilità degli immigrati e per rendere il sistema della giustizia e delle forze dell’ordine più friendly nei loro confronti. / The present thesis presents the results of a study conducted in a fringe area in criminology: immigrants as victims of ordinary crime. This topic has only recently begun to draw some interest at an international level, and promises to become a mainstream issue in contemporary society in view of the growing meaning large-scale migrations are acquiring. This work is exploratory in nature and focuses on a limited geographical area in Italy: the Campania region, in particular the town of Caserta and the city of Naples. The main goal is to explore the crimes suffered by immigrants in the above mentioned area. The work is organized into five chapters. The first and the second present a review of the existing literature on the subject and offer an explanation as to why it is still a marginal topic of study in contemporary criminology, while at the same time discussing the limitations of the current statistics and studies available on the subject. The third chapter describes the methodological steps employed to carry out the research. The fourth chapter presents the findings of the research. Finally, chapter five sketches out a vulnerability profile and proposes suggestions for further research and policy implications.
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SUICIDE BOMBER MODUS OPERANDI: AN EXPLORATIVE STUDY THROUGH A CRIME SCRIPT APPROACH

RUCCIO, ALESSIA MARIA 15 March 2010 (has links)
Obiettivo della tesi è capire se il Crime Script approach è adatto ad analizzare il modus operandi di un attentato terroristico suicida. Per farlo si analizzano 8 casi studio di attentati terroristici suicidi tra il 2001 e il 2008. / The dissertation herein applies Cornish's Crime Script approach to analyze the modus operandi of a suicide bomber step-by-step. The thesis has chosen to apply the Crime Script approach to 8 cases of suicide bombers occurred between 2001 to 2008.
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“Stigmatizzazione e devianza: il caso degli immigrati di seconda generazione nelle scuole dell’Emilia-Romagna” / Stigmatization and deviance: the case of second generation students in the schools of Emilia-Romagna

MASSA, ESTER 21 February 2011 (has links)
La mia dissertazione, intitolata “Stigmatizzazione e devianza: il caso degli immigrati di seconda generazione nelle scuole dell’Emilia-Romagna”, si concentra sulle connessioni esistenti tra i giovani di seconda generazione, l’istruzione, i sentimenti di stigmatizzazione e autostima e la devianza. La ricerca è costituita da una indagine di self-report eseguita su di un campione di quasi 5000 studenti iscritti al terzo anno di 28 scuole secondarie di primo grado nella regione Emilia-Romagna (gli studenti variavano dallo status di “completamente italiani” a quello di “completamente stranieri”, con molte sfumature nel mezzo). Ai rispondenti è stato somministrato un questionario all’interno della classe nel quale erano presenti domande riguardo a fattori socio-anagrafici, alle loro condizioni socio-economiche, ai loro orientamenti valoriali e ai loro comportamenti devianti. Sui dati sono state condotte varie elaborazioni, tra cui regressioni multiple e path analysis, e in seguito si è costruito un modello interpretativo basato sui dati trovati. I risultati hanno suggerito che – sia per gli studenti italiani che per quelli stranieri – i comportamenti devianti auto-confessati sembrano essere fortemente collegati al conflitto generazionale, alla percezione dello stigma e a legami familiari deboli. Inoltre la ricerca ha raggiunto la conclusione che, sebbene non esista prova di un maggior coinvolgimento in attività devianti da parte dei giovani di seconda generazione, tuttavia i sentimenti di inadeguatezza causati soprattutto dalle esperienze scolastiche (misurate attraverso i più bassi livelli di successo scolastico e la maggiore esposizione alle punizioni) sono connessi più fortemente alla confessione di comportamenti devianti rispetto a quanto avvenga per gli italiani. Inoltre, il sentimento di stigmatizzazione così come il coinvolgimento in attività devianti, cresce proporzionalmente alla durata della permanenza in Italia, un fenomeno la cui spiegazione potrebbe trovarsi nella crescente frustrazione rispetto alle sempre maggiori aspettative di integrazione tipiche della seconda generazione di migranti. / My dissertation, titled “Stigmatisation and Deviance: The Case of the Second Generation Immigrants in the Schools of Emilia-Romagna”, focuses on the connections existing between second generation children, schooling, feelings of stigmatization and self-esteem, and deviance. The study is constituted by a self-report survey of a sample of almost 5,000 students enrolled in the eighth grade of 28 junior high schools in the region Emilia-Romagna (the students ranged from the status of “completely” Italian to “completely” foreign, with many nuances in between). Respondents were administered a questionnaire in the classroom, and asked to answer questions focusing on socio-biographical factors, socio-economic conditions, value-orientation, and self-reported deviant behaviour. Regression and path analysis were conducted on the data, and an interpretative model was developed based on the findings. The study results offered no evidence of a higher frequency or seriousness of self-reported deviance among young “second-generation” immigrants compared to Italians. The findings suggested that – both for Italian and immigrant respondents – self-reported deviant behaviour appears to be strongly related to generational conflict, the perception of stigma, and weak family bonds. Moreover, the study reached the conclusion that even if there was no evidence of a higher involvement with deviance among second-generation children, however feelings of inadequacy caused especially by school experiences (as measured by lower levels of achievement and higher exposition to school punishments) were more strongly linked to confessions of deviant behaviours than for Italians. Furthermore, the feeling of stigma as well as the involvement in deviance grew together with the length of stay in Italy, a phenomenon that could be explained by the increasing frustration with the rising expectations of integration, which are typical of second-generation migrants compared to their first-generation elders.
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Aufhebung von Rechtssätzen in der Schweiz /

Imark, Lukas. January 1993 (has links) (PDF)
Univ., Diss.--Basel, 1992.
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SHRINKING BUSINESSES AND EXPANDING GRAVEYARDS: HOW THE FLUCTUATIONS IN THE VALUE OF COCAINE MARKETS INFLUENCE THE RECOURSE TO LETHAL VIOLENCE / Shrinking businesses and expanding graveyards: how fluctuations in the value of cocaine markets influence the recourse to lethal violence

AZIANI, ALBERTO 06 March 2017 (has links)
La relazione tra traffico di cocaina e violenza ha attratto l’attenzione di molti ricercatori negli ultimi tre decenni; nonostante questo, il ruolo in questa relazione delle fluttuazioni del valore mercato illecito hanno ricevuto finora poca attenzione. Questo studio produce una stima della fluttuazione del valore del mercato della cocaina in 151 paesi nel periodo 1998-2013 adottando un originale approccio che considera sia la dimensione dei flussi di cocaina sia il network dei paesi trafficanti. I risultati di questa stima sono poi utilizzati per esplorare la relazione tra fluttuazioni nel valore del mercato della cocaina e il livello di violenza in un set di 63 paesi. Le analisi dimostrano che le variazioni nel valore del mercato influenzano il livello di violenza in un paese. Infine, sfruttando un nuovo metodo di stima dell’intensità della lotta al traffico di cocaina, lo studio mostra come l’intensificarsi del contrasto al narcotraffico possa, paradossalmente, generare delle spirali di violenza. / Many scholars have investigated the escalation of violence associated with drug trafficking. Despite the plethora of literature, limited attention has been paid to the consequences of fluctuations in the value of markets. This study addresses this lacuna in extant research by proposing an original estimate of the gross value added of cocaine markets in 151 countries between the period 1998-2013, taking into consideration both national and international dimensions of cocaine trafficking through recourse to a flow/network approach. In conjunction with this, the fluctuation of the gross value added of the cocaine market is examined in terms of an etiological factor in the upsurge of interpersonal lethal violence. The analysis demonstrates how expansions and contractions of the gross value added in cocaine markets are significant determinants of the level of violence within the respective countries that constitute the global cocaine network. Finally, through mobilising innovative methods for estimating drug law enforcement actions, the study problematizes extant methods for disrupting drug trafficking on the basis that they may, paradoxically, engender cycles of violence.
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Estatuto da reprodução assistida / Estatuto della riproduzione assistita

Scalquette, Ana Claudia Silva 20 August 2009 (has links)
A presente pesquisa percorre o caminho do direito à reprodução assistida e chega ao direito da reprodução assistida para apontar, por meio da investigação científica, caminhos inovadores que possam contornar as conseqüências geradoras de instabilidade, de forma a possibilitar o convívio harmonioso entre o avanço da medicina na área de reprodução humana com a regulamentação necessária para a pacificação das relações sociais. O plano da investigação está divido em cinco grandes partes. Na primeira parte, analisamos o tratamento dado à filiação desde o Direito Romano até os dias atuais, com a previsão da presunção de filiação para as pessoas nascidas com o auxílio de uma das técnicas de Reprodução Humana Assistida. Apresentamos também o detalhamento dos métodos de assistência à reprodução juntamente com seu desenvolvimento ao longo do tempo e suas indicações. No segundo capítulo, analisamos as reflexões éticas, questionamentos filosóficos e posicionamentos religiosos acerca do tema, além dos efeitos sociais, econômicos e jurídicos da utilização da assistência médica em matéria reprodutiva. No terceiro capítulo, identificamos os principais conflitos que envolvem o tema, como a necessidade e a forma da autorização a ser dada para o emprego de cada um dos métodos de Reprodução Assistida, a possibilidade de autorização ou não de útero de outra pessoa para gestar o embrião, o conflito sucessório decorrente da reprodução post mortem, a decisão quanto ao destino dos embriões excedentários e a possibilidade de adoção desses embriões, as ações de investigação e negatória de paternidade quando houver doador de material genético, o controle do banco de sêmem e do uso de material de doadores(as), o sigilo dos doadores e o direito à identidade genética daquele que é fruto de uma inseminação ou fertilização heteróloga, dentre outras questões polêmicas pertinentes ao assunto. No quarto capítulo, estudamos o tratamento da Reprodução Humana Assistida no Direito Estrangeiro, nos países que são considerados os mais avançados em matéria de tutela jurídica quanto ao desenvolvimento científico e tecnológico relacionado à reprodução humana. Na última parte da pesquisa, analisamos a proteção principiológica da Família e justificamos a proposta da criação de um microssistema jurídico específico para tutelar a Reprodução Assistida, demonstrando as principais características que garantirão a proteção integral da matéria no âmbito civil, administrativo e criminal. A proposta apresentada objetiva coadunar o desenvolvimento científico e tecnológico com a harmonização das relações jurídico-familiares, em razão do avanço e difusão do conhecimento sobre as novas técnicas de reprodução assistida e da necessidade da análise dos efeitos jurídico-sociais do emprego dessas técnicas no âmbito da sociedade. / La presente ricerca percorre la strada dal diritto alla riproduzione assistita e giunge al diritto della riproduzione assistita per rilevare, per mezzo dell ´investigazione scientifica, percorsi innovatori che possano appianare le conseguenze che generano instabilità, al fine di agevolare la coesistenza armoniosa tra il progresso della medicina nell´area della riproduzione umana con la regolamentazione necessaria alla pacificazione dei rapporti sociali. Il piano dell´investigazione è diviso in cinque grandi parti. Nella prima parte analizziamo il trattamento dato alla filiazione sin dal Diritto Romano ad oggi, con la previsione della presunzione di filiazione per le persone nate con l´aiuto di una delle tecniche di Riproduzione Umana Assistita. Presentiamo inoltre l´individuazione dei metodi di assistenza alla riproduzione unitamente al suo sviluppo nel corso del tempo e le sue indicazioni. Nel secondo capitolo analizziamo le riflessioni etiche, i questionamenti filosofici e le posizioni religiose sul tema, oltre gli effetti sociali, economici e giuridici dell´utilizzo dell´assistenza medica in materia riproduttiva. Nel terzo capitolo identifichiamo il principali conflitti che interessano Il tema, quali l´occorrenza e la forma di autorizzazione necessaria all´impiego di ognuno dei metodi di riproduzione assistita, la possibilità di autorizzazione o meno dell´utero di un´altra persona per annidare l´embrione, il conflitto successorio che decorre dalla riproduzione post mortem, la decisione che riguarda il destino degli embrioni soprannumerari e la possibilità di adozione di questi embrioni, le azioni di investigazione e la negatoria di paternità qualora ci sia donatore di materiale genetico, il controllo del banco di seme e dell´uso del materiale di donatori/trici, il riserbo dei donatori e il diritto all´indentità genetica di chi è frutto di un ´inseminazione o fecondazione eterologa, fra altre questioni polemiche concernenti al tema. Nel quarto capitolo studiamo il trattamento della Riproduzione Umana Assistita nel Diritto Straniero, nei paesi considerati all´avanguardia per quanto riguarda la materia di tutela giuridica pertinente allo sviluppo scientifico e tecnologico relativo Alla riproduzione umana. Nell´ultima parte della ricerca analizziamo i principi protettivi della Família e giustifichiamo la proposta della creazione di un microsistema giuridico specifico per tutelare la Riproduzione Assistita, dimostrandone le principali caratteristiche che garantiranno la protezione integrale della materia in ambito civile, amministrativo e criminale. La proposta presentata intende unire lo sviluppo scientifico e tecnologico all´equilibrio dei rapporti giuridici familiari, a causa del progresso e diffusione della conoscenza sulle nuove tecniche di riproduzione assistita e dell´occorrenza di analisi degli effetti giuridici sociali dell´impiego di queste tecniche nell´ambito della società.
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O nascituro como pessoa e os reflexos no sistema da responsabilidade civil / Il nascituro come persona ed i riflessioni nel sistema dela responsabilità civile

Ribeiro, Ana Luiza Boulos 14 May 2010 (has links)
O estudo em comento traz mais uma reflexão sobre o tema do nascituro sob uma perspectiva ética e consubstanciada na atual realidade biotecnológica, que proporciona conhecimento amplo sobre todas as fases de desenvolvimento do ser humano. Ainda, amparado em uma visão humanista de respeito à dignidade da pessoa humana, são analisados as principais teorias acerca da natureza jurídica do nascituro e os reflexos para a atual tendência do sistema da responsabilidade civil de ampla reparação e de ampliação dos danos indenizáveis, calcados na doutrina e na jurisprudência nacionais. Assim, buscou-se uma releitura das normas postas sobre o início da personalidade jurídica, sob uma ótica objetiva, delineando o valor positivo existente na sociedade e de modo integrado com todo o ordenamento jurídico. Visou-se, por fim, consagrar a máxime constitucional do princípio da igualdade, que deve ser garantido a todos os seres humanos, sem quaisquer distinções. / Lo studio commentato rapporta più una riflessione sul tema del nascituro alla luce di uma prospettiva etica e consolidata nella realtà biotecnologica attuale, che offre conoscenza in maniera più ampia su tutte le fasi dello sviluppo dellessere umano. Inoltre, fondate in una visione umanista di rispetto alla dignità della persona umana, sono analizzate le principali teorie sulla natura giuridica del nascituro ed i riflessi della tendenza attuale del sistema della responsabilità civile di ampia riparazione e di ampliamento dei danni indennizzabili, calcolati sia dalla dottrina che dalla giurisprudenza nazionale. In questo modo, si propone una rilettura delle norme stipulate sullinizio della personalità giuridica, attraverso un\'ottica obiettiva, tracciando il valore positivo esistente nella società e di modo integrato con tutte le disposizioni giuridiche. Finalmente, si è giunto al proposito di consacrare la massima costituzionale del principio di uguaglianza, che deve essere garantito a tutti gli esseri umani, senza nessuna distinzione.
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Estudo da motivação das decisões judiciais no século da jurisdição: uma reavaliação do momento jurisprudencial do direito / Studio sulla motivazione delle decisioni giudiziali nel secolo della giurisdizione

Silva, Ana de Lourdes Coutinho 11 June 2010 (has links)
Trata-se de tese de doutorado em que a autora faz um estudo sobre a motivação das decisões judiciais, no intuito de analisar as peculiaridades que a argumentação jurídica adquiriu em um momento de intensa criação judicial do direito e de valorização dos precedentes judiciais. A primeira parte do trabalho avalia a concepção atual de jurisdição em contraposição à visão clássica, focalizando os reflexos da argumentação jurídica na jurisdição do Estado contemporâneo. A segunda parte aborda o perfil do julgador no século que se convencionou chamar de século da jurisdição. É discutida a função criativa que o juiz desempenha diante da interpretação de cláusulas gerais e conceitos indeterminados, e os limites da criatividade judicial em face do dever constitucional de motivar as decisões. Na terceira etapa do estudo são feitas considerações acerca do perfil histórico da motivação, especificamente a exigência da motivação da sentença no processo civil romano, no direito canônico e, por último, a influência das fontes lusitanas sobre a motivação da sentença no direito brasileiro. Na quarta parte, a autora mostra uma perspectiva constitucional da motivação, garantia em um Estado Democrático de Direito e manifestação do devido processo legal substancial, como limitação do poder jurisdicional. A quinta parte examina a motivação sob a perspectiva da técnica processual, com diversos subitens, onde são estudados, dentre outros aspectos, o conteúdo da motivação, a motivação e os julgamentos feitos com base na equidade, com base em súmula vinculante e com a utilização de máximas da experiência. Há um item específico sobre vício da motivação e coisa julgada. Analisa-se também a deficiência da motivação como fator de atraso da prestação jurisdicional, as recentes reformas legislativas processuais e a valorização dos precedentes judiciais e, finalmente, a nítida aproximação que vem ocorrendo entre o nosso sistema de civil law com o sistema de common law. A sexta e última parte do trabalho aborda o que a autora denomina de momento jurisprudencial do direito. No primeiro subitem, percorre-se todo o trajeto desde a codificação até a superação do modelo positivista e o aumento do espaço para o papel criativo dos julgadores. No segundo subitem, é feito um enfoque da motivação no contexto do direito moderno, mostrando a insuficiência do raciocínio silogístico na aplicação do direito e a busca pelo juiz do resultado mais justo para a solução do caso concreto, concluindo por uma mudança de paradigma na era pós-positivista, que coloca a motivação das decisões no rol das prioridades no estudo do processo civil e obriga a uma releitura da sua função e importância. / Si tratta della tesi di dottorato in cui l\'autrice fa uno studio sulla motivazione dele decisioni giudiziali, nell\'intuito di analizzare le peculiarità che l\'argomentazione giuridica ha acquisito in un momento di intensa creazione giudiziale del diritto e di valutazione dei precedenti giudiziali. La prima fase del lavoro valuta la concezione attuale della giurisdizione in contraposizione alla visione classica, focando i riflessi dell\'argomentazione giuridica dello Stato contemporaneo. La seconda parte si referisce al profilo del giudice nel secolo che si è convenzionato chiamare di secolo della giurisdizione. É discussa la funzione creativa che il giudice ha effetuato dinanzi dell\'interpretazione di clausole generali e concetti indeterminati ed i limiti della creatività giudiziale davanti al dovere costituzionale di motivare le decisioni. Nella terza tappa dello studio sono fatte considerazioni sul profilo storico della motivazione, specificamente l\'esigenza della motivazione della sentenza nel processo civile romano, nel diritto canonico e, per ultimo, l\'influenza delle fonti lusitane sulla motivazione della sentenza nel diritto brasiliano. Nella quarta parte, l\'autrice mostra una prospettiva costituzionale della motivazione, garanzia in uno Stato Democratico di Diritto e manifestazione del dovuto processo legale sostanziale, come limitazione del potere giurisdizionale. La quinta parte esamina la motivazione sotto la prospettiva della tecnica processuale, con diverse voci, ove sono studiati, fra altro, il contenuto della motivazione, la motivazione e i giudizi fatti con base nell\'equità, nelle sumole vincolanti e con l\'utizzo di massime di sperienza. C\'è una voce specifica sul vizio della motivazione e cosa giudicata. Si analizza inoltre la deficenza della motivazione come fattore del ritardo della prestazione giudiziale, le recenti riforme legislativi e la valutazione dei precedenti giudiziali e, finalmente, la nitida vicinanza fra il nostro sistema di civil law ed il sistema di common law. La sesta ed ultima parte del lavoro si riferisce a quello che l\'autrice chiama di momento giurisprudenziale del diritto. Nella prima voce, si percorre tutto il tragitto dalla codificazione fino alla superazione del modello positivista e l\'aumento dello spazio per il ruolo creativo dei giudici. Nella seconda voce, è fatto un rilievo della motivazione nel contesto del diritto moderno, mostrandol\'insuficenza del ragionare silogístico nell\'aplicazione del diritto e la ricerca dal giudice del risultato più giusto alla soluzione del caso concreto, concludendo per um cambiamento di paradigma nell\'era postpositivista, che mette la motivazione delle decisioni nell\'elenco delle priorità nello studio del processo civile ed obbliga ad una rilettura della sua funzione ed importanza.
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A relação entre o direito e a política no processo legislativo penal / Il rapporto tra diritto e política nel processo legislativo penale

Haber, Carolina Dzimidas 25 March 2011 (has links)
O objetivo desse trabalho é rever o papel da dogmática jurídica no processo legislativo, diante da constatação de que sua análise volta-se ao estudo da norma após seu ingresso no ordenamento jurídico, ao invés de ser realizada na fase de sua formulação, na medida em que se trata de um espaço mais suscetível à participação e ao debate democrático. Além de propor que o processo legislativo seja concebido como um espaço de diálogo entre os diversos interessados nos temas em discussão, mediante a apresentação de argumentos e não apenas de meras opiniões, sugere-se que a formulação do direito seja concebida como uma política pública, tornando-se necessário analisar previamente o impacto das leis e avaliar seus efeitos após a sua promulgação. No âmbito específico do direito penal, tratando-se, do ponto de vista das garantias constitucionais, da última esfera de intervenção estatal, a proposta do trabalho é assegurar que sua formulação ocorra mediante a verificação do problema que se quer combater, dos instrumentos à disposição e dos efeitos que o meio escolhido pode ocasionar, evitando-se, assim, a adoção de medidas populistas, que deveriam, além disso, se submeter a testes argumentativos antes de serem aprovadas. / Lo scopo di questo lavoro è quello di rivedere il ruolo della dogmática giuridica nel processo legislativo, considerato il fatto che la sua analisi torna allo studio della norma dopo la sua entrata nel sistema giuridico, invece di essere posseduto nella sua fase di formulazione, in quanto che questo è un settore più suscettibile alla partecipazione e al dibattito democratico. Oltre a proporre che il processo legislativo sia progettato come un forum per il dialogo tra le varie parti interessate sui temi in discussione con la presentazione di argomenti e non solo semplici opinioni, si suggerisce che la formulazione della legge sia concepita come una politica pubblica rendendo necessario esaminare in primo luogo l\'impatto delle leggi e valutare i loro effetti dopo la promulgazione. Nel contesto specifico del diritto penale, dal punto di vista delle garanzie costituzionali, del\'ultima sfera di intervento dello Stato, il lavoro proposto è di garantire che la sua formulazione è avvenuta verificando il problema che ci vuole combattere, degli strumenti disponibili e gli effetti che i mezzi scelti possono causare, evitando in tal modo l\'adozione di misure populiste, che dovrebbe anche sottoporsi a test argomentativi prima di essere approvato.
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I prezzi delle droghe e violenza sistemica; uno studio empirico / Drugs Prices and Systemic Violence; An empirical study

SARRICA, FABRIZIO 09 March 2007 (has links)
Lo studio analizza la relazione tra i diversi prezzi delle droghe illegali, eroina e cocaina, e il livello di violenza sistemica in un territorio. L'ipotesi dello studio è che ad un aumento dei prezzi delle droghe illegali, si registra una maggiore violenza causata dal maggiore ritorno economico derivante dalla commissione della violenza. L'analisi empirica si riferisce agli anni ottanta e novanta negli Stati Uniti d'America. Lo studio di mostra la validità dell'ipotesi e propone nuove ambiti di ricerca. / The study analyzes the relation between the different prices of illegal drugs, heroin and cocaine, and the level of systemic violence recorded in a territory. The hypothesis of the study is that from an increase of the prices of illegal drugs, it is derived a greater level of violence caused by the greater menotary return derived by the commission of violence. The empirical analysis referred to the eighties and nineties in the United States of America. The study demonstrates the hypothesis and proposes new research paths.

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