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Catechesi e alfabetizzazione a Brescia in età moderna / Catechesis and Literacy in Brescia in the Modern Age

GAMBA, GIOVANNA 27 March 2007 (has links)
Da tempo la storiografia insiste sull'importanza della catechesi come fattore di alfabetizzazione in età moderna: le scuole della dottrina cristiana, fondate e vivificate dopo il concilio di Trento, furono infatti per moltissimi bambini un'occasione privilegiata, spesso l'unica, per lambire i confini del mondo delle lettere. Anche se la società era ancora pervasa dall'oralità, i benefici del saper leggere divennero sempre più evidenti e incrementarono un bisogno di istruzione dal basso che nacque in modo sommesso, ma non tardò a crescere. Si trattava di una domanda composita e frammentata, spesso incerta, sicuramente mobile, che attinse a un'offerta altrettanto variegata. Nacquero, così, le prime scuole dei rudimenti, di norma affidate agli ecclesiastici, i quali insegnavano gratis et amore Dei, anche se la vera svolta si compì quando la sensibilità comune maturò al punto da formalizzare l'insegnamento, trovando i mezzi per stipendiare i maestri e istituire scuole stabili, pubbliche e gratuite. La ricerca analizza le scuole di dottrina e quelle dell'alfabeto nella diocesi di Brescia, spaziando tra due cesure particolarmente significative: dalla frattura religiosa dell'Europa con il conseguente concilio di Trento a ricucire le lacerazioni e promuovere un nuovo cristianesimo allo spartiacque degli sconvolgimenti rivoluzionari di fine Settecento, che determinarono il crollo delle secolari strutture dell'ancien régime. / The importance of catechism as a factor that helped literacy in the modern age has been underlined by historiography for a long time: the schools of Christian doctrine, founded and revitalized after the Council of Trent, represented actually a privileged occasion, often the only one, for many children to approach the world of letters. Although society was still pervaded with orality, the advantages of literacy became more and more evident and fuelled a need of education from the lower classes that started quietly but that soon increased. It was a composite and fragmentary demand, often uncertain, definitely mobile that met a similarly varied offer. This was how the first schools of rudiments originated. They were usually entrusted to clergymen who taught gratis et amore Dei, although the real turning point came about when the common sensibility reached such a level that teaching was formalized: means were found to pay the teachers and to establish permanent, public and free schools. This research work analyses the schools of doctrine and the schools of rudiments in the diocese of Brescia, covering the time span between two especially incisive milestones: from one side the religious split in Europe, with the subsequent Council of Trent trying to heal the wounds and promote a new Christianity; to the other side the revolutionary upheavals at the end of the eighteenth century, that caused the age-long structures of the ancien régime to break down.
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VESCOVI, AZIONE CATTOLICA ITALIANA E DEMOCRAZIA CRISTIANA NELLA MODERNIZZAZIONE DEL MEZZOGIORNO (1948 - 1954)

DIBISCEGLIA, ANGELO 02 April 2009 (has links)
La tesi si inserisce nell’ambito storiografico degli studi sulla Chiesa e sul cattolicesimo italiano, che ne considerano le vicende non come realtà estranee o periferiche rispetto alla società italiana nel suo complesso. Analizza il rapporto tra episcopato meridionale, Azione Cattolica Italiana e Democrazia Cristiana tra il 1948 ed il 1954, nel contesto di una società impegnata in una profonda trasformazione. La ricerca ricostruisce alcuni elementi specifici della storia del Mezzogiorno, come l’azione dei vescovi - in particolare con il nuovo corso avviato dalla nascita dell’assemblea dei presidenti delle regioni ecclesiastiche (la futura CEI) -, il ruolo dell’Aci e il progressivo radicamento della Dc nel Mezzogiorno. Ne emerge lo spaccato della progressiva presa di coscienza delle resistenze tipiche della società meridionale ai processi di modernizzazione religiosa, politica e sociale da parte di questi tre diversi soggetti e della loro azione convergente, malgrado differenze e contrasti per una profonda trasformazione del Mezzogiorno. / The thesis is part of historiographic studies Catholic Church and the Italian, who consider the story does not really matter or as compared to the outlying Italian society as a whole. Analyze the relationship between episcopate southern, Azione Cattolica Italiana and Democrazia Cristiana between 1948 and 1954, as part of a company engaged in a profound transformation. The research reconstructs some specific elements of the history of the Mezzogiorno, as the action of the bishops - especially with the new course launched by the birth of the Presidents of the regions of the church (the future CEI) -, the role of Aci and the progressive roots of the Dc in the South. It shows the split of the progressive awareness of resistance typical of southern society in the processes of modernization religious, political and social commitment on the part of these three different actors and their action convergent, despite differences and contrasts for a profound transformation of the South.
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IL RUOLO DELLE GRANDI VILLE NELLA TRASFORMAZIONE DELL'INSEDIAMENTO RURALE NELL'ALTO MEDIOEVO: IL CASO DI PALAZZO PIGNANO E DEL DISTRICTUS DELL'INSULA FULCHERII / The role of the great villae in the rural transformation in early middle age : the case of Palazzo Pignano and the districtus of Insula Fulcherii

CASIRANI, MARILENA 16 April 2010 (has links)
La villa tardoantica di Palazzo Pignano (CR) sorge nel IV secolo d.C. in un’area particolarmente fertile della Pianura Padana, caratterizzata dall’abbondanza di acque, non lontano da Milano. La villa, di particolare ricchezza è caratterizzata dalla presenza, oltre che della pars rustica, di un peristilio ottagonale e di una chiesa a pianta centrale. Nel V secolo la villa viene integralmente ristrutturata ed anche la chiesa viene dotata di un fonte battesimale, di un syntronos e di arredi liturgici che trovano confronti nell’area orientale dell’Impero. Dopo la “fine della villa”, mentre la chiesa continuerà a rimanere in uso fino all’XI secolo per essere poi sostituita da una pieve romanica, nell’area della villa sorgerà un villaggio di capanne che in parte riutilizzano le strutture della villa. Nel VII secolo nel sito è presente un gruppo di Longobardi e un esponente dell’élite di questo popolo, come dimostra il rinvenimento di un anello sigillare aureo con il nome ARICHIS. L’insediamento con la sua grande pieve diverrà una curtis di proprietà del vescovo di Piacenza e nell’XI secolo costituirà il nucleo di un districtus legato al fisco imperiale. Dati archeologici e fonti scritte dimostrano l’interesse che le élites laiche ed ecclesiastiche ebbero per il sito. / The late-antique villa of Palazzo Pignano (CR) was founded in IV century p.C. The villa is characterized by the presence, beside the pars rustica, of a eight-edged peristilium and of a church with circular plant. In V century the villa is wholly renovated and also the church is provided with a baptism-well, a syntronos and with liturgical furniture that can be compared with same furniture in the oriental area of the Empire. After the “vanishing of the villa”, while the use of the church will be preserved until XI century when it was re-placed by a Romanic parish, in the area of the villa rises a village of huts which use the structure of the villa. In VII century this site is also inhabited by a group of Langbards and by a leader of the élite of this people, as the discovery of a golden seal ring with the name ARICHIS proves. The settlement becomes a curtis of property of the bishop of Piacenza and in XI century constitutes the core of a districtus which was linked to imperial revenue authorities. Archaeological report and written sources confirm the interest that the laic and ecclesiastic élites show for the site.
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La Historia evangélica de Juvenco en la edición de Faustino Arévalo

Gil Abellán, Mª Carmen 11 December 2004 (has links)
La Tesis titulada "La Historia evangelica de Juvenco en la edición de Faustino Arévalo" estudia el texto editado por Arévalo del poeta latino-cristiano. Presentada la biografía y obra juvenciana -características principales y revisión bibliográfica acerca del mismo-, se aborda la biografía y producción literaria arevaliana; se describe su edición, doble estructura del comentario y Prolegomena. Se valoran sus aportaciones y pervivencia. Se estudia el texto -libro primero- analizando las fuentes manuscritas y ediciones utilizadas, aportando cuatro tablas con variantes textuales y se completa esta parte con la presentación del texto arevaliano con aparato crítico, que evidencia el acierto o no de sus elecciones. En las notae se muestra la riqueza del comentario. Se estudian aquellas más relevantes para conocer su trabajo, remisiones a otros pasajes juvencianos, o su aportación de fuentes evangélicas. Las conclusiones generales cierran el estudio y finalmente se incluyen cuatro Apéndices y un resumen en italiano. / The Thesis entitled "The Historia evangelica from Iuvencus in the Faustino Arévalo's edition" studies the text published by Arévalo of the latin-christian poet. We are offered the biography and the Iuvencian work -main characteristics and bibliographical review about Iuvencus. It deals with the biography and Arévalo's literary production; it describes the edition, the double structure of the commentary and Prolegomena. His contributions and their pervivence are evaluated. It studies the text -the first book- analysing the sources used in it (Manuscripts and editions), adding four charts with the Arevalian text and text review, which shows clearly his choices. It is notorius in his notae the good quality of the commentary. Some of them have been analysed in order to get to know his work, references to other Iuvencian verses, contribution of evangelical sources. There are general conclusions and finally it includes four appendices and a summary in Italian language.Nota Importante: Para leer la tesis correctamente es necesario tener instalada la fuente galileeU (ver ficheros)
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Aportaciones de Faustino Arévalo a la edición de Sedulio

Hernández Mayor, Mª Dolores 20 January 2006 (has links)
La Tesis titulada "Aportaciones de Faustino Arévalo a la edición de Sedulio" estudia el texto editado por Arévalo del poeta Sedulio, en concreto, el comentario -Scholia- al libro primero del Carmen Paschale. Tras la presentación de la biografía del humanista, la descripción de la edición y el estudio de la tradición editorial en la que se inserta Arévalo, se estudia la biografía y producción seduliana tomando como base los Prolegomena arevalianos. Después se describen los manuscritos, ediciones y comentarios de Sedulio. El estudio de la emendatio del texto presenta unas tablas de uariae lectiones, además de ocuparse de cuestiones como las glosas o los títulos de capítulos. La abundancia de lugares paralelos ejemplifica el valor de ese críterio en la determinación del texto. La explanatio se centra en cuestiones de métrica. Se valoran las aportaciones de esta edición y su pervivencia. Hay unos Apéndices y un resumen en italiano. / The Thesis entitled "Contributions from Faustino Arévalo to the edition of Sedulius" studies the poet Sedulius' text edited by Arévalo, specifically, the commentary -Scholia- to the first book of Carmen Paschale. After presenting the humanist's biography, describing the edition and studying Arévalo's literary tradition, the biography and Sedulian literary production are studied taking Arévalo's Prolegomena as a starting point. It follows a description of the manuscripts, editions and Sedulian commentaries. The emendatio is studied by means of a series of tables from uariae lectiones, apart from dealing with questions such as glosses or chapter titles. The presence of a large number of parallelisms is an example of the value of that criterion in the text determination. The explanatio focuses on matters of poetic metre. Finally, there is an assesment of the contributions to this edition and its survival, including Appendixes and a summary in Italian.Nota importante: Para ver la tesis correctamente es necesario copiar la fuente sgkclass.TTf
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Dionigi l'Areopagita e l'origenismo siriaco. Edizione critica e studio storico-dottrinale del trattato sui Nomi divini nella versione di Sergio di Res'ayna

Fiori, Emiliano Bronislaw <1981> 22 March 2010 (has links)
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Aspetti di produzione e consumo della ceramica di uso comune a Prato (XIV-XVI secolo)

FABBRI, JACOPO 25 March 2011 (has links)
Questa tesi si propone di offrire un contributo agli studi su un centro situato in una delle aree maggiormente sviluppate nell'Europa nel Tardo Medioevo. La ricerca si basa principalmente sull'analisi dei manufatti ceramici di uso comune (contenitori da dispensa, vasellame da cucina e per altre attività domestiche). In parte l'analisi riguarda il vasellame da mensa. Attraverso lo studio della produzione ceramica, si approfondiscono le fasi di sviluppo e di crisi di un centro urbano fino all' Età Moderna, chiarendone le dinamiche e i processi di trasformazione, nell'ambito dei manufatti di uso comune in correlazione con l'analisi delle fonti scritte e della documentazione archeologica nel suo complesso (in particolare l'archeologia degli elevati e la sintesi delle informazioni da essa derivata). Il centro di Prato costituisce quindi, grazie al un'abbondante documentazione scritta e materiale, un osservatorio privilegiato per lo studio delle dinamiche economico-sociali in Toscana e a un livello più ampio, in Europa tra XIV e XVI secolo. / This analysis aims to contribute to studies on a town situated in one of the most developed areas in Europe in the Late Middle Ages. The research is based primarily on analysis of pottery in common use (containers, cookware and other household activities). Part of the analysis concerns Maiolica Arcaica. Through the study of ceramic production, we will explore stages of development and crisis of an urban center until the 'Modern Age, clarifying the dynamics and transformation processes in the context of the artifacts commonly used in conjunction with analysis of written documentation and archaeological evidence as a whole (particularly the archeology of buildings and synthesis of information derived from it). The center of Prato is then, thanks to the extensive documentation, a privileged observatory for the study of socio-economic dynamics in Tuscany and a broader level, in Europe between the fourteenth and sixteenth century.
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"Similes Ananiae, Azariae et Misaheli exstiterunt". La ricezione dei "racconti" di Daniele nelle antichità cristiane (II-IV secolo) / SIMILES ANANIAE, AZARIAE ET MISAHELI EXSTITERUNT. THE RECEPTION OF DANIEL TALES IN EARLY CHRISTIANITIES (II - IV CENTURY)

VALENTI, CELESTE 04 May 2016 (has links)
Oggetto della tesi è lo studio dell’esegesi paleocristiana dei “racconti” contenuti nel libro di Daniele, in una prospettiva pludisciplinare che esamina le testimonianze provenienti dall’iconografia e dalla letteratura. Il lavoro prende in considerazione la documentazione dalle origini della produzione figurativa (fine II sec) alla cosiddetta “svolta costantiniana”, includendo materiali provenienti da tutti i contesti geografici dei primi cristianesimi. L’elaborato si articola in tre sezioni che ricostruiscono le principali tradizioni ermeneutiche della ricezione “tipologica”, “allegorica” e “letteraria” del testo biblico, sottolineando in particolare il ruolo che i “racconti” ebbero nella formazione della teologia del martirio antico. L’analisi assume un metodo storico-critico particolarmente attento all’integrazione e al raffronto fra tipologie documentarie distinte, che testimoniano la varietà e l’eterogeneità dell’interpretazione biblica applicata presso le primitive comunità cristiane. L’inclusione della fonte figurativa muove dal presupposto della sua rivalutazione: più che “biblia pauperum”, l’iconografia delle origini, prodotta in ambito liturgico, testimonia una tradizione indipendente e originale della ricezione dei “racconti”. Da questo punto di vista, la complessa interpretazione del libro di Daniele fornisce un valido paradigma per comprendere, in senso più ampio, i meccanismi che determinano la formazione del pensiero cristiano antico. / The subject of the present work is the study of the paleochristian exegesis of the “tales” included in the Book of Daniel, in a pluridisciplinary perspective which examines the evidences coming from both iconography and literature. The work takes into account the documentation from the origins of iconography (end of the II century), to the so-called “Constantinian period”, including materials coming from every geographic context of ancient Christianity. The research is divided in three sections, according to the principal hermeneutic traditions of the “typological”, “allegoric” and “literary” reception of the biblical text, mainly highlighting the role assumed by the “tales” in the formation of the ancient martyrdom theology. The analysis assumes an historical-critical method, mainly focusing on the comparison between two different documentary categories, which attest the variety and the heterogeneity of the biblical interpretation activated in the first communities. The inclusion of the figurative source derives from its revaluation: more than “biblia pauperum”, the ancient iconography, produced in the context of liturgy, expresses an independent and original tradition of the “tales” reception. Under this point of view, the complex interpretation of the Book of Daniel offers a good paradigm to understand, in a wider sense, the processes determining the formation of paleochristian thought.
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Simbología cristiana en la construcción de los personajes de American Horror Story: Freak Show / Christian symbols in the construction of the characters in American Horror Story: Freak Show

Madueño Huayre, Gwendolyne Nicole 29 September 2021 (has links)
En las producciones audiovisuales se utilizan modelos arquetípicos de personajes para causar un efecto de identificación por parte del público con lo que está observando. Los modelos clásicos de construcción de historias suelen ser “el bien vs el mal'', inspirados en la estructura de composición narrativa que se utilizó en la Biblia. En el cine actual, muchos de los films del género terror retratan como antagonista a un miembro del clero, religiosos extremistas e incluso, como solución al obstáculo principal de la trama, se propone realizar algún rito cristiano, por ejemplo, practicando exorcismos. Por otro lado, en el género de horror, esta relación con la simbología cristiana no se suele apreciar tan explícita. Debido a que se muestran crímenes muy sangrientos y otros actos violentos. En este artículo se propone realizar un estudio cualitativo que usará la técnica del análisis de contenido. Para desglosar la composición de los personajes de la cuarta temporada de la serie de Televisión “American Horror Story: Freak Show” y luego establecer su paralelo con la simbología cristiana. / In audiovisual productions archetypal models of characters are used to cause an effect of identification on the part of the public with what they are observing. The classic models of story construction are usually "good vs evil", inspired by the narrative composition structure that was used in the Bible. In today's cinema, many of the films of the horror genre portray a member of the clergy, religious extremists as antagonists and even, as a solution to the main obstacle of the plot, it is proposed to carry out a Christian rite, for example, practicing exorcisms. On the other hand, in the horror genre, this relationship with Christian symbolism is not usually appreciated so explicitly. Because very bloody crimes and other violent acts are shown. This article proposes to carry out a qualitative study that will use the content analysis technique. To break down the composition of the characters of the fourth season of the television series "American Horror Story: Freak Show" and then establish its parallel with Christian symbology. / Trabajo de investigación
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Pensamiento de Ignacio María de Orbegozo y Goicoechea sobre la educación superior en la Diócesis de Chiclayo

Leyva Huamanta, Bany Belen January 2020 (has links)
La concretización de diversas obras educativas por parte de Mons. Ignacio María de Orbegozo y Goicoechea fue el punto de partida de esta investigación, cuya obra cumbre es la fundación de la Universidad Católica Santo Toribio de Mogrovejo (USAT), demostrando gran interés por los medios de formación, de modo especial en el nivel superior. En tal sentido, se estableció como objetivo central caracterizar el pensamiento sobre educación superior de Ignacio María de Orbegozo y Goicoechea desde documentos escritos y grabados, el Proyecto de Fundación de la USAT y testimonios de quienes trabajaron y escucharon directamente sus palabras, para ello, se identificó las categorías correspondientes a la dimensión pedagógica y teleológica de su pensamiento educativo. Se trata de una tesis de enfoque cualitativo, de tipo documental–descriptiva y de diseño fenomenológico. Se aplicó una entrevista semiestructurada para obtener testimonios en torno al objeto de estudio. Los resultados en términos generales, comprenden las categorías de educación superior, formación integral, búsqueda de la verdad, vocación de enseñar, coherencia de vid y unidad de saber entre fe y razón correspondientes a la dimensión pedagógica y las categorías de identidad, principios, finalidad, excelencia académica y la universidad como proyecto evangelizador correspondientes a la dimensión teleológica, las cuales llevan a concluir que la educación superior en el pensamiento de Mons. Ignacio es la formación humana y cristiana de los jóvenes.

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