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Le competenze degli amministratori nelle Spa soggette a "direzione e coordinamento"

XERRI, GIUSEPPE 03 April 2009 (has links)
La tesi ha per oggetto lo studio del contenuto e, soprattutto, delle modalità di esercizio delle competenze degli amministratori delle s.p.a. soggette ad attività di direzione e coordinamento. In particolare, posti alcuni principi generali della gestione del'impresa delle società di gruppo, l'esame si concentra sui diversi profili del dovere di diligenza e del dovere di fedeltà degli amministratori e, conseguentemente, sulla tipologia di comportamenti che si reputano ad essi richiesti dalla legge.
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Os limites constitucionais de atuação do conselho nacional de justiça / I limiti costituzionali di attuazione del Consiglio Nazionale di Giustizia

Bossler, Fábio Luís 10 April 2015 (has links)
O Conselho Nacional de Justiça foi instituído no cenário jurídico brasileiro pelo clamor da sociedade por controle, organização e transparência no Poder Judiciário. O órgão, desde sua criação, trouxe muitos avanços na estrutura da Justiça Brasileira, ao centralizar, planejar e coordenar ações administrativas e financeiras, além de previnir e repreender condutas imorais e ilícitas de seus membros. Houve aprimoramento do autogoverno do terceiro poder e resgate da moralidade no seu seio. Críticas, porém, também surgiram, fundadas na violação dos limites constitucionais de atuação do novel Colegiado Administrativo. Importa, pois, investigar qual o seu espaço institucional, não claramente determinado no texto da Carta Política. O presente trabalho, pois, propõe-se, através do estudo das próprias características do Conselho Nacional de Justiça e das suas competências especificadas na Constituição, demarcar as fronteiras constitucionais de sua atuação. / Il Consiglio Nazionale di Giustizia è stato istituito nello scenario giuridico brasiliano per la richiesta crescente della società, di controllo, organizzazione e trasparenza nel Potere Giudiziario. Lorgano, dalla sua creazione, ha portato molte innovazioni nella struttura della Giustizia Brasiliana, centralizzando, pianificando e coordinando azioni amministrative e finanziarie, oltre a, prevenire e riprendere condotte immorali e illecite dei suoi membri. Cè stato un miglioramento dellautogoverno del terzo potere e il riscatto della moralità nel suo interno. Critiche, però, non sono mancate, fondate nella violazione dei limiti costituzionali dellattuazione del nuovo Collegio Amministrativo. Importante, successivamente, sarà, investigare qual è lo spazio istituzionale, non chiaramente determinato nel testo della Carta Costituzionale. Il seguente lavoro, si propone, attraverso lo studio delle proprie caratteristiche del Consiglio Nazionale di Giustizia e delle sue competenze specificate nella Costituzione, di delimitare le frontiere costituzionali della sua attuazione.
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Risorse, competenze, orientamento strategico e assetti: il caso delle fondazioni bancarie / Resources, Competences, Strategic and Organizational Choices

MAGNANI, GIACOMO 02 April 2007 (has links)
Questo lavoro è incentrato sulle fondazioni bancarie italiane. Lo scopo di questo lavoro è quello di descrivere la situazione di questi enti non profit nate dalle vecchie casse di risparmio (e banche dei monti). Si ritiene che fondazioni bancarie, che sono i soggetti grant making più importanti in Italia, stiano attraversano un momento di cambiamenti (dal punto di vista strategico), dopo un periodo turbolento dal punto di vista della produzione legislativa, in questo lavoro queste aziende sono studiate con l'approccio tipico della resource based view allo scopo di capire se le fondazioni bancarie stiano superando l'isomorfismo istituzionale che caratterizzò il sistema delle fondazioni tecniche bancarie adottando nuove e diverse strategie basate sulle competenze centrali che ogni fondazione possiede. L'ipotesi di questo lavoro sono due: il superando dell'isomorfismo e l'affermazione di una nuova cultura manageriale. La ricerca multi-metodo mostra che le ipotesi non sono ancora completamente verificate anche se alcune fondazioni guidate da direttori più visionari stanno approntando nuovi approcci strategici ed organizzativi per il loro futuro. / This work is focused on the Italian banking foundations. The aim of this work is to describe the situation of these non profit organizations born from the old public banks. The banking foundations which are the richest grant making subjects in Italy are supposed to be in a moment of changes (under the strategic point of view), after a period of turbulent times due to the legislative innovations, in this work these organizations are studied with the typical approach of the Resource based view in order to understand if the banking foundations are overcome the isomorphism that characterized the whole system of banking foundations adopting new different strategies based on the core competences which every foundation has. The hypotheses of this work are two: the overcoming of the isomorphism and the affirmation of a new managerial culture among these subjects. The research that used different methods shows that the hypothesis are still not completely verified even if some foundations lead by visionary managers are trying new strategic and organizational approaches for their future.
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LE COMPETENZE INTERCULTURALI DEI GIOVANI DI ORIGINE STRANIERA / Second generation ethnic youth and intercultural competences

GRANATA, ANNA 15 March 2010 (has links)
Le seconde generazioni dell’immigrazione stanno cambiando il profilo della società italiana e della scuola in particolare (il 10% degli alunni nelle scuole di Milano non sono cittadini italiani). I figli degli immigrati introducono nuovi comportamenti, attitudini, visioni e credi, spesso distanti dallo stile di vita della maggioranza. Allo stesso tempo, questi giovani si sentono a tutti gli effetti italiani, vivendo così una condizione di doppia appartenenza che fa sentire loro come italiani e stranieri allo stesso tempo, condividendo la condizione di crescita dei coetanei italiani, ma condividendo anche le origini dei propri genitori. I loro coetanei italiani possono imparare, attraverso di loro, a confrontarsi con altri stili di pensiero, altri punti di vista, altri significati e valori: un’opportunità di superare un “pensiero unico” e di favorire la diffusione di “menti interculturali”, molto importanti per vivere in una società globale. La specifica sfida educativa che si è accolta attraverso questo lavoro è stata quella di identificare le profonde potenzialità insite in questa generazione. In questa tesi si propone un modello causale di competenza interculturale dei giovani di origine straniera, il “modello della doppia competenza” basato su due fondamentali dimensioni: la comprensione e il contributo, due dispositivi attraverso cui entrare in relazione efficacemente con persone di altre culture. / New second generation of immigrants is changing the face of Italian society and school in particular (there is 10% of non Italian citizens in Milan’s schools today). They bring new behaviours, attitudes, creeds and faiths, far from the majority trends. At the same time, they feel them as Italian people. So, young people born in Italy form immigrant parents are Italian-strangers, Italian and strangers at the same time. They represent a chance to rethink the way to be Italian in our country. Italian young people can learn to confront with other styles of thinking, other points of view, other meanings: this is a chance to rethink own certitudes and to stimulate doubts and questions in the mind and to build “intercultural minds” very useful in global societies. The specific educational challenge (before than social and politic) is finding ways to exploit powers inside presence of second generation youth. In this thesis we propose a causal model of intercultural competence of second generation ethnic youth who are growing up between two languages and two cultures. The “double intercultural competences” model is based on two dimensions: comprehension and contribution, two different ways to meet people of other cultures.
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PARENTING SKILLS AND MOTHER-CHILD RELATIONSHIP IN THE CONTEXT OF INTIMATE PARTNER VIOLENCE

GRUMI, SERENA 02 April 2019 (has links)
L’obiettivo generale del presente progetto di ricerca era trattare i specifici e problematici casi in cui violenza domestica e violenza assistita coesistono. Tali situazioni infatti richiedono di “vedere doppio” per identificare adeguate e integrate strategie di protezione e sostegno di madri e minori. Considerando che la protezione dei minori è strettamente connessa alla valutazione delle competenze genitoriali, una miglior comprensione dell’impatto esercitato dalla violenza sulle pratiche di parenting è cruciale. Il primo capitolo teorico tratta lo scenario internazionale circa l’Intimate Partner Violence, esplorando dati di prevalenza, l’impatto su donne e bambini e le principali teorie sul processo di uscita dalla violenza. Il secondo capitolo tratta la valutazione da parte degli operatori della Tutela Minori delle competenze genitoriali sia materne che paterne di nuclei famigliari segnalati per violenza assistita, esplorando quali fattori di rischio e protezione sono associati all’intervento di allontanamento del minore. Il terzo capitolo presenta una rassegna sistematica con meta-analisi che esplora l’associazione tra IPV e tre dimensioni di parentig: parenting positivo, punizioni severe, stress genitoriale. Il quarto capitolo presenta i risultati preliminari di uno studio quantitativo diretto a investigare fattori di rischio e protezione circa le competenze genitoriali in contesti di IPV. / The general aim of the present research project was to address problematic situations where domestic and witnessed violence co-occurs. These cases require to “see double” and to identify integrated strategies to foster resilience of both mothers and minors. Considering that child protection is closely linked to the parenting skills assessment, a better comprehension of the IPV impact on parenting is crucial. The first theoretical chapter deepens the knowledge about the domestic violence scenario, exploring the international prevalence, negative impact for women and children and theories about the violence interruption process. The second chapter addresses the CPS workers’ assessment of both mothers and fathers of minors referred for witnessed violence. The study adopted the judgment analysis approach and aimed to explore risk and protective factors that influence the CPS workers’ child removal intervention. The third chapter presents a systematic review and meta-analysis which aimed to get a consistent overview about the relationships between IPV and positive parenting, harsh discipline and parenting stress. The fourth chapter presents the preliminary analyses about a national research directed to investigate the determinants of parenting in context of domestic and witnessed violence from an ecological point of view.
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FORMAZIONE ALLE COMPETENZE INTERCULTURALI NELL'ADOZIONE INTERNAZIONALE / INTERCULTURAL COMPETENCES TRAINING IN INTERNATIONAL ADOPTION

FRANZINI, MANILA 15 March 2010 (has links)
La formazione alle competenze interculturali nasce dalla volontà di approfondire una tematica particolarmente discussa nell’ambito internazionale. Affrontare il tema della formazione alle competenze interculturali, e ancor di più nell’ambito dell’adozione internazionale, rappresenta una sfida ed un’enorme potenzialità per coloro che sono direttamente impegnati nelle attività di adozione internazionale. Lo studio ha posto in evidenza la necessità della formazione delle coppie aspiranti all’adozione e dei genitori adottivi, per poter rendere possibile una trasformazione profonda. La ricerca si compone di una parte sperimentale che ha visto il coinvolgimento della maggior parte degli enti autorizzati italiani che si occupano di formare le coppie all’adozione. Nella seconda parte dello studio, si è compiuta un’analisi in profondità dei percorsi formativi progettati e realizzati da tre enti autorizzati italiani, quali AFN (Azione per Famiglie Nuove), AIBI (Associazione Amici dei Bambini) e CIAI (Centro Italiano Aiuto all’Infanzia). E’ stato possibile delineare degli approcci specifici e degli elementi caratterizzanti tali percorsi, emersi nel confronto tra le realtà associative. Gli interrogativi iniziali e gli approfondimenti effettuati con lo studio di casi, hanno reso possibile il riconoscimento dell’incidenza della dimensione educativa nel percorso adottivo e l’individuazione di tre orientamenti formativi. I presupposti indicati, che hanno favorito l’individuazione di un quadro concettuale di riferimento ed un assetto applicativo, hanno aperto nuove prospettive di sviluppo sul tema delle competenze interculturali nell’ambito dell’adozione internazionale. Nell’ultima parte del testo si sono approfondite le definizioni intorno al concetto di competenze, ed in particolare di competenze interculturali. L’analisi sulle competenze ha mostrato l’esistenza di differenti modelli di competenze culturali, transculturali ed interculturali. Questa ricerca ha approfondito sia il significato delle competenze interculturali per le coppie e i genitori adottivi, sia le caratteristiche di una formazione alle competenze interculturali, indicando delle possibili modalità di applicazione. / Training in intercultural matters arises from the need of going into depth of a subject particularly discussed in international circles. To face the subject of training in intercultural matters and, even more in the matter of international adoption, represents a challenge and an enormous potential for those who are directly involved in the activity of international adoption. Studies have underlined necessity of training prospective and adoptive parents, in order to ensure a transformation. The research is made up of an experimental method which involves a large number of Authorised Italian Organizations which deal with training of adoptive families. In part of this study, was made a analysis of training systems realised by three Authorised Organizations, such have AFN (Azione per Famiglie Nuove), AIBI (Associazione Amici dei Bambini) and CIAI (Centro Italiano Aiuto all’Infanzia). It was possible to identify some specific approaches and some characteristic elements of these approaches, which arose when comparing realities. The initial questions and studies made when cases were examined made it possible to recognise the incidence of the educational size of the adoption schedule and the indication of three training methods. The indicated suppositions, which favoured the selection of a conceptual item of reference and possible application, opened a new prospective for development of the subject of intercultural matters in international adoption circles. In the last part of the text, the definition of the concept of competences was thoroughly defined and in particular intercultural competences. The analysis of competences showed the existence of different forms of cultural, transcultural and intercultural competences. This research has explained the significance of intercultural duties for prospective and adoptive parents. Be they the characteristics in the training of intercultural duties, indicating possible ways of application.
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I SISTEMI PREVISIONALI DEI FABBISOGNI PROFESSIONALI. L'ESPERIENZA ITALIANA E IL CONFRONTO INTERNAZIONALE

CASTIGLIONI, GIOVANNI 20 February 2015 (has links)
La tesi si propone di studiare i processi che hanno contribuito allo sviluppo dei sistemi previsionali dei futuri fabbisogni professionali in Italia e nel contesto internazionale. La ricerca si focalizza sui differenti approcci utilizzati nelle analisi previsive approfondendo in particolare le metodologie adottate dai seguenti istituti: BLS (Bureau Labor of Statistics - Stati Uniti); CEDEFOP (European Centre for the Development of Vocational Training); ISFOL (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori). Studiare l’andamento e l’evoluzione del mercato del lavoro, in termini di rilevazione dei fabbisogni professionali, significa realizzare un’analisi complessa, seppure di ampia utilità, che si appresta a essere riletta in chiave sociologica ponendo l’attenzione sui processi di definizione e rappresentazione del mercato del lavoro e del suo rapporto con la società. Il quadro interpretativo che guida la ricerca mette in luce tre dimensioni attraverso cui sono state intraprese diverse misure per implementare i sistemi previsionali sul piano funzionale, meta-funzionale e metodologico. La tesi approfondisce inoltre come l’analisi dei fabbisogni professionali possa rappresentare una delle premesse di lettura delle dinamiche del mercato del lavoro al fine di rendere più efficiente l’incontro tra domanda e offerta e di sviluppare un efficace sistema di formazione professionale e di istruzione finalizzato a garantire maggiore occupabilità, ad affrontare le politiche del lavoro e a gestire le relazioni industriali. / The thesis aims to study the processes that have contributed to the development of the employment forecasting systems adopted in the Italian experience in comparison with the international context. The research focuses on different approaches to the methodologies carried out by the following institutions: BLS (Bureau Labor of Statistics, USA); CEDEFOP (European Centre for the Development of Vocational Training) and ISFOL (Italian Institute for the Development of Vocational Training for Workers). Studying the evolution of the labour market, in terms of analysis of occupational needs, requires a complex process of analysis which can be interpreted from a sociological perspective with regard to the definition and representation processes of the labour market and its relationship to society. The interpretative framework that guides the research highlights three dimensions through which employment forecasting systems have been realized: the functional dimension, the meta-functional dimension and the methodological dimension. The research also reflects on how an analysis of occupational needs can represent one of the premises of understanding of the dynamics of the labour market in order to bring about more efficient matching between labour demand and supply and to develop an effective vocational and educational training system aimed at guaranteeing more employability, in order to address labour policies and manage industrial relations effectively.
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Qualità della sicurezza in Europa: la formazione dell'operatore di Polizia come leva stategica per l'integrazione: studio di caso in quattro paesi UE e indicazioni metodologiche per una sperimentazione internazionale

DI FELICE, LORENA 31 March 2011 (has links)
La ricerca approfondisce il rapporto tra qualità della sicurezza e qualità della formazione ai fini di realizzare uno spazio di sicurezza libertà e giustizia in Europa. Lo studio rivolge particolare attenzione alla formazione di polizia erogata in Europa dai differenti sistemi organizzativi che determinano l’accesso alla professione sviluppando un’analisi trasversale dei diversi Paesi da cui trarre gli elementi comuni attinenti al profilo di poliziotto. L’organizzazione delle forze di polizia negli Stati dell’Unione è risultata complessa e diversificata si è quindi impostato lo sviluppo della ricerca secondo la metodologia dello studio di caso, riferendosi a Italia Francia, Regno Unito, Polonia, Quattro Paesi significativi e rappresentativi . Obiettivo specifico dell’ analisi è pervenire a un profilo professionale formativo comune che permetta l’elaborazione di un’azione finalizzata alla definizione e alla successiva sperimentazione di un sistema di monitoraggio della qualità della formazione erogata nelle Scuole di polizia europee. / This Research investigates the relationship between security and education to realize an Area of security, freedom and justice in Europe. The focus is on Constable Courses of Police Training Schools within The European Union to find out a competency framework for cope. The Study is fully aware of the fact that different Police Training Systems are used within the Member States. Regarding this aspect the Research proposes study cases about Italy, France, United Kingdom and Poland. Its purpose is to have a vision on the core tasks of police and then to propose quality control standards to be implemented in National Police Courses.
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Alcuni insight nel definire le strategie di marketing nel settore food & beverage / SOME INSIGHTS IN DEFINING MARKETING STRATEGIES IN THE FOOD AND BEVERAGE INDUSTRY / Some insights in defining marketing strategies in the food and beverage industry

SEPE, GIORGIA 28 March 2018 (has links)
Il presente lavoro di tesi ha l’obiettivo di approfondire la conoscenza dei diversi aspetti del marketing del food & beverage, in considerazione dei molteplici cambiamenti occorsi e derivanti non solo dalla tecnologia ma anche dalle preferenze dei consumatori. A tal proposito, la ricerca adotta una triplice prospettiva, prendendo in considerazione l’analisi degli attori fondamentali esperti delle dinamiche del settore: gli insegnanti di educazione alimentare nelle scuole italiene; i professionisti di marketing, trade marketing e vendite nei loro processi di integrazione; le startup digitali coinvolte nello sviluppo di progetti che innovano i canali e le modalità distributivi. Pertanto, ogni capitolo di questo lavoro si focalizza in modo indipendente su ognuno degli attori proposti, presentando evidenze empiriche e spunti di ricerca futuri. L’obiettivo dell’intero studio è dunque di analizzare l’evoluzione del settore food & beverage a livello empirico e di fornire degli avanzamenti dal punto di vista teorico. / This research project deepens the knowledge around many aspects of the marketing of the food and beverage industry to address the new challenges deriving from both incremental and disruptive changes and more unpredictable consumers’ preferences. The research adopts different perspectives of three fundamental actors: consumers, established firms, and new ventures. The first study examines teachers’ perceptions and feelings around nutrition education, to what extent these professional figures can affect students’ behavior and how they perceive the relationship with families. The second study focuses on the integration of marketing, trade marketing, and sales functions within established firms. The third paper analyzes digital startups, and it contributes to the entrepreneurial literature on startups development and survival and the development of dynamic capabilities. The aim of the study is twofold, both empirical and theoretical. At a more empirical level, the goal is to provide an in-depth understanding of the evolution of marketing in the changing and complex environment of the food and beverage system, regarding competition, channels and institutions and consumers. At a theoretical level, it tries to provide some explanatory propositions for each analyzed setting.
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Bambine e ragazzi bilingui nelle classi multietniche di Torino / Il sistema scolastico a confronto con opportunità, complessità e sfide del plurilinguismo

Ritucci, Raffaella 24 October 2018 (has links)
Das Schulregister des Kultusministeriums MIUR verzeichnet, dass mehr als jede/r zehnte aller Schüler/innen in Italien keine italienische Staatsbürgerschaft hat, obwohl sie mehrheitlich dort geboren wurden. Zahlreiche Erhebungen weisen für sie im Vergleich zu den italienischen Mitschülern/innen geringere Italienischkenntnisse und weniger schulischen Erfolg auf. Innerhalb dieser explorativen Feldforschung haben Einzelinterviews mit 121 Schülern/innen (5.-8. Klasse) in Turiner Schulen und mit 26 Eltern, sowie die Auswertung von 141 an 27 Italienisch- und Herkunftsprachlehrer/innen verteilten Fragebögen ergeben, dass viele Schüler/innen "zweisprachige Natives" sind, da sie mit Italienisch und einer anderen Sprache aufwachsen. Dieser Polyglottismus, den die Interviewten sehr positiv bewerteten, findet jedoch in der Schulpraxis keine Entsprechung: Gezielte Förderung im Italienischen und der Unterricht der Familiensprache sind meist Wunschdenken. In der Kohorte haben die Schüler/innen mit den besten Italienischkenntnissen einen italophonen Elternteil bzw. kamen im Vorschulalter nach Italien und besuchten dort den Kindergarten. Dagegen sind, wie auch bei den INVALSI-Tests, die in Italien geborenen und die dann die Krippe besuchten, leicht benachteiligt. Was die Familiensprache angeht, verbessert ihr Erlernen die Kompetenzen darin, ohne dem Italienischen zu schaden: Im Gegenteil. Diese Ergebnisse bestätigen die wichtige Rolle der "anderen" Sprache für einen gelungen Spracherwerb. Das MIUR sollte also sein Schulregister mit Sprachdaten ergänzen, um die Curricula im Sinn der EU-Vorgaben umzuschreiben und den sprachlich heterogenen Klassen gezielte Ressourcen und definierte Vorgehensweisen zur Verfügung zu stellen. Mit geringeren Mitteln, im Vergleich zu den jetzigen Kosten für Herunterstufung, Klassenwiederholung und Schulabbruch würde man Schulerfolg, Chancengerechtigkeit und Mehrsprachigkeit fördern, mit positiven Folgen für den Einzelnen sowie für die Volkswirtschaft. / L'anagrafe studenti del MIUR registra come oggi in Italia più di uno studente su dieci non è cittadino italiano, pur essendo la maggioranza di loro nata in questo paese. Numerose indagini statistiche mostrano come gli allievi "stranieri" presentino, rispetto a quelli italiani, ridotte competenze in italiano e minore successo scolastico. Questa ricerca esplorativa svolta in alcune scuole di Torino (V elementare-III media) ha analizzato dati ottenuti tramite interviste semi-strutturate a 121 studenti e 26 genitori e 141 questionari compilati da 27 insegnanti di italiano e di lingua di famiglia. Da essa è emerso che molti studenti sono "nativi bilingui", poiché crescono usando l'italiano e un'altra lingua. Questo poliglottismo, valutato dagli intervistati assai positivamente, non si rispecchia però nella prassi scolastica: un supporto mirato in italiano e l'insegnamento della lingua di famiglia sono di regola una chimera. All'interno del campione le più ampie competenze in italiano si trovano fra chi ha un genitore italofono e chi è arrivato in Italia in età prescolare frequentandovi la scuola materna; come constatato anche nei test INVALSI, chi è nato in Italia e vi ha frequentato l'asilo nido è leggermente svantaggiato. Rispetto alla lingua di famiglia risulta che il suo studio porta a migliori competenze in essa, senza nuocere all'italiano: anzi. Emerge quindi il ruolo significativo della lingua "altra" per un'educazione linguistica efficace. L'invito al MIUR è quindi di integrare la propria anagrafe con dati linguistici, così da ridefinire i propri curricula secondo le Linee Guida Comunitarie, individuando procedure e risorse specifiche per le classi multilingui. Con un investimento ridotto, paragonato con il costo attuale dato da retrocessioni, ripetenze e abbandono scolastico, si riuscirebbe a sostenere il successo scolastico, le pari opportunità e il plurilinguismo, con conseguenze positive per i singoli e per l'economia nazionale. / The Italian Ministry of Education (MIUR) student register records that today in Italy more than one out of ten students is not an Italian citizen, although the majority of them were born there. Several statistical surveys indicate that "foreign" students, when compared to native students, show a poorer performance in Italian and in academic achievement. This exploratory fieldwork carried out in schools in Turin (5th to 8th grade) analyzed data obtained through semi-structured interviews with 121 students and 26 parents as well as 141 questionnaires filled in by 27 teachers of Italian and family language. It showed that many students are "bilingual natives", as they grow up acquiring both Italian and another language; however, despite the fact that the interviewees rate polyglottism positively, schools don't usually offer targeted support in either language. Within the cohort the broadest range of competences in Italian are found first among those with an Italian-speaking parent, then among those who arrived in Italy at pre-school age attending kindergarten there; this latter group shows higher competences than those born in Italy attending nursery there, as also in the INVALSI tests. As far as family language is concerned, data illustrate that its teaching increases its competences without affecting those in Italian: quite the opposite in fact. These results confirm the remarkable role played by the "other" language in successful language education. MIUR is therefore called upon to include also linguistic data in its student register, so as to redefine its curricula according to EU Guidelines, and to identify specific procedures and resources for multilingual classes. This new policy would reduce the current cost of placing students in a lower grade, grade retention and drop-outs, and would promote school success, equal opportunities and multilingualism, with positive consequences both for the individuals and for the national economy.

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